Jump to content
Piano Concerto - Forum pianoforte

Concerto per mano sinistra e ombrello


Marzapane
 Share

Recommended Posts

http://www.ansa.it/emiliaromagna/notizie/2014/05/24/concerto-per-mano-sinistra-e-ombrello_e2df0024-0545-4d36-bb10-d4c396f8784a.html
Concerto per mano sinistra e ombrello - Autore l'autodidatta Marchetti


Credo che scriverò un Concerto per mano sinistra e (gesto dell') ombrello :)

 

Scherzi a parte non conosco il brano, qualcuno ha avuto il piacere?

Link to comment
Condividi su altri siti

c'è perfino un articolo sul Bostonglobe per un'altra esecuzione di questo concerto

http://www.bostonglobe.com/arts/music/2013/12/14/score-pianist-reinier-van-houdt-debut-concerto-for-left-hand/5c4T7j7zKSagWdFoNuyOwM/story.html

 

e questa è la presentazione che ne fa il Festival AngelicA, un po' più esaustiva di quella dell'agenzia ANSA

http://www.aaa-angelica.com/aaa/angelica-marchetti

 

comunque è sempre un piacere leggere i vostri interventi così acuti e ricchi di spunti

  • Like 4
Link to comment
Condividi su altri siti

c'è perfino un articolo sul Bostonglobe per un'altra esecuzione di questo concerto

http://www.bostonglobe.com/arts/music/2013/12/14/score-pianist-reinier-van-houdt-debut-concerto-for-left-hand/5c4T7j7zKSagWdFoNuyOwM/story.html

 

e questa è la presentazione che ne fa il Festival AngelicA, un po' più esaustiva di quella dell'agenzia ANSA

http://www.aaa-angelica.com/aaa/angelica-marchetti

 

comunque è sempre un piacere leggere i vostri interventi così acuti e ricchi di spunti

Grazie Thallo, non ho capito la storia degli acuti e dei ricchi interventi...ma va beh.

Link to comment
Condividi su altri siti

C'è pure un video ... Mi chiedevo come potessero esistere ancora cose come questa, al giorno d'oggi ... Poi ho letto la biografia del compositore, e me lo sono spiegato (in pratica è rimasto un cageano degli anni Sessanta).

http://video.repubblica.it/edizione/bologna/angelica-concerto-al-piano-per-mano-sinistra-e-ombrello-la-prima-italiana/167015/165502

Link to comment
Condividi su altri siti

@Thallo, forse non ti è arrivata la parte di commento che ho quotato ed hai ragione, chi lo capirebbe. Ce ne rendiamo conto?...qualcuno è in grado di decifrarlo?

Intanto tutti sanno che il repertorio per mano sx (per pf) non consta di un solo brano, se vuoi ti ragguaglio @Thallo. Premesso questo, la differenza rispetto al repertorio esistente sta nel fatto che qui al posto di cincischiare la mano sinistra ha in mnao un ombrello; dal mio punto di vista poteva pure masturbarsi, se il pianista fosse stato "femmina" ... pure depilarsi la foresta (vedi la talentuosa appena indicata da IlChitarrista55 http://www.pianoconcerto.it/forum/index.php?/topic/3633-talentuosa-moderna/), etc.


Alla luce di questo ripropongo l' "introduzione" proposta dall'autore del topic:

> E' 'impossibile' fare tutto con la stessa mano, spiega il pianista
Chi l'ha detto, ci sono pagine di musica meravigliosa scritte per pianista ad una mano sola, per cui se ha scritto lui il brano e "sarà impossibile' fare tutto con la stessa mano"...probabilmente non ha tenuto conto dell'interprete, che per SUA scelta ha solo una mano libera. Per cui ci deve spiegare ben poco, è meglio che torni sui banchi di scuola. Ma andiamo avanti nel commento:

> si dovrà decidere se "tenere l'ombrello o suonare"
"Si dovrà", chi? L'interprete? Va beh, vedi prima (non bastava dare corrette indicazioni in partitura?)

> ma l'ascolto si concentra "su ciò che l'ombrello cerca di riparare invano".

L'ho capito ora, i pomodori che si aspettava gli tirassero durante la performance.

 

Dal mio punto di vista, oltre a non esserci neanche una novità legata al gesto strumentale, DURANTE l'ascolto l'ombrello è SOSTANZIALMENTE ininfluente... tanto valeva che proponeva un brano per 2 mani, così il pianista non aveva da decidere delle sorti dell'ombrello...vista la premessa.

E inoltre....
RedScharlach, per cui è un "passatista"? (bello questo termine, l'ho scritto in grande e incorniciato)... sarà come dici tu, intanto gli hanno riservato il San Leonardo di Bologna (con Reinier van Houdt per AngelicA Festival). Sicuri non ci fosse nulla con meno muffa  da presentare ad un festival?

Link to comment
Condividi su altri siti

Shark, temo di andare off-topic. Potrei risponderti che hai ragione, come ho scritto in altre discussioni. Ma preferisco essere sincero: considero questi tuoi commenti assolutamente inutili. Parlare di una composizione che non si capisce, col solo scopo di deriderla, equivale a pubblicare la foto di una donna barbuta. Sai benissimo come la penso rispetto ai bulletti che arrivano a ridacchiare delle cose che non gli piacciono. Per me è incivile, maleducato, anti-etico. Ma, soprattutto, assolutamente inutile ai fini di qualsiasi seria discussione. E' un infinito discorso da caffé.

 

Detto questo, per evitare di finire off-topic, aggiungo che a me l'arte di stampo concettuale ha sempre affascinato. Mi sono commosso più di una volta ascoltando 4'33'' e sarei molto curioso di assistere ad un'esecuzione di questo concerto. 

Link to comment
Condividi su altri siti

considero questi tuoi commenti assolutamente inutili. Parlare di una composizione che non si capisce, col solo scopo di deriderla, equivale a pubblicare la foto di una donna barbuta. Sai benissimo come la penso rispetto ai bulletti che arrivano a ridacchiare delle cose che non gli piacciono. Per me è incivile, maleducato, anti-etico. Ma, soprattutto, assolutamente inutile ai fini di qualsiasi seria discussione.

Per te si che non devi suonarla, magari si :)

 

Un giorno ti faranno un audizione per cantare nella corale del peto, dove i coristi dovranno ruttare e scoreggiare a ritmo sincopato e con un ombrello dove non batte il sole, solo che però il corista dovrà decidere se tenere l’ombrello o lasciare spazio all’aria.

 

Concettualmente non fa una piega e spero che ti piaccia e tu non ridacchi (come prescivi) perchè sarebbe incivile. Considera che è una mia opera registrata, per cui non scadere nell'anti-etico, tanto più che non credi nell'etica legata alla musica.

 

Torno nel mio qualunquismo, alla prossima.

Link to comment
Condividi su altri siti

Parlare di una composizione che non si capisce, col solo scopo di deriderla, equivale a pubblicare la foto di una donna barbuta. Sai benissimo come la penso rispetto ai bulletti che arrivano a ridacchiare delle cose che non gli piacciono. Per me è incivile, maleducato, anti-etico.

 

Mi sono letto tutta la discussione, e sinceramente non trovo niente di tutto ciò negli interventi di Shark.

 

Ho anche ascoltato il brano in video con ombrello...senza guardarlo (solo audio con schermo fisso sul mio desktop)

  • Like 2
Link to comment
Condividi su altri siti

RedScharlach, per cui è un "passatista"? (bello questo termine, l'ho scritto in grande e incorniciato)... sarà come dici tu, intanto gli hanno riservato il San Leonardo di Bologna (con Reinier van Houdt per AngelicA Festival). Sicuri non ci fosse nulla con meno muffa  da presentare ad un festival?

Caro Shark, in effetti sì, ma guardando il sito di Angelica si capisce che è un festival Cage-oriented almeno per l'80% della programmazione ... Una specie di museo dell'arte concettuale musicale, quindi. Partendo da questi presupposti, non mi stupisco più di tanto.

  • Like 1
Link to comment
Condividi su altri siti

Caro Shark, in effetti sì, ma guardando il sito di Angelica si capisce che è un festival Cage-oriented almeno per l'80% della programmazione ... Una specie di museo dell'arte concettuale musicale, quindi. Partendo da questi presupposti, non mi stupisco più di tanto.

Sai Red, questa cosa mi ha un po' destabilizzato.

Mi stai dicendo che in una rassegna Bach-oriented (almeno all'80%) sarei autorizzato, in quanto compositore vivente, a scrivere una bella fuga bachiana. E avrei anche il posto d'onore?

 

Se trascodifico bene è una sorta di "A la maniere de ...", mmhm, forse potrebbe starci anche con Bach, almeno a titolo dimostrativo, per esemplificare dal vivo come improvvisare una fuga.

 

Che ne dici? Con Cage si e con Bach no ....? ...

Link to comment
Condividi su altri siti

Non fa una piega Abate, in effetti forse si sta tirando troppo la corda...scrivere un opera oggi con le premesse di un secolo fa forse non ha troppo senso. Per assurdo forse avrebbe più senso con Bach, almeno uno può vedere dal vivo come si improvvisa una fuga...come farebbe altrimenti?

  • Like 2
Link to comment
Condividi su altri siti

Mi stai dicendo che in una rassegna Bach-oriented (almeno all'80%) sarei autorizzato, in quanto compositore vivente, a scrivere una bella fuga bachiana. E avrei anche il posto d'onore?

Saresti senz'altro autorizzato, se il direttore artistico ti commissionasse un brano del genere! :) E in ogni caso è senz'altro vero quello che osserva Dante: in un concerto organistico una prova di improvvisazione può (o magari deve) essere anche una prova in stile. So che in Francia, in Germania e in Danimarca esistono delle vere e proprie scuole organistiche di improvvisazione in stile, mentre temo che qui in Italia questa tendenza sia meno sviluppata.

 

In ogni caso non era questo il senso del mio discorso. Il senso era che Angelica, da quanto leggo nella programmazione, dedica una buona parte dei suoi concerti alla musica concettuale, ovvero uno stile musicale che ha fatto la sua storia durante gli anni Sessanta: il brano di Marchetti, che credo abbia già diversi anni, e che mi sembra in ogni caso una stupidaggine, è in ogni caso inscrivibile in questa tendenza. Da notare poi che Marchetti è nato nel 1931. Insomma, è un po' come se all'inizio dell'Ottocento qualche compositore si fosse attardato a scrivere un brano in stile galante (il che non mi sembra del tutto fuori luogo, peraltro!).

 

Comunque quando ho scritto 80% ho senz'altro esagerato!

  • Like 1
Link to comment
Condividi su altri siti

L'ultimo tema toccato da Red mi sembra importante e ci ragionavo con un collega nei giorni addietro. La vita media si è allungata e il tempo medio delle cose si è tremendamente accorciato. Per cui uno degli anni '930 che, forutuna per lui, arriva intonso ai giorni nostri, non può permettersi il lusso di dimenticarsi che nel frattempo sono successe diverse cose nel secolo che ha campato (ci fossero arrivati anche Chopin, Schubert o Mozart o che ne so ... ). Trovo più adeguato dire: "è un po' come se all'a fine dell'Ottocento qualche compositore si fosse attardato a scrivere un brano in stile galante"

 

Ammesso e non concesso che non ci trovo nulla di male (tanto più se c'è una commissione), ognuno può esprimesi come meglio gli pare al mondo; basta esserne consapevoli.

  • Like 1
Link to comment
Condividi su altri siti

Mi sono letto tutta la discussione, e sinceramente non trovo niente di tutto ciò negli interventi di Shark.

 

Ho anche ascoltato il brano in video con ombrello...senza guardarlo (solo audio con schermo fisso sul mio desktop)

 

Ah, quindi quando Shark parla della possibilità che il pianista si masturbi o si depili "la foresta" questo non è un modo di deridere il pezzo... io non ho idea di quale sia il risultato di questo pezzo, se sia di mio gusto o no, ma io inizio a non poterne più dello sbeffeggiare gli altri. Tutto il commento sul coro di peti e rutti è fuori luogo, mi colpisce davvero nel profondo... l'arte contemporanea è piena di ricerche profonde sulle verità del corpo e a fare gli schizzinosi si perde sempre l'occasione per apprendere e approfondire.

Sono reduce da una stupenda produzione di "Dido and Aeneas" di Purcell. Eravamo con Fabio Bonizzoni e La Risonanza in Germania, a Regensburg. Noi del Costanzo Porta abbiamo fatto il coro, ma ci siamo ritrovati con una regista, che in realtà è soprattutto una coreografa di danza contemporanea, che ci ha assoldato per fare gran parte della regia. Ovvero, abbiamo "danzato" per tutto lo spettacolo. Questa "danza" consisteva in strusciamenti, abbracci, sguardi, rotolamenti per terra, a cui siamo arrivati attraverso un breve ma intenso training di 3 giorni. Eravamo sempre sull'orlo delle lacrime, è stata una delle cose più profonde che ho fatto su un palcoscenico, e alla prova generale abbiamo visto tutto il resto della coreografia, quello che non riguardava noi ma i danzatori solisti (quelli professionisti). All'inizio gonfiavano e scoppiavano palloncini di plastica. Noi che abbiamo lavorato in quella situazione eravamo col fiato sospeso, ammaliati dalla ritualità a volte insensata di alcuni gesti. I critici del Festival hanno scritto che la coreografia non aveva senso.

Io non ho idea di come sia il risultato artistico di una composizione come quella che stiamo commentando, ma se avessi occasione di suonarla, mi metterei in gioco fino in fondo, proprio perché credo che ci siano possibilità che la musica "main stream" non ti dà. Rutti, pernacchie e peti sono da decenni usati per fare musica più o meno ironica, se gli Elio e le storie tese mi chiamassero per usarli, e io fossi in grado, li userei con gioia. Tra l'altro, anche se non benissimo, so ruttare a comando, sarei entusiasta di usare i rutti in modo musicale. E visto che sono un cantante lirico, non riesco a distinguere la musica da tutte le altre performance arts. Chi lo fa, soprattutto in campo professionale, è povero.

  • Like 2
Link to comment
Condividi su altri siti

Caro Thallo,

Molto brevemente.

io non sentivo "ridacchiare" nel post di Shark.

Tirare in ballo masturbazione o depilazione come alternativa al dover tener l'ombrello in mano... Sì: concordo: se tu o altri lo avete sentito come irriverente... ci sta.

io continuo a pensare che però non fosse nelle intenzioni di Shark (che può confermare o smentire).

in ogno caso nel leggere il suo post mi sono focalizzato sulla critica che fa del brano (eseguibilità/scelte dell'interprete/novità del gesto strumentale...).

 

L'altro suo post che ti colpisce nel profondo, quello sul coro di peti e rutti, mi pare conseguenza del tuo: quello sull'utilità dei suoi commenti.

A che servono?... Mah... ognuno valuti un po' a cosa servono i propri commenti.

Se poi la conclusione sarà anche solo a esprimere un dissenso, a me pare già qualcosa (come in quel caso).

 

Quel che poi scrivi sull'arte contemporanea e l'esplorazione del corpo è un altro discorso. Interessante.

  • Like 1
Link to comment
Condividi su altri siti

Sicuramente verrò preso come al solito per quello che non ha capito e per l'insensibile di turno... Non me ne frega niente. Io ho la mia idea su questi fenomeni usciti dal nulla, i quali di solito, nel nulla ritornano dopo pochi mesi. 

Onestamente io non riesco a trovare nulla di poetico nel suonare un concerto di pianoforte per mano sinistra e ombrello (tra le altre cose dovrebbe essere per mano destra e ombrello dal momento che la sinistra regge l'ombrello e la destra suona) - Mi sento ridicolo già solamente a dare questa definizione. Tra le altre cose un concerto per mano sinistra è già stato composto da Ravel per un mutilato di guerra: Wittgenstein, se non erro, a cui venne amputato il braccio destro. Quindi l'unica "innovazione" in questa trovata pubblicitaria mi sembra solo l'ombrello. 

Bisogna quindi distinguere ciò che è motivato da un nobile gesto e che è musica composta da un grandissimo compositore (parlo ovviamente di Ravel) e ciò che è motivato da una trovata commerciale di un tizio che ha cominciato a poggiare le mani sul pianoforte senza ricevere alcun rudimento e che non conosce nessuno. 

Questo caso mi sembra faccia maggiormente riferimento alla seconda ipotesi.

Oltretutto mi sembra che questa "modernità" sia una modernità dettata dallo slogan intrinseco: "Non sappiamo più cosa cxxxo inventarci !"

Si vuole fare musica concettuale ? Bene... Si spieghi questo concetto. Molti compositori di musica contemporanea allegavano alla partitura pagine e pagine relative alla sua lettura, all'idea che c'è dietro e non bastava tutto questo, la cosa doveva essere anche convincente... Xenakis, Stockhausen ne erano degli esempi.
Io in questo tizio uscito dal nulla non ci vedo proprio niente ! Sarò duro, magari anche ignorante oppure un bullo, come detto da Thallo, non mi interessa nulla, fino a prova contraria io sono libero di pensare e dire la mia opinione: dietro a questo tizio io non ci leggo niente... Con gli occhi vedo qualcosa di assolutamente ridicolo e con le orecchie sento anche peggio; quindi penso proprio che abbia fatto bene a portarsi l'ombrello perché ogni momento è buono, e credo ne sia consapevole anche lui. 

  • Like 4
Link to comment
Condividi su altri siti

 

Detto questo, per evitare di finire off-topic, aggiungo che a me l'arte di stampo concettuale ha sempre affascinato. Mi sono commosso più di una volta ascoltando 4'33'' e sarei molto curioso di assistere ad un'esecuzione di questo concerto. 

Allora, premesso che sono sostanzialmente d'accordo con quanto scritto da Simone, questa volta correrò il rischio io di dire una sonora sciocchezza (la cosa di per sé non è una novità).

Io ho assistito in televisione  su Rai 5 a 4'33" , non dunque dal vivo. E che devo dire? Come spesso mi accade mi è venuta in mente la famosa fiaba dove il bambino, mentre gli altri stanno tutti zitti, grida "il re è nudo". Un'orchestra,lì sul palco, un pubblico e per quattro minuti e 33 secondi il "quasi" silenzio. E allora... il re è nudo! E' come quella tela dove il pittore ha fatto squarci con un coltello ed è famosa perché il pittore è... Il re è nudo e io mi sento preso per i fondelli. Scusami Claudio, ma veramente non ci arrivo!

  • Like 1
Link to comment
Condividi su altri siti

Vedi Daniele, in passato avevo parlato della mia opera: "Il profuno del non profumo". In una bella sala apri una boccetta VUOTA e annusi quello che esce dalla boccetta, ma non ce nulla, per cui ascolterai gli odori della sala. Questo ci spiega che quando uno spende x euro per Chanel Nº 5 in realtà non potrà veramente fino in fondo sentire il prezioso profumo dell'essenza della Chanel perchè per forza ci sono impurità (la boccetta vuota lo dimostra, qualcosa comunque si annusa). Vedi, tutto questa attenzione per il suono del silenzio...che se vai in oriente è noto da millenni (il silenzio assoluto non esiste). E in effetti sappiamo tutti Cage dove può aver scopiazzato....

 

... in quell'occasione presi dell'insensibile, ma la sostanza non cambia, è sempre la solita solfa:

- il suono del silenzio

- il profumo del non profumo

 

etc.

 

E' un concetto, se ti piace (ed è anche interessante, se parliamo di filosofia) ... e fai tutto in un teatro, diventa un opera. Dal mio punto di vista è un trucco, un bluff (funziona una volta sola). Se a uno piace, ok. C'è gente che ama farsi frustare a letto, figuriamoci se non si può provare piacere da ascoltare un orchestra che non suona :)

  • Like 2
Link to comment
Condividi su altri siti

Premesso che ognuno può manifestare le proprie convinzioni, quando si pubblica qualcosa la regola del gioco vuole che si accettino le opinioni altrui e le critiche, pertanto credo che chiunque sappia che se domani decido di scrivere un libro che parli di algoritmi di compressione, quando questo uscirà nelle librerie sarà soggetto a critiche. Se non avessi voluto che il mio libro fosse stato criticato l'avrei tenuto per me... E devo accettare le critiche anche perché quel libro per me è una fonte di guadagno, che sia di tipo remunerativo o d'immagine.

Va bene esternare un'idea al mondo ma bisogna anche fare in modo che questa sia credibile altrimenti tutto è arte, ma sarebbe vero anche il contrario, ovvero che tutto non lo è.

Un quadro squarciato per me non è arte, è solo un gioco da ricchi. Non credo di riuscire a quantificare una tela squarciata: nella migliore delle ipotesi una tela sgarrata non è quantificabile, perché inutile. Se mi vendessero una tela rotta il buon senso vorrebbe che tornassi dal mittente per farmene dare una integra. In questo caso mi si risponderebbe che quella è arte, e allora tutto assume un significato. Ma di che cosa ? Sgarrare un telo con un coltello è arte ?? Per me no, è pura provocazione, è un gioco da ricchi dal momento che quel quadro costa qualche migliaio di euro. Se per fare arte e creare un valore poi basta fare qualcosa che nessuno ha fatto prima allora la cosa è semplicissima... Adesso esco fuori al balcone di casa, e mi faccio un'autoscatto mentre resto appeso con una mano alla ringhiera e con l'altra mi tengo la mia parte dove batte meno il sole e piscio in testa al vicino di casa (lo intitolerò "Viscidi Vicini"). Questo farebbe di me un artista ??

  • Like 1
Link to comment
Condividi su altri siti

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Guest
Rispondi a questa discussione...

×   Incollato come rich text.   Incolla come testo normale invece

  È permesso solo un massimo di 75 emoticon.

×   Il tuo link è stato incorporato automaticamente.   Visualizza come collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato.   Cancella editor

×   Non è possibile incollare direttamente le immagini. Carica o inserisci immagini dall'URL.

Loading...
 Share

×
×
  • Crea nuovo...