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Piano Concerto - Forum pianoforte

Laboratorio Pianoforte 2012


Frank
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Commento al brano di RStrauss

 

Che dire, tanto materiale ma utilizzato nel corso del brano … mi piace molto l’episodio da battuta 22, mi sembra il più riuscito. Ottimo come prepari la ripresa. In generale non ci sono punti dove non si tiene viva l’attenzione. Onestamente soffro un po’ fra 15 e 21, più nelle prime battute forse perché l’intensità del materiale li ha un forte decadimento.

 

Comunque mi sembra un buon lavoro … in miglioramento o comunque più sotto controllo l’aspetto rapsodico :)

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ciao Frank, finalmente posso rispondere alle tue osservazioni ;)

 

battuta 5, il primo la lo farei ritardare da un si di un ottavo legandolo alla nota precedente ed invitando ritmicamente il collegamento ritmico melodico fra 5 e 6.

ottima idea, funziona molto bene, da un bel senso di apertura mentre prima era ritmicamente rigido.

 

Sempre nell’ambito della risposta invece armonicamente ci lavorerei e penso che ci siano degli isolati picchi di tensione fra accordi per dirla poeticamente molto sobri.

Insomma, forse metterla sul piano del percorso avrebbe preparato meglio appunto l’ultimo accordo [etc]

Le note che suggerisci rendono bene l'idea della progressiva intensificazione della dissonanza, ma il fatto è che io non riesco a sentire quell'accordo a batt 7 così terribile: a me da un senso molto forte e non particolarmente duro di dominante di Mi. Certo a vedersi è parecchio balordo ....

 

Nella terza variazione la sezione intorno a battuta 50 è veramente molto prevedibile

Non è che ti riferisci all'inizio della variazione (44-48) ?

 

 

In generale sembra che in ogni variazione tu parta dalla melodia e devo dire che sono tutte introdotte molto bene, e solo dopo un po’ ti concentri sull’armonia.

Magari è un gioco voluto … però soffro un po’ il fatto che ci sia questo binomio e che non sia veramente fino in fondo un tutt’uno.

L'unica cosa un po' voluta è l'alternanza di variazioni che iniziano evidenziando un elemento caratteristico della parte precedente (evidente nella prima, meno nella terza, che riprende il ritmo puntato di poco prima ma diminuito in 16i) e quelle che partono riprendendo il tema (II e IV).

 

Grazie ancora dell'attenzione e dei suggerimenti ;)

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...vedi tu Ale, i miei erano solo spunti ;)

 

ma il fatto è che io non riesco a sentire quell'accordo a batt 7 così terribile: a me da un senso molto forte e non particolarmente duro di dominante di Mi. Certo a vedersi è parecchio balordo ....

... però confronta le caratteristiche di quell'accordo a delle ottave vuote e delle triadi; non esiste niente di terribile in assoluto, eventualmente "terribile" (che brutto termine :) ) rispetto a quello che succede prima

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Commento al brano di RStrauss

Che dire, tanto materiale ma utilizzato nel corso del brano

ci sto lavorando ...

 

Onestamente soffro un po’ fra 15 e 21, più nelle prime battute forse perché l’intensità del materiale li ha un forte decadimento.

sapessi quanto ho sofferto io ... l'ho cambiato non so quante volte questo episodio ... in realtà volevo citare di nuovo il tema spostandolo alla mano sinistra, solo che probabilmente li in mezzo si sente poco ... volevo anche portare su il timbro spostando tutto in alto ... ma l'effetto della rarefazione si è sentito troppo ... su questo hai ragione.

 

 

Comunque mi sembra un buon lavoro … in miglioramento o comunque più sotto controllo l’aspetto rapsodico :)

merito dei vostri consigli.

 

Grazie Frank per l'analisi.

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P.S. La 9 è mia.

 

Commento al brano 9 di CromaDiBrera

 

Scorrevole, coerente, si lascia ascoltare volentieri. Se posso permettermi rivedrei il finale un po’ “mutilato”, può essere che sia un effetto voluto … però è un po’ il modo usuale di concludere i tuoi brani, sicuramente di quelli che hai proposto nei laboratori.

Io inizierei ad affrontare la questione; visto che sei uno che vota per la sperimentazione … prova al prossimo giro a scrivere un bel finalone mozzafiato :D

 

Stavo ragionando un po’ sulla parte da 44'' un po’ criticata da qualcuno, a orecchio potrebbero esserci un paio di aspetti. Forse la continua doppia ripetizione della nuova idea (che in realtà sembra una rielaborazione di 21’’) che poi alla sua seconda ricomparsa verso il minuti il basso addirittura segue uno scema un po’ progressivo che forse in questo genere di elaborazione gli fa fare un passo un po’ indietro, a orecchio “fa si(penso bemolle) mi” Però la risposta a 52 contrasta molto bene per come è preparata e forse difetta anche questa della doppia riproposizione che però mi viene da dire che poi diventa tematica.

 

Inoltre sarebbe interessante avere la partitura per capire se il pianista, a questa velocità, riuscirebbe ad esplicitare quello che si sente nel playback.

 

Così … a naso . Comunque sia mi ha deliziato :)

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Appunto, Croma..perchè fai il prezioso? Mi sembri Frank con l'mp3 :unsure:

 

Scusate, la verità è che lo considero un abbozzo (per quello, il finale è tronco) poco riuscito, tant'è che lo avevo messo da parte; poi, quando Frank mi ha ricordato la scadenza, l'ho spedito al volo... Quindi non mi sono neanche messo lì a ripulire lo spartito per renderlo presentabile. Comunque, se vi interessa, lo farò appena posso.

Per quanto riguarda la possibilità di suonarla, l'avevo fatta vedere al mio insegnante che ci aveva anche un po' messo le dita; non credo possa dare seri problemi.

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  • 1 month later...

e quei poveracci che non possono suonarsela ????!!!!!

E' arrivato un orrido mp3:

http://www.pianoconc...rati/#entry8068

 

il più brutto che abbia mai prodotto, ho lasciato fare all'HP...mamma mia :unsure:

 

Però è un periodo che non sono molto "ispirato" (non è che abbia molta voglia di smanettare sul PC), per cui fattelo bastare ;)

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Frank, a me così schifo non fa. Il suono è gradevole e ritmicamente non mi sembra robootico. Di sicuro è meglio della mia manciata di letture che avevo fatto al pf :D

 

Sarà Faria, ma non avendoci messo mano direttamente sento troppo l'effetto dell'Human Playback di Finale. Per capirci io farei in modo diverso, ma come dicevo non ho energie e tempo in questo momento per dedicarmici a tempo pieno. E' giusto un supporto per chi fatica con lo strumento (e non gli basta l'orecchio).

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Mi è stato chiesto un parere sul brano Passion di Frank: innanzitutto dò un parere relativo al mio gusto poi cercherò di fare qualche annotazione tecnica.

A mio avviso il brano è un po' "cervellotico", nel senso che si nota una ricerca dell'effetto armonico o intervallare che a volte va a discapito della scorrevolezza e della gradevolezza complessiva; non è TROPPO cervellotico, ma un po' sì, secondo me basterebbe inserire qualche accordo di riposo in più qua e là per togliere questa sensazione e per ristabilire un gioco più naturale di tensione-distensione anche perchè le continue tensioni a un certo punto è come se si annullassero, come se non facessero più effetto.

Un altro aspetto da chiarire è la collocazione del brano, che ha la croma swing ma utilizza stilemi del jazz solo in alcuni punti e parzialmente, secondo me il brano rende di più SENZA la croma swing e con qualche tacca di metronomo in meno, anche perchè nella seconda parte, quando iniziano le terzine, la croma swing non si sente più perchè ce ne sono molto poche di crome reali. A mio giudizio il brano è più assimilabile a una sorta di post-impressionismo che non ad una ballad jazz vera e propria, anche dal punto di vista armonico, le armonie sono spesso dei colori, degli accostamenti intervallari che prescindono dalle logiche propriamente armoniche, ciò soprattutto nella seconda parte, mentre nella prima parte si nota un desiderio di aderire a logiche armoniche assimilabili al jazz sia per le armonie usate sia per il tipo di accompagnamento sia per l'utilizzo del basso cromatico discendente che richiama fortemente logiche tonali con sostituzioni, molto usate nel jazz. Per rendere più incisivo l'accompagnamento nella fase stride (cioè basso...accordo....basso ...accordo..) c'è bisogno di qualche semicroma che appoggi la nota del basso altrimenti è un po' statico.

La seconda parte è basata per lo più sull'elemento ritmico, con l'introduzione di nuove figurazioni, come le terzine di crome, le quartine e le quintine di semicrome, il tutto è condotto bene, però è come se mi mancasse qualcosa, questa parte sta più nella testa che non nella "pancia", mi manca un po' l'elemento emozionale, parere mio personale...Poi avrei allungato il finale con una coda più importante perchè l'ultimo tema è esposto in maniera molto variata rispetto al tema originale, allora si sente il bisogno di qualcosa che riconduca più a bomba, questo è proprio un fatto oggettivo a meno che non sia ricercato l'effetto rapsodico che però non vedo molto adatto per un brano di questo tipo che ha nella ciclicità una sua migliore collocazione...in generale avrei allungato un po' tutte le sezioni, mi sembrano un po' "compresse" rispetto alla densità delle figurazioni e delle tensioni armoniche, quindi secondo me ci sarebbe voluto maggior respiro anche nelle proporzioni, ma penso che introducendo qualche accordo di riposo si sarebbe ottenuto un effetto distensivo che avrebbe giovato anche alle dimensioni e non solo alle armonie.

In conclusione, direi che non conosco quelle che erano le intenzioni di Frank con questo brano, se il brano voleva essere un avvicinamento al mondo jazzistico con i suoi sapori e colori, sei ancora un po' "acerbo" (passami il termine...), perchè il brano non ha l'immediatezza del jazz, risente un po' di una certa "severità" di approccio (per fare un esempio banale le ottave alla mano sinistra non sono molto jazzistiche...), mentre invece è apprezzabile l'esplorazione armonica, che però dev'essere dosata sapientemente in un ambito simile, altrimenti troppe dissonanze ravvicinate nel tempo e nello spazio si annullano.

Poi se mi posso permettere un ultimo consiglio, che forse li racchiude tutti, secondo me hai la maturità per incominciare a lavorare sul togliere le cose, invece che sul metterle....

Spero di non averti trattato troppo male, in altre circostanze hai mostrato nostalgia per le mie cazziate...eccoti servito...eheh

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Postato (modificato)

Vorrei ringraziare Geppino per il suo ricco e interessante commento, lo trovo perfetto e non si potrebbe toccare una virgola perché è la risposta di uno che ha gusto (e un suo gusto) e che giustamente, nell’ottica di formulare una valutazione, viaggia in perfetta coerenza in tutti i suoi elementi e con il suo senso di intendere la musica.

 

Ad un certo punto arriva una frase molto importante: “non conosco quelle che erano le intenzioni di Frank con questo brano”

Dico importante perché la risposta che sto per scrivere non è assolutamente mirata a giustificarmi o smontare lo scritto di Geppino, ma a ricondurre tutte le sue considerazioni proprio alle mie intenzioni e al perché Passion è così.

La premessa è che l’orecchio è una brutta bestia e quando fai delle full immersion in autori come Berg, Stockhausen, Ligeti, etc. questa presunta cervelloticità si stempera in un attimo e soprattutto le dissonanze che ho usato non sono minimamente paragonabili ai limiti di auto annullamento al quale si può ambire e arrivare.

 

Anche nell’A, l’orecchio è influenzato da gente tipo Dobbins, nonostante io stesso dicessi in questo topic:

http://www.pianoconc...ione-accordale/

“A livello di gusto ci sono cose che mi piacciono molto e cose un filo meno, forse troppo cerebrali..”

Incredibile, DrJellyfish che dice: “Mi trovi assolutamente d'accordo: Dobbins è un ottimo teorico ma in certi esempi perde un po' di musicalità.”

 

Questo conferma che l’orecchio è una spugna e siamo il frutto dei nostri ascolti.

 

In quel periodo stavo approfondendo la Ballad che ho proposto nel topic, ci troverai molte analogie nella parte più spinta dell’A.

Le intenzioni erano quelle di arrivare a quel B e quell’A’, ho usato un progressivo distacco dal materiale di partenza passando anche dai “perversi” procedimenti di Dobbins, che aprivano tante porte al B.

Premesso che un Notturno me l’ero già scritto, di pancia, dove lo sturm und drang ha fatto la sua parte, questa è un opera concettuale, come hai riscontrato ed in questa categoria vorrei che sia classificata.

Chiaramente ci sono delle scelte che fanno nascere un’aspettativa diversa e sono soprattutto nell’indicazione di tempo “Ballad” (che rimuoverò) e in alcune movenze dell’A, purtroppo legate ad un altro mio tratto estetico, quello di aderire al materiale di partenza. Infatti lo swing si percepisce dalla fusione della sincope del tema e di armonizzazioni jazz squisitamente tonali, anche se avanzatissime. Anche nel mio notturno si potrebbe parlare di swing se il tessuto armonico fosse diverso.

 

Parlando di questo mi viene in mente questa parte del tuo commento: “per fare un esempio banale le ottave alla mano sinistra non sono molto jazzistiche...)”. I bassi profondi del tema ad un certo punto vanno amplificati (diciamo sviluppati) e, anche se poco jazzistico, da uomo classico sento l’esigenza di non far finta di niente.

 

Scorrendo il tuo commento trovo molto importante l’accento sulla velocità e coda, importanti perché confermano che l’istinto ha sempre ragione ma in un brano di impostazione concettuale (parli di post-impressionismo e non è un caso) è la ragione che vince.

Che servisse una coda è confermato proprio fra 15 e 17, l’ultimo accordo di 14 è stato trasformato in quello di 52, proprio per aprirsi una porta per risolvere una delle sue tensioni sul tema iniziale che avrei riportato pari, pari (o quasi, diciamo come texture, anche armonica). Infatti al tema dato ho anteposto proprio un accordo mirato a quello, ovviamente più “Leggero” visto il punto di partenza.

Poi la ragione ha detto no, che debbo fa?!

Per il metronomo idem, diciamo che qui complice il play back, mi ha portato ad alzare di un paio di tacche … l’indicazione di tempo originale era più lenta.

 

E in relazione a questa tua parte

 

“Poi avrei allungato il finale con una coda più importante perchè l'ultimo tema è esposto in maniera molto variata rispetto al tema originale, allora si sente il bisogno di qualcosa che riconduca più a bomba, questo è proprio un fatto oggettivo a meno che non sia ricercato l'effetto rapsodico che però non vedo molto adatto per un brano di questo tipo che ha nella ciclicità una sua migliore collocazione”

 

Comunque sia con ci vedo un effetto rapsodico, alla fine si parla di 2 elementi gestiti con il procedimento della variazione nell’A. Addirittura le ultime battute sono una parte dell’A, la presentazione del tema a 35 e 43 sono un avvicinamento a 47 (passando dal B “originale”, non risentito, a fine di 38). Rispettivamente la prima volta come raccordo e portandosi la fioritura del B e la seconda volta su pedale di fa e con un arpeggio in falsa polifonia del B. Certo, manca l’originale…ma sarebbe stato scontato anche se capisco che a livello di gradevolezza avrebbe riportato a casa... ma dopo averlo pensato … ho rimosso :).

 

Ultime due cosucce

nella prima parte si nota un desiderio di aderire a logiche armoniche assimilabili al jazz sia per le armonie usate sia per il tipo di accompagnamento sia per l'utilizzo del basso cromatico discendente che richiama fortemente logiche tonali con sostituzioni, molto usate nel jazz.

E’ vero, ma sono anche caratteristiche del tema stesso. Ho usato quelle armonie come pretesto per staccarmi da l materiale di partenza che ovviamente era tonalissimo. Quale strada migliore, rinunciando alle variazioni ed usando una tripartita?

 

 

Per rendere più incisivo l'accompagnamento nella fase stride (cioè basso...accordo....basso ...accordo..) c'è bisogno di qualche semicroma che appoggi la nota del basso altrimenti è un po' statico.

Pensa che mi ero spulciato i tuoi 3 brani dei LAB, e il primo (quello sul tema di Brahms) ha molte similitudini con questo

I tessuti armonici che abbiamo usato sono differenti, ma i movimenti del basso, l’idea delle sostituzioni, etc. hanno molti tratti comuni.

Nel tuo brano per le prime 19 battute al basso non si vedono semicrome. Cosa li non ti ha fatto nascere l’esigenza delle semicrome? Giusto per avere qualche elemento in più di riflessione.

 

Spero di non averti trattato troppo male, in altre circostanze hai mostrato nostalgia per le mie cazziate...eccoti servito...eheh

Per fortuna sei tornato in forma, devo dire che a parte le puntuali risposte, in sintesi ho usato un armonia “vagamente” jazzistica nell’A per staccarmi da un materiale squisitamente tonale. Forse nelle prime intenzioni c’era il desiderio di proseguire su quella linea…ma la strada intrapresa nella seconda parte dell’A mi ha portato a fare un B più intenso e i contenuti dello stesso li ho voluti sfruttare nell’A’.

Penso che avrei fatto meglio a togliere la dicitura Ballad, perché la composizione comunque non si colloca in un contesto jazzistico. Diciamo che mi ero “affezionato” visto che ero partita da li :)

Modificato da Frank
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Frank ha detto: Nel tuo brano per le prime 19 battute al basso non si vedono semicrome. Cosa li non ti ha fatto nascere l’esigenza delle semicrome? Giusto per avere qualche elemento in più di riflessione.

 

In quel caso le semicrome stanno alla mano destra e creano uno scorrere ininterrotto distribuito tra le voci, infatti alle volte passano alla voce intermedia e quando la mano destra si ferma con un accordo tenuto le semicrome passano alla sinistra. Cmq nella B qualche semicroma non ci sarebbe stata male anche nella mia romanza per creare una spinta ritmica maggiore, questo è l'appunto che mi sono fatto rivedendo quella partitura. In realtà non si tratta neanche di semicrome, ci sarebbero volute le biscrome, questione di figurazione prevalente, che in quel caso è proprio la semicroma, quindi ci voleva un sottomultiplo, una figura più breve ancora per creare il senso del sincopato...

E' un po' come quando in armonia classica si dice che le note di passaggio devono essere inferiori all'unità di movimento...

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  • 3 months later...

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