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Piano Concerto - Forum pianoforte

Celibidache

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Tutto postato da Celibidache

  1. Il silenzio totale non è neppure lui desiderabile. L'attenzione e il coinvolgimento emotivo hanno suoni ed emanazioni proprie. Così come la superficialità e la disattenzione.
  2. Telefonini che suonano, fotografie con il flash, smartphone sempre accesi per riprendere l'artista, colpi di tosse come se si fosse al cinema... Sono tutte espressioni umane molto diverse da quelle dei primitivi.
  3. Non c'è niente come un gran Bruckner in piena notte...
  4. Mi piacciono tremende... (Accordi in pvt...)
  5. Insano furore... quella è PASSIONE. C'è solo da imparare da quei giudizi. A causa di questa continua e perseverante prosopopea su aggressività e atteggiamenti distruttivi inesistenti, Socrate venne condannato a morte, Gesù di Nazareth inchiodato in croce e Giordano Bruno bruciato vivo in piazza. Solo per fare tre esempi chiari. State continuamente richiamando non alla gentilezza, alla cortesia o all'educazione, ma all'essere meno intellettualmente brillanti, meno emotivamente sensibili e meno uomini adulti. Sono spiacente, ma ho smesso di giocare e di fare il bambino da molti anni.
  6. Una persona, nel modo in cui fà una cosa, attraverso lo stesso modo, fà tutte le altre. Se si "falla" parere su di una persona e ce ne si persuade completamente, si "fallano" poi tutti gli altri giudizi in suo merito.
  7. Dobbiamo chiudere tutte le facoltà di filosofia e bruciare le loro produzioni: sono inutilmente sprezzanti, arroganti e immeritevoli di rispetto.
  8. Ed anche le "uniche visioni interpretative" sono soggette ai più diversi gradi d'integrità e di qualità così come l'orchestra stessa.
  9. Dobbiamo per forza farci piacere o approvare qualcosa che troviamo sinceramente ed onestamente malfatto e inappropriato?
  10. Con Riccardo Muti non si riesce nemmeno a fare le prime battute della Nona di Beethoven, con un'orchestra di livello mondiale, senza che ci siano problemi a dir poco imbarazzanti in ogni ambito. Problemi che non sono avvertibili dalla mia donna delle pulizie, ovviamente.
  11. Certo, il tempo è quello che è e si fa il possibile... a volte il fraintendimento nasce dall'impossibilità di esaurire "cose grosse" in due parole. In sostanza, quello che volevo dire, lo si può dedurre, ad esempio, dal video delle prove postate da Viola: l'orchestra senza il direttore, farebbe cacofonia allo stato puro e si perderebbe ogni due battute, pur conoscendo a memoria e da anni la partitura in oggetto, pur essendo i migliori del momento, pur essendoci una grande tradizione mitteleuropea alle loro spalle. Occorre che arrivi una persona con le idee chiare per rimettere in sesto la fisiologia e la psicologia di un centinaio di musicisti altamente preparati. Questo dovrebbe far riflettere più delle scelte interpretative puramente musicali. Sul linguaggio del corpo, quelle prove, basterebbero per un saggio di psicanalisi.
  12. Questo è il punto. Si possono rispettare finché vogliamo le scienze psicologiche, comportamentali, sociali e filosofiche, ma è del tutto inutile se quanto studiato e raggiunto in questi ambiti rimane fermo sulle pagine. Il sapere va consumato e usato.
  13. Da qualche passaggio noto qui e là questo punto di vista sugli eventuali disturbi comportamentali o sulle cattive abitudini degli autori. In pratica è come se essere asociali, misantropi, o depressi e alcolisti, oppure sputacchiare ovunque ci si trovi, possano rendere "impura" una persona. Comprendo che qui da noi, in Italia, a partire dall'età evolutiva, la conoscenza della propria persona e del proprio essere sia il nuovo tabù, la nuova cosa da nascondere e da irridere all'occasione (come lo era un tempo il sesso), ma credo che si stiano gravemente confondendo piani e significati dell'essere senza riuscire a cogliere il senso profondo degli eventi.
  14. Oggi al posto degli artisti, siamo incollati agli smartphone per giocare a pokemon go, e al telegiornale, l'esperto psichiatra intervenuto, ricercatore dell'ennesima università, giovane luminare delle scienze comportamentali, con tutta l'aria di non essere mai uscito di casa in vita sua, ne consiglia l'utilizzo e sottolinea quanto anche a lui piaccia da morire.
  15. Ma naturalmente... La nostra Lingua Italiana... la lingua più bella e più maltrattata del mondo. Dopo ormai un paio di secoli di "rodaggio", non riusciamo ancora a capirci senza fare abnormi errori d'interpretazione contestuale e di reciproca comprensione.
  16. L'Amore, in qualsiasi forma esso si presenti, è eccedente e traboccante.
  17. Se volessimo scavare sotto la superficie della storiografia e della neutralità emotiva della pagina di un libro, l'Hanslick insieme all'amico e compagno di merende Johannes Brahms, trovava inappropriate, da campagnolo totale il contegno e le abitudini claustrali di Anton Bruckner, per nulla adatte e consone all'alta borghesia del tempo. Come insegnano le scienze comportamentali moderne, ogni atto personale riflette la propria personale disposizione. Nella natura il "niente di personale" non esiste. E il Bruckner stava parecchio sulle spine: un tale "Deutsche Michel" non poteva scrivere sinfonie di quella qualità... era un vero affronto. Un tripudio di invidie.
  18. " ..A l'alta fantasia qui mancò possa..." Il problema dei critici musicali e di chi si occupa esclusivamente di musica, è che si occupa solo di quello, avendo spesso solo quello. Non hanno una percezione matura e articolata dell'essere. Per loro esiste solo la loro sfera intellettuale. Niente vi entra e niente vi esce, se non quello che loro vogliono sentire e quello che loro vogliono dire. Questo patologico egocentrismo che successivamente ha caratterizzato e caratterizza l'uomo contemporaneo, è quel piccolo dettaglio che impedisce al genere umano d'avere altri Beethoven, altri Michelangelo, altri Palladio e, ormai possiamo dirlo, altri Einstein.
  19. Le pianiste e i pianisti sopra elencati, una cinquantina d'anni fa, anche meno, sarebbero rimasti al massimo comuni insegnanti di conservatorio, forse... Il pianismo e l'arte espresse sono così dozzinali, insignificanti e volgari che mi chiedo proprio dove sia il successo. Porgo inoltre le mie scuse (di maschio eterosessuale) alle donne qui intervenute per la solita italica esibizione di bava alla bocca...
  20. La signora Wang, come buona parte delle pianiste di oggi, scelte per le loro conformazioni anatomiche sessualmente attraenti più che per la loro "arte", si veste in modo inopportuno e quanto meno insopportabile per il luogo e per l'occasione in cui, appunto, "lavora". I vestiti che indossano le pianiste in voga hanno un eccesso concreto, un sovraccarico d'informazioni sessuali, che disturbano chiunque abbia una sana conformazione psicofisica e sessuale. Sono un messaggio più chiaro di quello delle prostitute della stazione (o come le escort d'alto bordo che si vestono proprio in quel modo) che viene portato alle estreme conseguenze da imbarazzantissimi atteggiamenti alla tastiera che simulano il coito e l'orgasmo. Trovo ancora più imbarazzante che nessun uomo si sia ancora opposto a questa insopportabile vetrina di donne vendute per il loro corpo, per il loro aspetto, anche nell'arte. (anche se, in verità, si è sempre fatto...) Oppure, scusate la psicanalisi, di "gnocca" dal vivo se ne vede così poca che si ha bisogno di scrutarla, d'esplorarla morbosamente ovunque, ad ogni occasione, anche a teatro? Sinceramente, se proprio dobbiamo dire la verità, era molto più sensuale la Argerich con quei bei maglioni invernali! Queste, sia musicalmente, che fisicamente, mostrano soltanto quanto e come siamo messi male nella musica e nel sesso.
  21. Personalità straordinaria, ma direttore inascoltabile sul repertorio classico e romantico. Come buona parte dei suoi colleghi degli ultimi cinquant'anni.
  22. Certamente ed è importante anche con che cosa si ascolta la musica... La riproduzione audio è di per sé quasi un'arte... (Celibidache, pur con un master in fisica delle onde, consigliava di recarsi a teatro...) Le registrazioni di oggi, apparentemente più limpide, nascondono spesso gravi problemi d'intermodulazione digitale che quelle analogiche più datate non avevano. Tuttavia, dipende sempre da chi ci mette le mani...
  23. C'è da tenere in considerazione che, allo stesso tempo, Celibidache non voleva fare dell'interpretazione una "musica della coscienza", cioè esclusivamente intellettuale e calcolata. Al limite il contrario. Sosteneva che la musica abbia un'architettura che prescinde il compositore, il tempo, le prassi e le tradizioni. Una volta che viene rispettata questa architettura, questa "topologia", l'interprete è libero di muoversi come meglio crede. A quel punto l'interprete dovrebbe, citandolo direttamente, "Ricondurre al proprio corpo".
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