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Piano Concerto - Forum pianoforte

Laboratorio Fuga 2013


Frank
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Qualche domanda per Geppino.

 

Mi aiuteresti a capire, a livello di armonia, passaggi tipo fine battuta 10 e inizio 12?

 

Chiaramente il contesto armonico non è tradizionale, a battuta 14 sento un po' asprina la settima maggiore si la#, forse perchè presa per moto diretto.

 

Non l'ho ancora guardata tutta ma visto quanto succede dopo (intendo armonciamente e nel moto delle parti), a battuta 5 avrei chiuso il soggetto con un bel re... o meglio. capita spesso che anche a 2 voci ricorre l'intervallo di ottava vuota (unisono) o il salto sull'intervallo di ottava (vedi battua 15 fra mano dx e pedale re fa# e do# do #). Sicuramente sono scelte consapevoli però, gusto personale, mi da un senso, più che di vuoto, scoperto nel senso che in questo modo si vanno a formare punti molto intensi e punti molto vuoti.

 

Dato che nell'insieme comunque suona bene, mi interessava capire i ragionamenti a base delle scelte.

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Bellissima Geppino,

mi stupisce in maniera particolare questa tua trasformazione "rigorosa" considerando il tuo vecchio stile molto libertino!

 

Lavoro ottimo, molto fruibile e vario. Bravo!

(ignora le critiche troppo scolastiche :D)

 

(al relativo maggiore avrei modificato la re RE do# si la# si... la... sol... ecc... purtroppo il soggetto trasposto al maggiore non è troppo brillante, sicuramente nella versione originale il compositore avrà boicottato la trasposizione al maggiore)

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Qualche domanda per Geppino.

 

Mi aiuteresti a capire, a livello di armonia, passaggi tipo fine battuta 10 e inizio 12?

 

Ultimi due movimenti di battuta 10: siamo in fa# m, I riv del II grado, le note reali sono il si della mano sx e il sol# della dx, la destra fa un moto discendente sulla scala bachiana, nella sx le ultime due note (le semicrome la si) sono una fioritura del basso.

 

Battuta 12: c'è subito una modulazione che gioca su un cambio di modo, il fa# m modula subito a maggiore per andare a si minore e ciò è introdotto dal sol naturale del basso e dal la# della mano sx, francamente questo punto mi sembra abbastanza chiaro armonicamente.

 

 

Chiaramente il contesto armonico non è tradizionale, a battuta 14 sento un po' asprina la settima maggiore si la#, forse perchè presa per moto diretto.

 

Non è che tutti gli intervalli devono essere per forza tutti consonanti, lì siamo su un accordo di fa# 7 che dura per tutta la battuta, è chiaro che nel moto delle parti si creeranno anche degli intervalli dissonanti ogni tanto e meno male che è così, se no sai che noia se fossero tutte terze e seste....poi c'è da dire che la dissonanza di cui parli si trova su tempo debole e sui due movimenti successivi c'è un moto per terze delle due mani, tutta questa asperità non ce la vedo.

 

 

Non l'ho ancora guardata tutta ma visto quanto succede dopo (intendo armonciamente e nel moto delle parti), a battuta 5 avrei chiuso il soggetto con un bel re... o meglio.

 

No, è meglio chiudere sul si da tanti punti di vista, il re lascia un senso di incompiuto, il si fa capire chiaramente che lì finisce il soggetto, che proviene da una frase discendente e quindi trova la sua naturale conclusione continuando a scendere, risalire a re sarebbe inutile....anche se dopo si crea l'intervallo d'ottava, anzi è auspicabile che lì si crei, l'intervallo di ottava ha il suo perchè. E poi questa chiusura del II grado sul I ricorda molto le cadenze gregoriane, per cui anche per questo ci sta l'ottava successiva. Si conclude salendo se l'ultima nota è una sensibile, ma qui è un II grado.

 

 

capita spesso che anche a 2 voci ricorre l'intervallo di ottava vuota (unisono) o il salto sull'intervallo di ottava (vedi battua 15 fra mano dx e pedale re fa# e do# do #). Sicuramente sono scelte consapevoli però, gusto personale, mi da un senso, più che di vuoto, scoperto nel senso che in questo modo si vanno a formare punti molto intensi e punti molto vuoti.

 

Ripeto, l'unisono o l'ottava ha il suo perchè soprattutto quando qualcosa sta finendo (sogg.) e qualcosa sta iniziando (risp.) e cmq l'unisono o l'ottava quando si è a due voci compare solo a battuta 5, non spesso.

Per quanto riguarda batt. 15, nel punto che tu citi c'è il trillo del basso, che ho semplificato in semicrome e non in biscrome e una frase in semicrome alla destra, stiamo parlando di un'ottava che si crea sul levare di un tempo debolissimo che dura per una semicroma....!!! e cmq lì siamo a tre voci quindi a chiarire l'armonia ci pensa anche la mano sinistra.

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Eccomi dopo una lunga assenza, per fortuna che arrivano le segnalazioni sulle nuove iniziative.

 

Devo dire che la fuga di Gozzo/Frank e Geppino mi fanno veramente ipazzire...ma come cavolo fate a farle suonare così bene?! (parlo anche delle librerie).

 

Molto particolare quella di Bianca, che spero pubblichi l'mp3 anche della seconda proposta... io purtroppo non sono pianista :(

 

Devo dire che anche quella di RStrauss si lascia scoltare...siete proprio bravi e spero arriverann oaltri lavori.

 

Un caro saluto

 

Margherita

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Non l'ho ancora guardata attentamente però ad un primo ascolto

 

mi stupisce in maniera particolare questa tua trasformazione "rigorosa" considerando il tuo vecchio stile molto libertino!

 

Io la trovo comunque rigorosa a controprova che la sintassi non centra niente con il carattere di un brano ;)

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Rispetto alla fuga di scuola mi sono preso un paio di licenze: ci sono appoggiature che risolvono alla nota superiore, che non è scorretto ma sarebbe preferibile farle scendere in sede d'esame, e ritardi in cui l'urto dura più della preparazione, mentre secondo la regola scolastica la preparazione deve durare almeno quanto l'urto, di più ma non di meno. Poi ho raddoppiato in alcuni punti le voci (prima degli stretti e nel finale) per dare un senso di maggiore pienezza armonica, cosa che in genere è concesso fare solo sui pedali raddoppiando il basso. Armonicamente non c'è niente che non potrebbe andar bene anche a livello scolastico e se c'è è qualcosa che mi è sfuggito, come sicuramente ci saranno delle quinte e delle ottave da qualche parte, non ci ho prestato molta attenzione. Ricordo cmq che questa fuga è strumentale e non vocale e quindi un po' più di elasticità nei salti delle voci o nell'estensione e nelle distanze delle stesse ci può stare.

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Commento alla fuga bis di Bianca.

 

Il tempo è un vivace, la scrittura pianistica è migliorabile.

 

Ad esempio:

-a battuta 9 quel si nella sx potresti scriverlo alla dx

-a battuta 18, idem, i 2 re della sx dalli alla dx

-a battuta 19, la si della sx puoi darli alla dx

 

Poi

-a 32 e 67 (sempre vivace), la reputo al limite dell'eseguibile. Vedi anche 47, primo bicordo

-a 84 serve un polipo (secondo accordo)

 

 

Mi piace molto fra battuta 37-40

 

Invece mi piace meno:

-a 16 la sx è troppo grave, poco chiara rispetto al resto

-il tornare 3 volte a fa# fra 20, 26 e peggio a 28

 

Qui non saprei, a 12 sicuramente alla sx penso tu abbia indicato un re bequadro, dopo il re# tenuto...a me il re# li non dispiace

 

In generale dovrei suonarmela a tempo per farmi un idea precisissima, però sulla carta ci sono punti che mi piacciono di più e punti che mi piacciono di meno

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(ignora le critiche troppo scolastiche :D)

...a cosa ti riferisci? Pe ora non ne ho lette..e a memoria nenache nelle edizioni precedenti, anche perchè Geppino è uno di quelli che commenta...e mi sembra strano che faccia commenti dal punto di vista scolastico. Boh....

 

Magari dipende dai lavori, se uno scrive un brano spudoratamente scolastico...come pensi che si facciano i commenti?

 

sicuramente nella versione originale il compositore avrà boicottato la trasposizione al maggiore)

In realtà la puoi ascoltare fra gli elaborati, l'originale è di Corelli e oltre ai partecipanti del laboratorio c'è anche un elaborazione di Bach

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@ Geppino

Ho finito di guardarla, devo dire che nonostante quello che chiami "licenze" suona bene per cui è tutto gestito secondo un percorso che non porta ad evere dei veri e propri urti...anche quando ci sono quei punti dove la dissonanza è usata in modo importante.

 

Curiosità...

Armonicamente non c'è niente che non potrebbe andar bene anche a livello scolastico

 

... come ne verresti fuori da punti tipo battuata 53 o 63?

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A battuta 53 c'è il terzo rivolto dell'accordo di sesta tedesca, forse il fa naturale al basso avrebbe dovuto essere un mi#, non mi sono formalizzato più di tanto...

A battuta 63 nei primi due movimenti manca la terza dell'accordo e la battuta inizia con il fa# in tutte e tre le voci, in sede d'esame si potrebbe facilmente evitare modificando la battuta 62 della mano sinistra: le ultime due note invece di essere re# e mi# potrebbero essere modificate in fa# e sol# per risolvere a la in modo che ci sia la terza dell'accordo. Non ho voluto farlo per conservare l'integrità del controsoggetto nel primo stretto e anche perchè l'unisono delle tre voci ha il suo motivo di esistere in quel punto e dura in realtà molto poco, perchè già il sol naturale del basso subito dopo il fa# annuncia che qualcosa armonicamente si sta muovendo verso altri lidi...

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A Bianca vorrei dire questo: la potenza è nulla senza il controllo...se vuoi maneggiare il fuoco devi essere sicura di non scottarti....imponiti una regola e seguila, secondo me avresti solo da guadagnarne. Il fuoco dell'idea non te lo toglie nessuno, nessuna regola può limitare la fantasia, al contrario può esaltarla, ma sei tu che devi dominare la fantasia e non farti sbalzare a destra e a manca come una zattera nella tempesta....

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Vi ringrazio. Vorrei chiedere a Geppino, se possibile, di contestualizzare il suo suggerimento, un po' come hanno fatto Frank e AbateFaria per esempio, altrimenti non saprei come farne buon uso. Vorrei invece chiedere ad Aspirante cosa intenda con "degenerativa", perché anch'io in un certo senso la considero tale. Vi ringrazio ancora.

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  • 3 weeks later...

Ciao a tutti e soprattutto a Geppino, a cui non avevo ancora dato il bentornato :)

 

Devo dire che questa tornata di fughe non mi ha fatto impazzire, non nel senso che non siano valide, ma che in passati laboratori di fuga ho trovato più "brillantezza". Problabilmente è solo che il binomio organo / fuga non è l'ideale per le mie orecchie .....

 

Periodo intenso quindi ho dato solo un occhio superficiale alle partiture,

Strauss mi è sembrato più equilibrato del solito e appunterei solo che le batt.21-25 hanno un'insolita densità ritmica rispetto al resto (che poi scompare subito, diventando un elemento un po' estraneo).

Geppino inattaccabile come sempre, ma io lo preferisco quando si lancia in sonorità più ardite.

Bianca che dire, sono d'accordo con Geppino, tante idee anche buone per un risultato disordinato e incoerente (per quanto io trovi più divertente ascoltare una fuga così che una "canonica" per organo :D ). Anche il fatto che non si capisca se vuole essere tonale, atonale, tutt'e 2, crea senso di confusione, un saltare di qua e di la a seconda del guizzo intuitivo del momento. Invece per il compositore l'intuito è importante, ma poi bisogna anche saper lavorare per dare a quell'intuizione un senso più compiuto, spesso costretti a tagliare nuove idee che si affacciano ma che possono disturbare quella precedente. Insomma la gomma è importante quanto la matita ;)

 

bye

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