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Piano Concerto - Forum pianoforte

geppino12575

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Tutto postato da geppino12575

  1. Ho visto che il caricamento del file non è andato a buon fine, ho provato sia con il file video che il file audio, ma non va, il file risulta non disponibile. Chiedo lumi agli esperti del forum, grazie. Avrei voluto cancellare il post precedente, ma neanche questo è stato possibile.
  2. Etude Chromatique riveduto.wavSalve, erano parecchi anni che non scrivevo su questo forum, volevo condividere questo brano, che fa parte di una serie di studi per pianoforte ispirati a Chick Corea (anche se questo sembra più ispirato allo studio n.2 in la minore di Chopin...). La partitura è scritta in Dorico, il campione di pianoforte è Grandeur di Native Instruments.
  3. Conosco quelle due versioni, quella diretta da Toscanini non mi piace, l'altra l'ho usata come reference nel mio mockup, in pratica l'ho caricata su Cubase e ho cercato di rendere la mia versione più simile possibile a quella, lavorando soprattutto di EQ e di riverbero. Le librerie usate sono più wet delle registrazioni con orchestre reali, per cui ho tagliato un po' i release samples dei campioni delle librerie e ho accorciato gli attacchi in modo che risultassero immediati.
  4. Quando lo slash è obliquo indica un accordo con un basso diverso, quando lo slash è orizzontale indica un accordo sopra a un altro accordo, come nell'esempio da te riportato. nel tuo esempio, oltre allo slash orizzontale ci sono anche gli slash obliqui, è una scrittura molto dettagliata, probabilmente per ottenere un effetto sonoro ben preciso.
  5. A distanza di 3 anni, con innumerevoli acquisizioni in termini di librerie e programmazione (spero...) ci ho riprovato: stesso brano, stesso metodo di realizzazione, ho risuonato tutto. Librerie usate: tutte quelle di Berlin, tranne il pedale dell'organo, che è della Spitfire. Ps.: non ho i corni con sordina, per cui ho usato quelli normali. Rispetto alla versione di 3 anni fa, le richieste in termini di ram sono enormemente maggiori, almeno 4 volte tanto (Cubase 7.5, 64 bit, 32 Gb di ram, SSD). Pini Berlin Master 1.mp3
  6. Ho capito, ti sei espresso chiaramente, però considera una cosa: il sib della melodia sopra l'accordo di la - è una nona bemolle con chiara funzione di nota di volta, se tu abbassi il brano di mezzo tono senza abbassare anche la modulazione, avrai non più la che va a sib e riscende a la, ma lab che sale a sib e scende a la naturale (!!) perchè nel frattempo hai modulato a fa maggiore, la sensazione e le funzioni che ognuna di quelle note assume saranno completamente diverse, a quel punto dimènticati dell'originale e cerca una soluzione musicalmente convincente, ad esempio io aggiungerei una coda altrimenti questa modulazione così forte solo per gli ultimi tre accordi sembra un po' messa lì. Cmq anche considerando la melodia ferma sul lab, sia il sol 7 che il si dim ci stanno bene e tutto sommato creano una sonorità molto simile.
  7. Col do 6 potresti provare a fare il moto contrario cromatico, le note dell'accordo salgono di semitono e il basso scende di semitono, ottieni un terzo rivolto di la m 7 che però, almeno in teoria, dovrebbe risolvere a sol maggiore, non a fa maggiore, a meno di non inserire qualche altro accordo in mezzo. A me il moto contrario cromatico è sempre piaciuto, però effettivamente suona un po' beethoveniano.
  8. Il collegamento lab min che va a do7 è un po' forzato secondo me in un contesto di musica leggera, gli accordi non hanno nessuna nota in comune, nè i bassi fondamentali procedono diatonicamente. A mio giudizio un accordo di collegamento ci vuole. Anche il si diminuito potrebbe essere un 'idea (rivolto di fa diminuito che avevi proposto tu).
  9. Premesso che non ci sono formule magiche in proposito e che tutto può essere di buono o cattivo effetto, dipende dal contesto, dalla strumentazione, dal sound complessivo, dall'arrangiamento, ecc...direi che un buon modo, almeno in teoria, di collegare il lab min con il do 7, che non hanno neanche una nota in comune, potrebbe essere quello di inserire tra i due accordi un sol 7, che ha un comune con lab min la nota si (ovviamente in lab quella nota è do b, quindi bisogna enarmonizzare) e si collega bene al do successivo, essendo inoltre una dominante secondaria in tonalità di fa, che mi pare sia la tonalità finale a cui si vuole arrivare. A livello teorico può funzionare e comporta di dover inserire un solo accordo, è chiaro che se il brano è sempre nella stessa tonalità e solo nei tre accordi finali modula, si percepirà comunque qualcosa di inusuale e non so se ciò risulterà gradito però, almeno a livello teorico, abbiamo una pezza d'appoggio.
  10. La situazione che hai descritto è esattamente quello che faccio, un'istanza per ogni semiarco, che in pratica si traduce in un'istanza di Altiverb per ogni sezione orchestrale, con poche eccezioni tipo arpa o pianoforte, con predelay crescente all'aumentare della distanza rispetto alla posizione del direttore. Come riverbero sul master uso 2C Breeze che non è a convoluzione. Una cosa volevo chiedere: sul riverbero a convoluzione che utilizzo per creare le prime riflessioni, le code (tails) le devo escludere o ce le lascio? Cmq Altiverb è un po' particolare perchè colora molto il suono, ma al tempo stesso riesce ottimamente a far in modo che le librerie sembrino ben amalgamate. Un'altra domanda: nel mastering gli effetti vanno tutti in insert o posso mandare il reverbero come mandata, cioè come un bus?
  11. Ringrazio Simone per le considerazioni sempre molto utili; sul widening ho notato questo: è Altiverb che schiaccia i suoni verso il centro, ho provato ad agire sul pan ma risultano sempre più centrati rispetto ai campioni originari. Mentre per i legni sono soddisfatto di dove sono posizionati, per gli archi e soprattutto per i corni non sono pienamente soddisfatto. A questo punto dovrei usare un'istanza di altiverb per ogni strumento in modo da poter posizionare ogni strumento nel panorama stereofonico, sperando di avere ram a sufficienza (ho aumentato a 32 Gb, questo brano, con una strumentazione relativamente più piccola rispetto a una grande orchestra, prende circa 10 Gb di ram). Ho usato 4 istanze di Altiverb, una per ogni sezione e 2C Breeze come riverbero sul master (15% wet, forse è qui che mi sono mantenuto troppo, magari provo col 20 e 25%). Per lo stereo image ho usato quello di Ozone, che permette di agire sulle singole bande di frequenze, ma sono stato abbastanza parco per evitare problemi di fase. Proverò a fare un'altra versione correggendo questi dettagli.
  12. Grazie dei complimenti, io penso che se avessi potuto usare gli archi con sordina il risultato sarebbe potuto essere ancora più realistico, ma Cinesamples li sta sviluppando ancora, magari avrei potuto usare LASS. Una cosa che mi ha creato non pochi pensieri è il vibrato dei legni, dell'oboe in particolare: nessuna libreria che io conosca ha un vibrato così immediato e gestibile come si sente nelle varie registrazioni con strumenti reali, forse solo SampleModeling, che io non possiedo, ci si avvicina. Per le percussioni, in questo brano non ce ne sono molte, solo un triangolo e un rullo di piatti.
  13. Ecco il file, ci sono riuscito, dovevo cambiare delle impostazioni nella cartella windows/temp. Scusate per l'inconvenite, è che ho dovuto formattare di recente il pc e quindi non tutto è settato come prima. La fontana di Valle Giulia all'alba Master 2.mp3
  14. Ho inviato il brano tramite email a Simone, magari provvederà lui a caricarlo sul sito; è strano, non mi era mai capitato un errore simile, ho provato più volte ma non riesco....
  15. Scusatemi, mi sono accorto che non ha caricato il file, ho provato anche con l'altro uploader e dice "caricamento non eseguito errore500"......
  16. Vi propongo questo mockup di uno dei celebri poemi sinfonici di Ottorino Respighi, uno dei miei autori preferiti. Ho seguito lo stesso procedimento dell'altro brano dello stesso autore che postai qui tempo fa, "I pini presso una catacomba", cioè score alla mano ho suonato tutte le parti cercando di essere quanto più possibile fedele alla partitura. Alcune precisazioni sulla strumentazione: ho utilizzato una libreria di archi che non ha i campioni con sordina, mentre per i corni ho utilizzato volutamente il campione senza sordina perchè quello con sordina non mi piaceva affatto. Librerie utilizzate: Cinestrings (il cello solo è una mia combinazione di Spitfire solo strings e LASS), Berlin woodwinds, Cinebrass, Spitfire percussion, Cineperc, VSL harp. Altiverb 7 (sala Film Orchester) e vari plugin per il mastering. Il mio obiettivo è sempre il realismo, non mi importa della cosiddetta "epicità" o della loudness war o cose simili, il brano ha un volume complessivo basso rispetto agli standard perchè ha una dinamica che sta quasi sempre nel p o addirittura nel pp, l'ho scelto apposta. Come al solito sono bene accetti consigli e pareri sia tecnici che di gusto, grazie.
  17. Ok, a volte lavorando con le librerie capita che si scenda nei valori compresi tra o e -1. Va bene anche lo Stereo imager di Ozone? Nel caso scenda sotto lo 0 conviene stringere un po' la stereofonia?
  18. Domani dovrò far ascoltare l'anteprima di un mio brano a una platea abbastanza vasta di persone e so per certo che il mio brano verrà diffuso attraverso una singola cassa collegata a un pc. Conviene che io mixi il brano in mono o che mi mantenga con lo spread stereofonico per evitare eventuali problemi di fase? Grazie.
  19. C'è l'organo, ho usato Lakeside organ della Tonehammer, solo il pedale.
  20. Le prime due battute si incastrano perfettamente con la quarta e la quinta se scritte nella stessa tonalità e anche la terza con la sesta battuta, ma non tutta, quindi il tema B inizia alla quarta battuta, prova a suonarla in mi maggiore (cioè sol# mi re# do# si ecc...) e vedrai che l'incastro è ottimo.
  21. Salve, ho composto l'inno per una delle scuole dove presto servizio quest'anno, è un brano che verrà cantato dal coro della scuola, io vi propongo la versione senza voci, c'è sempre uno strumento che fa la melodia per cui non si dovrebbe sentire troppo la mancanza del coro. Musicalmente il brano è piuttosto semplice, in fondo si tratta di far cantare ragazzi di scuola media. Ho utilizzato solo librerie Cinesamples per tutti gli strumenti. Come al solito sono bene accetti commenti tecnici sulla realizzazione dell'audio. In fase di mastering ho avuto qualche dubbio sull'utilizzo di uno stereo enhancer (il dubbio era se impostarlo a 120 o a 140 su una scala da 100 a 200), alla fine ho optato per il 120 perchè a 140 c'era qualche problemino di fase e inoltre c'era il risultato di un maggiore allargamento stereofonico ma anche una maggiore confusione tra i vari timbri. Buon ascolto e buona Pasqua a tutti. Inno Dante completo mp3.mp3
  22. Guarda che il topic l'hai aperto tu, chiedendo un giudizio sulla libreria, se poi ti annoiano le risposte che non sono quello che ti aspettavi non è un problema mio, vorrà dire che la prossima volta eviteremo di sprecare tempo a risponderti.
  23. Argomento sempre attuale e interessante quello delle librerie di archi: per quella che è la mia esperienza, che nel corso degli anni sta aumentando, ritengo che prima di paragonare le varie librerie e fare determinate scelte, bisognerebbe conoscere qual è la filosofia della casa produttrice: cosa viene ricercato, il realismo, l'epicità, una via di mezzo per soddisfare un po' tutti? E poi: si vuol dare un prodotto già pronto "out of the box" (come va di moda dire...) oppure un prodotto con cui ricreare i posizionamenti e gli ambienti? Queste scelte sono fondamentali per indirizzarsi. Inoltre, ferma restando la premessa, ci sono dei prodotti che sono oggettivamente superiori ad altri, alcune librerie sono ormai obsolete. Poi, altra cosa molto importante: non si può giudicare una libreria da come suona in Finale o Sibelius, le librerie buone sono fatte per le DAW (Cubase e simili), perchè devono essere PROGRAMMATE in base alle articolazioni: il campione che si usa per il legato non può essere usato per la prima nota di una frase, perchè ovviamente parte dal nulla non da una nota legata. Ormai le semplici articolazioni legato, staccato, spiccato, pizzicato, tremolo, ecc...non bastano più, ci vuole un controllo sulla cantabilità complessiva di ogni singola frase, controllo che dovrebbe riflettere il modo reale di suonare lo strumento. Attualmente il grosso del lavoro di sviluppo sulla librerie degli archi si fa sulle transizioni del legato e sull'agilità del legato stesso, perchè ormai campioni buoni o discreti per quanto riguarda il timbro si trovano un po' dappertutto, poi diventa davvero una questione di gusto. Sul versante che citavo prima mi sembrano degli ottimi prodotti gli archi della spitfire, casa britannica che punta molto sul realismo; non necessariamente i campioni sono pieni di riverbero, si può miscelare le varie microfonazioni e renderli più dry. Anche 8Dio sta sviluppando degli archi molto agili nel legato, poichè le transizioni della serie Adagio erano davvero troppo lente. Vienna rimane sempre una garanzia di qualità e l'idea della serie Dimension, di mettere insieme sezioni più piccole per formarne una più grande, è ottima, perchè ognuna delle sezioni piccole ha caratteristiche timbriche e controlli propri. Questo sistema era già presente nei LASS, che però peccano nel vibrato e complessivamente sono ormai datati. Sono buoni anche i Berlin strings, anche se la qualità va scendendo con le varie sezioni degli archi, cioè i violini I sono ottimi, i secondi un po' meno, le viole ancora meno, i violoncelli fanno quasi cagare, i contrabbassi fanno cagare del tutto.....(sembra incredibile ma è così, forse strada facendo hanno arronzato sempre più...). Poi c'è East West, che non si fa molti scrupoli sul realismo e preferisce un prodotto ready made per produzioni hollywoodiane: fa sempre la sua porca figura, ma come al solito dipende cosa si cerca in una libreria. Io direi che attualmente queste sono le marche migliori, altre sono chiaramente inferiori: Garritan nun se po' sentì, lo stesso per Kirk Hunter (per carità), LSS (da non confondere con LASS) è un prodotto di livello nettamente inferiore, Cinestrings e Cinematic strings si collocano a un livello intermedio tra le top libraries e quelle altre: Cinestrings è anch'essa utilizzabile per gli scenari epici, Cinematic strings invece secondo me è una libreria un po' sottovalutata, è piuttosto versatile e ha un buon timbro, soprattutto nei bassi, anche se complessivamente è ormai un po' datata. E poi, incredibile a dirsi, Symphobia, pur essendo molto vecchia, fa ancora la sua brava figura, soprattutto se utilizzata come supporto che viene doppiato poi da librerie più moderne e versatili, dà una rotondità e un'amalgama complessiva che funzionano ancora. In definitiva, non bisogna giudicare una libreria da come suona in standalone o peggio ancora da come suona in un programma di notazione, assolutamente, bisogna giudicarla per come suona quando è programmata, ovviamente a parità di qualità del programmatore.
  24. La verità è che la partitura è una cosa e l'audio è tutt'altro. Se si vuol dare una parvenza di realismo alle proprie partiture conviene fare l'audio in una daw, tipo Cubase, Logic ecc, Finale non è una daw, è un programma di notazione musicale e perdere tempo e salute in Finale per migliorare l'audio che ne deriva (per giunta con la Garritan, che è una chiavica di libreria...) sarebbe come cercare di rifinire il naso della Venere di Milo con una sventagliata di mitra, spero che il paragone renda l'idea. Magari per fare pratica sui controller, sui canali midi ecc va anche bene smanettare con la Garritan, ma come diceva Simone, se vuoi fare le polpette, la carne ce la devi mettere, se ci metti solo il pane non verranno mai polpette.....
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