geppino12575 Postato Febbraio 11, 2014 Report Share Postato Febbraio 11, 2014 Se realizzassi un cd che venga poi commercializzato con dei brani fatti con le varie librerie vst di cui sono in possesso, dovrei pagare qualcosa per l'utilizzo delle stesse alle rispettive case produttrici? Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Gerardo Postato Febbraio 11, 2014 Report Share Postato Febbraio 11, 2014 In realtà hai già pagato le licenze, penso proprio che puoi utilizzarle come meglio credi. 1 Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
thesimon Postato Febbraio 11, 2014 Report Share Postato Febbraio 11, 2014 Vai assolutamente tranquillo. Acquistando le librerie sei entrato in possesso delle licenze di utilizzo pertanto tra gli utilizzi rientra anche quello relativo al loro uso all'interno di composizioni per la commercializzazione. Non credere che anche i grossi studi di registrazione al bisogno non utilizzino librerie campionate. Inoltre non riesco ad immaginare a cosa dovrebbe servire acquistare una libreria se poi non la posso usare a fini commerciali... Acquistandola ne detieni tutti i diritti sull'uso. 1 Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Trade1 Postato Febbraio 12, 2014 Report Share Postato Febbraio 12, 2014 ...e poi come stabilire a priori se un CD avrà successo, rimarrà invenduto, è solo un "esercizio". Come dice TheSimon, una volta acquistate ci fai quello che ti pare...per loro è pure pubblicità di ritorno Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Boesendorfer Postato Febbraio 12, 2014 Report Share Postato Febbraio 12, 2014 E' come se uno incidesse un CD suonando su uno Steinway o....un Bösendorfer...... Mica deve pagare qualcosa a chi ha costruito lo strumento. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
CromaDiBrera Postato Febbraio 12, 2014 Report Share Postato Febbraio 12, 2014 Vai assolutamente tranquillo. Acquistando le librerie sei entrato in possesso delle licenze di utilizzo pertanto tra gli utilizzi rientra anche quello relativo al loro uso all'interno di composizioni per la commercializzazione. Non credere che anche i grossi studi di registrazione al bisogno non utilizzino librerie campionate. Inoltre non riesco ad immaginare a cosa dovrebbe servire acquistare una libreria se poi non la posso usare a fini commerciali... Acquistandola ne detieni tutti i diritti sull'uso. Simone, temo che non sia sempre così. Possono essere poste delle condizioni d'uso, come dover dichiarare pubblicamente il loro utilizzo; ma capita addirittura questo (non so se ci siano altri casi): http://www.pipeloops.com/product_info.php?cPath=22&products_id=41 Io, per scrupolo, darei sempre un'occhiata al sito della casa produttrice. 1 Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Exit Postato Febbraio 12, 2014 Report Share Postato Febbraio 12, 2014 Io penso che sia comprensibile che ci sia una dichiarazione verso la casa madre, così verrebbero beccati quelli che usano copie illegali delle librerie...e si tutela - in senso lato - chi paga i prodotti. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
thesimon Postato Febbraio 12, 2014 Report Share Postato Febbraio 12, 2014 Onestamente è la prima volta che mi capita di leggere una cosa del genere... Forse perché vuole passare come una libreria particolare, in senso lato mi pare più che voglia darsi delle arie. La logica secondo me è questa... Compro una libreria pagandola non so quanto, non ho neanche visto; poi non posso realizzare prodotti La domanda sorge spontanea... Ma che sto comprando ? Una libreria per giocarci a casa ? Voglio dire... Se ho la necessità di "giocare" mi bastano i campioni nativi in logic o in kontakt, se spendo una certa cifra per comprare campioni buoni è perché probabilmente mi serve per realizzare un prodotto. È come se entrassi in un negozio dove vendono gli sci, ne compro un paio poi vado in montagna e posso usarli solo per fare le discese sulla pista bianca... "Se vuoi fare una gara su una nera devi chiederci il permesso". Ma che politica di marketing sarebbe ? Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
geppino12575 Postato Febbraio 12, 2014 Autore Report Share Postato Febbraio 12, 2014 Ripensandoci sono giunto a questa conclusione: se io utilizzo una libreria e vendo i miei cd, è la casa produttrice che dovrebbe pagare me, perchè sto facendo diffusione di un loro articolo, soprattutto se il prodotto vende.... Tutti noi sappiamo che esistono siti su cui si trovano questi vst craccati, io non incito all'utilizzo di questi software, ma mi chiedo: chi è che li mette in rete? Sono degli utenti "benefattori" che dopo aver speso centinaia se non migliaia di euro (o dollari) per comprarsi librerie costosissime, li "regalano" agli altri a scopo umanitario..? In realtà le case produttrici hanno tutto l'interesse affinchè si sviluppi il passaparola cosicchè qualcuno possa acquistare il loro prodotto, anche se molti altri si limiteranno a scaricarli. A questo proposito basti pensare che la playstation ha avuto un incremento delle vendite soprattutto in funzione del fatto che è facilmente modificabile per leggere anche i dvd scaricati. Quindi questa storia dei permessi da chiedere mi sembra una "paraculata", una cosa che scrivono nei contratti di licenza ma nella quale non credono neanche loro. Poi mi chiedo: se io sto in Italia, come fa una casa produttrice che magari ha sede in California a citarmi in giudizio, cosa fa, chiede l'estradizione.....??? Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
CromaDiBrera Postato Febbraio 12, 2014 Report Share Postato Febbraio 12, 2014 Onestamente è la prima volta che mi capita di leggere una cosa del genere... Ma certo, sul piano pratico hai assolutamente ragione. Intendevo solo dire che i siti riportano le condizioni d'uso, poi nei fatti ci si può regolare come meglio si crede. Figuriamoci se l'omino della tal casa di campioni si mette ad ascoltare tutti gli audio del globo per perseguire "i trasgressori"...! Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Bianca Postato Febbraio 13, 2014 Report Share Postato Febbraio 13, 2014 Ripensandoci sono giunto a questa conclusione: se io utilizzo una libreria e vendo i miei cd, è la casa produttrice che dovrebbe pagare me, perchè sto facendo diffusione di un loro articolo, soprattutto se il prodotto vende.... Tutti noi sappiamo che esistono siti su cui si trovano questi vst craccati, io non incito all'utilizzo di questi software, ma mi chiedo: chi è che li mette in rete? Sono degli utenti "benefattori" che dopo aver speso centinaia se non migliaia di euro (o dollari) per comprarsi librerie costosissime, li "regalano" agli altri a scopo umanitario..? In realtà le case produttrici hanno tutto l'interesse affinchè si sviluppi il passaparola cosicchè qualcuno possa acquistare il loro prodotto, anche se molti altri si limiteranno a scaricarli. A questo proposito basti pensare che la playstation ha avuto un incremento delle vendite soprattutto in funzione del fatto che è facilmente modificabile per leggere anche i dvd scaricati. Quindi questa storia dei permessi da chiedere mi sembra una "paraculata", una cosa che scrivono nei contratti di licenza ma nella quale non credono neanche loro. Poi mi chiedo: se io sto in Italia, come fa una casa produttrice che magari ha sede in California a citarmi in giudizio, cosa fa, chiede l'estradizione.....??? Lo può fare citandoti in Italia (se ha un dealer o una sede italiana è ancora più facile). Anche tu se vuoi, puoi andare, che so, in Francia prendere un avvocato e fare causa a un residente (certo ci deve essere un motivo plausibile). Comunque resta una cosa assai improbabile, secondo me. Resta da vedere se i cd li vendi da te oppure ti avvali di un canale commerciale, nel caso saranno questi a tutelarsi... Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
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