Dante

Auguroni a tutti

Se non erro Donatoni usava degli automatismi senza alcuna "finalità", ovvero senza che gli stessi condizionassero una direzionalità del materiale compositivo. Praticamente stabilisce una regola generale, una sottoregola e una sottoregola ancora demandando agli automatismi gli esiti compisitivi.

Indica il passaggio di una voce da una mano all'altra.

Se armonizzi la prima battuta con Re maggiore, quando il basso propone si, crei un accordo di settima sul VI grado. Muovendo melodicamente il la a sol#, ti sposti sul IV56... a questo punto inizi la seconda battuta su un quinto. Per cui, riassumento, I (VI) IV V ...niente di più normale.

V - VII - V? Diciamo che VII-V-I oppure VII V VI sono buoni percorsi armonici; anteporre il V al VII è meno efficace dal punto di vista cadenzale V - VI - I? V VI è una cadenza d'inganno...dopo un sesto può esserci anche un primo ma forseun po' deboluccio.

...io abbasserei un po' il tiro; ti senti bloccato perchè, visto l'esito, hai scelto un basso troppo avanti per le tue possibilità. Io partirei da qualcosa di (molto) più semplice. Forse qualche basso di un metodo complementare può aiutare; sei seguito da un Maestro?

Per me ok così

Mi sono bastati i primi 5' (Il sistema modale è un sistema tonale?) Semmai viceversa (Sistema Atonale?) Per me KO

Diciamo che un bel po' di colpa ce l'hanno sti (neo) direttori artistici passatisti che ci propinano sempre le stesse "opere" del primo... secondo novecento (1950-80) e imitatori del secondo..secondo novecento (1980-2000). Così la gente pensa che la contemporanea (ma che vuol dire contemporanea? Tutta la musica vive nella contemporaneità) è solo quella.

...e ti punirà ah ah ah

Voglio vivere in Estonia

Non lo conosco e non mi vengono in mente testi comparativi che trattano l'argomento

Documentario interessante, ascolto impegnativo.

Mai sentita, ho visto che ha scritto parecchia roba. Un esempio per gli amici del forum (con partitura)

Rilancio Chopin ANTHONY TOMMASINI http://www.nytimes.com/2013/01/01/arts/music/memorizations-loosening-hold-on-concert-tradition.html Playing by Heart, With or Without a Score

Disaccoppierei le esigenze editoriali da quelle compositive, tutt'ora c'è chi opta per il manoscritto e c'è chi opta per programmi di notazione musicale (Finale, Sibelius, Dorico, etc.). Premesso questo, direi che il metodo compositivo è personale e spesso legato anche al risultato sonoro che si vuole ottenere...per cui dipende Se vuoi usare un grattato di un violoncello, come farsti usandp il pianoforte o il Sibelius di turno? O sei violoncellista oppure gioco forza, devi usare l'oreccho...ma questo vale pure se devi scrivere un corale nello stile bachiano

Qualche spunto https://www.pianoconcerto.it/forum/index.php?/topic/1237-libri-per-autodidatti

Per Armonia esiste molta trattatistica, il fatto è che non tutti i testi sono omogenei dal punto di vista dell'interpretazione della prassi e nel caso di ricostruzioni stilistiche e bene conoscere le "idee" del docente. Una solidaa preparazione comunque la puoi ottenere dai "classici", sei seguito o autodidatta?

Praticamente "segnali ritmici" In fin dei conti anche l'uomo è un animale, chi non ci si ritrova?

Hai fatto bene ScalaQuaranta, c'è molte fermento anche su questi testi (in italiano) di Pino Jodice appena usciti http://www.morlacchilibri.com/varia/index.php?content=scheda&id=505

Carina l'idea Bianca;)

V --> IV è una delle forme della cadenza d'inganno, per cui lecito IV V e VI è un normalissimo percorso tonale il VI può essere un I di un'altra tonalità Sintassi tonali tutte stradiffuse

Condivido con Gino, sicuramente hai esportato come file wave...devi poi convertirlo in mp3

Non amo le classifiche riflettevo su quella di Bachtrack riportata nell'articolo allegata. In sintesi estrema i tre compositori viventi più eseguiti oggi al mondo scrivo musica praticamente "tonale" (Pärt da sei anni il n. 1). A parte Kurtág (comunque tutto somato classicheggiante) anche gli altri non mi sembrano poi così estremi, anzi. Direi che c'è una seconda primavera per la tonalità.

Allora vai sulla Deutsche Grammophon, non sbagli.