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Piano Concerto - Forum pianoforte

Laboratorio Fuga 2014


Frank
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In realtà la struttura c'era eccome, ma esta stata talmente "manipolata" elaborata che era difficile capire veramente queli erano i frammenti portanti (che avevano generato quel divertimento) e quelli a riempimento.

 

Perfetto, è esattamente quello che è accaduto nel mio caso: quando ho cominciato a "colorare", mi sono accorto che la manipolazione continua, il voler continuamente limare e correggere, aveva lasciato dei ruderi che andavano restaurati per riacquistare un senso. D'ora in poi, si scrive a colori! :)

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Sai chi è un altro forumista che scrive a colori?  Gozzo. Sei in buona compagnia. Benedetto ctrl-j e figli.

 

... vedrai che guadagnerai anche tempo e sarai più consapevole nell'elaborazione. Diciamo che in uno stile contrappuntistico è molto d'aiuto. Poi il mestiere compensa molto, per cui salvo brani di grandissima complessità, una volta che hai inquadrato la questione, potrai farne pure a meno...salvo appunto se non per fini didattici (magari devi spiegare la tua fuga a qualcuno, così fai prima anche ad una platea di neofiti) :)

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Siccome non sono molto contento di quello che ho fatto (non lo sono mai) e mi pare che ci siano diverse cose da correggere, a tempo perso sto rimettendo mano alla mia fuga e mi sto divertendo con una piccola novità che sto trovando molto utile (almeno per me): quella di assegnare colori diversi a tutti gli incisi e ai membri di frase delle esposizioni, in modo da costringermi a chiedermi da dove vengano ciascuno di quelli che ho usato negli sviluppi successivi. Mi sono accorto, in questo modo, che bastano pochi ritocchi per rendere più espliciti alcuni passaggi, riconducendone i pezzi ai membri già fatti ascoltare (e la cui logica, avendola tessuta io stesso, davo per scontata anche per l'orecchio altrui). Ad averci pensato, lo avrei fatto dall'inizio, in fase di composizione, perché sono certo che ne sarebbe venuto fuori qualcosa di molto diverso e, probabilmente, di più efficace.

Non so se il procedimento vi interessa, ma magari posterò la mia seconda versione (una fuga a colori!) quando l'avrò terminata.

 

Io lo trovo utile, anche se non uso i colori ma un altro metodo, visto che con finale non è agevole usare i colori.

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oppure

 

 

e se ne trovano anche di più funambolici :wacko:

 

comunque, come ho detto, non è molto pratica alla velocità del playback.

Premesso che non ho ancora guardato la tua fuga, nel secondo video non ci sono salti e se noti si tratta per la maggiore di giochi fra pedali neri e bianchi, sempre posizioni ravvicinate e anche le discese avvengono sempre prevedendo il minimo degli spostamenti. Questo non vuol dire che non debbano essere studiate, anzi. Però sicuramente è un virtuosismo praticabile.

 

Nel primo video la nonnetta (@Croma) dove ha le mani nelle pedalate più impegnative? E notare che non c'è mai un incrocio e le distanze e gli spostamente sono, seppur veloci, misurati.

 

Comunque dopo quella di RStrauss darò un occhiata anche alla tua Bianca, giusto per capire quanto è veramente ineseguibile :D

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Quella signora che suona "Il volo del calabrone" alla pedaliera mi ricorda quell'arciere che nel tentativo di destare l'attenzione del sovrano gli fece vedere come centrava un chicco di pisello con una freccia scagliata da 30 metri di distanza. Il sovrano quando vide ciò lo fece uccidere, adducendo come motivazione che uno che spreca la propria vita ad esercitarsi a fare una cosa tanto inutile, non merita di continuare a vivere.......è inutile storpiare un brano che non è nato per un certo strumento e anche se ci si riesce il risultato sarà comunque discutibile, come in questo caso. Su youtube vidi un tale che suonava Donna Lee di Charlie Parker al fagotto, col risultato che si sentivano solo rumori di chiavi e chiavette e non c'era la fluidità che il brano richiede, un po' come in questo caso, e chissà quante ore di esercizio per ottenere questo risultato......

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Premesso che non ho ancora guardato la tua fuga, nel secondo video non ci sono salti e se noti si tratta per la maggiore di giochi fra pedali neri e bianchi, sempre posizioni ravvicinate e anche le discese avvengono sempre prevedendo il minimo degli spostamenti. Questo non vuol dire che non debbano essere studiate, anzi. Però sicuramente è un virtuosismo praticabile.

 

Nel primo video la nonnetta (@Croma) dove ha le mani nelle pedalate più impegnative? E notare che non c'è mai un incrocio e le distanze e gli spostamente sono, seppur veloci, misurati.

 

Comunque dopo quella di RStrauss darò un occhiata anche alla tua Bianca, giusto per capire quanto è veramente ineseguibile :D

 

certo, erano solo due esempi curiosi che ho trovato ^_^. Come ho detto già prima di pubblicarla, ci sono dei passaggi nella mia che col pedale non sono agevoli, a dir poco. Come avrai visto, ho pubblicato lo spartito solo per manuali, che è quello più ortodosso, ed è eseguibile (magari non è facilissimo, ma insomma...). La scrittura su tre righi non deriva dal fatto che intendessi a priori assegnare uno di essi al pedale,ma semplicemente dal fatto che, come avevo detto a Cristian, io trovo più comodo scrivere le voci di una fuga su righi separati.

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E quale altro metodo? Non ce lo dici? Vuoi tenerti tutto per te? :)

 eheh  <_<

no è che non è un gran metodo, insomma cerco di arrangiami. In sostanza uso le parentesi quadre per segnare le frasi e una codifica alfanumerica per indicare l'identificativo  della stessa frase, la sua funzione, le sue relazioni con altre frasi ecc...

Quello che troverei comodo, ma che non ho ancora capito se con finale si può fare, sarebbe poter disporre di bookmark e di link di rimando.

In generale tale codifica può anche precedere la stesura delle note vere e proprie e servire da schema per il brano.

Non so se mi sono spiegata :unsure:  

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Quella signora che suona "Il volo del calabrone" alla pedaliera mi ricorda quell'arciere che nel tentativo di destare l'attenzione del sovrano gli fece vedere come centrava un chicco di pisello con una freccia scagliata da 30 metri di distanza. Il sovrano quando vide ciò lo fece uccidere, adducendo come motivazione che uno che spreca la propria vita ad esercitarsi a fare una cosa tanto inutile, non merita di continuare a vivere.......è inutile storpiare un brano che non è nato per un certo strumento e anche se ci si riesce il risultato sarà comunque discutibile, come in questo caso. Su youtube vidi un tale che suonava Donna Lee di Charlie Parker al fagotto, col risultato che si sentivano solo rumori di chiavi e chiavette e non c'era la fluidità che il brano richiede, un po' come in questo caso, e chissà quante ore di esercizio per ottenere questo risultato......

 

vero, tra l'altro fa anche qualche errore...

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io trovo più comodo scrivere le voci di una fuga su righi separati.

Capisco, ma poi la stesura deve tener conto dell'interprete e nel tuo caso dell'eventuale orchestrazione organistica. Ad esempio, un rigo dedicato al pedale non è obbligatorio ma consigliabile (anche in orchestra) nel caso lo stesso conferisca chiarezza nella lettura della parte. Inoltre puoi rendere più esplicite anche le indicazioni relative ai registri. Insomma, la scrittura serve sempre per chiarire il proprio progetto che deve diventare un brano di musica. Più scrivi e più sarà preciso, meno scrivi e più il risultato sarà approssimato. Ad esempio, la necessità di un registro indipendente da assegnare alla pedaliera non è affatto un dettaglio; per cui è sempre meglio deciderne prima la strumentazione e ovviamente rispettarla.

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 Ad esempio, un rigo dedicato al pedale non è obbligatorio ma consigliabile (anche in orchestra) nel caso lo stesso conferisca chiarezza nella lettura della parte.

 

 

 

questo mi è oscuro, mi puoi chiarire meglio perché mi interessa?

 

>Inoltre puoi rendere più esplicite anche le indicazioni relative ai registri.

Insomma, la scrittura serve sempre per chiarire il proprio progetto che deve diventare un brano di musica. Più scrivi e più sarà preciso, meno scrivi e più il risultato sarà approssimato. Ad esempio, la necessità di un registro indipendente da assegnare alla pedaliera non è affatto un dettaglio; per cui è sempre meglio deciderne prima la strumentazione e ovviamente rispettarla.

 

 

come al solito sono d'accordo. Per quanto riguarda i registri, che ero partita anche con l'idea di metterli una volta deciso di usare l'organo, mi sono guardata un po' di letteratura e ho notato che quasi nessuno li metteva (specie Bach che talvolta usava Oberwerk se non sbaglio per indicare il plenum), così come i fraseggi le legature e le dinamiche (che oltretutto sugli organi sono limitate).

Per quanto riguarda decidere prima la strumentazione sono d'accordo, ma solo in alcuni casi (magari anche la maggioranza :)) ma non sempre.

Nel caso della fuga Funky, dal mio punto di vista, si possono usare vari organici o strumenti (ovviamente con i dovuti accorgimenti e arrangiamenti) e come ho già detto qualche messaggio fa la vedrei bene anche suonata da una banda <_<

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@RStrauss

 

Struttura chiara, la più fuga fra quelle tue che ho sentito fin ora, materiale sicuramente dosato meglio che in precedenza, inoltre riconosco RStrauss; per cui questo lavoro ha i suoi pregi.

 

Faccio lo stesso qualche piccola riflessione nel caso possa venire utile:

 

Nella coda soggetto, a battuta 5 l’ultima nota è un re#, si è appena sentito a metà battuta è un po’ debole,  forse vale la pena valutare  una piccola modifica; già un “si” non sarebbe male.

 

Sistematicamente manca il # al fa nella risposta, è voluto?

 

La parte del pedale a 29, forse non sarebbe stato male valutare di farlo iniziare con una parte più significativa; quando arriva il soggetto a 35 lo enuncia senza troppo respiro ed è un peccato che sia solo la coda di quel frangente.

 

L’arrivo del pedale di dominante a 63 è migliorabile, da un lato a 63 tira più una sesta tedesca che un accordo diminuito, vista la risoluzione a V46; la cosa però più rilevante è il fatto che c’è un cromatismo che trova la sua fermata ideale appunto nel pedale di dominante; peccato aver inserito quegli arpeggi a fine corsa.

In se non ha nulla che non va, però quella riga ha le carte in regola per funzionare meglio..

 

Valutato quello che arriva dopo (armonicamente), a 68 non mi sarei privato  l’opportunità di mettere in battere un bel sol# al contralto. A parte essere più efficace armonicamente ma soprattutto l’aspetto melodico a giovarne, visto che poi si tratta del Soggetto

 

Mi chiarisci l’armonia a battuta 83?

 

Detto ciò, ho ascoltato volentieri il tuo lavoro; mi sembri decisamente migliorato sull'argomento fuga.

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Non riesco a quotare ...

 

Batt. 5

hai ragione ed è successa la stessa cosa anche a batt 8 con il fa#-re# che mi hanno dato da pensare un pò.

 

il fa#

a dire la verità ci ho pensato sopra e so che armonicamente non sarebbe proprio corretto, però senza il # mi piace di più.

 

il pedale a 29

sinceramente avevo pensato di mettere al pedale la testa del soggetto combinata con il frammento del controsoggetto dei manuali ma mi sembrava

di mettere "troppo" e ho optato per un semplice sostegno armonico con ritardo. Magari una pausa prima del soggetto migliorerebbe l'entrata.

 

Pedale a 63

Questo a dire la verità non l'avevo pensato come pedale, ma semplicemente come episodio di collegamento e forse proprio per questo è una delle cose

che funzionano meno.

 

Batt. 68

Ho fatto la variazione per restare in armonia, quindi tu dici di mantenere il soggetto. Questa era una cosa su cui avevo un dubbio di carattere tecnico su quale

delle due soluzioni usare.

 

Batt. 83

tempi 1 e 2 : II grado 1* riv. della scala minore melodica.

Tempi 3 e 4 : settima di dominante.

La battuta precedente usa la scala minore naturale

 

A forza di scrivere e facendo tesoro dei consigli del forum i risultati arrivano.

Grazie come sempre dell'analisi.

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il fa# a dire la verità ci ho pensato sopra e so che armonicamente non sarebbe proprio corretto, però senza il # mi piace di più.

 

Non è scorretto, è un secondo abbassato (presente la scala napoletana?) Dal mio punto di vista basta tenerne conto durante l'armonizzazione. La riflessione però si apre sul senso della risposta in relazione al soggetto.

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Ad esempio, un rigo dedicato al pedale non è obbligatorio ma consigliabile (anche in orchestra) nel caso lo stesso conferisca chiarezza nella lettura della parte. Inoltre puoi rendere più esplicite anche le indicazioni relative ai registri.

quando puoi mi puoi spiegare meglio questo, magari con un esempino. Intendi un basso per per l'indicazione armonica che poi non viene eeguito?

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@Bianca

 

Prima di commentare ho bisogno che contestualizzi meglio la tua scelta del tempo nel playback in relazione all'indicazione di tempo indicata sulla partitura (fra l'altro sai che altri l'hanno usata, ma ne parleremo). Mi spiego meglio, con Finale avresti potuto spingerti molto oltre nella velocità, ma non l'hai fatto...per cui sotto sotto cosa ti ha frentato in questo e qual'è stato l'elemento determinante che ti ha fatto scegliere il tempo che ci hai proposto nell'mp3?

 

io sto ancora aspettando, però :P

Anche Abate mi è sembrato un po' latitante in questo laboratorio  :P 

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io sto ancora aspettando, però :P

Anche Abate mi è sembrato un po' latitante in questo laboratorio  :P

Tu sai che sto per arrivare (e non so se ne sarai felice :) ), sono già entrato nel dettaglio ma a livello di eseguibilità, al tempo del play back (poi parleremo della partitura) è fattibile (ci soo però dei ma! Ma ne parleremo, adesso sono incasinatissimo), si può migliorare ma tolti alcuni punti il resto non presenta abissali difficoltà.

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