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Piano Concerto - Forum pianoforte

pianoexpert

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Tutto postato da pianoexpert

  1. Pesi di abbassamento del 200. Bisogna distinguere se ci sono 5 o 4 sezioni. Con cinque comparti sono rispettivamente gr. 55-52-50-48-48. A cinque comparti si parte da gr.52. Peso di ritorno non inferiore a 20 gr. corsa del tasto mm10,5- 10,2 Distanza martelli 46mm Valori forniti dalla Bosendorfer
  2. Coraggio e goditi questo bel momento. Niente paura, ma solo la grande gioia della Musica. Il programma è bellissimo!!! Adoro la Sonatina di Ravel e che dire della sonata di Listz?. Forza!!!!! Suona come a casa tua. Azzarda. Lasciati andare. Nessuna tensione. Il Concerto Italiano è ottimo per iniziare e "basare" la tua tranquilla rilassatezza. In bocca al lupo e tienici informati!!
  3. Benvenuto Ivan e....in bocca al lupo. Facci sapere del tuo esame!!!
  4. Benvenuto Ettore, il tuo sogno si avvererà!
  5. Bene Arcatoto!!!! Secondo me anche Cramer insegna molto. Inoltre sono dei bei pezzi musicali!
  6. Benvenuta. La tua passione per Chopin !!!! Bene ...è anche la mia. Complimenti per la passione "canora".
  7. Non sono assolutamente della stessa opinione.Prova con una striscia di feltro a stoppare tutte le corde dei bassi( per cominciare) e senti se il fonomeno si verifica ancora. Se è migliorato vuol dire che il problema sta negli smorzatoi ( diverse cause: regolazione- partono troppo presto e/o il cucchiaino discosta leggermente il feltro; feltri troppo rigidi; orientamento errato; molle insufficienti e/o danneggiate). Fammi sapere
  8. Son d'accordo Frank! Certo, grande innovatore. E' l'Autore da me amato in assoluto. Credo che con i suoi studi abbia creato un perfetto manuale di tecnica pianistica. Alcuni suoi accordi sono arditissimi e anticipano certamente soluzioni armoniche più moderne. Non sono un compositore come te e mi fa piacere che tu ci possa segnalare e invitare ad osservare alcuni particolari compisitivi del Grande. Il mio studio preferito rimane il n. 11 dell'op. 25. E', secondo me, completissimo e mette spesso a dura prova il pianista sui rapidi spostamenti di posizione e sui gesti di rotazione e di "va e vieni" all'interno e all'esterno della tastiera, posizioni late della sinistra...ecc
  9. Provo a rispondere.Naturalmente la gravità non è "pura", ma accompagnata da due aiuti: un poco di spinta muscolare e da un rimbalzo ottenuto creando una presa- resistenza delle dita all'impatto. E' difficile descrivere. Cercherò nel prossimo video sulla tecnica di fare un esempio. Purtroppo non potreme registrare ancora niente a breve.Ma la pausa estiva, spero, ci permetterà di editare un video sulla tecnica e due sulla tecnologia, cioè "regolazioni personalizzate della meccanica di trasmissioni" e "Programma temporale di manutenzione della meccanica e di tutto lo strumento"
  10. Ho conosciuto personalente il Maestro, tanto è vero che mi rilasciò una bellissima personale dedica su un suo 33 giri che potete vedere suo mio sito personale. Eravamo giovanissimi quando ci trovavamo davanti all'entrata dell'Auditorium di via della Conciliazione alle 5 del mattino per fare la fila e acquistare gli ultimi "posti di palchettone" a prezzo ridotto, dietro, sì, al pianoforte, ma...vicino al pianista. Eravamo io e un ragazzo Iraniano ad arrivare con il thermos del caffé. Alle dieci, all'apertura del botteghino, i pezzetti di carta numerati e da noi firmati...valevano oro. Circa 25 posti! Rubinstein era molto socievole e non si stancava mai. Mi stupiva, ci stupiva l'energia che aveva anche in tarda età. Era sempre sorridente e faceva battute spiritose. Chi ha pouto osservarlo suonare da sotto il palco, ricorderà che molto spesso prendeva accordi con sicurezza anche a diverse minime o massime distanze dalla tastiera. Del resto se osserviamo altri grandi interpreti della sua generazione ( video tipo " the art of piano") noteremo che "la vecchia scuola" suggeriva spesso di suonare "dall'alto", cioe di servirsi più della forza di gravità della caduta dell'avambraccio che della partecipazione della spalla( Accordi preparati). A parte l'effetto scenico, gli accordi ripetitivi e altenati, tipo quelli della danza del fuoco, risultano, secondo me, più faticosi, ad una certa velocità, suonati con preparazione e pressione. Lo slancio del braccio impone anche un certo ritmo a tutto l'apparato muscolare. Provare. Teniamo conto pure che Il pezzo in questione è una trascrizione e può essere suonato con maggior libertà. Tornando al grande Arthur, fece lui stesso, su nostra insistenza, accolta benevolmente, il movimento sulle sue ginocchia, sostenendo in un mix di lingue( ma prevaleva il francese), che l'effetto sonoro era per lui straordinario. Naturalmente questi incontri furono sempre brevi, ma ormai era di rito salutarlo e chiedere qualcosa dopo i concerti. La sua presentazione a me fu più completa e più lunga quando fui accompagnato dal suo accaordatore di Roma, Riccardo Orsini, che era anche il mio. Orsini, l'ho raccontato più volte, gli salvo l'incisione di tutte le mazurche di Chopin all'RCA di via tiburtina a Roma, preparando il pianoforte come Lui voleva. Quella incisione fu fatta di seguito senza correzioni dall 15 del pomeriggio alle 23. L'indomani Rubinstein doveva partire per New York. Forse esiste qualche filmato che io vidi da ragazzo. Filmati allora stampati in 16 mm dalla S.Paolo Films in bianco e nero dove Rubinstein parla di alcune sue soluzioni tecniche. Chiunque sia in grado di rintracciarle, ce ne dia notizia, sono rarissimi.
  11. Assestamento nel senso di acclimatazione. Va bene. Insisti perché vengano controllati i perfetti appoggi simultanei degli smorzatoi dei bassi ( sia quelli concavi per le corde singole che per quelli a cuneo per le corde doppie. Controllare anche il parallelo avvicinamento degli stessi alle corde onde evitare fastidiosi "zirli" di ritardo a smorzare.
  12. Devo dire che a queste cose non avevo pensato. Vista da questa prospettiva, l'esperienza si mostra interessante.....ma col Silent
  13. Benvenuto Giuseppe. Siamo tutti qui per ascoltare le tue esperienze musicali e tecnologiche. Speriamo di esserti utile.
  14. Ma certamente, perché quella o quelle corde basse che rimangono non ben smorzate contengono l'armonico corrispondente all'altezza della nota che suoni. ( ved. fenomeno fisico-armonico e/o terzo suono di Tartini su qualsiasi libro di acustica musicale. Testo consigliato: P. Righini - l'Acustica per il Musicista - Ed. Zanibon)
  15. Secondo me quello che avete detto fino ad adesso è giusto. Ho partecipato amichevolmente ad una perizia per una causa di un amico che era stato denunciato dal vicino di casa..per la sua insistenza allo studio nelle ore del giorno..e della tarda serata. Furono fatte delle prove posizionando il rilevatore al piano di sotto e abbassando la sordina del piano del mio amico ( che per l'occasione aveva avuto la furbizia di "raddoppiare il feltro"!!!!!!). Bene, suonando scale cromatiche per tutta l'estensione della tastiera, la tolleranza in decibel era al limite dei valori stabiliti dalla legge. Ne consegue l'osservazione già da voi fatta: Il pianista non sente e si rovina il tocco...ma il vicino di casa sente ..e come!!! La sordina fu una trovata commerciale, dato che i verticali sono destinati a piccoli spazi in appartamenti, nell'ambito condominiale....." ..Vede, Sigrora, così la bambina, quando studia, non disturba i vicini...." In quanto ai martelli, non si rovinano affatto, anzi viene risparmiata la loro usura. In quanto alla senzazione di durezza è di carattere psico-acustico. Non sentendo molto, il pianista deve suonare con più forza. Quando improvvisamente viene tolta la sordina, si ha la sensazione che il pianoforte suoni troppo forte e che la tastiera sia più leggera. Del resto è il principio che viene applicato in molti digitali: variando il tocco, lo strumento non fa altro che rendere più o meno sensibile la tastiera, senza però alterarne il peso.
  16. leggo solo adesso l'iniziativa meravigliosa di Gilda. Consideratemi dei vostri!!!!!!
  17. In genere dipende proprio dagli smorzatoi. Faccio naturalmente una ipotesi. In genere sembra che tutti gli smorzatoi smorzino bene...ma forse non è così. Allora ti invito a fare una prova: suonando la parte di centro della tastiera, tocca le corde die bassi e individua se c'è una sezione o qualche smorzatoio che non tocca le corde in modo perfetto. Se ciò fosse, succederebbe che lo note suonate farebbero mettere in risonanza alcuni armonici delle corde basse non ben smorzate. Prova e fammi sapere
  18. Ben detto, caro Frank,!!! Benvenuto all'Ing. pianista, pieno di passione e possessore di un meraviglioso strumento!
  19. Solo due parole, perché dell'argomento ne ho parlato lungamente a voce con Simone. Spero che la sua decisione non sia definitiva, così mi sembrava dal nostro colloquio. In effetti SImone ha subito molte pressioni e ha dovuto cancellare alcuni iscritti per volgarità e incompressioni. Anche io ho espresso in un mio post la mia indignazione. Anche io, forse, sono stato poco attento ad alcune discussioni. Sarei molto dispiaciuto della sua decisione ( leggo solo ora questo suo post), sia perché non sarei in grado di gestirlo sia perché, senza nulla togliere agli altri, non farei altro che ritirarmi anche io. Senza di lui, con il quale è iniziato questo progetto e col quale ho condivisio tantissime belle iniziative, non potrei continuare. Mi fa molto, molto piacere che molti di voi abbiano condiviso il suo giusto disagio e lo abbiano incoraggiato a continuare. Spero che sia superata. Vorrei ancora, nei limiti delle mie competenze e conoscenze, dare ancora molto nel sito, nel Forum e nella mia vita. Speriamo che le occasioni e gli eventi mo lo permettano.
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