Silbermann

Un tattato più che una lettera, nel senso che è molto pregna e forse troppo avulsa per un'adolescente....ma molto bella. Brava!

Auguri al Maestro dei Maestri per i suoi 332

Non so quanto Nanuccio sia veramente interessato, neanche un commento alle tante segnalazioni ...

@Marzapane, c'è da considerare che c'è invece chi non è per niente intenzionato a godersi lo spettacolo ... ma ne è "costretto".

>Per molte donne, di ogni fascia d'età, il sacco nero (e ciò che sottende) crea timori fondati. Ci credo, per questo bisogna che ci sia libertà...in tutti i sensi.

Non mi pronuncio sulla quesitone ma vorrei sfatare un mito A me risulta che se OGGI una donna mostra le proprie gioie viene GIA' giudicata di facili costumi. Poi a quelle donne non piace crederlo...gli uomini si godono lo spettacolo, ma di fatto lo pensanto. Per cui non penso di aver capito il senso questa frase.

Non so ragazzi, a me Bach sembra profondissimo...non mi risulta che abbia avuto tutti questi turbamenti. Si è stato in carcere, è diventato cieco, ha avuto alcuni figli (in particolare 1, maledetto) scellarati... insomma, cose della vita.

Se ben argomentata prova, a me è bastata una sola parola per non essere discusso: Non è possiible argomentare sul contrario, le note sono meglio di mille parole e sono sufficienti per definire esattamente il contesto della musica di GA.

La sua musica pop, non ha nulla che non va.

Un sito carino http://www.musica-sacra-antica.org/index.php?p=spartiti Purtroppo non risponde esattamente a quello che cerchi ma fa una bella panoramica

Vivaldi tira sempre

“Water kagen zurgen zagen” – Il burlone che riuscì a beffare L’Eco di Bergamo https://lurlodimunch.wordpress.com/2015/06/26/water-kagen-zurgen-zagen-il-burlone-che-riusci-a-beffare-leco-di-bergamo/ ...rimane uno degli scherzi più geniali a memoria.

Alla fine bisogna ammettere che il discorso con una tale semplificazione risulta errato. Si dà troppo per scontato che la tonalità sia alla portata di tutti come dato di fatto, mentre al contrario è tutt'altro che così. L'alfabetizzazione musicale è un processo molto complesso, non si può concedere che un frequentatore di discoteca (con tutto il rispetto, ovviamente) possa comprendere automaticamente la tonalità complessa di Brahms, o la IX di Beethoven, o una partita per violino solo di Bach, così come non possiamo pensare che un lettore di Baricco riesca a leggere La montagna incantata di Mann. E la conferma la si ha quando si va ad ascoltare le composizioni di Ducros, nient'altro che degli esercizi di stile di scarsissimo interesse. Tuttavia, un centroavantidisfondamento del genere è necessario, per controbilanciare la stupidità di certe affermazioni degli zombies dell'avanguardia, sostenenti che il linguaggio tonale è morto e sepolto. Ribadire che invece è l'unico capace di restituire un'esattezza di significato micro, medio e macroscopico, è cosa fondamentale, pur nella convinzione che la chiarezza assoluta non sia la condizione centrale della comunicazione artistica, sebbene lo è la capacità di gestirne i livelli sia di chiarezza che di oscurità. Questo video, con tutte le sue controindicazioni, andrebbe proiettato in tutte le classi di composizione, in tutti i festivals di musica contemporanea, insomma in tutti i posti in cui l'eccessiva autoreferenzialità diventa la caratteristica dominante. Questo signore, con tutte le sue semplificazioni, dovrebbe essere il nostro grillo parlante. L'atonalisme. Et après ?

Johann Sebastian Bach, una trasposizione grafica http://www.ilcorrieremusicale.it/2015/10/25/johann-sebastian-bach-una-trasposizione-grafica/ Non so, la realzzazione del preludio mi sembra monotona, quella della fuga non rende come potrebbe. Mia impressione

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