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Piano Concerto - Forum pianoforte

Carlos

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Tutto postato da Carlos

  1. Ho l'abitudine di essere franco e di non nascondermi dietro a lamentele private. Lo faccio nella vita quotidiana, figuriamoci se non lo faccio su un forum. Per questo motivo ho sempre risolto le mie questioni pubblicamente, anche arrivando allo scontro. È successo anche pochi giorni fa con un utente (che magari è uno di coloro che si è lamentato perché “faccio il professore”, ma non lo voglio sapere, per carità), al quale ho detto apertamente ciò che gli avrei detto a voce. Per me i forum funzionano così e d'altra parte questo ha un prezzo e lo so bene, ma credo di pagarlo volentieri (finché nessuno mi ritenga maleducato, cosa che non mi pare e che naturalmente mi dispiacerebbe), ma se la franchezza ha un prezzo, ben venga. In genere chi si lamenta di altri che “fanno i professori” è perché non ha argomenti sufficienti per reggere la discussione. E infatti va a lamentarsi dal moderatore, il quale però, paradossalmente, ritiene di non doverne informare il diretto interessato (forse perché trova le lamentele ingiustificate? o risibili?), solo però fin quando questo utente non risponde al moderatore stesso (educatamente e nel merito di una discussione aperta, alla quale lo stesso moderatore partecipa, come è il caso specifico), che si ritiene offeso e, solo a quel punto, in dovere di dire pubblicamente che ha ricevuto email di lamentele nei miei confronti, salvo però voler risolvere la questione privatamente. Per telefono. Dopo. Troppo tardi, mi dispiace. Qui non si tratta di fare il bello e il cattivo tempo. Se si sceglie una strada si deve avere il coraggio di percorrerla. Se si attacca (e vorrei precisare che sono stato attaccato io, perché io non ho attaccato proprio nessuno) e si sceglie addirittura la delegittimazione pubblica, bene, si prosegue su quella strada. Altro che “chiamami, i miei numeri sono in firma”. Poi, scusami, ma 'sta storia del “non sei a casa tua” è proprio buffa. È un forum? Sì. C'è un regolamento? Sì. Contravvengo a questo regolamento? Se sì, dimmelo usando i canali del forum. Se no, invece di fare l'offeso perché ti rispondo come avrei risposto a qualsiasi altro utente (visto che tu scrivi sul forum come gli altri utenti), lascia perdere. Oppure, visto che sei il moderatore, quello che scrivi tu va bene a prescindere? Eh, troppo facile! Se uno sceglie di fare l'arbitro e il centrattacco insieme non può chiamare “fallo” solo quando la palla la fregano a lui. Altro che “fare del sano vittimismo”. A me lo dici? Non sono mica io quello che fa l'offeso, né in privato né in pubblico. Però, la prossima volta che qualcuno si lamenta perché “faccio il professore” o dici a lui che è una sciocchezza o me lo dici, ma non lo tiri fuori quando fa comodo a te perché ti ho risposto in un modo che ti ha infastidito. Chi è, sennò, che fa la vittima?
  2. Mi fa piacere... Pensa che io ho solo quello di Mozart, gli altri (Beethoven e Brahms) non ho fatto nemmeno in tempo ad acquistarli e pare che non abbiano intenzione di ristamparli (e non capisco perché!). Buon lavoro!
  3. Non ne ho la minima intenzione. D'altronde l'hai detto tu, no? Hai iniziato ad attaccarmi pubblicamente, continua pubblicamente. Questa storia ha già dei pregressi poco simpatici.
  4. A me, a dire il vero, arrivano i complimenti per la gentilezza e la professionalità con cui rispondo alle discussioni. Pensa te... È proprio vero che non si può piacere a tutti! E ovviamente non mi arrivano le lamentele nei tuoi confronti, perché non sono un moderatore. Credo che nemmeno io debba aggiungere altro. PS Oh, sta' a vedere che qua adesso il problema sono io...
  5. Volevo fare un discorso serio e ho fatto notare a Frank che un certo tipo di dieta non è a base di “vegetali e basta”; cercavo di usare i termini corretti perché in molti sono convinti che ad es. i vegani si nutrano solo di insalata e volevo dire che non è così. Se la buttate sulla sfida, fatti vostri, io non faccio proprio il guru di niente e se Simone Renzi è tanto suscettibile da sentirsi offeso per la mia risposta (e da pensare che io volessi che abbassasse la testa, ma quando mai?) mi dispiace, ma è un problema suo: tutti possono leggere la mia risposta e la sua e farsi un'opinione.
  6. Ah, non ce n'era? Ok, allora, decisamente, devi essere più chiaro! PS Nel frattempo leggo la risposta di Simone. Mi pare che la si prenda sempre troppo sulla difensiva e non è bello. Quindi abbandono velocemente la discussione perché voglio evitare di rispondere male anche io. Vi saluto statemi bene! PPS Ho letto anche quella di Ettore: la pasta, è un vegetale anche quello? Ma per favore!!! Sveglia! PPPS Oh, ma a qualcuno fosse venuto in mente di chiedere cosa mangio io! Hahahaha tutti nati imparati eh!
  7. Frank, a volte invece di fare un certo tipo di ironia un po' subdola è sufficiente dire “non sapevo e ho sbagliato”. Vegetale non è “tutto ciò che non è animale” (questa và nelle “Lezioni di italiano” se vuoi) e io sono un pittbull se mi si provoca... dovresti saperlo bene!!!
  8. Sì, lo so, ma (come ti ripeto, per capirci ) i vegani escludono tutto ciò che venga dagli animali, ma non mangiano "vegetali e basta" (a meno che per te pasta, riso e legumi, noci e frutta secca varia, soia ecc. non siano “vegetali e basta” ). C'è, come sempre, molta disinformazione e pressapochismo. Metto un link simpatico, magari è utile per imparare qualcosa di nuovo, no? www.vegfacile.info/mangiare-vegan.html
  9. Siccome è un forum musicale non mi metterò a discutere con voi delle diete vegetariane e di quelle vegane (Frank, quelli che mangiano “vegetali e basta” non esistono: i vegetariani non mangiano carne - a volte mangiano il pesce, i vegani non mangiano nessun prodotto che derivi dagli animali. Quelle che mangiano vegetali e basta sono le capre... ). Dopodiché, tutto ciò che tu dici sulla dieta dei bambini è un ragionamento indotto, visto si è che esistono vegani dalla nascita che sono cresciuti e vivono benissimo (uno di questi ha 102 anni e tutti i giorni corre per 15 km). Ripeto: lasciamo stare discorsi nutrizionali ecc. Siamo abituati a considerare imprescindibile nella dieta l'apporto proteico della carne fin da piccoli e le diete sono misurate su quello. Margherita Hack non ha mai mangiato un pezzo di carne in vita sua e pare che, anche se ultimamente non sta benissimo, sia arrivata ad un'età considerevole senza grossi problemi, che dite?
  10. No. Bastava rispondere “sì” alla sua domanda “ma allora anche questa pecorella è morta?” esattamente come ha fatto la mamma del bambino del video. La storia che “anche gli animali si uccidono tra loro ecc ecc” è una risposta “preventiva” a una domanda che tu non hai consentito a tuo nipote di farti... PS a parte il fatto che se tu sei consapevole di avere nel piatto pezzi di animali che hanno subito quello che così nel dettaglio descrivi qui sopra e li mangi tranquillamente, forse, qualche domanda dovresti fartela. Ma lasciamo perdere...
  11. Il che di per sé non è vero, dato che le proteine della carne non sono necessarie. Su tutto il resto si può discutere, ma che mangiare una bistecca sia necessario per il proprio sostentamento è una cosa non vera. Tuo nipote aveva visto giusto: la pecora è morta per nulla, visto che se ne poteva tranquillamente fare a meno. E il parallelo con gli altri animali non regge. Il discorso è molto complesso. Basta dire “a me piace la carne e la mangio perché è buona”, senza giustificare con motivi biologici/nutrizionali la propria alimentazione. È più onesto.
  12. Sapevi dell'eststenza di questo libro? http://libreriarizzoli.corriere.it/Beethoven.-Signori-il-catalogo-questo/3iKsEWcVhqUAAAEpZDpn1scD/pc?CatalogCategoryID=_xisEWcW_QAAAAEp0XwfmqGA Magari ti può essere utile...
  13. Ah, se va bene a te! Il problema l'hai sollevato tu a me “calciopoli” è sempre sembrato chiarissimo e si sa che in una lingua i neologismi sono “giusti” a prescindere se sono immediatamente compresi. Credo che nessuno (prima di te ) si fosse mai preoccupato dell'esegesi del termine “calciopoli”, né di quello di “sexgate”. Sono chiari di per sé, quindi anche se sono illogici non importa...
  14. Scusa, Luca, questa mi era sfuggita. Ma forse a te è sfuggito che i due termini cui tu fai riferimento riguardano, per ciò che riguarda “calciopoli”, ad es. gli illeciti delle varie società (vedi per es. Gaucci, Fiorentina e via discorrendo) e, per quel che riguarda “vallettopoli”, l'uso di chiedere sesso alle giovani aspiranti ad un posto in televisione, nonché l'invalso uso da parte di alcuni personaggi politici di dubbia statura morale di raccomandare starlette ai direttori di rete, starlette che naturalmente si erano fatte ampiamente ben volere dai suddetti personaggi...
  15. E meno male che sei d'accordo! Ne avessi beccata una!!! Qui manca spazio tra viene e “presentato” e tra “presentato” e in; Qui c'è lo spazio dopo l'apostrofo; Qui hai spaziato erroneamente le parentesi (ho letto la spiegazione, ma non importa: è SBAGLIATO e se tutte le case editrici del mondo hanno deciso che le parentesi non si spaziano, loro hanno ragione e chi spazia ha torto ); e mi fermo, per pietà... Tu puoi giustificare come credi, ma i tuoi messaggi sono scritti male. Segui le regole e vedrai che saranno comprensibili e perfettamente leggibili: in fondo ci sono miliardi di scrittori che vengono letti in tutto il mondo e che seguono quelle tre regolette, non direi che hanno problemi di leggibilità... (se poi per te essere leggibile vuol dire appiccicare a capocchia le parole, tipo qui: allora fa' pure...
  16. La forma interrogativa che tu proponi qui sopra “non c'è nessuno?” in realtà non si usa, mentre si usa “c'è nessuno?”, ergo, il termine “nessuno”, coerentemente con la forma affermativa, è intercambiabile con “qualcuno/persona”. A tal proposito vorrei ricordare le molte vicinanze della nostra lingua col francese: in francese “non è venuto nessuno” si dice “il n'est venu personne”. “Personne”, in francese, significa sia “nessuno” sia “qualcuno” e, ribadisco, anche in italiano i due termini sono intercambiabili, basta pensare alla frase “c'è nessuno qui che sappia la strada?”, identica a “c'è qualcuno qui che sappia...”. Diciamo inoltre che, se non bastasse, stando all'Accademia della Crusca, vero e unico nume tutelare della nostra amata lingua italiana, in certi casi l'uso fa la regola. Per estrema (e anche un po' rugosa) correttezza si dovrebbe dire “qui non c'è alcuno” (oppure “qui c'è nessuno”, naturalmente), ma è entrata nell'uso la forma “qui non c'è nessuno” ed è stata sdoganata anche in letteratura, quindi fa testo. Ma il tuo messaggio mi “ispira” un'ulteriore considerazione, riguardo all'uso della spaziatura, degli “a capo” ecc. quando si digita. Andare a capo è un'arte e non ha senso andare a capo come sto facendo io in questo momento, ad esempio. Si va a capo alla fine di un paragrafo (e magari si lascia uno spazio), o si va a capo per isolare una frase, ma non si va a capo in mezzo a una frase, a meno che non si debba scrivere, per esempio, che sul cartellone della stagione lirica della Scala stava scritto, a caratteri cubitali WAGNER - DER RING DES NIBELUNGEN - BARENBOIM per dire. Un'altra cosa che mette spesso in difficoltà i programmi di lettura e la formattazione automatica dei testi è la spaziatura. La regola è semplicissima: si deve lasciare uno spazio solo tra una parola e l'altra e solo dopo i segni di interpunzione. Stop! Ma si deve. Mentre non si deve MAI (anche questa, ad esempio, è una ripetizione entrata nell'uso: sarebbe sufficiente dire “mai si deve” ), dicevo, non si deve mai lasciare spazio: - tra la (parentesi) e la parola che contiene, come spesso si vede, ( così ) ad esempio; - tra le “virgolette” e la parola che contengono, come spessissimo si vede, “ così ”; - tra l'apostrofo e la parola che lo segue, tipo l' apostrofo; - tra una parola e un segno d'interpunzione (questo si vede in continuazione!), così , ad esempio ; Questi spazi, proprio perché sono scorretti, vengono riconosciuti dai programmi (word compreso) come parole diverse, quindi come possibili “a capo” e non è per niente raro vedere virgole o parentesi, isolate, al principio di una nuova linea di testo, mandate a capo perché spaziate erroneamente.
  17. Hehehe, ti dirò che cerco di non usarne, ma quello fa più parte di un linguaggio della messaggistica breve e, anche se mi dà fastidio, lo tollero (mentre non lo tollero quando leggo un messaggio su un forum, perché lì, non essendoci limitazione del numero dei caratteri, è totalmente ingiustificato). Io non uso mai né “nn” per non, né “ke” per che, né “tt” per tutto/tutti ecc ecc, ma derogo su “cmq” per comunque e “qlc” per qualcosa, soprattutto se sono messaggi “di servizio” come li chiamo io. Preferisco abbreviare le parole tagliandole, tipo “domatt” per domattina o robe così (lo so, è comunque orribile, ma “xké” mi dà l'orticaria e “domatt” no ). È comunque una faccenda ortografica e non grammaticale, quindi diversa da centra/c'entra. Mi piacerebbe però, visto che mi hai simpaticamente istigato , far notare una volta di più quanto noi siamo schiavi degli usi USA (scusate il gioco di parole, per altro voluto ): se un americano scrive "how R U?” sta ovviamente abbreviando “how are you”, ma non è la stessa cosa che se un italiano scrive “cm stai?”, perché un americano pronuncia “R U” nella stessa identica maniera in cui pronuncerebbe “are you”. Famosissimo il caso degli “U2” che noi chiamavamo “U Due” ma che in realtà stava per “you too”, ovvero “anche tu”. La pronuncia è la stessa ed è quindi diverso il sistema abbreviativo degli americani, rispetto alla nostra sciatta imitazione “anke tu” (sai poi che abbreviazione!).
  18. No, no, un momento: non è che “in orchestra si usano i tromboni e basta” , ma normalmente, se non è specificato, le orchestre moderne usano il tenore “tenor/basso”, che è piuttosto versatile, nelle tre parti superiori e il tuba (purtroppo) quando è previsto il Trombone basso (vedi ad es. Verdi). In ogni caso è il singolo strumentista (specialmente il "primo") a scegliere a seconda della parte - se ha un solo importante, ad es. - se usare il tenor/basso o il tenore o, addirittura, il contralto. Considera che, nella maggior parte dei casi, il tenor/basso può fare praticamente tutto, quindi è una questione timbrica che, di volta in volta, può essere risolta in modo differente, dallo strumentista o, se ne capisce qualcosa, dal direttore. Io, personalmente, non sapendo abbastanza dei tromboni, non chiedo mai nulla in merito, ma l'unica cosa che cerco di ottenere è, quando faccio Verdi, che non si usi il Tuba al posto del 4. Trombone, e, se non è disponibile il Cimbasso (a Parma c'è, ad es.), che si usi il trombone basso. Ma più in là non vado... L'anno scorso feci i “Pini di Roma” e il primo trombonista venne da me e mi disse che aveva pensato di fare il pezzo con il tenore: “che ne pensa?” mi chiese. Provammo ed effettivamente suonava benissimo. Ma io, a priori, non avrei potuto esprimere una preferenza in merito.
  19. "Tromboni", semplicemente (in inglese: trombones, abbreviato "trmbs"), né bassi né alti.
  20. Io non conosco Pereira, quindi non mi pronuncio, ma una cosa va detta: Gatti è una scelta ottima. È un grande direttore ed è un direttore italiano che conosce benissimo il repertorio lirico italiano (e non solo quello!). Alla Scala ci vuole. Sappiamo bene quanto influenti siano le scelte del direttore musicale, lo sapevamo quando c'era Muti (mai abbastanza rimpianto a mio parere) e lo sappiamo adesso con Barenboim. Io sono contento, per quel che vale.
  21. Off topic dichiarato. Ma, per amor di grammatica, sapete che ogni tanto vi tocca. In effetti non so cosa centri con l’estetica questa parte [...] Riguardo a cosa centri l'estetica nella mia frase [...] Dunque l'estetica centra [...] Centra, voce del verbo “centrare” ovvero “centrare il bersaglio”, ad es. C'entra (ovvero: “ci entra”), voce del verbo “entrare” + “ci” (quindi “lì”, “in quell'argomento” ecc.), ovvero “avere a che fare”. *** Quindi, correttamente: In effetti non so cosa c'entri (ovvero: “ci entri”) [...] Dunque l'estetica c'entra (ovvero: “ci entra”) [...] Si dice, pertanto, “non so come (l'estetica, ad es.) possa entrarci” e non “come possa centrare”, mentre è giusto “centrare” se si dice, ad es. “non so come si possa centrare il bersaglio da questa distanza!”. Scusate l'intromissione.
  22. Be' in genere uno i libri li guarda PRIMA di chiedere su un forum, soprattutto se li ha già in casa poi se non trova risposte le cerca altrove. Magari se dài un'occhiata per bene capisci anche la questione delle alterazioni... (a proposito: hai capito che note si devono scrivere per quella benedetta scala di mi bemolle maggiore?)
  23. Scusa un attimo, ma il buon vecchio “Casella-Mortari” no? O, alla peggio, dare un'occhiata a qualche partitura...
  24. Non sono d'accordo sul fatto che il direttore non abbia bisogno di analizzare le armonie a fondo, per niente, anzi! ma è anche vero che l'abitudine a leggere gli strumenti traspositori rende col tempo la lettura della partitura una cosa “normale”. Ho trovato in realtà più complicato a volte abituarmi a leggere partiture (ad es. di Prokov'ev) dove i corni sono scritti in note reali “per comodità”. È, comunque e sempre, una questione di abitudine, nulla più e nulla di trascendentale. È più complicato - si fa per dire - leggere i corni nella 550 di Mozart (perchè sono uno in si bemolle e uno in sol) di quanto non sia complicato leggerli in una partitura di Debussy, dove sono, convenzionalmente, in fa (anche se pieni di alterazioni lungo il percorso), per il semplice motivo che, in quella zona della partitura, non è consuetudine trovare strumenti in si bemolle o in sol...
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