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Piano Concerto - Forum pianoforte

Laboratorio Pianoforte 2012


Frank
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Brano 3 - RaffaeleB

 

Pianisticamente è tranquillamente suonabile, visto che lo hai chiesto.

Andiamo con ordine :

Non vorrei ripetermi, ma sarebbe importante anche la cura della partitura : metti mp a batt. 1 e poi ?

Batt. 11

manca un sol# da qualche parte per capire dove siamo.

Batt. 20

le 4 notine piccole della mano sinistra : manca un # sul secondo mi (non penso che tu voglia farlo ribattere.

 

Il secondo tema : mah, mi sembra troppo allegro e gioviale, visto il carattere patetico del tema principale. Diciamo che il tuo secondo tema sarebbe andato bene in una sonata del 700 e devo dire che la conduzione funziona, ma non è nel carattere del brano.

 

Per la fine invece di chiudere con il secondo tema, io avrei scritto una coda diversa. Se proprio volevi tenere il tuo materiale potevi benissimo prendere il primo tema e variarlo oppure andare con un aggravamento e fiorire la mano sinistra ... tanto per fare qualche esempio. sicuramente finire con il secondo tema sul 1° rivolto dell'accordo fondamentale non va.

 

Stai migliorando, quindi continua così.

 

Per quanto riguarda le notine ho dimenticato di legarle,Insomma non è un tibattuto ma un leggero anticipo sul primo tempo per dare un tiro swingato

 

Poi per quanto riguarda lo stravolgimento del carattere è stata una trovata dixiland :)

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Beh, ma se aveva voglia di essere lento e meditativo, perché dovremmo arrivare noi, un secolo appresso, a dire che "era troppo"...?!? Oh, mamma...!

Da che mondo è mondo, il pubblico può dire quello che vuole quando vuole...non è soggetto al parametro tempo, tanto più che:

 

non è che il buon Sergeji tenesse a lasciare ai posteri, con il brano in questione, un mero compitino d'armonia... ;)

Ma neanche altri del suo livello volevano lasciarci un mero compitino d'armonia (oddio, parliamone) eppure l'effetto può essere diverso ;) Poi non ho detto che non è valido, ma potrò pur annoiarmi e dirlo, no?

e francamente mi hanno annoiato meno alcuni brani qui di perfetti sconosciuti e sullo stesso materiale di partenza :D...magari meno validi ma meno noiosi ;)

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Io ho trovato qualcosa di molto buono in tutti, ciascuno a suo modo.

Non ho ascoltato nulla che mi abbia annoiato ...

e questo è gia di per se positivo.

 

i "vecchi" dei labs hanno un loro percorso, dal quale però non mi pare si siano mossi troppo. Cioè, sono pochi quelli che osano uscire da un percorso certamente rispettabile, ma già ampiamente dichiarato, e che non sembrano tentati dall'osare qualcosa di estraneo alla propria dimensione (se non qui, quando?).

questo è un punto abbastanza controverso ... mi spiego ... ognuno di noi ha un suo stile che esce gioco forza nelle composizioni e questo è inevitabile ... o meglio ... non si può evitare senza scadere nel ridicolo ... io potrei anche scrivere qualcosa di totalmente fuori dai miei schemi, ma probabilmente non lo sentirei più mio, verrebbero a mancare i miei punti di riferimento ... magari ci proverò, ma non posso garantire il risultato ... e poi un compositore deve scrivere quello che gli esce dalla testa.

 

I nuovi mi hanno incuriosito e anche sorpreso; in particolare margherita1, perché nelle troppo poche battute ho sentito che possa essere stato/a troppo intimorito dal certamen, mentre c'è qualche guizzo interessante e personale ancora troppo "compresso". Deve uscire dal "compito", secondo me, e mettersi uno zaino leggero sulle spalle, che consenta di muoversi agilmente: la musica è arte, bisogna guadagnare in scioltezza ed aver fiducia nella personalità che si è in grado di esprimere, senza inutili "timidezze"; insomma a me sembra che qui ci sia qualcosa dai notevoli margini di miglioramento e mi piace aggiungere che, una volta tanto, forse non è solo il caso di studiare armonia ma, invece, di capire la frase, il periodo e la forma in genere (ma il suo spirito, non gli aridi schemi!) quel tanto che basta per sciogliere le briglie e lasciarsi andare con cipiglio artistico.

sottoscrivo

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i "vecchi" dei labs hanno un loro percorso, dal quale però non mi pare si siano mossi troppo

Io trovo qualcosa di evidentemente cambiato in Ale ;)

 

 

I nuovi

In realtà c'è solo Margherita di nuova, forse ti sei perso qualche edizione precedente... pazienta che a fine giugno avrai la possibilità di recuperare qualche ascolto :D

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Però io sarei curioso di sentirla questa bossa ....

 

Sulla questione dell'approccio ai laboratori, diciamo che hanno il vantaggio di consentire di fare scelte più orientate alla creatività o alla didattica, o a entrambe.

Io trovo sempre utile l'aspetto didattico perchè ti consente di confrontare con chiarezza le scelte altrui e ricevere utili pareri sui punti di forza e sui punti deboli del proprio lavoro.

Andare troppo fuori dal seminato non è un problema, ma rischi di ridurre i commenti a un semplice mi piace/non mi piace, come immagino che potrei fare io se ascoltassi la tua bossa.

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Commento al brano 3 di Raffaele

 

Allora, rispetto al primo brano per pf che avevo ascoltato c'è un abisso in meglio e questa è una cosa decisamente positiva, per dirla scherzando, se tu ti mettessi insieme a JazzSession uscirebbe un piccolo capolavoro perchè vi compensate parecchio.

 

Hai messo in campo tante buone idee, melodicamente tira (anche se in alcuni punti è migliorabile) però riscontro ancora delle carenze sul piano dell'armonia.

 

Per quanto riguarda il tanto discusso carattere del secondo tema, anche io lo trovo un po' "esuberante"; senza ammattire, ti bastava proporlo in mi-, ma volendo, senza toccare nulla ed eliminando solo le alterazioni, le tue note ci vanno a nozze con un mi frigio.

Fai un po' di esperimenti in questa direzione, vedrai che già cambiando il carattere del secondo tema ne beneficerà tutta la composizione in termini di coerenza

 

Se invece tu non volessi toccare il B, che mi sembra comunque funzioni meglio dell'A, cambia la natura di questo proponendolo in maggiore ;)

 

Comunque i segni di miglioramento sono visibili, per cui vai avanti così … a distanza di un anno sono curioso di vederti alle prese con il pezzo corale dove puoi scegliere il materiale di partenza.

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Beh, ma se aveva voglia di essere lento e meditativo, perché dovremmo arrivare noi, un secolo appresso, a dire che "era troppo"...?!? Oh, mamma...!

 

Beh, quando è stato buttato nel cesso Grieg ed è stato dato praticamente dell'incapace a Scriabin ... nessuno si è lamentato ;)

Peccato che li si pensava fossero dei forumisti comuni e a sto giro non vi ho fatto strani scherzi.

 

Però vi invito a cercare qualche altra incisione, ce n'è pure un altra sul tubo, ed effettivamente l'interprete in quella versione da un altra chiave di lettura, devo recuperare il link ;)

 

Non ho modo di verificare, dovrebbe essere questa

 

Claudette Sorel: Nocturne in A minor, Op. 10, No. 1

http://www.youtube.com/watch?v=JbSCTdqvi1Y

 

Fatemi sapere.

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Grazie Valchiria, Cristiank83 e CromaDiBrera per l'attenzione

 

in particolare margherita1, perché nelle troppo poche battute ho sentito che possa essere stato/a troppo intimorito dal certamen, mentre c'è qualche guizzo interessante e personale ancora troppo "compresso". Deve uscire dal "compito", secondo me, e mettersi uno zaino leggero sulle spalle, che consenta di muoversi agilmente: la musica è arte, bisogna guadagnare in scioltezza ed aver fiducia nella personalità che si è in grado di esprimere, senza inutili "timidezze"; insomma a me sembra che qui ci sia qualcosa dai notevoli margini di miglioramento e mi piace aggiungere che, una volta tanto, forse non è solo il caso di studiare armonia ma, invece, di capire la frase, il periodo e la forma in genere (ma il suo spirito, non gli aridi schemi!) quel tanto che basta per sciogliere le briglie e lasciarsi andare con cipiglio artistico.

 

Ma io sono già a briglia sciolta, con tutti i miei limiti (non studio da 10 anni), un tema con un contesto armonico così lineare o comunque tonale tardo romantico, melodia cantabile e metrica perfetta dove vuoi che vada a parare senza che risulti pasticciato?

 

Dico, proporre qualcosa come ho sentito fare da Geppino nell'ultimo laboratorio non è una cosa da tutti, portare avanti il materiale è un mestiere non è un esperimento. Io voglio arrivare a scrivere qualcosa di bello, quando una cosa è bella prescinde dal linguaggio, altrimenti Schubert sarebbe da cassare... non trovi?

 

Insomma, dipende da uno cosa cerca nella vita e da come uno si sente realizzato...io tutta sta smania di sperimentare non ce l'ho, anzi, a me piacerebbe imparare a sfrtuttare appieno i contentuti del tema...altrimenti finisce che pasticcerò pure le mie idee e non studierei se mi interessassero i pasticci.

 

Spero di aver chiarito meglio la mia idea e risottolineo, so che ho solo imparare e che mi mancano anni luce da voi che siete molto più bravi ;) ... ma un tema già contiene l'essenza del brano.

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Mi inserisco nella discussione ...

 

... un tema con un contesto armonico così lineare o comunque tonale tardo romantico, melodia cantabile e metrica perfetta dove vuoi che vada a parare senza che risulti pasticciato?

infatti è proprio questo il problema che ci siamo posti all'inizio ... scriviamo tutti sullo stesso tema e vediamo cosa si può tirare fuori ... entro giugno verrà ripubblicato il laboratorio su tema di Scriabin (Ottobre 2011) e vedrai che anche li troverai diverse cosette interessanti.

E' proprio questa la sfida ... restare in ambito tonale, coerenti con il tema, ma scrivere qualcosa di nuovo ed ascoltabile e ti assicuro che è più difficile che scrivere su un tema nuovo.

 

Dico, proporre qualcosa come ho sentito fare da Geppino nell'ultimo laboratorio non è una cosa da tutti, portare avanti il materiale è un mestiere non è un esperimento. Io voglio arrivare a scrivere qualcosa di bello, quando una cosa è bella prescinde dal linguaggio, altrimenti Schubert sarebbe da cassare... non trovi?

Però se noti i brani di Geppino comunque sono ben strutturati, coerenti e filano lisci all'ascolto ... che poi piacciano o no non importa ...

Se ti ostini a voler scrivere qualcosa che piaccia all'ascoltatore e cerchi l'esteriorità, allora hai finito ancora prima di iniziare.

Scrivi quello che senti seguendo il tuo istinto e ricordandoti sempre quello che hai studiato ... poi magari ti esce un brano dissacrante come quello di RaffaeleB e noi ti critichiamo ... amen ... guarda il commento di Frank al brano di RaffaeleB e capirai.

 

Spero di aver chiarito meglio la mia idea e risottolineo, so che ho solo imparare e che mi mancano anni luce da voi che siete molto più bravi ;) ... ma un tema già contiene l'essenza del brano.

prendiamo questo tema di Rachmaninoff e diamolo in mano a Brahms, Chopin e Debussy ... scommettiamo che escono tre brani del tutto diversi tra loro ?

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... poi magari ti esce un brano dissacrante come quello di RaffaeleB e noi ti critichiamo ... amen ... guarda il commento di Frank al brano di RaffaeleB e capirai.

Ma io non ho criticato il fatto che sia dissacrante, ho sottolineato alcuni aspetti tecnici e una riflessione sulla coerenza..che non può essere fatta di sola armonia.

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Ma io non ho criticato il fatto che sia dissacrante, ho sottolineato alcuni aspetti tecnici e una riflessione sulla coerenza..che non può essere fatta di sola armonia.

Sai benissimo che io parlo di critica costruttiva ... comunque hai parlato di mi minore e questo di per se è già un commento forte ... ho provato a suonare in mi minore la parte "dixieland" come la chiama RaffaeleB e il brano assume tutta un'altra atmosfera, che personalmente a me piace di più ed la trovo più consona al tema.

Poi siamo sempre li ... dove sta il limite ?

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Evidentemente mi sono spiegata male :(

 

Però se noti i brani di Geppino comunque sono ben strutturati, coerenti e filano lisci all'ascolto ...

Infatti il mio era un elogio al suo lavoro e spostava il concetto da esperimento verso mestiere ;). L'esperimento ha sempre il sapore di tentativo.

 

Se ti ostini a voler scrivere qualcosa che piaccia all'ascoltatore e cerchi l'esteriorità, allora hai finito ancora prima di iniziare.

Ma io non ho scritto questo, dove lo leggi? E infatti

 

Scrivi quello che senti seguendo il tuo istinto

Ma certo che ho seguito il mio istinto e una mia scelta.

 

prendiamo questo tema di Rachmaninoff e diamolo in mano a Brahms, Chopin e Debussy ... scommettiamo che escono tre brani del tutto diversi tra loro ?

 

Ma io con "un tema già contiene l'essenza del brano", non intendevo che c'è solo una versione ma se scegli di rispettarlo (SCELTA leggittma, no?), allora le elaborazioni saranno diverse ma nelle stesse intenzioni del tema stesso.

 

Io non ho commentato nessun brano, ma sentito l'originale mi sento di dire che pochi l'hanno rispettato veramente e l'unico che l'ha fatto sul serio ha tirato fuori a mio avviso un brano molto credibile e, a dirla tutta, che mi piace più dell'originale...di sicuro nella parte B non c'è storia.

 

Io spero di arrivare a scrivere mie idee e rispettarle ;) In questa ottica voglio essere fedele all'idea stessa ..anche se di altri.

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Ma io non ho scritto questo, dove lo leggi? E infatti

Se dici "vorrei scrivere qualcosa di bello" io capisco forse che vorresti scrivere qualcosa che piace a chi ascolta.

Magari capisco male io ...

 

Ma io con "un tema già contiene l'essenza del brano", non intendevo che c'è solo una versione ma se scegli di rispettarlo (SCELTA leggittma, no?), allora le elaborazioni saranno diverse ma nelle stesse intenzioni del tema stesso.

mi sembra che questo sia stato rlevato più o meno da tutti, te compresa, il che mi fa pensare che comunque un certo tipo di analisi e ragionamenti sia stato fatto da tutti i partecipanti/commentatori.

 

Io non ho commentato nessun brano, ma sentito l'originale mi sento di dire che pochi l'hanno rispettato veramente e l'unico che l'ha fatto sul serio ha tirato fuori a mio avviso un brano molto credibile e, a dirla tutta, che mi piace più dell'originale...

puoi anche sbilanciarti e dire tranquillamente quel'è il brano che consideri più credibile (qualche sospetto ce l'ho) ... qua nessuno di criticherà mai per aver esternato la tua opinione.

 

Io spero di arrivare a scrivere mie idee e rispettarle ;) In questa ottica voglio essere fedele all'idea stessa ..anche se di altri.

dici poco ... :o

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hai parlato di mi minore e questo di per se è già un commento forte ... ho provato a suonare in mi minore la parte "dixieland" come la chiama RaffaeleB e il brano assume tutta un'altra atmosfera, che personalmente a me piace di più ed la trovo più consona al tema.

...e dovresti provare togliendo pure il fa#, con alcuni dovuti aggiustamenti all'accompagnamento che cosa viene fuori?

Io penso che lui abbia scelto Mi+ solo perchè “doveva” presentare il tema nella tonalità della dominante, ma il suo istinto va contro questo suo intento razionale … tanto valeva assecondarlo, vista l’armonia che ha usato, e dare maggiore coesione a tutto.

Chi ha detto che il tradizionale schema della forma sonata classica va bene per un tema di Rachmaninoff? Ok partire da un assetto formale, ma poi plasmarlo al materiale.

Sarebbe interessante studiarsi un po’ le sonate di Chopin in relazione a questo aspetto, magari la n 2 op 35.

 

Poi siamo sempre li ... dove sta il limite ?

Beh, il gusto si forma, e se a Raffaele venisse un giorno un idea come quella di Rach sentirebbe maggiormente il peso della scelta perchè non avrebbe l' "alibi" che il tema non è suo ;)

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Se dici "vorrei scrivere qualcosa di bello" io capisco forse che vorresti scrivere qualcosa che piace a chi ascolta.

Magari capisco male io ...

 

Il bello è soggettivo, se dico bello automaticamente intendo qualcosa che piace a me in primis ;) Se piace a me ho la pretesa (concedetemelo) che piaccia anche ad altri ;) Ma io sono al primo posto :)

 

Il mio effettivamente non mi piace al 100% come risultato ma come direzione si, per cui ho solo da lavorare.

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...e dovresti provare togliendo pure il fa#, con alcuni dovuti aggiustamenti all'accompagnamento che cosa viene fuori?

Io penso che lui abbia scelto Mi+ solo perchè “doveva” presentare il tema nella tonalità della dominante, ma il suo istinto va contro questo suo intento razionale … tanto valeva assecondarlo, vista l’armonia che ha usato, e dare maggiore coesione a tutto.

appena ho un momento ci provo e sottoscrivo ... si è sentito ingabbiato dalla forma "sonata".

 

Chi ha detto che il tradizionale schema della forma sonata classica va bene per un tema di Rachmaninoff? Ok partire da un assetto formale, ma poi plasmarlo al materiale.

Sarebbe interessante studiarsi un po’ le sonate di Chopin in relazione a questo aspetto, magari la n 2 op 35.

Questa è la sonata meno "sonata" di Chopin, infatti con la n. 3 in si minore è ritornato un pò più "tradizionale" se così si può dire di Chopin.

Senza contare l'enigmatico 4° tempo ...

 

Beh, il gusto si forma, e se a Raffaele venisse un giorno un idea come quella di Rach sentirebbe maggiormente il peso della scelta perchè non avrebbe l' "alibi" che il tema non è suo ;)

giust.

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Non pensavo di suscitare un dibattito.

Voglio solamente aggiungere che io nello scrivere il brano ho tentato di stravolgere un poco.

Ma come dicevo tempo fa i brani in minore mi rattristano un poco.

Devo dire la verità apprezzo il brano originale di Rachmaninow.

Capisco che è intriso di molta malinconia che a dire il vero mi resta appiccicata addosso sentendolo.

qualche pagina fa dicevo con convinzione di aver ricercato una atmosfera che strauss ha definito dissacrante.

Può darsi che sia anche dissacrante e me ne rendo conto ascoltando il brano di Rach.

Avevo cominciato con un tempo andante ma mi venivano in mente immagini un po funeree e malinconiche.

Forse è un mio periodo quello di rifuggire da quelle sensazioni.

Per il momento ricerco un po di pace e divertimento.

Comunque grazie delle vostre critiche costruttive sono davvero illuminanti!!!!

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Commento al kirie di Modale

 

Mi piace molto come suona, ho ascoltato negli ultimi mesetti diverse tue proposte e le tracce del tuo stile sono riscontrabili anche in questo lavoro ed è segno di maturità (ma non serve che venga a dirtelo io, penso però che faccia piacere sentirselo dire).

 

Dopo una breve introduzione percepisco la reminiscenza del tema che viene utilizzata durante l’elaborazione basata sull’ “espansione”, nello scorrere della musica, delle sue caratteristiche o di quello che ti è piaciuto “pescare”; chiaramente i tratti più interessanti come i contenuti armonici della terza battuta più le appoggiature preparate caratteristiche della conduzione melodica del tema (che dilatandosi diventano ribattuti e sempre più frequentemente reiterati con altri frammenti melodici) … fusi ad elementi dell’introduzione stessa.

 

Ci sono evidenti punti di tensione e distensione, un brano che funziona bene all’ascolto e suonato anche con decisione, disinvoltura, passione … insomma, si sente che improvvisi per mestiere ;) ed è quello che mi aspetto da uno che ha fatto la tua scelta.

 

Complimenti; sarei curioso e ti invito pubblicamente a partecipare al laboratorio di fine ottobre per la musica da camera, se tu trovassi un paio di musicisti con i quali hai un bel fair play … si tratta di un Trio violino, violoncello e pianoforte.

 

Io la butto li, c’è tempo …

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Eccomi, sono a casa.

 

Ho ascoltato i brani, non ho guardato gli spartiti, in quanto ritengo che l’interpretazione sia un aspetto fondamentale.

 

Ho notato la passione e l’amore con i quali i musicisti di questo forum si sono impegnati e sicuramente ciò rappresenta un fattore di coesione della nostra categoria. Mai come ora vale il proverbio: “per aspera ad astra”. Certo i risultati si ottengono con l’amore per la musica e attraverso l’impegno a 360 gradi nell’ambito dello studio della musica, non trascurando di essa nessun aspetto……la line melodica……la base armonica……..il ritmo……..l’interpretazione……

 

Proprio sulla base del concetto appena espresso, ho elaborato i miei commenti.

 

Cercherò di mettere da parte la mia naturale attitudine verso l’armonia modale per dare un giudizio “tonale”. Sono convinto comunque che,anche se inconsapevolmente, sotto…sotto il parere sarà comuque inquinato, quindi vi prego consideratelo marginale.

 

Comincio da ciò che non mi è piaciuto.

 

In generale ho notato da parte di molti una propensione ad una alternanza reiterata basso accordo piuttosto accentuata che a mio parere crea una delimitazione ritmica incompatibile con la recezione delle varianti armoniche e della line melodica.

 

Tale disposizione si nota meno nel brano di Anonimo e di Frank il quale ha saputo ben dosare l’aspetto ritmico utilizzando spesso dei rallentamenti ed accelerazioni molto garbati e poco percettibili.

 

Dal punto di vista strettamente armonico, ho trovato interessante il brano di Gozzo ed anche quello di Jamsession i quali e soprattutto il primo sono andati oltre le tipiche modulazioni armoniche che caratterizzano molta parte dei brani classici.

 

Dal punto di vista della line ho gradito la costruzione melodica di Frank.

 

Dal punto di vista della interpretazione, del “feeling” o “sensualità”, la performance di Frank è senza dubbio, a mio avviso, quella meno delimitata.

 

Ho notato in tutte le performance degli aspetti positivi che vanno coltivati e degli aspetti negativi che vanno a mio avviso rivisti, in particolare l’aspetto ritmico che a mio parere non deve prevalere sugli altri elementi compositivi, rischiando di soffocarli.

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Grazie Modale per i suggerimenti, forse si intendi ritmo armonico? Perche se tu ti riferissi alla mera scansione ritmica, sai che ad esempio il mio è prodotto da un PC...ai voglia a spiegargli l'agogica :(

 

Se invece di riferissi a quello armonico, però io tutta sta irregolarità nel tema non ce la sento e neppure nello sviluppo originale.

 

Che ne dici?

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