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Piano Concerto - Forum pianoforte

Paulmech

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  1. Ciao Musick, ho visto la Tua richiesta solo ora... a breve registro qualcosa e lo pubblico. Vista la situazione attuale e avendo tempo a disposizione ho deciso di rivisitare la meccanica con i preziosi consigli del sig. Ferrarelli.... Devo ancora regolare l'affondo dei tasti. Un saluto, Paolo Menichini. PS Per caso puoi indicarmi dove rintracciare uno schema della meccanica con le misure originali della casa costruttrice? (affondo tasti, distanza martelli corde, ecc...) Il pianoforte reca la matricola n° 44417 e prodotto il 30 luglio 1895 Grazie.
  2. Grazie, Paolo...geniale soluzione...effettivamente non ci avevo pensato: "alzo il tasto dalla coda (sotto il feltro di riposo) fino all'eliminazione del gioco (comunque che lo spingitore ritorni agevolmente); ora il gioco è a posto ma ovviamente la parte anteriore del tasto si è abbassata disallineandosi; e qui viene la magia: correggo aggiungendo rosette sotto il fulcro di centro tasto, il tasto si riallinea lasciando inalterata l'altezza dello spingitore. Fantastico. A breve ti informerò sull'intervento. Un saluto e buon proseguimento, Paolo Menichini
  3. Grazie, Paolo, purtroppo il "gioco" per diversi tasti arriva quasi al millimetro e la Tua soluzione oltre a variare l'affondo del tasto mi disallinea anche la planarità di tutta la tastiera. Credo che all'epoca della costruzione del pianoforte, essendo tutto nuovo con minime tolleranze, la geometria della meccanica era impeccabile (per quando possa esserlo questo tipo). La cosa apparentemente strana è che avendo ripristinato tutte le parti "molli" (mollettone riposo martello, feltri sotto tasto, pelli noce martello, ecc...) persiste questo problema; in pratica le linee ipotetiche di tutte le pelli delle noci dei martelli che ricevono la spinta e quella delle sommità degli spingitori non sono rette. Considera che l'unica regolazione in merito è possibile alzando o abbassando i cavalletti metallici che reggono l'asta porta martelli (n. 13 nello schema): chiaramente una regolazione di "massima"... Avevo anche pensato di ricostruire gli spingitori (per conservare gli originali) e dotarli alla sommita di una vite pilota. Se ciò fosse possibile il problema sarebbe risolto: allineamento perfetto della tastiera, corretta distanza martello corde e successivamente correzione dei giochi fra spigitore e noce martello mediante il nuovo pilota... vedrò cosa fare... per il momento saluto, auguro Buone Feste e mi complimento per l'ottimo lavoro che svolgete. Paolo Menichini.
  4. Salve a Tutti e Buon Natale... mi chiamo Paolo e questa è la prima discussione che pubblico... colgo l'occasione per una rapida presentazione dicendo che ho 55 anni, abito a Genova e suono il pianoforte amatorialmente; questo mi ha portato alla passione per il restauro dei pianoforti antichi. Ora, quindi, entro nel merito del problema legato alla meccanica del mio John Broadwood & Sons mod. Short Grand matr. 44417 del 1889. Il pianoforte fu acquistato circa 20 anni fa a Boston tramite un importatore; dai documenti pare essere stato il pianoforte di bordo del transatlantico Lusitania, fortunatamente sbarcato negli Stati Uniti prima della riconversione in nave ospedale e tragicamente affondata prima della fine della seconda guerra mondiale. Lo strumento è stato restaurato sia nella parte lignea (rovere lastronato in palissandro sbiancato), sia nella meccanica di cui allego lo schema e una foto dello spaccato. E qui sorge il mio problema: essendo lo spingitore della noce del martello solidale al tasto (non è presente una vite pilota) come è possibile regolare l'inevitabile gioco che si forma tra la sommità dello spingitore e la noce del martello? Ringraziando Saluto, Paolo Menichini.
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