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Piano Concerto - Forum pianoforte

Brian Eno: Music For Airport


Chopin
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Leggevo sul Giornale della Musica un intervista a Brian Eno dove parlava tra le altre cose della sua Music for airport, raccontando che gli era venuta l'ispirazione in un aeroporto (Colonia) dove l'unica musica che si sentiva era una canzone pop e per lui non era la musica adatta a quell'ambiente e allora ne ha creata una lui... ora la sto ascoltando:

 

http://www.youtube.com/watch?v=ALvc2ivuxeI

 

ma è terribile!!! In un aeroporto una musica così neanche si sente con il rumore che c'è e poi in un eventuale sala chiusa dove si potesse ascoltare più tranquillamente, un passeggero in attesa del volo si addormenta e rischia di perdere l'aereo!

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a me personalmente piace. non riesco a disprezzare così tanto questo brano. mi sembra ovvio che non sia un brano di particolare levatura.

ma credo che non sia neanche poi tanto banale. a me piace perchè è un pezzo timbrico che utilizza le risonanze di un semplice circuito armonico. l'idea di base, secondo me, è interessante....e devo dire che anche il prodotto musicale, a me, non dispiace (a qualsiasi livello di ascolto).

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ma è terribile!!! In un aeroporto una musica così neanche si sente con il rumore che c'è

 

Allo stato attuale attendere ad esempio un treno alla stazione si rivela un incubo: pubblicità continua a rotazione, aspettando un'ora capita di sentire lo stesso spot per otto volte, una follia che, a mio avviso, tende a rendere aggressivi!

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Del resto anche l'idea "di base" della quinta di Beethoven è carina...sol sol sol mib ;) ... forse serve anche il resto per diventare qualcosa di fondamentale ...

 

ma mi volete spiegare perché diamine non vi limitate MAI a dire "a me non piace" e arrivate sempre a cose tipo "a me non piace, il compositore è un idiota assoluto, chiunque lo ascolta meriterebbe di morire in carcere e il successo di questo pezzo è la causa di tutti i mali dell'universo"????!!!!!

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questo è un discorso più coerente e più consapevole, che condivido.

considerando che si tratta di musica funzionale (e non di musica assoluta), considerando che l'idea generatrice è semplice ma interessante (per alcuni, per altri meno), al di là dei gusti personali, secondo me, il brano in questione ha in se alcuni elementi esteticamente oggettivi che ne danno una certa 'dignità artistica' che trascende i gusti e i pareri personali.

ovvio che poi tale dignità non sarà alla pari di una 5a di beethoven, per esempio; ma nemmeno alla pari con quella della "società dei magnaccioni".

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Brian Eno ha scritto alcuni dei saggi più interessanti del secondo '900 e la musica ambient è un successo internazionale da decenni. Per altro, si basa si musiche molto complesse e filosoficamente pregnanti come la musica indiana, la drone music, la musica minimalista. Eno è stato uno dei primi fan famosi di La Monte Young, e anche solo per questo ha il mio totale rispetto. Tutte le sue produzioni sono state grandissimi successi internazionali, che poi questo possa essere messo all'interno di un sistema rock-pop o di un sistema classico questa è un'altra questione.

E, Dino, a me non interessa se ti piace o meno la musica contemporanea. Per me parlar male di un musicista, anche se non mi piace, è sempre e comunque sbagliato

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Per me parlar male di un musicista, anche se non mi piace, è sempre e comunque sbagliato

 

Se posso permettermi anche il contrario, parlarne bene se a uno piace, e infatti:

 

E ovviamente a me piace :)

 

Premesso ciò,

 

Brian Eno ha scritto alcuni dei saggi più interessanti del secondo '900

...però si paralva di musica, non di teoria ;)

Anche Gedalge lo studiano tutti...ma le fughe belle (visto che si parla di gusti) le ha scritte Bach, Ma anche Liszt, Franck, etc. ;)

 

la musica ambient è un successo internazionale da decenni.

Beh, da quello che leggo si parlava di Music For Airport, non del genere ...poi si è insinuato il "germe" estetico che ha fatto precipitare il discorso su di tutta un erba un fascio. A me francamente mi annoia molto sto (SPECIFICO) brano e l'autore può aver scritto i migliori trattati della terra...che sono affari suoi ;)

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Talentuoso, gran parte della mia stizza è riferita a questo commento di Dino

 

E' un brano del 1978 che indubbiamente fa pena, su questo non ci piove. Io non vedo perché debba esserci musica diffusa ovunque. Per far lavorare i musicisti scarsi?

 

"fa pena" non significa "a me non piace"; sul fatto che "su questo non ci piove" ho cercato di dare almeno un'opinione diversa, argomentandola, anche se poco, dal punto di vista accademico (e a quello si riferiscono gli accenni alle basi estetiche e agli scritti di Eno) ma mettendola soprattutto nel campo dei gusti (se voi dite che non vi piace non capisco perché io non debba dire che mi piace.

Ancora di più, poi, mi schiero contro il riferimento ai musicisti scarsi.

Sarò aggressivo e sincero. Per me chi parla in questo modo di qualsiasi altro artista sulla faccia della terra, chi dopo aver detto "non mi piace" aggiunge "è scarso" è semplicemente frustrato, maleducato e saccente. Continuo ad essere uno che parla in modo molto pacato di Allevi, pur non apprezzando la sua musica, e più di una volta ho "sfidato" miei amici musicisti e musicologi ad argomentare davvero l'inferiorità musicale di Allevi, basandosi sull'analisi dei suoi pezzi e sulle sue dichiarazioni di poetica. A pelle mi fa orrore la dimensione di una discussione di un forum in cui un gruppettino di sfigati nerd (me compreso) si riuniscono per parlar male dell'universo mondo, facendo battutine sceme sul lavoro di altri. E' una questione di civiltà, di educazione. Tempo fa criticai fortemente un giornalista per aver fatto un'introduzione "musicologica" in un concerto a Cremona. Ho detto, parole testuali, che nella città dei musicologi si poteva negare il palco a uno che musicologo non era. Un'affermazione anche pacata, in un certo senso. Una persona che ne sapeva più di me mi ha detto che la mia affermazione era fascista. E aveva ragione. Mi sono vergognato e ho aggiustato il tiro. Il mio gusto, il mio giudizio, per quanto argomentato e supportato da studi, è personale, parziale e, spesso, non richiesto. Bisognerebbe darsi una calmata, insomma.

In questo senso, immagino che ci sia bisogno di ben poca forza argomentativa per rispondere a Talentuoso sulla possibilità di parlar bene di qualcuno che ti piace... l'azione negativa provoca un danno, quella positiva no. Ma nel mio usare l'espressione "parlar male" volevo intendere infierire inutilmente, trasformando quello che è un giudizio soggettivo in un giudizio assoluto, di quelli che spesso accomunano figli, animali domestici e vicini di casa. A me questo tipo di giudizi non piacciono, li considero offese, non giudizi. Non sono interessanti opinioni argomentate, sono parolacce, esclamazioni. Non stai dicendo "ragazzi, ora vi spiego perché questa persona ha truffato il mondo intero", stai solo dicendo "m*rda! C*lo!". Il valore informativo di "qui non ci piove" è nullo, la frase significa "questa opinione è inargomentabile, vera per assunto e chiunque dirà il contrario verrà censurato". Sto portando il discorso all'estremo, come fece il tipo che mi diede del fascista, per farvi capire che a dire che una cosa fa schifo non ci vuole la scienza infusa, non dimostriamo di essere grandi persone e bravi musicisti. A dire che una cosa ci piace, invece, infondiamo positività e riaffermiamo il vero scopo della musica: farci stare bene.

Questo non significa che non si abbia diritto ai propri gusti. A me Allevi non piace, non mi piace Bocelli, non mi piace Massenet, non mi piace la Nina pazza per amore di Paisiello, non mi piace Fabri Fibra. Ma non per questo considero tutte queste persone compositori scarsi, truffatori, arricchiti e altre robe del genere...

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per musica assoluta (thallo conferma o smentisci quello che sto per dire) si intende tutta quella musica libera da funzioni specifiche, musica esclusivamente da ascoltare e fine a se stessa insomma.

 

esempi di musica funzionale: commenti sonori di una scena lirica, colonna sonora di un film e/o di uno spot pubblicitario, un intermezzo pianistico (per l'intrattenimento in un salottiero incontro di intellettuali dell'800), un valzer (che per sua natura nasce con lo scopo di accompagnare un preciso passo di danza), brano virtuosistico (allo scopo di mettere in evidenza sia la creatività del compositore che l'agilità tecnica dell'esecutore/interprete), ecc.

 

esempi di musica assoluta: tutta la musica che fa riferimento alla forma-sonata (sonata, quartetto, sinfonia, concerto), ecc. ecc. ecc.

 

attenzione: qualsiasi brano musicale, preso nel suo 'valore assoluto' potrebbe essere catalogato come 'musica funzionale' o 'musica assoluta'. per poter definire chiaramente l' 'indole' di una composizione musicale occorre contestualizzarla in base al contesto storico. una sinfonia di beethoven potrebbe essere utilizzata come colonna sonora di un film, ma non per questo essa è definibile come 'musica funzionale' perchè è stata composta in un altro periodo storico, in un altro contesto storico e per un altro motivo.

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silbermann, potresti essere più specifico? a quale opera ti riferisci?

 

vorrei che fosse chiaro che tra 'musica funzionale' e 'musica assoluta' non esiste alcun legame gerarchico di importanza, se si considera la finalità. naturalmente il discorso cambia se si fa riferimento ai parametri estetici oggettivi tipici e topici di ciascun brano musicale confrontato.

 

in realtà il concetto di 'musica assoluta' è sinonimo di periodo classico ('700), quando nell'arte si cercava la perfezione, l'equilibrio, la simmetria, ecc. così ad un certo punto molta musica classica (ossia del periodo classico) pareva essere stata scritta da un unico compositore e la reazione artistica a tale eccessiva omogeneità fu il romanticismo.

 

quindi ho utilizzato impropriamente un termine storiografico, ma la sostanza del mio intervento non cambia, nel senso che in ogni epoca è stata scritta musica da ascolto e musica finalizzata.

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Negli ultimi anni di vita Bach si dedica a una creazione musicale più razionale ed astratta; “L’offerta musicale”, “L’arte della fuga” e “Le variazioni Goldberg”, a parte costituire la summa dell’arte bachiana...questa astrazione l'associavo al discorso musica assoluta.

 

Ma tu cosa dici a tal proposito?

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Scala, tutto giusto. Ma provo a riformulare per inserire un po' meglio nel discorso storico.

Il concetto di "musica assoluta" è un concetto ROMANTICO. I romantici (scrittori, poeti e filosofi, non musicisti) hanno elaborato una serie di estetiche dell'ineffabile, di teorie per cui l'unico linguaggio dell'assoluto è la musica. Conseguenza di questa estetica della musica come linguaggio supremo è la denigrazione di ogni forma musicale che 1) preveda l'uso della voce o, più precisamente, di un testo linguistico 2) preveda l'uso della musica in veste funzionale 3) sia, in un certo senso, la messa in musica di un testo o una situazione. La musica assoluta, quindi, è musica strumentale senza legami funzionali e che comunichi, possibilmente, significati musicali (non referenziali).

La musica funzionale, come diceva Scalaquaranta, è quella che "serve" a qualcosa o sta di contorno a qualcosa. E' musica funzionale la musica da ballo, la musica liturgica e sacra, la musica di scena. Nel romanticismo diminuisce drasticamente il numero di composizioni sacre, anche perché si dà per assunto che tutta la musica sia sacra. Ma vale la pena sottolineare ancora come il concetto di musica assoluta sia stato elaborato soprattutto dai teorici del romanticismo, non tanto dai compositori. Per quanto a parole un po' tutti abbiano parlato male dell'opera e nessuno avesse incarichi "religiosi", in realtà molti romantici hanno scritto opere e altrettanti hanno scritto composizioni sacre. Per non parlare, poi, delle varie composizioni corali, liederistiche, didattiche etc etc

La situazione della musica referenziale, poi, dà davvero l'idea della distanza tra teoria e pratica. Hanslick fu il grande propugnatore dell'idea che la musica dovesse comunicare solo significati musicali. Cioè, non è bello Vivaldi che fa fare i trilli ai violini come se fossero fringuelli, ma è bello Brahms che non comunica nulla di preciso, solo "bello musicale". Nel secchio della spazzatura di Hanslick andrebbero messi praticamente tutti i poemi sinfonici, molte ouverture, moltissimi pezzi caratteristici basati su testi, quadri, scene. La musica assoluta prende come modello le forme da camera pure (quartetto, che è praticamente l'unica forma da camera ottocentesca) e le forme orchestrali classiche (sinfonia e concerto). C'è spazio per altro, ma poco altro...

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per sildermann:

non conoscendo a sufficienza le opere di bach che hai citato, non mi sento in grado di esprimermi in modo chiaro a riguardo.

come avrete capito a volte faccio un pò a cazzotti con la storia della musica. a parte questo però mi pare di ricordare qualche

informazione utile per far muovere l'ago della bilancia da una parte piuttosto che dall'altra.

le variazioni goldberg, mi pare furono composte per distrarre da un atroce mal di denti un certo signor goldberg.

naturalmente tutti sappiamo che questa composizione costituisce una delle summe del contrappunto.

quello che però mi fa riflettere è che bach quando ha composto le variazioni goldberg non aveva come presupposto quello

di scrivere una grande opera contrappuntistica che fosse d'esempio per le generazioni future....semplicemente, bach scriveva così, era il suo stile (nemmeno così tanto originale, se per questo: bach era 'solo' - che non è poco - più talentuoso rispetto agli altri) e si impegnò

a scrivere un buon pezzo d'ascolto. in virtù di questi fatti, alla domanda "le variazioni goldberg sono musica funzionale ?", io rispondo 'sì' ma col beneficio del dubbio.

 

riguardo 'l'arte della fuga'.... l'intento del buon 'Gianni' era proprio quello di realizzare un'opera colossale che mettesse in evidenza la sua grande maestria contrappuntistica (mi pare che non indicò mai l'organico, proprio per mettere in evidenza le condotte musicali). anzi, ti dirò...c'è chi dice (e io mi trovo d'accordo con ciò) che "l'arte della fuga" sia piuttosto "musica da leggere" che "musica da ascoltare".

e quindi alla domanda "l'arte della fuga è musica funzionale ?" io rispondo sempre "sì" ma con un pò meno dubbi.

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A Silberman rispondo parzialmente io.

La definizione di musica assoluta non va bene, è anacronistica rispetto a Bach. Come dicevo, è una definizione coniata dai romantici e che può andar bene solo per composizioni di quel periodo. In realtà è anche possibile che qualche teorico ottocentesco, magari lo stesso Hanslick, prenda come esempio Bach. Ma L'offerta musicale, le variazioni Goldberg e l'Arte della fuga provengono da un sistema musicale in cui difficilmente potrebbe essere usato in pieno il concetto di musica assoluta. Di certo, però, sono composizioni speculative. Non so se nella letteratura è usato questo termine, o se ne vengono coniati altri, ma quei cicli di composizioni sono vere riflessioni sulla musica, sul contrappunto. Lo sono in modo così profondo che assomigliano più a testi filosofici che a poesie, che, metaforicamente, è quello che li rende davvero lontani dalle composizioni "assolute" osannate dai romantici

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