Viola Postato Agosto 31, 2016 Report Share Postato Agosto 31, 2016 Nei concerti ciò che conta più di tutto è l'assenza di ogni disturbo. Ogni movimento è escluso, ogni rumore biasimato. Mentre la musica, che viene eseguita, vive per buona parte del proprio ritmo, non si deve avvertire nulla del suo effetto ritmico sugli uditori. Le reazioni affettive suscitate dalla musica in uno scambio continuo, sono del tipo più vario ed intenso. Si esclude che esse non vengano percepite dalla maggior parte dei presenti, e si esclude che non vengano percepite simultaneamente da tutti. Vengono però a mancare tutte le reazioni esterne. Gli uomini rimangono seduti immobili, come se riuscissero a non sentire nulla. Evidentemente è stata necessaria una lunga educazione artistica alla staticità, educazione i cui risultati ci sono divenuti abituali. Osservando con spregiudicatezza, nella nostra vita culturale ci sono pochi eventi così stupefacenti come il pubblico dei concerti. Gli uomini che subiscono la musica in modo "naturale", si comportano ben diversamente; e coloro che non avessero mai udito musica, potrebbero cadere nell'eccirazione più sfrenata quando la sperimentassero per la prima volta. Quando i marinai che sbarcavano eseguivano la Marsigliese dinanzi agli indigeni della Tasmania, questi ultimi esprimevano la loro eccitazione con strane contorsioni e gesti stupefacenti, in modo da costringere i marinai a torcersi dalle risa. Un giovane particolarmente entusiasmato si strappò i capelli, si grattò la testa con ambe le mani e lanciò ripetutamente alte grida. Un misero resto di scarica fisica è sopravvissuto anche nei nostri concerti. L'applauso è offerto come ringraziamento agli esecutori: un rumore breve e caotico in cambio di uno lungo e ben organizzato. Se l'applauso manca del tutto ci si allontana quietamente così come si stava seduti ; tanto si è già immersi nella sfera del raccoglimento religioso. Da quella sfera deriva originariamente la quiete del concerto. (da Massa e Potere di Elias Canetti) 6 Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Kappa Postato Settembre 1, 2016 Report Share Postato Settembre 1, 2016 Un misero resto di scarica fisica è sopravvissuto anche nei nostri concerti. L'applauso è offerto come ringraziamento agli esecutori: un rumore breve e caotico in cambio di uno lungo e ben organizzato. Se l'applauso manca del tutto ci si allontana quietamente così come si stava seduti ; tanto si è già immersi nella sfera del raccoglimento religioso. Da quella sfera deriva originariamente la quiete del concerto. (da Massa e Potere di Elias Canetti) ... e a tal proposito http://www.pianoconcerto.it/forum/index.php?/topic/2398-alla-fine-del-concerto 1 Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
danielescarpetti Postato Settembre 1, 2016 Report Share Postato Settembre 1, 2016 E' un problema che me lo pongo spesso ultimamente e questo perché ai concerti ci vado, ora, con mio figlio di 13 anni e, contrariamente a quanto si possa pensare, lui in materia è molto più bigotto e integralista di me. Mi capita spesso, quando ascolto brani assai conosciuti e amati, di canticchiare molto sommesamente, di muovermi col capo o le mani al ritmo della musica e di fare grossi sospiri. Più di una volta sono stato severamente rimproverato dalla mia prole, in quanto, secondo lui, tutti mi guardano. Baah! Una volta ascoltando "Meditations" dal Thais di Massenet, la mia immedesimazione nel pezzo era tale che ad un certo punto non ho potuto fare a meno di applaudire - altrimenti sarei scoppiato, prima delle ultime battute. Dopo, mi sarei seppellito ma ... ormai la frittata era fatta. 2 Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
antares86 Postato Settembre 1, 2016 Report Share Postato Settembre 1, 2016 Nasconditi!!! Ahahahahahah Scherzo eh! Comunque ogni tanto mi viene da pensare a come "venisse ascoltata" la musica fra il 700 e l'800... 2 Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
micamahler Postato Settembre 1, 2016 Report Share Postato Settembre 1, 2016 A Torino l'anno scorso Marco Angius ha diretto l'OSN nell'esecuzione delle Notations, più Messiaen e Webern... in genere a questi concerti il pubblico è piuttosto disinteressato e casinista, prima e durante l'intervallo mettono musica elettronica e questo pubblico è interessato di più a questo che all'evento in sala ma... probabilmente il magnetismo di Angius è stato percepito dal pubblico (me compreso) e si è creato un rigoroso silenzio, cosa che non era mai successo a Rai nuova musica ( o almeno io non ho mai assistito ad uno di questi concerti senza che ci fosse davvero più chiasso del solito). Mi aspettavo che le dinamiche di Webern si sarebbero perse nel chiacchiericcio oppure che tutto sarebbe passato da ppp------>mp mentre invece...grande Angius! Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
antares86 Postato Settembre 1, 2016 Report Share Postato Settembre 1, 2016 Io invece qualche anno fa sentii Emanuel Ax sui 3 pezzi op.11 di Schönberg. Li mise furbamente nel mezzo del concerto, fra una sonata classica e una romantica,beh devo dire che un buon 90% del pubblico non ne fu particolarmente entusiasta Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Viola Postato Settembre 1, 2016 Autore Report Share Postato Settembre 1, 2016 A Torino l'anno scorso Marco Angius ha diretto l'OSN nell'esecuzione delle Notations, più Messiaen e Webern... in genere a questi concerti il pubblico è piuttosto disinteressato e casinista, prima e durante l'intervallo mettono musica elettronica e questo pubblico è interessato di più a questo che all'evento in sala ma... probabilmente il magnetismo di Angius è stato percepito dal pubblico (me compreso) e si è creato un rigoroso silenzio, cosa che non era mai successo a Rai nuova musica ( o almeno io non ho mai assistito ad uno di questi concerti senza che ci fosse davvero più chiasso del solito). Mi aspettavo che le dinamiche di Webern si sarebbero perse nel chiacchiericcio oppure che tutto sarebbe passato da ppp------>mp mentre invece...grande Angius! Ho esaurito i LIKE a disposizione. Ma quanti sono? Non mi pare di averne abusato. LIKE anche a Micamahler, al quale porgo le mie scuse per aver disprezzato il suo nick name (sì dice così?); entrambe le risatine mi avevano alquanto irritato. Porgere le proprie scuse è sempre un atto onorevole. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
micamahler Postato Settembre 1, 2016 Report Share Postato Settembre 1, 2016 Non ti preoccupare! La mia risatina non aveva comunque l'intenzione di irritare, era piuttosto innocente (almeno, appunto, nelle sue intenzioni). Per tornare ad Angius... 3 Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
thallo Postato Settembre 1, 2016 Report Share Postato Settembre 1, 2016 Sciarrino dove lo metti metti fa sempre la sua porchissima figura. Io sono ovviamente dalla parte delle reazioni fisiche, anche se ... l'anno scorso abbiamo portato in giro il Dido and Aeneas con Bonizzoni e La Risonanza. Di ritorno da Amsterdam, dove ho fumato per la seconda volta della marijuana e dove il soffitto della sala da concerto si poteva alzare e abbassare per aumentare il riverbero (...), abbiamo cantato anche a Genova al Carlo Felice, dove non si trovava uno sgabello per il contrabbassista (... ... ...). Comunque, un centesimo di secondo dopo la fine dell'ultima nota, è partito l'applausone, e noi eravamo arrabbiatissimi, perché non so se avete presente come finisce il Didone ed Enea di Purcell. Ecco, a volte il palcoscenico ti fa andare avanti in una bolla, perché di rado si sentono davvero i rumori della sala, e quando alla fine esci fuori da questa piscina di suono, l'aria fredda dell'applauso finale ti dà quasi noia. La cadenza deve essere abbastanza lunga, così inizi ad abituarti, e qualche secondo di silenzio non è male :-) 1 Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Viola Postato Settembre 1, 2016 Autore Report Share Postato Settembre 1, 2016 Sciarrino dove lo metti metti fa sempre la sua porchissima figura. Io sono ovviamente dalla parte delle reazioni fisiche, anche se ... l'anno scorso abbiamo portato in giro il Dido and Aeneas con Bonizzoni e La Risonanza. Di ritorno da Amsterdam, dove ho fumato per la seconda volta della marijuana e dove il soffitto della sala da concerto si poteva alzare e abbassare per aumentare il riverbero (...), ________ ... sei certo che non fosse un effetto della marijuana? ________ abbiamo cantato anche a Genova al Carlo Felice, dove non si trovava uno sgabello per il contrabbassista (... ... ...). Comunque, un centesimo di secondo dopo la fine dell'ultima nota, è partito l'applausone, e noi eravamo arrabbiatissimi, perché non so se avete presente come finisce il Didone ed Enea di Purcell. Ecco, a volte il palcoscenico ti fa andare avanti in una bolla, perché di rado si sentono davvero i rumori della sala, e quando alla fine esci fuori da questa piscina di suono, l'aria fredda dell'applauso finale ti dà quasi noia. La cadenza deve essere abbastanza lunga, così inizi ad abituarti, e qualche secondo di silenzio non è male :-) Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
thallo Postato Settembre 1, 2016 Report Share Postato Settembre 1, 2016 Mi ha fatto venire sonno quella volta Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Celibidache Postato Settembre 1, 2016 Report Share Postato Settembre 1, 2016 Telefonini che suonano, fotografie con il flash, smartphone sempre accesi per riprendere l'artista, colpi di tosse come se si fosse al cinema... Sono tutte espressioni umane molto diverse da quelle dei primitivi. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Kappa Postato Settembre 1, 2016 Report Share Postato Settembre 1, 2016 ...Cage insegna Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
AbateFaria Postato Settembre 1, 2016 Report Share Postato Settembre 1, 2016 ...Cage insegna Il silenzio non esiste http://www.pianoconcerto.it/forum/index.php?/topic/1349-cage-centenary-celebration Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Celibidache Postato Settembre 1, 2016 Report Share Postato Settembre 1, 2016 Il silenzio totale non è neppure lui desiderabile. L'attenzione e il coinvolgimento emotivo hanno suoni ed emanazioni proprie. Così come la superficialità e la disattenzione. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
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