Rach3 Postato Aprile 7, 2012 Report Share Postato Aprile 7, 2012 Tutti sappiamo che il punto di valore aumenta la nota di metà del suo valore, Ogni punto di valore aggiuntivo aggiunge la metà del valore del precedente. Adesso, fatta salva questa nozione teorica, a parte nel libro dei compiti di Pozzoli, ci sono brani che fanno uso della grafia a più punti? A me sembra di non averne mai incontrati, perchè esiste una nozione teorica senza un riscontro pratico nel repertorio? Grazie Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
thallo Postato Aprile 7, 2012 Report Share Postato Aprile 7, 2012 capita spesso, invece Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
sisifo1987 Postato Aprile 7, 2012 Report Share Postato Aprile 7, 2012 Mi risulta strano che ti risulta difficile trovarli. Non troverai spesso punti doppi e punti tripli ma ti assicuro che i punti semplici li troverai a bizzeffe ciao Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Rach3 Postato Aprile 7, 2012 Autore Report Share Postato Aprile 7, 2012 Ok, mi sono espresso male. A parte la premessa, volevo riferirmi solo ai punti doppi e tripli Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
thesimon Postato Aprile 8, 2012 Report Share Postato Aprile 8, 2012 I doppi si trovano spesso, i tripli un pochino meno... Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Vale Postato Aprile 8, 2012 Report Share Postato Aprile 8, 2012 I doppi punti li trovi in tutto Bach. Da eseguire ma non scritti ad esempio Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Carlos Postato Aprile 8, 2012 Report Share Postato Aprile 8, 2012 I punti doppi sono invece abbastanza frequenti, sono i punti tripli, effettivamente, forse più rari, ma non inesistenti... Qui ti allego le prime righe della Sonata op. 111 di Beethoven, giusto per esempio. Ciao Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Rach3 Postato Aprile 8, 2012 Autore Report Share Postato Aprile 8, 2012 I doppi punti li trovi in tutto Bach. Da eseguire ma non scritti ad esempio ...non ho capito com'è la storia, qualche esempio pratico? Dove non ci sono scritti ed invece è necessario farli sentire? Mi hai veramente incuriosito Vale Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Rach3 Postato Aprile 8, 2012 Autore Report Share Postato Aprile 8, 2012 I punti doppi sono invece abbastanza frequenti, sono i punti tripli, effettivamente, forse più rari, ma non inesistenti... Qui ti allego le prime righe della Sonata op. 111 di Beethoven, giusto per esempio. Ciao Grazie Carlos, ad un certo punto pensavo fosse solo nozionismo...e invece Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Vale Postato Aprile 8, 2012 Report Share Postato Aprile 8, 2012 Lo spiega bene Carl Philip Emanuel, figlio di Bach. Tutti i punti semplici erano doppi nel barocco. Vanno eseguiti doppi! Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
thallo Postato Aprile 8, 2012 Report Share Postato Aprile 8, 2012 ennesima conferma che i valori non sono "assoluti", e che la nostra teoria musicale fa acqua... la scrittura musicale deriva sempre da stili esecutivi e andrebbe interpretata alla luce della prassi Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Marta23 Postato Aprile 8, 2012 Report Share Postato Aprile 8, 2012 Lo spiega bene Carl Philip Emanuel, figlio di Bach. Tutti i punti semplici erano doppi nel barocco. Vanno eseguiti doppi! Sono commossa, quanti insegnano sta cosa? Ti riferisci a qualche libro? Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Vale Postato Aprile 9, 2012 Report Share Postato Aprile 9, 2012 Ma io lo so perché ho studiato con una clavicembalista. I clavicembalisti lo sanno per certo Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Rach3 Postato Aprile 9, 2012 Autore Report Share Postato Aprile 9, 2012 Ma io lo so perché ho studiato con una clavicembalista. I clavicembalisti lo sanno per certo Ok Vale, ma vuoi che non l'abbiano studiato da qualche parte...altrimenti sarebbe bello che arbitrario, no? Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
camy86 Postato Aprile 9, 2012 Report Share Postato Aprile 9, 2012 Leggendo, però mi sono posto qualche dubbio. Nella musica barocca, i gruppetti come il basso continuo erano a discrezione dell'esecutore (che diventava improvvisatore). Non è che questa cosa sia applicabile anche ai punti di valore? Oppure è punto e basta!? Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Vale Postato Aprile 9, 2012 Report Share Postato Aprile 9, 2012 Il punto di norma va fatto doppio. Poi cmq il barocco è il barocco quindi l'interprete ha le sue libertà, nei limiti dello stile. Come ho già scritto sopra: esistono i trattati di clavicembalo che lo spiegano. Primo tra tutti quello di Carl Philip Emanuel (Saggio di metodo sulla tastiera), così come ci sono molti altri trattati che lo spiegano. C'è una ricerca FILOLOGICA, non è mica una fantasia Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
camy86 Postato Aprile 9, 2012 Report Share Postato Aprile 9, 2012 Interessante! Ho capito il senso. Ho visto in una breve ricerca su internet che il libro nominato da Vale in cui Carl prevedeva anche di saper variare (quindi improvvisare) i pezzi scelti da eseguire oltre alla lettura interpretativa tecnico-musicale. Mi sa che sarà uno dei miei prossimi acquisti. Vale, secondo lei, perché varrebbe la pena possederlo? Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Frank Postato Aprile 9, 2012 Report Share Postato Aprile 9, 2012 Per i trattati, a parte quello di CPE Bach (citato fra le righe da "Vale") composto da 2 volumi dei quali il secondo molto interessante perchè tratta il Basso Continuo , si può approfondire molto della prassi esecutiva barocca (compresi gli abbellimenti, altro argomento spinoso) anche i trattati di Türk, Telemann e Mattheson. Chi è particolarmente masochista (manca lo smile con il sorriso sadico, eh eh) c'è anche quello del musicologo klotz Hans. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Vale Postato Aprile 9, 2012 Report Share Postato Aprile 9, 2012 Per Andrea: E' utile averlo secondo me perché è utile per capire Bach. E' un dovere leggerlo per un bachiano! Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Dilettante Postato Aprile 10, 2012 Report Share Postato Aprile 10, 2012 ennesima conferma che i valori non sono "assoluti", e che la nostra teoria musicale fa acqua... la scrittura musicale deriva sempre da stili esecutivi e andrebbe interpretata alla luce della prassi Sono l'unico che non ha capito? Veramente non ho capito Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
maquieto Postato Gennaio 20, 2017 Report Share Postato Gennaio 20, 2017 Si sugli abbellimenti si potrebbero davvero spendere mesi e anni di discussione. A parer mio oggi però siamo troppo aggrappati alla teoria e poco all'arte. L'arte non ha regole ( intese come regole fisse e matematiche, ossia esatte ) ma ha ...convenzioni. Alla fine ci sono cose che non si possono fare ma...se tu le fai con arte potranno divenire regola, o comunque essere riconosciute valide ed accettate. Così avviene il procedere del gusto, dello stile e del creare nuova arte. L'arte dovrebbe essere tutto ma non un problema...invece a volte.....lo diventa. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
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