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Piano Concerto - Forum pianoforte

Laboratorio Fuga 2013


Frank
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Complimenti strauss. Fuga senza ombra di dubbio. Bello Anche lo stretto (nella sua brevità) . Armonie ricercate non scontate.

Menomale che almeno tu hai scelto la "Tradizione" , perchè quelle di franck gozzo mi avevano messo fuori strada...Troppo complesse e lontane da me.(L'arte non è acqua). Anche io sono rimasto sulla tradizione ma ancora devo finire :(

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Commento alla fuga di RStrauss.

 

Confesso un certo imbarazzo nel fare questo commento perché ho riscontrato parecchie cose che non funzionano e mi permetto solo di commentare perché spero siano d’aiuti all’amico RStrauss e so che lui può gradire (spero che sia abbastanza masochista).

 

Osservazione dell’esposizione:

  • Assenza di un CS
  • Risposta alla quarta eccedente
  • Utilizzo del I46
  • Sintassi pressoché barocca

Ho fatto questo premessa perché il primo problema che ci vedo in questa fuga è l’impossibilità di dargli una connotazione, una sintassi così datata non giustificherebbe l’utilizzo del primo rivolto e una risposta con la prima nota alla quarta eccedente, l’assenza di un vero CS non è un problema. Fino a qui le premesse sono di un brano che può avere un bel seguito nonostante la presenza di un alta percentuale di triadi nell’esposizione stessa.

 

Alcune cosucce che saltano subito all’orecchio in questa parte:

  • Battuta 9, critica. Lega il fa# fra 9 e 10, un ribattuto è proprio fuori luogo secondo me, stava meglio addirittura una pausa sul primo fa# di 10, potevi usare un sol e fare una cadenza d’inganno, bellissimo sarebbe stato quello di ritardare il primo re del contralto mettendo un mi di un ottavo legato all’ultimo mi della precedente battuta.
  • L’entrata a 10 del basso secondo me andava data al pedale per il semplice fatto che il pedale entra a 14 e suona una parte insignificante quando poteva partire con il Soggetto dopo 10 battute di silenzio e in particolare il pedale sembra la prosecuzione della mano sx a 14 … tanto valeva dare dignità al pedale e risolvere all’ottava giusta.

 

 

In generale la trovo disordinata nella scrittura, nel senso che se la fuga parte col contralto (o violino II che sia), meglio le gambe in giù e anche a livello grafico far capire che a 14 entra il soprano (o violino I che sia).

E a proposito di ciò in alcuni punti proprio non si capisce cosa succede (vedi battuta 52)

 

Tornando alla connotazione, mi sono detto, che figata, una risposta che inizia sulla quarta eccedente … che scopo poi non fare modulazione ardite? Come dicevo ad AleGozzo nello scorso Laboratorio sulla fuga, le belle idee vanno sostenute … uno aspetta la sorpresa e non arriva nulla, tanto valeva fare una risposta plagale vista la chiusa, dove interrompi il pedale di tonica.

Proprio per questo, visto che non succede nulla e rimane in un contesto barocco, diventano discutibili le scelte dell’esposizione.

 

Salto un po’ per parlare di altre cose un po’ evidenti:

  • A battuta 31 il moto del basso non è felicissimo … tenendo le stesse armonie di potevano fare miracoli
  • 2 parole sulla sezione finale ipoteticamente di stretti
    • zona 64: quella seconda nel grave e le altre voci nell’acuto i soddisfano poco, anche se sul levare. Abbandona il tenore e metti una pausa e poi in levare alla fine bel fa# da un ottavo… o vedi tu…
    • A battuta 69/70: perché far pesare i calli al pedale che ha il soggetto?...il pedale proprio “pasticcia” la mano Sx. E’ l’ultima volta che si sente la testa del soggetto con fioritura … fallo sentire bene. Pause alla mono sx o altro
    • …il mi# finale sul mi del pedale alla penultima battuta? Sarà un refuso altrimenti prima della morte della fuga gli ridai vita…tanto valeva fare una coda bipartita, magari nella penultima battuta mettendo una armonia aggiuntiva all’ultimo quarto della battuta.

Queste sono proprio le cose macro RStrauss … migliorando questo salteranno altre esigenze più di fino, ala fine mi sorprende un po’ sta fuga, sono tutte inezie che però potevano conferire più credibilità ad un lavoro che non è male …. mi prende male scriverlo, ma ci trovo troppe ingenuità e visti i lavori pregressi, mi suona un po’ strano.

 

Alla prossima

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Per la fuga di bianca posso solo dire per ora che il materiale di partenza è sempre riconoscibile e più votle ripreso, ho ascoltato altri 3 sui brani e mi ci ritrovo in quello che possono essere i suoi obiettivi stilistici. La riconoscibilità è sempre importante secondo me...ovviamente per qualcosa di più puntuale aspetto una partitura.

 

Sono contento che tu ti sia buttata da subito nell'iniziativa :)

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Commento alla fuga di RStrauss.

Confesso un certo imbarazzo nel fare questo commento perché ho riscontrato parecchie cose che non funzionano e mi permetto solo di commentare perché spero siano d’aiuti all’amico RStrauss e so che lui può gradire (spero che sia abbastanza masochista).

 

Osservazione dell’esposizione:

  • Assenza di un CS
  • Risposta alla quarta eccedente
  • Utilizzo del I46
  • Sintassi pressoché barocca

Ho fatto questo premessa perché il primo problema che ci vedo in questa fuga è l’impossibilità di dargli una connotazione, una sintassi così datata non giustificherebbe l’utilizzo del primo rivolto e una risposta con la prima nota alla quarta eccedente, l’assenza di un vero CS non è un problema. Fino a qui le premesse sono di un brano che può avere un bel seguito nonostante la presenza di un alta percentuale di triadi nell’esposizione stessa.

diciamo che il CS sarebbe quello che inizia a batt. 5, anche se non è proprio ortodosso.

 

Alcune cosucce che saltano subito all’orecchio in questa parte:

  • Battuta 9, critica. Lega il fa# fra 9 e 10, un ribattuto è proprio fuori luogo secondo me, stava meglio addirittura una pausa sul primo fa# di 10, potevi usare un sol e fare una cadenza d’inganno, bellissimo sarebbe stato quello di ritardare il primo re del contralto mettendo un mi di un ottavo legato all’ultimo mi della precedente battuta.
  • L’entrata a 10 del basso secondo me andava data al pedale per il semplice fatto che il pedale entra a 14 e suona una parte insignificante quando poteva partire con il Soggetto dopo 10 battute di silenzio e in particolare il pedale sembra la prosecuzione della mano sx a 14 … tanto valeva dare dignità al pedale e risolvere all’ottava giusta.

osservazioni giuste.

 

In generale la trovo disordinata nella scrittura, nel senso che se la fuga parte col contralto (o violino II che sia), meglio le gambe in giù e anche a livello grafico far capire che a 14 entra il soprano (o violino I che sia).

Infatti l'avevo fatto, solo che poi mi sono trovato con il C nel layer1 (finale) che mette le gambe in su.

 

E a proposito di ciò in alcuni punti proprio non si capisce cosa succede (vedi battuta 52)

Spiegazione : dovevo ritornare in tonalità di impianto, e non volevo dilungarmi e ho usato un moto ascendente delle parti. Non è riuscito bene.

 

Tornando alla connotazione, mi sono detto, che figata, una risposta che inizia sulla quarta eccedente … che scopo poi non fare modulazione ardite? Come dicevo ad AleGozzo nello scorso Laboratorio sulla fuga, le belle idee vanno sostenute … uno aspetta la sorpresa e non arriva nulla, tanto valeva fare una risposta plagale vista la chiusa, dove interrompi il pedale di tonica.

Proprio per questo, visto che non succede nulla e rimane in un contesto barocco, diventano discutibili le scelte dell’esposizione.

La cosa più strana è che la prima versione era proprio come tu stai auspicando adesso. Poi l'ho cambiata perchè mi sembrava un pò troppo moderna e infatti, come sempre succede, la prima era quella giusta.

 

 

Salto un po’ per parlare di altre cose un po’ evidenti:

  • A battuta 31 il moto del basso non è felicissimo … tenendo le stesse armonie di potevano fare miracoli
  • 2 parole sulla sezione finale ipoteticamente di stretti
    • zona 64: quella seconda nel grave e le altre voci nell’acuto i soddisfano poco, anche se sul levare. Abbandona il tenore e metti una pausa e poi in levare alla fine bel fa# da un ottavo… o vedi tu…

considerando che siamo sull'organo forse aggiungendo un registro di 16 frose suonava meglio e per il tenore un levare con Fa#-si avrebbe reso meglio.

Mi piaceva il mi-fa basso-tenore come sonorità.

 


    • A battuta 69/70: perché far pesare i calli al pedale che ha il soggetto?...il pedale proprio “pasticcia” la mano Sx. E’ l’ultima volta che si sente la testa del soggetto con fioritura … fallo sentire bene. Pause alla mono sx o altro

considera che il pedale è all'ottava sotto.

 

…il mi# finale sul mi del pedale alla penultima battuta? Sarà un refuso altrimenti prima della morte della fuga gli ridai vita…tanto valeva fare una coda bipartita, magari nella penultima battuta mettendo una armonia aggiuntiva all’ultimo quarto della battuta.

Anche qui nella prima versione la coda era molto più lunga con accordi che scendevano cromaticamente, ma poi ho tolto il materiale che consideravo troppo moderno.

 

Queste sono proprio le cose macro RStrauss … migliorando questo salteranno altre esigenze più di fino, ala fine mi sorprende un po’ sta fuga, sono tutte inezie che però potevano conferire più credibilità ad un lavoro che non è male …. mi prende male scriverlo, ma ci trovo troppe ingenuità e visti i lavori pregressi, mi suona un po’ strano.

Alla prossima

 

Grazie Frank delle tue osservazioni, che come sempre, trovo appropriate.

Lo sapeve che il lavoro non era gran che, sopratutto perchè la versione uscita qui è la terza e, a mente fredda, era meglio la prima.

Rilavorare sopra questa fuga ... mah ... non penso che lo farò, terrò conto delle osservazioni per la prossima.

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Salve ragazzi, ben ritrovati, ci sto provando anch'io a misurarmi con questa fuga, spero di essere ancora in tempo. Questo soggetto è piuttosto ostico, mi sto mantenendo sullo schema scolastico della fuga. Ieri ho scritto l'esposizione, nei prossimi giorni mi cimento con i divertimenti. Stilisticamente sono rimasto legato a un contesto barocco, il soggetto non mi ispira troppa fantasia e poi avevo voglia di fare qualcosa di "posato", "misurato", "rigoroso", non troppo ardito....Cmq non prometto niente di straordinario, spero in tempi brevi di riuscire a scrivere qualcosa di corretto, visto il periodo non proprio felice che ho attraversato negli ultimi mesi....

Ho scaricato le versioni degli altri utenti ma non le ho ascoltate per non farmi influenzare...

  • Like 3
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Per la fuga di bianca posso solo dire per ora che il materiale di partenza è sempre riconoscibile e più votle ripreso, ho ascoltato altri 3 sui brani e mi ci ritrovo in quello che possono essere i suoi obiettivi stilistici. La riconoscibilità è sempre importante secondo me...ovviamente per qualcosa di più puntuale aspetto una partitura.

 

Sono contento che tu ti sia buttata da subito nell'iniziativa :)

 

Grazie Frank, in effetti sono arrivata all'ultimo momento, ma l'occasione era ghiotta.

A breve la partitura....

  • Like 1
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@RStrauss

 

Ti dirò che era meglio indicare la registrazione se c'era un desiderata...diciamo che se al pedale ci fosse solo un registro di 16 piedi aggiusti un po' alcuni parti ma i limiti strutturali secondo me permangono...ma ne sei consapevole.

 

Due curiosità:

- scrivi anche

> considerando che siamo sull'organo forse aggiungendo un registro di 16 frose suonava meglio

L'avevi previsto o no?

 

- Una curiosità, mi indichi dov'è il CS a parte quello che definisci tale a battuta 5? Insomma prova a segnare in partitura dove si ritrova in modo riconsocibile, vedrai che ti sarà utile.

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@RStrauss

 

Ti dirò che era meglio indicare la registrazione se c'era un desiderata...diciamo che se al pedale ci fosse solo un registro di 16 piedi aggiusti un po' alcuni parti ma i limiti strutturali secondo me permangono...ma ne sei consapevole.

 

Due curiosità:

- scrivi anche

> considerando che siamo sull'organo forse aggiungendo un registro di 16 frose suonava meglio

L'avevi previsto o no?

si e no ... prima di indicarlo volevo provare sull'organo sul quale suono di solito di domenica sera ... aggiungere un registro di 16 in una voce superiore è pericoloso.

 

- Una curiosità, mi indichi dov'è il CS a parte quello che definisci tale a battuta 5? Insomma prova a segnare in partitura dove si ritrova in modo riconsocibile, vedrai che ti sarà utile.

ho evidenziato in grigio le parti che dovrebbero essere il CS.

RstraussLaboratorioFuga2013_1.pdf

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Salve ragazzi, ben ritrovati, ci sto provando anch'io a misurarmi con questa fuga, spero di essere ancora in tempo. Questo soggetto è piuttosto ostico, mi sto mantenendo sullo schema scolastico della fuga. Ieri ho scritto l'esposizione, nei prossimi giorni mi cimento con i divertimenti. Stilisticamente sono rimasto legato a un contesto barocco, il soggetto non mi ispira troppa fantasia e poi avevo voglia di fare qualcosa di "posato", "misurato", "rigoroso", non troppo ardito....Cmq non prometto niente di straordinario, spero in tempi brevi di riuscire a scrivere qualcosa di corretto, visto il periodo non proprio felice che ho attraversato negli ultimi mesi....

Ho scaricato le versioni degli altri utenti ma non le ho ascoltate per non farmi influenzare...

E' un piacere riaverti tra noi.

Bentornato. :D

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Domanda tecnica, ma le voci sono sa distribuire sulle 2 mani? Oppure pensavi ad un organo? O cosa altro?

Bella domanda, come hai notato la partitura è arrivata un po' in ritardo. Prima era su due righi e ho dovuto fare un po' di lavoro per separare le voci e renderla più comprensibile. Se chiedi se è suonabile su pianoforte quindi ti direi di si (uso il condizionale) anche se proprio semplice non è. Per organo invece la vedo meno adatta, forse.

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Stavo dando un occhiata alla partitura, cosa sono quei pallini bianchi sotto le note ... tipo a pag 3?

 

è l'agogica formato Finale :)

Semplicemente ho definito un'articolazione (il pallino vuoto in questo caso) con un valore di playback personalizzato.

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Ho appena scaricato l'allegato di Bianca...devo dire che a primo acchito non è invitante da suonare in quanto 3 righi per 2 mani scritte con poco criterio non sono un bell'incentivo. Per fortuna che esiste il corso di lettura della partitura... :D

 

Comunque gli darò una suonata :)

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Ho appena scaricato l'allegato di Bianca...devo dire che a primo acchito non è invitante da suonare in quanto 3 righi per 2 mani scritte con poco criterio non sono un bell'incentivo. Per fortuna che esiste il corso di lettura della partitura... :D

 

Comunque gli darò una suonata :)

E pensa che ho pure fatto la fatica di distribuirla su tre righi per renderla più comprensibile :wacko:

Fammi sapere se riesci a suonarla...

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E pensa che ho pure fatto la fatica di distribuirla su tre righi per renderla più comprensibile

Fammi sapere se riesci a suonarla...

 

Cara Bianca, se posso permettermi dal mio punto di vista se decidi che in organico c’è un pianoforte, la cosa più comprensibile è quella di scrivere le note su 2 righi … e in effetti, quando dicevo poco invitante, mi riferivo agli occhi del pianista.

 

Come polifonia a “3 parti” (tutto da vedere) di sicuro magari una mano la dai, però devi considerare che si deve tenere conto che il brano è destinato ad un pianista e l’insieme delle 3 righe non sempre porta ad eccellenti risultati.

 

Alcuni esempi di ineseguibilità:

  • battuta 36, ultime note (a parte che nei primi 2 righi mancano dei pezzi di battuta, pause).
  • Battuta 43, primo accordo

Ma questo è il meno secondo me, nel senso che il fatto che le note stiano nelle 10 dita non è detto che in alcuni punti il pianista abbia la possibilità di evidenziare alcunché, vedi casi tipo battuta 32..se tu iniziassi a curare la partitura, per cui scrivendo anche i fraseggi … ti accorgeresti che sarebbe molto difficoltoso rispettarli.

Costruire il brano tenendo conto dei 2 righi e del gesto strumentale (insomma del pianismo) ti farebbe rendere conto che in punti tipo battuta 26, il fa# del terzo rigo pesta i calli del fa# del secondo rigo … ma ci sono altri esempi, dove il soggetto è in una maglia talmente intricata che difficilmente si potrebbe evidenziare … concedigli il suo meritato spazio, è il soggetto.

 

A parte questi aspetti, lavorerei anche su punti tipo battuta 15, dove hai fra le parti gravi ed acute uno spazio enorme … non so quanto ti piacerebbe dal vivo e comunque ci sono soluzioni che renderebbero il passaggio più accattivante a livello di sonorità

 

Secondo me in un linguaggio tipo quello utilizzato nel brano, sarebbe bene anche indicare il pedale di risonanza … se hai in mente un certo risultato difficilmente così il pianista lo realizzera.

 

... fra l’altro il pedale ti potrebbe aiutare nella scrittura in ottica eseguibilità.

 

Queste le prime cose, secondo me. Chiudo insistendo sul gesto strumentale perchè è importante rispettarlo soprattutto se si vogliono usare strumenti tradizionali … altrimenti meglio un sequencer, così uno si toglie definitivamente il problema.

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E' proprio come dici tu. Probabilmente è il sequencer lo strumento per cui è scritta (e in verità è anche quello con cui è stata prodotta). Come avevo accennato sopra in risposta ad AbateFaria, non ho pensato né all'organo né al piano quando l'ho buttata giù. Che il suono sia del piano è principalmente dovuto al fatto che è l'unico strumento vst che ho, che suoni decentemente. D'altra parte la riduzione al piano è una cosa fattibile anche seguendo le tue indicazioni, ma mi richiede un po' più di tempo rispetto al poco che ho potuto dedicarci.

Trovo anche molto interessante la tua considerazione sulla possibilità di evidenziare o meno il soggetto. Credo che si potrebbe aprire una discussione molto ampia, ma fuori dagli obiettivi di questo topic.

Non sai quanto piacere mi può fare che qualcuno si cimenti con un pezzo che scrivo, ma di solito, come sai, ora come ora purtroppo per me non è così. Di conseguenza, invece di correggere le cose indicate, ieri ho iniziato a riscriverela in una nuova versione, con il controsoggetto di Corelli.

Ad ogni buon conto lascio in allegato anche un primo tentativo di riduzione per piano, molto grezzo.

 

scusa se mi intrometto Bianca ma in quanto pianista (ok il termine è esagerato meglio definirmi schiacciatore di tasti :D) la distribuzione delle voci sulla partitura è ancora parecchio migliorabile quanto meno per non fare diventare pazzo uno che legge a prima vista :D intervalli di settima non sono bellissimi subito da prendere quando possono diventare quarte (se non sbaglio) se presa una nota con l'altra mano ;)

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scusa se mi intrometto Bianca ma in quanto pianista (ok il termine è esagerato meglio definirmi schiacciatore di tasti :D) la distribuzione delle voci sulla partitura è ancora parecchio migliorabile quanto meno per non fare diventare pazzo uno che legge a prima vista :D intervalli di settima non sono bellissimi subito da prendere quando possono diventare quarte (se non sbaglio) se presa una nota con l'altra mano ;)

 

Certo, come ho detto è molto grezzo :(

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