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Piano Concerto - Forum pianoforte

Laboratorio Fuga 2014


Frank
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Ma poi cosa c'entra Gedalge?

E' il manuale per eccellenza di chi studia la fuga e in appendice ci sono svariati soggetti di Gedalge stesso e d'autore (stesso discorso per Dubois). Praticamete il soggetto del laboratorio è proposto anche nell'appendice del Gedalge :)

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E' il manuale per eccellenza di chi studia la fuga e in appendice ci sono svariati soggetti di Gedalge stesso e d'autore (stesso discorso per Dubois). Praticamete il soggetto del laboratorio è proposto anche nell'appendice del Gedalge :)

Ne ho sentito parlare, ma non l'ho studiato. Però è interessante notare che il soggetto non è proprio uguale a quello di Mozart. Non che voglia giustificarmi parzialmente, intendiamoci, ma la seconda parte del soggetto (che è diversa) era quella che mi piaceva di meno, soprattutto l'ultima battuta.

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A me sarebbe utile, l'ho ascoltata e mi è piaciuta, forse in alcuni punti mi sembra un po' "affaticata". Probabilmente un mio limite.

 

E' anche vero che, preoccupato del gioco di cambio dei manuali (le pause sono frequenti per questo motivo), forse l'ho fatta troppo lenta. Però forse non si tratta solo di questo e mi piacerebbe capire meglio cosa intendi per "affaticata"; c'è qualche momento dove avverti di più questo aspetto?

 

Mi spiace per le note perché, scherzi a parte, avevo pensato di metterle, ma poi mi sembrava un po' troppo pretenzioso o autoreferenziale sottolineare un'inversione del tema o il contrappunto doppio di una frase. Tra l'altro, anche se qui mi sono impegnato, non sono bravo nell'analisi armonica; ho cercato di piazzare spesso delle seste eccedenti perché sono quelle che sto cercando di studiare ora... :P

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intendi usare hauptwerk direttamente da finale? usi midiyoke?

Non uso midiyoke (che non conosco), ma neanche i file midi.

In pratica, uso Hauptwerk come una qualsiasi piattaforma vst con le sue librerie (Kontakt, Play, Aria o altro) direttamente dal programma di notazione. La cosa interessante è che non è previsto un uso di questo tipo e, persino, girano anche dei programmini sulla rete che promettono di consentire ciò, ma sono inefficaci; io, invece, ho trovato il modo assegnando i canali giusti per i vari manuali e settando Hauptwerk in modo che venga "eseguito" dal programma di notazione.

 

Hauptwerk è una roba di una qualità stratosferica ed è un programma studiato per le esecuzioni dal vivo con una consolle dedicata (composta di manuali, pedali, ecc.). Oppure, puoi importare dei file midi, ma ovviamente poi il risultato è meccanico. Invece, con un programma di notazione (io ho Sibelius 6, ma Finale è lo stesso) e un qualsiasi editor AUDIO (no midi!) come Audacity, Garageband o Reaper (che è il top ed è praticamente gratis) si può evitare la consolle da svariate migliaia di euri (oltre al dover saper suonare l'organo!). Naturalmente, bisogna saper editare un'esecuzione verosimile (cioè espressiva) direttamente sul programma di notazione; e questa è una cosa alla quale ho dedicato molto tempo, ma che molti trascurano.

 

Insomma, a parte il programma di notazione, tutto il resto non costa nulla. E' gratis (ho usato la versione free di Hauptwerk). L'unica libreria che io abbia usato estranea ad Hauptwerk è stata quella del piano, che è il Bosendorfer della East West.

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Anche a me è piaciuta, come dicevo soprattutto la versione dell'organo. Non entro nel merito della forma, ma all'ascolto la trovo gradevole e interessante in alcuni passaggi.

Grazie. :) L'organo, naturalmente (nel senso che è così di sua natura), fa sentire più gli acuti che i bassi; è una questione fisica, di pressione dell'aria. Quindi ha il problema di mascherare un po' il movimento delle voci inferiori; per questo motivo ho cercato di assegnare queste, nei momenti più salienti e compatibilmente alla possibilità di esecuzione reale, al grand organo (e quelle superiori, invece, al positivo). Ho usato il pedale quasi solo come rinforzo del timbro, senza che intervenisse nel gioco delle parti, perché ho visto che anche Bach faceva così... :P

 

A gusto mio, però, lo strumento che rende meglio è il pianoforte. Almeno in questo mio caso.

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Non avevo colto nemmeno io che fosse di Mozart. Ho i miei dubbi ... l'ultima battuta che risolve senza l'appoggiatura mi ha fatto propendere per un'altro autore sempre del periodo. Avrei detto Hummel o Haydn, ma Mozart proprio no.

 

Però mi è piaciuto molto e l'ho scritta per organo (tanto per continuare il ciclo) con registri abbastanza sostanziosi e un pedale che ha una sua vita.

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Non avevo colto nemmeno io che fosse di Mozart. Ho i miei dubbi ... l'ultima battuta che risolve senza l'appoggiatura mi ha fatto propendere per un'altro autore sempre del periodo. Avrei detto Hummel o Haydn, ma Mozart proprio no. Però mi è piaciuto molto e l'ho scritta per organo (tanto per continuare il ciclo) con registri abbastanza sostanziosi e un pedale che ha una sua vita.

 Ma, appunto, l'ultima battuta non è di Mozart (e neanche la penultima). Evidentemente, è frutto di una "revisione" di Gedalge.

 

Per quanto riguarda il pedale, l'idea di assegnargli una voce era venuta anche a me perché Frank, nel primo laboratorio sulla fuga, fece lo stesso. Anzi, avevo preso a fantasticare sulla possibilità di scriverla a cinque voci... Però poi mi sono posto il problema se il soggetto fosse di esecuzione agevole e, dopo essermi letto un po' di cose ed aver visto qualche video sul modo di suonare i pedali, ho concluso che con la tecnica più diffusa (che consiste nel far passare un piede dietro l'altro) sarebbe stato necessario inserire uno stacco dopo la prima nota puntata, il che non è nella scrittura data. Magari non è così e qualsiasi organista mi dimostrerebbe il contrario ma, nel dubbio che il soggetto al pedale risultasse nella realtà un po' "forzoso", ho preferito far tutto sulla tastiera (anche perché non mi era mai riuscito di scrivere una fuga a quattro voci eseguibile a due mani, e mi sembrava di avere un'occasione per superare questa mia imperizia, aumentando al contempo la versatilità nella scelta dello strumento). 

 

P.S. Quella su Bach, che ho scritto sopra, era una battuta; anche se fosse vero (come a me sembra) che non era solito affidare una voce al pedale per le fughe, resta il fatto che le sue sonate a tre per organo dimostrano che non c'è alcun limite ad assegnare linee melodiche alla pedaliera, se non per la possibilità di eseguire certi passaggi. Naturalmente, alternare note ascendenti e discendenti risulta molto più facile rispetto ad una scala di note contigue, o ad un arpeggio sulle triadi.

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Non uso midiyoke (che non conosco), ma neanche i file midi.

In pratica, uso Hauptwerk come una qualsiasi piattaforma vst con le sue librerie (Kontakt, Play, Aria o altro) direttamente dal programma di notazione. La cosa interessante è che non è previsto un uso di questo tipo e, persino, girano anche dei programmini sulla rete che promettono di consentire ciò, ma sono inefficaci; io, invece, ho trovato il modo assegnando i canali giusti per i vari manuali e settando Hauptwerk in modo che venga "eseguito" dal programma di notazione.

 

Hauptwerk è una roba di una qualità stratosferica ed è un programma studiato per le esecuzioni dal vivo con una consolle dedicata (composta di manuali, pedali, ecc.). Oppure, puoi importare dei file midi, ma ovviamente poi il risultato è meccanico. Invece, con un programma di notazione (io ho Sibelius 6, ma Finale è lo stesso) e un qualsiasi editor AUDIO (no midi!) come Audacity, Garageband o Reaper (che è il top ed è praticamente gratis) si può evitare la consolle da svariate migliaia di euri (oltre al dover saper suonare l'organo!). Naturalmente, bisogna saper editare un'esecuzione verosimile (cioè espressiva) direttamente sul programma di notazione; e questa è una cosa alla quale ho dedicato molto tempo, ma che molti trascurano.

 

Insomma, a parte il programma di notazione, tutto il resto non costa nulla. E' gratis (ho usato la versione free di Hauptwerk). L'unica libreria che io abbia usato estranea ad Hauptwerk è stata quella del piano, che è il Bosendorfer della East West.

 

Cioè vuoi dire che riesci a caricare Hauptwerk in finale? io ci avevo provato ma non aveva funzionato, mi pare, e come dici, con il midi diventava troppo meccanico.

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Bella la campana della chiesa. è molto suggestiva. Immagino la scena. Con la chiesa vuota in penombra
a luci spente. Una sola luce squarcia lo spartito poggiato sul leggio. La luce carezza il volto di quel musicista che di nascosto era entrato dal retro della chiesa con degli spartiti nascosti dentro la giacca per avverare il suo desiderio. Suonare l'organo della chiesetta di sant'Ignazio. Profanare di nascosto quell'organo che si era spinto a suonare alleluia o Il signore è la mia salvezza.

<Finalmente musica> disse l'organo dentro di sè. Erano anni che non ne sentivo così. L'organo si ripuliva dalle ragnatele. Le canne mai usate finalmente con il getto dell'aria si svuotavano di polvere e di ragnatela, mentre il musicista starnutiva, allergico a quella polvere stantia che tanto odiava.

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Mi spiace per le note perché, scherzi a parte, avevo pensato di metterle, ma poi mi sembrava un po' troppo pretenzioso o autoreferenziale sottolineare un'inversione del tema o il contrappunto doppio di una frase. Tra l'altro, anche se qui mi sono impegnato, non sono bravo nell'analisi armonica; ho cercato di piazzare spesso delle seste eccedenti perché sono quelle che sto cercando di studiare ora... :P

Intanto grazie. Più che altro, a parte le entrate del Tema...se hai elaborato qualche frammento in particolare e a quale battuta. Tutto qui. L'armonia che usi per me  è già troppo avanti :)

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Sono emersi diversi discorsi interessanti e utili, parto dal primo e quello relativo al Soggetto (in allegato l'originale).

 

Secondo me Gedalge si è sentito in dovere, per esigenze didattiche, di ridurre un po' il numero di battute...sostenere una fuga attorno alle 6 battute non è poco per un allievo alle prime armi. Praticamente ha solo tolto 2/4 alla quarta battuta contraendo il disegno originale e togliendo una ripetizione. Questo secondo me è troppo poco per considerarlo un "abbruttimento", tanto più che è una parte molto interessante (con possibili bei risvolti armonici) ma soprattutto (originale o no) è la parte più  difficile del soggetto da gestire. Causa 3 difficoltà diverse: trovare un CS efficace, valutare bene le mutazioni della risposta (e cosa può succedere nel cambio di modo) e chiudere quel procedimento finale che rende "schiavi" per la sua efficacia.

 

Premesso questo...

Soggetto Fuga Mozart.PNG

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Per quanto riguarda il pedale, l'idea di assegnargli una voce era venuta anche a me perché Frank, nel primo laboratorio sulla fuga, fece lo stesso. Anzi, avevo preso a fantasticare sulla possibilità di scriverla a cinque voci... Però poi mi sono posto il problema se il soggetto fosse di esecuzione agevole e, dopo essermi letto un po' di cose ed aver visto qualche video sul modo di suonare i pedali, ho concluso che con la tecnica più diffusa (che consiste nel far passare un piede dietro l'altro) sarebbe stato necessario inserire uno stacco dopo la prima nota puntata, il che non è nella scrittura data. Magari non è così e qualsiasi organista mi dimostrerebbe il contrario ma, nel dubbio che il soggetto al pedale risultasse nella realtà un po' "forzoso", ho preferito far tutto sulla tastiera (anche perché non mi era mai riuscito di scrivere una fuga a quattro voci eseguibile a due mani, e mi sembrava di avere un'occasione per superare questa mia imperizia, aumentando al contempo la versatilità nella scelta dello strumento). 

 

Hai provato a mettere il secondo layer del basso sul pedale e fare un playback con Hauptwerk?

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Ho ascoltato gli elaborati di Cristiank83 e CromaDiBrera, tutte e due ottimi lavori ma con sostanziali differenze: quello di Cristiank in effetti risulta (a mio parere) un lavoro "controllato", come aveva anche dichiarato, più accademico che libero, e questo si evince ascoltandolo, è molto regolare, piacevole, regolare e fluido, molto ben fatto comunque.

Quello di Croma è più azzardato, come quasi ogni suo lavoro, e devo dire che la peculiarità di questo lavoro è quella di dare l'impressione di andare in una direzione, ma in definitiva non intraprendere mai un percorso preciso, definito, e la scrittura questo (sempre a mio avviso) fa percepire, e sarà che essendo incline ai "processi indefiniti", lo percepisco molto bene.

Detto questo, per il momento complimenti a tutti e due.

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Cioè vuoi dire che riesci a caricare Hauptwerk in finale? io ci avevo provato ma non aveva funzionato, mi pare, e come dici, con il midi diventava troppo meccanico.

Sì, anche se, come ho scritto, io ho Sibelius e non Finale; in ogni caso, il sistema da seguire è lo stesso. In pratica, funziona così: quando installi Hauptwerk, ad ogni domanda su come vuoi usarlo devi rispondere che lo userai via sequencer/MIDI. In particolare, sotto il menù "General Settings", alla voce MIDI Ports devi attivare la seconda opzione ("sequencer" anziché "console") sia per l'IN che per l'OUT. Poi prova ad assegnare i canali del mixer di finale nel seguente modo: Canale 1 alla pedaliera; Canale 2 al Grand Organo, e i canali successivi ai manuali via via superiori (se ce ne sono); ovviamente, questo vuol dire dover scrivere separatamente ciascuna coppia di righi per ogni singolo manuale (ai pedali, cioè al canale 1, potrai invece inserire in partitura anche il solo rigo in chiave di fa). Io, infatti, ho dovuto scrivere una partitura a parte per l'esecuzione, diversa da quella per la lettura che ho postato qui.

Per far suonare quello che scrivi, non dovrai aprire Hauptwerk dalla finestra del mixer di Finale (o di Sibelius), ma dovrai attivarlo a parte, cliccando direttamente sulla sua icona come se volessi caricarlo per suonarlo live. 

Poi c'è la questione del recording, cioè del come ottenere un file audio: non si possono usare le funzioni preposte di Finale o di Sibelius, ma il "registratore" interno di Hauptwerk (menù "recording"), il quale è in grado di ottenere una registrazione di tutto quello che suoni (e anche dei registri che attivi "manualmente" con il mouse); cioè: si avvia la registrazione e poi si fa partire il Play del programma di notazione, come per risentire quello che si è scritto (e nel corso di questa, se necessario, si attivano o disattivano dei registri all'occorrenza, in tempo reale come se si stesse suonando); al termine, si torna nel menù recording e si ferma la registrazione. Il programma di editing audio, a questo punto, è utile per tagliare la testa e la coda del file... E lo è anche per convertire la frequenza di campionamento, visto che il file audio che otterrai è a 48 KHz e non a 44.1... Poi è utile anche per mixare i registri che non si riescono a caricare contemporaneamente per limiti di memoria e... molto altro ancora.

 

Comunque, se tu od altri vorrete provarci e non vi è chiaro qualcosa, chiedete pure. Le librerie di Hauptwerk da poter scaricare ed usare gratuitamente sono diverse decine...! Come questo qui, per esempio (guardate il video alla sezione "media"!) : http://www.dlugakoscielna.net/

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Hai provato a mettere il secondo layer del basso sul pedale e fare un playback con Hauptwerk?

All'inizio ci avevo provato, però poi devi assegnare la durata delle note come sarebbero realmente, per ottenere un effetto realistico; per questo mi sono preoccupato della "diteggiatura" dei piedi (ma come si dirà...? :) ) e mi è sembrato che il fraseggio non funzionasse anche perché, secondo me, deve essere condiviso pure nelle altre voci; poi c'è il problema di doverlo fare con un registro adeguatamente sonoro (come un fagotto o un posaume, per esempio), il che significa dover "pompare" anche i manuali. Insomma, alla fine non mi convinceva anche per una semplice questione di gusto, forse perché preferisco le dimensioni più intime (anche nel pianoforte, per dire, dove ho usato spesso il pedale a una corda, più o meno in corrispondenza del ricorso al positivo; quindi come se fosse un manuale a parte del pianoforte).

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Intanto grazie. Più che altro, a parte le entrate del Tema...se hai elaborato qualche frammento in particolare e a quale battuta. Tutto qui. L'armonia che usi per me  è già troppo avanti :)

 

Ci provo, ma mi sa che scriverò un bel po' di scemenze:

 

Le battute 17/20 vengono riproposte in contrappunto doppio tra soprano e contralto nelle 49/52.

 

Il soprano della 21 nasce (anche se molto variata) da un'inversione della 4a battuta del soggetto; il modo in cui questa sfocia nella risposta viene isolato e ostinatamente ripetuto nelle battute 21/22 (al tenore) e nella 23 al contralto.

 

Da 26 il soprano ripropone il soggetto variato (ma qui ho commesso un errore: sarebbe stato molto più elegante tenere il do iniziale e riproporlo più integro, arrangiandomi in qualche modo con le altre voci per ottenere un effetto simile...), fino a quando (29) contralto e tenore lo riprendono con un accenno di canone a specchio (poi, in 30/31, tra soprano e basso).

 

In 32 viene ripresa la coda del soggetto che porta ad una serie di episodi modulanti (a 33, sesta eccedente italiana), fino a 36.

 

A 37, ripresa del soggetto in Mi bemolle maggiore (al tenore), con sovrapposizione di diverse figure precedenti da parte delle altre voci.

 

A 40/41, riesposizione del soggetto inverso al soprano, poi variato, insieme ad una riesposizione variata del tenore che procede sostanzialmente in rapporto di terze, mentre il basso tiene un pedale comune agli accordi di Fa minore e diminuito.

 

Da 45, ripresa del soggetto (variato) al basso, con sovrapposizione di figure precedenti nelle altre voci. Per 49/52, vedi quanto scritto per 17/20

(Una delle idee che mi sono passate per la testa in corso d'opera, che poi non sono riuscito a sostenere, era quella di utilizzare questa frase come un elemento ricorrente di rondò, per la serie “fàmolo strano”...!).

 

A 53/54, il soggetto viene ripreso dal contralto mentre il tenore compie un piccolo stretto riaccennandolo all'inverso. A 56, Il soggetto viene riproposto al basso, attraverso un andamento armonico più “luminoso, sostanzialmente in maggiore.

 

A 66/67, la cadenza finale coincide con un piccolo stretto (soprano, basso e contralto), accennato sul soggetto (ma proprio solo un “ammiccamento”) e molto ravvicinato, nella dominante della tonalità d'impianto.

P.S. Io scrivo sempre "un piccolo stretto" perché mi pare che come li faccio io siano 'na str...ta, ma diciamo che ci ho provato...

 

Finale (68) con terza piccarda.

 

 

...E non sparate sul pianista, eh? :)

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Bella la campana della chiesa. è molto suggestiva. Immagino la scena. Con la chiesa vuota in penombra

a luci spente. Una sola luce squarcia lo spartito poggiato sul leggio. La luce carezza il volto di quel musicista che di nascosto era entrato dal retro della chiesa con degli spartiti nascosti dentro la giacca per avverare il suo desiderio. Suonare l'organo della chiesetta di sant'Ignazio. Profanare di nascosto quell'organo che si era spinto a suonare alleluia o Il signore è la mia salvezza.

<Finalmente musica> disse l'organo dentro di sè. Erano anni che non ne sentivo così. L'organo si ripuliva dalle ragnatele. Le canne mai usate finalmente con il getto dell'aria si svuotavano di polvere e di ragnatela, mentre il musicista starnutiva, allergico a quella polvere stantia che tanto odiava.

 

Eh, ma sei un poeta! Guardati un po' le foto, è proprio come scrivi tu! (clicca anche sulle varie voci correlate, nel menù a sinistra)

 

http://www.hauptwerk.nl/historyoosterwijtwerden.php

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@Croma, mi permetto di dire qualcosa perchè immagino sia uno che apprezza. Sarebbe molto più comodo, sbrigativo e meno "rischioso" scrivere: "gradevole"

 

Ho dato un occhiata alla tua partitura, questa fuga ha 2 anime, quella strutturata dell'esposizione e quella destrutturata del resto.

 

Io soffro di più nella parte strutturata per alcuni motivi:

 

- La risposta non è molto efficace nel finale, termina con "re fa mi re" ma tira meno ad esempio di "re# do si la".

- A proposito di Risposta, istintivamente l'hai chiusa meglio del soggetto. A battuta 5 quel frammento di scala discendete che porta a “la” è un po' "debole".

 

Secondo me la gestione dell'elemento conclusivo del Soggetto che meno ti è piaciuto in questa parte ti ha costretto anche a collegamenti armonici un po' al  limite.

 

Io qui ci lavorerei ancora un po' ricercando soluzioni più efficaci anche in funzione di quello che verrà. Ad esempio un primo episodio fra l'esposizione di S e R a Soprano e Contralto...e il secondo giro fra Tenore e Basso.

 

Come dicevo la seconda parte è più destrutturata, per me è un pregio ed è un segno di rinnovamento. Devo dire che la rinuncia alla coda del Soggetto ti ha messo a tuo agio anche sotto il piano armonico.

 

A proposito degli stretti, hai avviato a 66 tale procedimento. Io qui ci lavorerei ancora. Perchè non pensare ad un pedale di dominante, poi imitato su uno a seguire di tonica? Intendo senza allungare troppo ma ulteriormente ottimizzando al resa del materiale, con una scala ascendente si può fare di tutto negli strettti.

 

Questo ovviamente in generale, secondo me dopo aver migliorato questi macro aspetti, potrebbero esserci ancora degli altri margini di miglioramento. Ad esempio hai fatto uso delle pause, questo è un punto a favore, ma posizionarle in modo più strategico (ad esempio prima dell’annuncio di un elemento portante della composizione) ti può permettere di valorizzare meglio gli elementi tematici e ha una serie di altri risvolti favorevoli .

 

Dimenticavo, facevi cenno al fatto che trovi più riuscita la versione per pianoforte, uno dei motivi può essere il decadimento del suono che smussa alcuni spigoli che l'organo mette ben in evidenza, visto che ogni suono viene appunto tenuto per tutto il suo valore. E in effetti, seppur più ad ampio raggio, Schumann nelle sue regole di vita musicale faceva cenno a questa questione.

 

Comunque sia, tecnicismi a parte, ho ascoltato volentieri il tuo brano...era un po' che mancavi ai LAB :)

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Sì, anche se, come ho scritto, io ho Sibelius e non Finale; in ogni caso, il sistema da seguire è lo stesso. In pratica, funziona così: quando installi Hauptwerk, ad ogni domanda su come vuoi usarlo devi rispondere che lo userai via sequencer/MIDI. In particolare, sotto il menù "General Settings", alla voce MIDI Ports devi attivare la seconda opzione ("sequencer" anziché "console") sia per l'IN che per l'OUT. Poi prova ad assegnare i canali del mixer di finale nel seguente modo: Canale 1 alla pedaliera; Canale 2 al Grand Organo, e i canali successivi ai manuali via via superiori (se ce ne sono); ovviamente, questo vuol dire dover scrivere separatamente ciascuna coppia di righi per ogni singolo manuale (ai pedali, cioè al canale 1, potrai invece inserire in partitura anche il solo rigo in chiave di fa). Io, infatti, ho dovuto scrivere una partitura a parte per l'esecuzione, diversa da quella per la lettura che ho postato qui.

Per far suonare quello che scrivi, non dovrai aprire Hauptwerk dalla finestra del mixer di Finale (o di Sibelius), ma dovrai attivarlo a parte, cliccando direttamente sulla sua icona come se volessi caricarlo per suonarlo live. 

Poi c'è la questione del recording, cioè del come ottenere un file audio: non si possono usare le funzioni preposte di Finale o di Sibelius, ma il "registratore" interno di Hauptwerk (menù "recording"), il quale è in grado di ottenere una registrazione di tutto quello che suoni (e anche dei registri che attivi "manualmente" con il mouse); cioè: si avvia la registrazione e poi si fa partire il Play del programma di notazione, come per risentire quello che si è scritto (e nel corso di questa, se necessario, si attivano o disattivano dei registri all'occorrenza, in tempo reale come se si stesse suonando); al termine, si torna nel menù recording e si ferma la registrazione. Il programma di editing audio, a questo punto, è utile per tagliare la testa e la coda del file... E lo è anche per convertire la frequenza di campionamento, visto che il file audio che otterrai è a 48 KHz e non a 44.1... Poi è utile anche per mixare i registri che non si riescono a caricare contemporaneamente per limiti di memoria e... molto altro ancora.

 

Comunque, se tu od altri vorrete provarci e non vi è chiaro qualcosa, chiedete pure. Le librerie di Hauptwerk da poter scaricare ed usare gratuitamente sono diverse decine...! Come questo qui, per esempio (guardate il video alla sezione "media"!) : http://www.dlugakoscielna.net/

Ci provo, così magari non riesco ad arrivare nemmeno per il 15 con una cosa che ho finito mesi fa :D

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