DanelePiano Postato Maggio 20, 2011 Report Share Postato Maggio 20, 2011 Questa è una delle parti del film "La leggenda del pianista sull'oceano".....a mio parere un bellissimo film....credo questo sia la parte più toccante del film! Tutta quella città... non si riusciva a vederne la fine... La fine, per cortesia, si potrebbe vedere la fine? Era tutto molto bello, su quella scaletta... e io ero grande con quel bel cappotto, facevo il mio figurone, e non avevo dubbi che sarei sceso, non c'era problema. Non è quello che vidi che mi fermò, Max È quello che non vidi. Puoi capirlo? Quello che non vidi... In tutta quella sterminata città c'era tutto tranne la fine. C'era tutto. Ma non c'era una fine. Quello che non vidi è dove finiva tutto quello. La fine del mondo. Tu pensa a un pianoforte. I tasti iniziano. I tasti finiscono. Tu lo sai che sono 88, su questo nessuno può fregarti. Non sono infiniti, loro. Tu sei infinito, e dentro quegli 88 tasti la musica che puoi fare è infinita. Questo a me piace. In questo posso vivere. Ma se tu. Ma se io salgo su quella scaletta, e davanti a me si srotola una tastiera di milioni di tasti, milioni e miliardi di tasti, che non finiscono mai, e questa è la verità, che non finiscono mai... Quella tastiera è infinita. Ma se quella tastiera è infinita allora su quella tastiera non c'è musica che puoi suonare. Ti sei seduto sul seggiolino sbagliato: quello è il pianoforte su cui suona Dio. Cristo, ma le vedevi le strade? Anche soltanto le strade, ce n'erano a migliaia! Ma dimmelo, come fate voi laggiù a sceglierne una. A scegliere una donna. Una casa, una terra che sia la vostra, un paesaggio da guardare, un modo di morire. Tutto quel mondo addosso che nemmeno sai dove finisce, e quanto ce n'è. Non avete mai paura, voi, di finire in mille pezzi solo a pensarla, quell'enormità, solo a pensarla? A viverla... Io ci sono nato su questa nave. E vedi, anche qui il mondo passava, ma non più di duemila persone per volta. E di desideri ce n'erano, ma non più di quelli che ci potevano stare su una nave, tra una prua e una poppa. Suonavi la tua felicità su una tastiera che non era infinita. Io ho imparato a vivere in questo modo. La terra... è una nave troppo grande per me. È una donna troppo bella. È un viaggio troppo lungo. È un profumo troppo forte. È una musica che non so suonare. Non scenderò dalla nave. Al massimo, posso scendere dalla mia vita. In fin dei conti, io non esisto nemmeno. (Danny Boodman T.D. Lemon Novecento) Un commento su questo episodio....a mio parere bellissimo....quali sono le vostre opinioni??? 1 Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
thesimon Postato Maggio 21, 2011 Report Share Postato Maggio 21, 2011 Ciao Daniele, più che episodio sarebbe da commentare tutto il film. L'avrò visto almeno 4 volte e di critiche ne ho sentite di tutti i colori, a partire da quando si accende la sigaretta sulle corde, ma Santo cielo, il film si chiama "La LEGGENDA del pianista sull'oceano" è una leggenda e quindi è ammesso che ci siano delle cose incredibili ed irreali. Piuttosto la critica si dovrebbe soffermare sul significato del film e non sulle scene isolate. Un uomo nato su una nave che rappresenta il suo mondo, che ad 8 anni, quando non era ancora capace di leggere bene, si mette al pianoforte e suona senza sapere cosa siano le note, senza sapere cosa sia un accordo e senza avere la benché minima idea di cosa sia la musica avendola ascoltata una sola volta durante i funerali del suo patrigno. E' un linguaggio di comunicazione, lui si esprime meglio con il pianoforte o, più propriamente, il pianoforte e la musica sono l'unico modo che ha di poter tirar fuori le cose che ha dentro. E' bellissimo quando descrive le persone attribuendo una musica al loro comportamento o alla loro fattezza fisica come se il regista volesse sottolineare quanto la musica riesce ad entrare fin nel profondo delle persone e quanto 10 note possano raccontare molto più che 20 pagine di libro. Dimostra anche come la musica funga da colla nei rapporti sociali, quelli veri, nella terza classe. L'ispirazione che nasce vedendo un volto di ragazza in un'oblò di una nave ed il confronto tra il finito e l'infinito quando paragona i Finiti 88 tasti di un pianoforte all'infinito della musica che può uscire dal pianista (ecco perché la musica avvicina a Dio che è infinito). Per ultimo nell'ultima scena la completa dedizione al suo mondo: la musica, la nave -> niente musica, niente nave -> la morte. Film stupendo se visto in chiave interpretativa, ovvio che i critici che hanno deriso questo film per la scena del duello devono essere persone estremamente superficiali. Queste sono mie opinioni ma attendiamo anche l'opinione di altre persone... Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
pianoexpert Postato Maggio 21, 2011 Report Share Postato Maggio 21, 2011 Film stupendo. l'ho visto 10.000 volte!!!!!!!! Non posso avere commenti migliori di quelli del mio amico SImone, sensibile e intelligente musicista. Ciao Paolo Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Dave Postato Maggio 21, 2011 Report Share Postato Maggio 21, 2011 Non ho mai visto questo film ... però da quello che scrivete mi incuriosisce! Di recente ho comprato il Blu ray Il Pianista di Polanski veramente stupenda la sceneggiatura. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
thesimon Postato Maggio 21, 2011 Report Share Postato Maggio 21, 2011 Bello anche quello di Roman Polanski, ma ti consiglio di spendere queste 2 ore e 20 circa per vedere la legenda del pianista sull'oceano. Sono due film che esprimono lo stesso concetto incentrato sulla potenza della musica in ambiti completamente diversi. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
michele75 Postato Maggio 22, 2011 Report Share Postato Maggio 22, 2011 E' il mio film preferito. E non lo è solo perchè il protagonista è un pianista! La regia è ottima, e sono fiero che sia di un italiano. Come italiano è l'autore del libro da cui il film è tratto. Il "minimondo"di Novecento è così "funzionale" e così invitante (e così ben presentato) da portare lo spettatore a desiderare di farne parte! Adoro diversi momenti del film. Certamente questo, ma anche quello in cui si parla della scelta improvvisa di Novecento di scendere dalla nave. La metafora del quadro che cade dalle parete è bellissima. Mi scuserete la volgarità che sto per scrivere, ma ho fatto mia un' espressione spesso utilizzata dal protagonista del film: "in culo al ..." Provatela, e poi fatemi sapere! E' un' espressione liberatoria ed esorcizzante. Quando c'è bisogno di allontanare l'ansia per una certa cosa, provate a dire "in culo a ... quella certa cosa"! Prima di farla ... ne esorcizza la paura, dopo averla fatta ... chiude definitivamente la questione! Viva La leggenda del pianista sull'oceano Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Guest Gennarino Postato Maggio 29, 2011 Report Share Postato Maggio 29, 2011 Io non vado quasi mai a cinema e quindi -credo raramente - mi perdo delle perle. E sì, perché una perla mi è apparsa essere la storia, da quel poco che ho capito, e una perla è certamente anche questo struggente monologo, corredato da una sceneggiatura e da colori che parlano da soli. Vedrò di porre rimedio. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Francesco Postato Giugno 13, 2011 Report Share Postato Giugno 13, 2011 Ehi ... avete incuriosito anche me! Veramente er già da qualche tempo che avevo intenzione di vedere questo film... ma ora me lo devo procurare ! Davvero molto bello il monologo che Daniele ci ha fatto sentire ... rappresenta secondo me una descrizione di quello che è la musica e la sua infinita grandezza... Ciao! Francesco1797Paris Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Lestofante Postato Settembre 3, 2012 Report Share Postato Settembre 3, 2012 Non è quello che vidi che mi fermò, Max è quello che non vidi. Puoi capirlo? Quello che non vidi... In tutta quella sterminata città c'era tutto tranne la fine. C'era tutto. Ma non c'era una fine. Mraviglia delle meraviglie Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Daniele87 Postato Settembre 4, 2012 Report Share Postato Settembre 4, 2012 Per non parlare della capacità del pianista di "leggere" ma non leggere i libri, quelli son bravi tutti, ma "leggere le persone", altro che improvvisazione =P...che filmone comunque! non so tra questo e il Pianista quale sia più bello..consiglio di leggervi il libro di Baricco, è un modo per assaporare ancora meglio il film, anche se il libro è davvero minuscolo e in un pomeriggio è letto.. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Daniele87 Postato Settembre 4, 2012 Report Share Postato Settembre 4, 2012 Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
sisifo1987 Postato Settembre 5, 2012 Report Share Postato Settembre 5, 2012 Questa è la parte che mi fa sognare di questo film. Ogni volta che la guarda mi viene voglia di provare Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
foster12 Postato Dicembre 13, 2012 Report Share Postato Dicembre 13, 2012 i critici che hanno deriso questo film per la scena del duello devono essere persone estremamente superficiali. Anche perchè la figura di Jelly Roll Morton è interpretata in modo fenomenale I critici, se veramente hanno deriso la scena del duello, vuol dire che si sono persi almeno 200 anni di storia della musica. Per fare un esempio, mi permetterei di ricordare il grande Art Tatum ed i suoi duelli con Waller e Johnson. Nella storia del cinema non è la prima volta che si vede un duello al pianoforte in stile ragtime/stride/jazz Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
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