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Piano Concerto - Forum pianoforte

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  1. Succede spesso perché, causa il peso notevole dello strumento, se cambiano i punti di appoggio, specie nel verticale, si creano delle torsione dei rumori. Puoi anche provare a muoverlo o ad individuare se veramente il peso si scarica perfettamente e uniformemente a terra.
  2. Quello che dice Francesco è giusto, solo che ,se i martelli sono molto segnati e malamente, come tu dici, sarà opportuno sostituirli. Qualsiasi sostituzione venga fatta, I MARTELLI VECCHI VANNO RESTITUITI AL PROPRIETARIO E CONSERVATI. E' importante.Se poi si tratta di un coda, devono ESSERE RESTITUITI I MARTELLI INCOLLATI SUI VECCHI STILETTI E CONSERVATI, cioè devono essere sostituiti i martelli , ma montati su stiletti nuovi. Questo permette di non strappare la "carta di identità" del pianoforte, cioè vedere nel tempo se, al limite, sono anche stati commessi degli errori nella scelta e nel montaggio della nuova martelliera rispetto alla vecchia ( che dovrebbe, si spera, essere quella originale)( per es. a volte la linea del punto di battuta non è "una linea" e ha delle deviazione specie negli acuti, a causa della non perfezione della fusione del telaio, che determina appunto la necessità di "trovare" il migliore punto di battuta). P.S. i martelli si muovono nel tempo se non sono stati serrati bene con le rispettive viti o/e se le viti delle forcole non stringono bene. Il pianoforte , anche, non è stato seguito nel tempo, altrimenti sarebbe emerso il problema e non si sarebbe permesso che i martelli si segnassero discontinuamente, generando suoni non appropriati.Se le corde colpite sono due o una nel caso dei bassi, il suono viene falsato notevolmente. I martelli devono essere ben centrati e il loro apice deve colpire le corde contemporaneamente nell'impatto. La loro corsa deve avere tale da non creare deviazioni anomale quando passano dalla posizione di riposo a quella di incontro con le corde.Alcune volte, causa l'inclinazione di foratura i martelli descrivono un certo arco di spostamento, risultante da un fenomeno matematico. Bisogna quindi essere attenti ad incollarli con una inclinazione tale che , dopo aver descritto la loro corsa, colpiscano le tre o due corde contemporaneamente. Alcuni tecnici trascurano questo principio di non facile applicazione ( che la Casa costruttrice, probabilmente, aveva valutato) incollando in modo errato i martelli. Anche il peso, la forma e il punto di foratura nonché il calcolo del punto di battuta sono di fondamentale importanza . P.P.S. Naturalmente anche la vetustà delle corde e le condizioni della tavola di risonanza influiscono sul recupero della qualità sonora. Un'occhiata anche all'efficienza della meccanica di trasmissione e della tastiera
  3. Bisogna prima individuare la zona rumorosa escludendo progressivamente le altre. Iniziando dal basso per arrivare fino alla barra alza -smorzatoi e poi lubrificare con spray al teflon le parti rumorose. Nel verticale, in basso, sulle parti in metallo si può usare svitol moderatamente.
  4. nessuna cera e nessun lubrificante eccetto spray asciutto al TEFLON o micropolvere di TEFLON
  5. Certamente. Gli smorzatoi non devono essere considerati sia nel peso di abbassamento che in quello di ritorno.
  6. Rispondo solo ora: direi il secondo tempo del concerto di Mozart K488
  7. Do-do diesis opp do-re b non sono lo stesso intervallo. Hanno distanze differenti. Il tono si compone di nove comma, cioè nove piccole parti. Nella scala temperata, per noi pianisti, abbiamo un solo tasto per il do diesis e per il re bemolle, ma nella scala naturale non è così. Il violinista ben conosce la differenza. tuttavia quando suona la scala temperata accompagnando una sonata per pianoforte e violino di Beethoven fa coincidere i due suoni. I due semitoni si sovrappongono per una piccola parte: uno ha cinque parti e un altro ne ha quattro. Nella scala temperata equabile cambiano solo nome. In realtà il cromatico e il diatonico non sono due intervalli perfettamente uguali.
  8. Nel 1995 la Fabbrica si era già rinnovata e la meccanica migliorata. Comunque è un pianoforte che va seguito. Va controllata l'accordatura e va riportato a 440 se è più giù, magari con più di una accordatura. La meccanica va comunque verificata. Specie gli attriti dei perni. Se il pianoforte è stato fermo, le parti della meccanica potrebbero essere pigre. Magari non lo senti sotto le dita, ma la situazione, quando ricomincia a lavorare, va seguita. La regolazione va controllata. Anche l'intonazione dei martelli. Ricorda: la martelliera, anche se un po' solcata, non va rasata. E se tu dovessi cambiare la martelliera, nel tempo, vanno restituiti martelli e stiletti alla quale la vecchia è incollata. Buona Musica Paolo
  9. E' impossibile valutare le condizioni a distanza. Posso solo dire solo che il 190 è un bellissimo pianoforte. Bisogna esaminare lo stato della meccanica, la tavola ,le corde e la tenuta dell'accordatura. Sicuramente avrai un tuo tecnico di fiducia. Bisogna vedere anche l'età. Petrof ha due periodi: quello della Cecoslovakia e quello della nuova fabbrica dove ha iniziato a montare meccaniche più efficienti. Il progetto, a parte queste differenze migliorate della meccanica, è stato sempre eccellente
  10. Camillapiano, hai risolto il problema del rimbalzo dei martelli?
  11. Probabilmente poco affondo o troppa distanza martello corda. Se ,regolate queste due distanze, il fenomeno continua bisogna ricontrollare bene la geometria della meccanica ( allineamenti , altre distanze, cuscinetti ferma montante di scappamento ecc...) Non è cosa facile, comunque, stabilire la giusta regolazione, soprattutto bisogna controllare prima se ci siano impedimenti e/o attriti. Poi bisogna seguire, in via di massima, le specifiche che la Casa consiglia. A ridosso di queste si può personalizzare la regolazione.Ad esempio, la martelliera non deve essere molto solcata e/o, peggio ancora, rasata eccessivamente e/o con forma errata. I rullini non si devono presentare molto appiattiti, i perni delle forcole non pigri ecc... Saluti Paolo
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