Jump to content
Piano Concerto - Forum pianoforte

pianoexpert

Super Moderatore
  • Posts

    3769
  • Joined

  • Last visited

  • Days Won

    168

Tutto postato da pianoexpert

  1. Camillapiano, ti hanno ben risposto! Può dipendere sia dall'usura dei feltri che dalla loro centratura (specie nei bassi). Prova prima a regolarli e centrarli. Come regolazione consiglio di regolare il punto di stacco ( quasi a metà corsa del martello) e regolare l'orientamenti sia trasversale che longitudinale. E' un lavoretto di pazienza! so che lo hai eseguito...ma se dopo un ulteriore controllo il problema sussiste, sostiruirei i feltri ( feltri tessuti a trama longitudinale.....costano di più, ma sono migliori....ci vuole un buon tecnico...)
  2. Piccoli pezzi facili sono adatti. Prima a mani separate. Ostinarsi a non guardare!. Suonavo già cose difficili, da ragazzo, quando approdai finalmente da una vera insegnante. Ero così abile da ingannare chiunque facendo credere che leggevo. Non era così. E mi costò caro! Lei, Maria Pia Censi Gorini, allieva del grande Bajardi e poi di Carlo Zecchi e di Alfredo Casella, mi umiliò e mi mandò più di una volta a casa con il libro sotto il braccio! D'accordo...qualche volta si deve dare un colpo d'occhio, specie se ci sono dei "salti"( ma senza perdere d'occhio lo spartito)....ma con l'abitudine si acquisisce una sorta di visualizzazione "cieca" della tastiera. Se non avessi fatto questo, non avrei potuto suonare musica da camera o repertorio a 4 mani, dove si legge anche in concerto. Si sentono via via le distanze e la tastiera sotto le dita diventa "visiva" Per quello che riguarda l'analisi. Conoscere, sì, quello che si deve suonare! Certo aiuta , anzi è indispensabile per comprendere la composizione. Soprattutto un po' l'armonia o , all'inizio, cercando di individuare le modulazioni. Ma tutto deve non ostacolare o fermare il processo naturale di lettura. Tutto deve essere dolce, progressivo e naturale. Lo studio a mani unite, all'inzio, deve essere lento o, meglio, a rallentatore. Che differenza c'è?. Per esempio se sto studiando un valzer brillante di Chopin che dovrà essere eseguito in uno e non in tre ( come accenti) dovro' cercare di conservare questa idea accentuativa anche nel lento. Insomma ci vuole pazienza e credere che niente, se ben fatto, è perdita di tempo. I movimenti e i gesti della mano e degli altri muscoli devono essere naturali. Mai pensare di fare esercizi per far muscoli!!!! L'energia è figlia del rilassamento muscolare e del "fuori tensione" Quindi: niente di cervellotico!!!! Almeno mentre "si sta facendo".Accettare anche qualche errore, suonando di seguito due, quattro, otto battute ...per poi riconsiderare ciò che non è andato bene. Uno dei rischi del giudizio è fermarsi continuamente , ad ogni frammento, e ripeterlo come si vorrebbe...Ci si induce in una sorta di "balbettiìo" e , a volte, non ce se ne accorge più! La sorveglianza di un bravo Maestro è indispensabile I Maestri hanno pazienza...devono avere pazienza. Incoraggiare e motivare l'allievo, offrendogli sin dall'inizio non sterili esercizi ma piccolissimi pezzi di musica. Buono studio Paolo
  3. Il discorso potrebbe essere complesso e intrigato. Dico solo che da adulti è più difficile, proprio perchè ci si creano, da adulti, strutturati da tante conoscenze, troppi problemi, giudizi, verifiche...e queste avvengono inconsciamente e consciamente in tempo reale. Una sorta di strutturazione che può essere contro ogni forma di arte o di sport. Appunto..sarebbe come imparare a parlare da adulti, imparare a camminare da adulti. Quale piede mettere prima avanti e come? Cosa fare con le braccia? Se si impara a sciare da adulti, si va sulle piste e si vedono "ciurme" di piccoletti di 3-4- anni che sciano come se camminassero. Ricordo di aver avuto in passato un piccolo allievo di otto anni che iniziava a studiare il Beyer. Lui fece un po' di fatica nei primi esercizi...ma poi capì il modo come affrontare il libro....Mi stupì suonando con facilità tutti gli esercizi che a lui assegnavo. Finì il libro in pochi giorni! Per esempio, suonare e non guardare la tastiera è cosa naturale...ma a volte ci sembra come fare un salto mortale all'indietro! ...Al di la' dei testi ( che si devono vendere), il Maestro sarà prezioso in tutto ciò. All'inizio sarà molto più attento a ciò che l'allievo non deve fare piuttosto che suggerire ciò che deve fare. L'allievo adulto troppo analitico...credo incontrerà delle difficoltà. Leggere per leggere, camminare per camminare, parlare e non pensare alle sillabe, sciare per sciare.... Cito sempre il famoso film Forest Gamp, dove il geniale regista mette in bocca all'ingenuo protagonista la risposta di come avrebbe fatto a divenire campione mondiale di ping pong. Risposta: " basta mandare la pallina dall'altra parte-dice lui!....Questa è la frase che mandava su tutte le furie un mio compianto caro amico, quando mi sentiva studiare un brillante valzer di Chopin!
  4. Non consiglio di toccare i martelli. L'intonazione è cosa da esperti. L'intervento è pericoloso! si rischia di rendere i martelli inservibili! Anche molti tecnici si improvvisano su questo intervento e , a volte, si finisce per non avere più un suono nitido e potente, ma dolce nel piano e nel pianissimo. Il piano e il pianissimo dipendono anche dalla fine regolazione della meccanica. Il forte e il fortissimo dipendono anche dalla giusta geometria della meccanica.I cuscinetti ferma stiletti non sono regolabili. Se la regolazione della meccanica è fatta a dovere e la martelliera non è stata rasata, essi distano il giusto gioco con stiletti a riposo. ( gli stiletti non devono toccare i cuscinetti, in posizione di riposo!)
  5. Spero che tu lo abbia morsettato. La prova che devi fare è: blocca la forcola con una mano e con l'altra vedi se l'astina oscilla a destra e sinistra. Deve essere ben solida ma cadere dolcemente sotto il peso della propria vite infilata nel foro di fissaggio. Così pure ( a campione) per gli altri maretelli! ( controllare!!!)
  6. ci vuole una pinza speciale e poi il perno deve essere maggiorato previo alesaggio del cachemire. Prova a riparare senza togliere il perno. Dubito che la forcola possa scorrere bene. Ricorda di controllare a campione qualche altra forcola pre vedere se in via generale gli attriti sono eccessivi. Se è così, dovresti avvertire un eccessivo peso di abbassamento dei tasti ed un ridotto peso di ritorno. In altri termini, una tastiera "impastata" e poco "pronta" , che costringe a caricare troppo la molla di ripetizione! Buon lavoro
  7. Grazie. Li ho fatti diversi anni fa. Quali, secondo te, sono poco udibili? Se quelli in giardino....dipende da un tagliaerba....Ma forse ne farò qualcun altro, a distanza di anni.,...di riepilogo. Attenzione: i video non sono diretti ai tecnici o a chi vuole cimentarsi nel fai da te ( particolarmente rischioso per i principianti), ma solo ai pianisti, i quali possono individuare i problemi e dialogare in modo giusto con un tecnico competente.
  8. probabilmente ciò è accaduto estraendo la meccanica!!!!! Stavo per scrivertelo...non ho fatto in tempo. Ora non puoi fare nulla se non sostituire lo stiletto. Puoi provare a reincollarlo, ma non so che risultato puoi ottenere con lo scorrimento della forcola. Prova e fammi sapere. Testa anche qualche altro stiletto come ti ho indicato! Poi vedremo il da farsi. Usa Titebond
  9. Potrebbe essere tutto. In genere dipende dal perno della forcola del martello o del cavalletto o del montante di scappamento...o da tutti e tre. Casomai la molla della leva di ripetizione....ma quella non si rompe...casomai esce dalla sua sede. Smonta il martello e guarda se la forcola è rigida. La forcola deve cadere dolcemente e uniformemente sotto il peso della propria vite. Forse devi controllare tutti gli attriti di tutte le forcole. Fallo a campione uno per volta per non perdere l'allineamento. Gli eccessivi attriti fanno rendere il pianoforte al 30%. Fammi sapere P.S. Attenzione: nessun lubrificante!!!!!
  10. La cosa migliore è sentire la DItta Strinasacchi di Verona. Importatore Ufficiale. Comunque credo sia fatto a New York
  11. Precisazione ulteriore: naturalmente anche la rosetta alza minimamente il livello dello spingitore.....devi trovare il giusto compromesso in modo che la tastiera sia allineata e gli spingitori non abbiano eccessivo gioco. Buon lavoro e fammi sapere
  12. Il doppio spessore ( sotto il feltro riposo tasti e contemporaneamente sotto la barra centrale )serve proprio a non disallineare la tastiera. Ne convieni? Prova. Ovviamente dove il gioco non è uniforme ( " per diversi tasti arriva sino ad un millimetro") puoi intervenire, sotto ciascun tasto, con carta adesiva rimovibile ( nastro adesivo di carta) , compensando sempre sul centro. Così non dovresti avere disallineamenti e neanche significativi cambi di geometria. Prima fase: rialzo livello generale Seconda fase: correzione tasti singoli ancora con gioco eccessivo P.S. Comunque, come nel pianoforte verticale, un minimo gioco tra spingitore e noce deve esserci, tale che lo spingitore stesso torni agevolmente sotto la noce quando il tasto è in posizione di riposo
  13. Direi che tra il montante e la noce deve esserci un minimo vuoto ( come nel pianoforte verticale) che permette allo spingitore di tornare agevolmente sotto la stessa. Se questo gioco fosse troppo, non resta che agire dapprima mettendo un piccolo spessore dietro al feltro di riposo dei tasti ( striscetta leggera di carta) e una piccola rosetta ( potrebbe bastare 0,05) anche sotto al tasto in corrispondenza della barra di centro tastiera. Ciò per non alterare la misura di affondo del tasto che deve rimanere sufficiente perché lo spingitore "scappi" ,in modo giusto, quando il martello arriva in prossimità della corda. Buon lavoro e Buon Natale Paolo
  14. AUGURI da parte di tutto lo Staff di Pianoconcerto. Buon Natale e che il 2020 sia, per noi tutti, "colmo" di buona Musica. Paolo Ferrarelli
  15. Benvenuto. Imparerai in una scuola popolare che è aperta in genere anche di sera. Non so se a Milano ci siano. Secondo me c'è bisogno di un Maestro che ti guida
  16. Mai picchiare sull'asola!!!!!!! Si rischi si modificare la dimensione dell'asola e quindi di trovarsi male quando si cambia il cachemire....ma come gli vengono in mente queste cose???!!!! Girare le punte va bene, ma si accorcia la durata del cachemire che viene, in questo caso, sollecitato da una porzione meno piatta del perno. La spaziatura la puoi ricontrollare inclinando con apposito attrezzo( SENZA DANNEGGIARE LE PUNTE) la punta ovale stessa, verso destra o verso sinistra.
  17. Che pianoforte è? Fammi una foto della corda dall'alto nella parte che sta al ponticello.
  18. Tu stai chiedendo consigli per un "fai da te" molto difficile. Innanzi tutto mai sostituzioni parziali e po mai dico ma scollare i martelli originali!!!!!!Si perde l'identità del pianoforte. E' un discorso lungo. Montare i martelli richiede esperienza. Stiletti nuovi e martelli nuovi SENZA SMONTARE LA VECCHIA DAGLI STILETTI. Sicuramente hai molta passione nel cimentarti...ma ti consiglierei un tecnico..molto specializzato. La colla è naturale e deve essere scaldata in un certo modo, pena la perdita della sua forza.Insomma..... Comunque manda qualche immagine, se vuoi
  19. Tasti neri se in ebano meglio non toccarli.
  20. Quello scritto STEINWAY è quello americano. L'altro è quello di Amburgo
  21. Bravissimo. Ho gustato ed apprezzato molto il tuo Grieg! Sei molto espressivo e questo mi piace. Il tuo suono è intimo e molto cantabile e hai una visione del fraseggio bellissima sull'intera prospettiva del pezzo. Voglio dire che consideri non solo il "piccolo"fraseggio, ma anche il largo respiro di tutto il pezzo. Molto bello. E' vero il piano un po' scordato, ma ce lo fai dimenticare. Bravo
  22. Benvenuto tra noi! Il pianoforte ti darà grandi soddisfazioni.
  23. Devo ammettere di non essere molto aggiornato sul nuovo ordinamento. Comunque i concerti di Chopin sono difficili tutti e due. Io preferisco il secondo ( che poi è il primo composto dall'Autore) . Prevedono di conoscere la tecnica degli studi. La loro tecnica è complessa, ma la resa è di grande effetto. Non so. Bisogna vedere come sono stati condotti gli studi. se di buon livello, ti consiglio di cimentarti nel secondo. Buono studio Paolo
×
×
  • Crea nuovo...