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Piano Concerto - Forum pianoforte

Matteo Pagliari: Un Nuovo Libro Su Glenn Gould


Carlos
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Matteo Pagliari: Invenzione a due voci - Una conversazione con Glenn Gould - Albisani Editore (www.albisanieditore.it)

In uscita il 4 ottobre, giorno del trentennale della morte di Glenn Gould.

 

«Effettivamente è da qualche anno che non concedo interviste». Così inizia questo “dialogo impossibile” tra Glenn Gould e Matteo Pagliari, durante il quale i due affrontano, partendo da un argomento molto caro al pianista canadese, cioè l’uso della tecnologia a favore della Musica, tutta una serie di aspetti legati all’esecuzione pubblica e alla riproduzione (e riproducibilità) dell’evento musicale e alle convinzioni di Gould in merito all'estetica e all'etica musicale, attraverso un’analisi della lunga e feconda attività “davanti ai microfoni”, che ha caratterizzato la gran parte della carriera professionale del musicista. Con l’ironia che lo contraddistingue, Gould risponde a domande, a volte scomode, illustrando le ragioni di una scelta drastica e, a tutt’oggi, unica: quella di abbandonare del tutto il palcoscenico per dedicarsi esclusivamente al lavoro in sala d’incisione.

 

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Da quello che ho capito è tuo Carlos, complimenti per l'evento...dove si terrà?

 

illustrando le ragioni di una scelta drastica e, a tutt’oggi, unica: quella di abbandonare del tutto il palcoscenico per dedicarsi esclusivamente al lavoro in sala d’incisione.

 

Io se fossi un interprete farei esattamente la sua scelta, almeno di tutto il mio lavoro resterebbe qualcosa ... è anche vero che i live si registrano ... però ... come abbiamo visto in alcuni video, si "dirigono" anche le microfonazioni. Potrai essere più preciso.

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Sì, il libro è mio ;). La prima presentazione sarà a Bologna (o meglio, nei pressi di) il 14 ottobre; fornirò dettagli più precisi anche riguardo il luogo, meraviglioso (Ca' la Ghironda). Lo presenterò poi anche a Parma, dove abito, il 4 novembre. Il libro esce però il 4 ottobre e sarà disponibile da quel giorno su internet e, nei giorni immediatamente successivi, nelle librerie.

La scelta dell'immagine di copertina è dovuta alla convinzione, mia e del mio editore, che un'altra copertina con la foto di Gould sarebbe stata poco originale. Gli scacchi sono stati una fortunatissima scoperta e un "amore a prima vista". Rappresentano, di fatto, la conversazione, intima, e il re bianco è, naturalmente, Glenn Gould.

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A volte si discute e si litiga perchè penso che si abbia il comune interesse di fare cultura, c'è chi riesce meno e chi ci riesce meglio...come in questo caso. Ho letto diversi post di Carlos sull'argomento e distribuiti nel tempo, ha una conoscenza approfondita di Gould.

 

Hai fatto bene a scrivere un libro, spero ti frutti, anche se oggi come oggi non so che margini di business ci possono essere...ma chi se ne frega, non si fa tutto per i soldi.

 

Complimenti vivissimi.

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Mi sembra un prezzo onesto, a parte il discorso di AAA...certe cose si fanno e basta.

 

Complimenti anche da parte mia...anche se do per scontato che uno possa essere contento che un compagno di forum (soprattutto sempre disponibile e preparato) raggiunga un traguardo importante come la stesura di un libro e poi su chi? Uno dei più grandi interpreti del secolo scorso ;)

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Sono passati ormai 3 anni, ebbi la fortuna di leggere l’ “IDEA” che adesso è diventata un libro che auguro a Matteo diventi un testo di riferimento.

Molti sono già intervenuti e per non essere ridondante volevo riportare, come tributo, parte della mail che scrissi dopo l’esplorazione del materiale di base; il libro non l’ho letto, lo prenderò, ma immagino ne ricalchi la forma e l’impostazione.

Ovviamente il mio commento non era mirato a recensire un libro, di cui avevamo fatto cenno nelle nostre chiacchierate private, ma qualcosa di più modesto ma di altrettanto importante.

 

Poi ho deciso di non farlo, una lettera è una conversazione riservata fra due persone che condividono qualcosa, per cui preferisco custodirla … salvo lauta ricompensa :D.

 

Scherzi a parte, complimenti.

 

A proposito del costo … “ogni promessa è un debito” ;)

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Mi permetto di segnalarvi il link alla registrazione della trasmissione "Ultimo grido" di Radio Classica del 4 ottobre, giorno del trentennale della morte di Glenn Gould, durante la quale ho parlato, insieme a Luca Ciammarughi, di Gould e del mio libro.

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  • 2 weeks later...
Non apprezzo molto le trascrizioni di Busoni per pianoforte delle opere organistiche di Bach. Carlos, hai "chiesto" a Glenn cosa ne pensa e se non le ha mai eseguite?

 

Non ci sono tracce di esecuzioni di musica di Busoni, né originale né trascritta da altri autori, da parte di Glenn Gould. A parte questo, l'espediente dell'intervista è stato usato per affrontare in maniera godibile argomenti dei quali esista testimonianza, nella bibliografia, negli epistolari e nei numerosi articoli scritti da Gould nel corso della sua vita. Non esistendo nessuna fonte riguardo affermazioni di GG sulle trascrizioni di Busoni non sarei stato in grado di trattare l'argomento, perché avrei dovuto inventarmi la/le risposta/e, cosa che non era nello spirito del mio libro. ;)

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Curiosità: ha più senso supporre che le trascrizioni di Busoni non fossero molto note alla generazione di Gould o, invece, che fossero radicalmente antitetiche al suo senso estetico? Voglio dire: possiamo considerare Busoni un "romantico" di fronte a Bach e Gould, all'opposto, una specie di post-filologo?

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Sono sicuro che Gould conoscesse bene i lavori di Busoni e d'altronde molti pianisti a lui contemporanei le suonavano nei loro recital (uno fra tutti Horowitz, ad esempio). In realtà, credo semplicemente, viste le sue opinioni su Bach e, per contro, sui pianisti/compositori romantici, che non ci fosse nulla di più lontano dalla sua concezione dell'eseguire una qualunque pagina di Bach trascritta da Busoni.

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