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Piano Concerto - Forum pianoforte

pianoexpert

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Tutto postato da pianoexpert

  1. SI rischia a volte di entrare in una "spirale". Bisogna seguire l'indagine e la procedura adeguata. Se per esempio la martelliera è tondeggiante, vuol dire che è stata rasata, quindi spostamento del punto di battuta, armonici non buoni che si mettiti a vibrare, fondamentale poco pulita. Cercare lo zirlo equivale ad intervenire malamente sull'intonazione, procedura che potrebbe "coprire" qualche difetto , ma peggiorare il suono.
  2. Ci sono delle forniture per tecnici, ma il lavoro è da esperti. Inoltre dopo la sostituzione deve essere di nuovo livellata la tastiera e determinato di nuovo l'affondo dei tasti. Conviene incaricare un tecnico. Inoltre bisogna vedere bene il tipo di copertura e l'adeguata colla da usare. Non ultimo, conviene morsettare i tasti con appositi morsetti in ottone
  3. Cara nancy, i valori, se ben misurati sono eccessivi. Quando gli attrito della meccanica sono eccessivi, aumenta il peso di abbassamento e diminuisce quello di ritorno. Non tutti i pianoforti hanno gli stessi valori. Dipende dalla lunghezza della leva del tasto. E' evidente che una lega lunga (grancoda) è più facile da suonare. il peso di abbassamento è basso e alto il peso di ritorno. A parte i valori, è importante con quale vivacità il tasto si muove, cioè quale "inerzia" abbia la meccanica. Per fare un esempio credo comprensibile a tutti, se abbiamo una bilancia a piatti contrapposti, proviamo a mettere un ettogrammo su tutti e due i piatti. La bilancia in equilibrio oscillerà con una certa agevolezza. Se mettiamo 5 kg. per parte ...la bilancia otterrà lo stesso equilibrio, ma... l'oscillazione sarà meno agevole. Si dice che le due pesature hanno diversa inerzia. E' quindi evidente che si cerca di "piombare " non molto la tastiera proprio per non modificare troppo l'inerzia. Nei quarti di coda i tasti sono più corti che in un grancoda e la loro oscillazione è meno agevole. Mi scusi per la spiegazione non certo scientificamente esauriente, ma spero intuitiva. Ora, a volte , la Casa costruttrice sceglie un peso di abbassamento maggiore per avere un buon peso di ritorno e per non piombare troppo i tasti. L'importante è che ci sia proporzione tra i due valori, come già abbiamo affermato. Se il peso di abbassamento risulta alto e il ritorno basso...allora gli attriti dei perni sono eccessivi e la tastiera ci sembra "impastata". (v. miei tutorial sugli attriti della meccanica e sulla regolazione)
  4. Era un Grandissimo. Ho avuto la fortuna di ascoltarlo dal vivo poco prima della sua tragica scomparsa. Molti dicono che era a volte troppo "fallibile". Io possiedo un 33 giri registrato da un amico a casa di Dino. Lui suona tutti gli studi di Chopin. Meraviglioso. Molti errori, ma meraviglioso. Nell'era del digitale tutto e perfettibile e siamo abituati ad ascoltare in cuffia una esecuzione pressoché perfetta. Il live è molto lontano da ciò che si può realizzare in studio e quindi siamo disturbati da errori ed incertezze che si possono ascoltare in un concerto. Io preferisco una interpretazione "non a risparmio" e qualche nota sbagliata. Mai come oggi deve "valere la pena" di uscire da casa per andare ad ascoltare Musica. Qualcosa di interessante, una viva idea che il Musicista presenta dal vivo! Cercare di soddisfare i "ricercatori di errori" non basta. Si deve rischiare e Ciani, Cortot, persino Rubinstein erano di questa idea. Si deve uscire dalla sala da concerto, non ricordando gli errori, ma ancora con l'entusiasmo e il calore che il musicista ha saputo infondere con il suo linguaggio. Uscire "contagiati" inevitabilmente dalla Musica appena ascoltata.
  5. Quando un pianoforte viene spostato subisce un ambientamento di qualche giorno a meno che non provenga da un luogo dove l'umidità relativa era molto alta o molto bassa. Il periodo di " assestamento" può influire sulla tenuta dell'accordatura, ma in forma marginale. Il pianoforte che ho ascoltato mi sembra scontatissimo e mal preparato. Segui anche i consigli di Simone, espertissimo nel campo acustico e non solo. Forse è necessario che tu determini le reali cause dell'instabilità del tuo strumento . Ciao
  6. Ti rimando al mio video tutorial del nostro sito dedicato appunto alle attenzioni che si devono avere quando si acquista un pianoforte usato.
  7. Mi chiedeva giorni fa un amico perché io non mi dedico agli arrangiamenti e alle improvvisazioni. "...ma come, tu con quello che suoni....per te è una cosa da niente"....Non è così. Io ho molto rispetto per chi riesce ad improvvisare, arrangiare, esprimersi in stile leggero con capacità di rivisitazione. Non è questione tanto di conoscere o meno l'armonia, quanto di possedere o aver sviluppato "estro" nel giocare con fantasia a ridosso di formule armoniche e non solo. Non lo trovo affatto facile e il fatto di possedere anni di studio classico, può non essere sufficiente.Rubinstein, che si trovava spesso al festival di Venezia, ascolto' una sera suonare Oscar Peterson e rimase stupito!!!!! Confessò che non sarebbe stato mai capace di suonare quella musica e in quel modo. Era sincero. Se la tua musica è vita...è giusto...e deve venire dal soffio dell'Arte. Forse sei già in possesso di tutto quello di cui hai bisogno per esprimerti e questo anche è giusto. Tutto quello che imparerai in futuro verrà quando sarà il momento e se sarà a te necessario. Buona Musica
  8. Nessun danno Nancy! Le tue parole ....e le tuo note sono sempre misurate e gradite. Avevamo giustamente dimenticato le variazioni sinfoniche tanto care a Cortot e non solo. Il GGGrande Cziffra...veramente sempre grande...anche se detestato da Rubinstein. Il suo grande virtuosismo era un po' decadente e stupefacente. E Rubinstein che già presentava una lettura "moderna" in contrapposizione alle recenti interpretazioni "Liberty" della musica romantica, non lo approvava. In realtà Cziffra sapeva ben distinguere il puro esibizionismo dal misurato pianino del '900. Ricordo proprio all'Aula Magna dell'Università di Roma un Beethoven asciutto ed equilibrato. Quando voleva, non esagerava mai...poi magari suonava per finire, con grande facilità, qualche sua trascrizione quasi ineseguibile! Grande personaggio della musica pianistica!!!! Figura magnetica e di altissima vibrazione!!!!
  9. Il piano è accordato male. ..."solo le note che si erano scordate..." Mi permetto di dire che significa scordarlo peggio. Infatti logica dice che si deve prima verificare quali dei tre cori è veramente scordato e poi ricontrollare le altre due all'unisono. Se la partizione dell'ottava centrale si è mossa, tutti i riferimenti saltano e accordando solo le note scordate non si fa altro che evidenziare gli errati riferimenti con le altre. Tutto diviene "sballato". Inoltre ci vuole tempo. L'accordatura va ben "fermata" assicurando la tenuta delle caviglie. Non capisco cosa significhi assestamento, che caso mai riguarda quegli strumenti che sono stati portati su di almeno mezzo tono-un tono. Da quello che si sente dalla tua ripresa, sembra scordato in modo evidente. Due le ipotesi: ho il pianoforte non regge l'accordatura o viene accordato male. Questa la mia opinione.
  10. Ti credo, ma mia appare molto strano. Bisognerebbe verificare molto bene le condizioni ambientali. Se è avvenuto nei bassi ciò è possibile, anche se inconsueto. Forse conviene attendere e verificare di nuovo. Altra possibilità è che non sia stato fissato bene l'innalzamento a 441. Sinceramente ciò non mi è mai capitato
  11. Sento il pianoforte molto scordato. Nel senso accordato male. Il suono è molto "sporco",non capisco bene se è difetto della ripresa. Mi sembra che anche gli smorzatoi facciano rumore.Se i martelli sono molto solcati il suono diviene sporco negli acuti. Forse è tempo di considerare una sostituzione dei martelli( sconsiglierei la rasatura per motivi che ho illustrato più volte). Naturalmente si può provare ad accordare meglio e intonare meglio.
  12. Io come pianista adoro la musica da camera e adoro la sonata di Franck per violino e pianoforte! Peccato che altri strumentisti siano a volte un poco sfuggenti. Hanno tempi diversi rispetto a noi pianisti. Trovo la sonata per violino molto impegnativa e non mi ci sono mai avvicinato. Mi piacerebbe moltissimo suonare con un violino, magari paziente dei miei molti impegni. E' lo strumento che preferisco. Quando cerchiamo di "cantare" sul nostro strumento pensiamo proprio al legato del violino e degli archi in genere, strumenti più vicini alla voce umana!Bellissima anche la sinfonia in re minore e le numerose opere organistiche. Grazie ancora a tutti voi per la divulgazione. Grazie ancora a Nancy per le sue interpretazioni e complimenti per il suo entusiasmo!!!! E' così raro oggi giorno!!Sentire una persona "elettrizzata" dalla Musica è meraviglioso. Buona Musica a tutti. P.S. Grazie Nancy per l'incoraggiamento . Spero di suonare al meglio. Grazie
  13. Enrico, è sempre un piacere ascoltarti. Suoni e arrangi con molto gusto. E' lo stile che mi piace per questo tipo di musica.Il suono e la ripresa possono essere migliori, ma bisogna a volte anche mirare alla "sostanza". Bravo. Complimenti
  14. Cara Nancy, grazie dei complimenti per il mio Beethoven. Il tuo Franck è stupendo!!!! hai molto controllo di tutti i passi difficili e sei molto rigorosa nel tempo.....se mi posso permettere...ti puoi permettere maggiore flessibilità ( scusa la ripetizione!) Direi che ciò donerebbe maggior "eloquenza" al pezzo in alcune parti. Lo riascolterò. Quello che dico non vuol essere una critica ma solo un modo di sentire. Sei bravissima!!!! La memoria la soffro pure io!!!! Ma del resto , imparare a memoria significa veramente possedere il brano. Ricordiamo i Francesi. a memoria si traduce: "par coeur" ...nel cuore!!!!! Che bello!!!Non credi? Comunque non si finisce mai di imparare e la Musica è bella anche per questo. Complimenti ancora!!
  15. Ti sconsiglio di girare la parte curva dello strumento verso la parete o verso l'angolo. L'espansione del suono verso la sala è l'ideale. I zirli sono la dannazione di pianisti e tecnici!!....magari è una sciocca vibrazione. Comunque alcuni di noi sono sensibili ad alcuni armonici che emergono in primo piano all'ascolto. Cioè "terzi suoni" che sentiamo o "ricostruiamo" durante l'ascolto di una frequenza ad un'alta, medio o bassa pressione sonora. Altra prova : premere sui ponticelli per individuare se si fosse verificato un leggerissimo scollamento degli stessi. Altra prova assicurarsi che i martelli corrispondenti alle note in questione siano ben incollati agli stiletti e che non tendano, magari a scollarsi. Questo produrrebbe una vibrazione all'impatto con la corda. Queste alcune mie ipotesi...ma bisognerebbe ascoltare. Ascolta anche se ciò appare e scompare a seconda del variare della temperatura e dell'umidità relativa nell'ambiente.
  16. Grazie felmis di questa tua "sentita" e appassionata storia. Storia che deve continuare...nella Musica. La Musica è stata, è e sempre sarà con te e con la tua anima di Musicista. La tua lotta per conquistarla ti dona il diritto di averla. Siamo onorati di averti nel nostro Forum e speriamo di esserti utile e di ..."Compagnia Musicale"....Benvenuto
  17. Sono personalmente contrario al Protek. Il problema non si risolve e potrebbe peggiorare. Anche scaldare i perni...sono contrario. Il calore non fa altro che dilatare momentaneamente il perno che a sua volta allarga il foro nel legno. Proprio quello che non deve accadere. Ricordiamo che il perno deve avere la giusta scorrevolezza nei fori guarniti in cachemire e massima fissità nel legno!!!! I nuovi perni devono essere maggiorati almeno di una misura, avendo quindi cura si alesare leggermente e non troppo le guarnizioni. L'alesatura è giusta quando si riesce ad infilare il perno nella forcola a mano libera, anche se con leggera difficoltà.
  18. Non è impegnativo ...è bellissimo ed è uno dei miei pezzi preferiti. Troverò domani un momento tranquillo per ascoltarlo. Sono sicuro che hai reso una magnifica interpretazione. Sei molto severa con te stessa. Questo va bene , ma mi piace anche che ti gratifichi alla fine di un buon lavoro. Ci vuole! Grazie per l'incoraggiamento del mio programma. Spero di fare del mio meglio. Non mi sento più sicuro come una volta sulla memoria. Spero non mi giochi brutti scherzi. E' un programma tutto di nuova lettura e questo mi preoccupa un po'. 5 Sonate di Scarlatti, Waldstein di Beethoven. Secondo tempo terza ballata di Chopin , qualche mazurca ( mi piacciono così tanto che ancora devo definitivamente sceglierle....solo tre o quattro) e finisco col terzo scherzo. Speriamo bene. Se il tuo pianoforte si tratta di un quartino ci vuole una martelliera ben preparata ( intonazione)specie all'incrocio della cordiera. Una buona Renner o una Abel. Abel fa, secondo me delle ottime martelliere. Il tecnico può addirittura spedire campioni della vecchia perché lui, Abel, possa vedere di che si tratta e fornirne una identica o caso mai farla uguale se non migliore. Ho molta stima della Ditta. Ma comunque anche Renner è ai vertici della qualità!!!!! Buona Musica
  19. Cara nancy, a parte il fatto che non ho avuto ancora il tempo di ascoltare il tuo Franck...ma lo farò presto. Sto preparando un concerto che suonerò a Roma il 4 dicembre e mi sta dando da fare. Veniamo al pianoforte. Il fatto che la martelliera "torni a squillare" è normale. Vuol dire che il tecnico interviene superficialmente senza alterare la timbrica generale che deve rimanere evidentemente brillante.In occasione di ogni accordatura si può rivedere l'intonazione , che durerà un bel po' di tempo. Già accordando, molte "cose sgradevoli scompaiono". Bisogna intonare solo dopo aver accordato!!!!!! Credo che quel Petrov sia buono. In seguito la Casa ha migliorato il progetto e spostato la Fabbrica. Ora monta meccanica Renner. E' vero, in passato qualche meccanica ho dato problemi, ma dal punto di vista sonoriale, mi sento di premiare lo strumento ...anche di quel periodo. Un bravo Tecnico saprà valorizzarlo. Il timbro sembra peggiorare perché i martelli si segnano e subiscono anche un indurimento nel tempo. Per esempio già sostituendo i martelli con martelli di qualità potresti migliorare di molto la timbrica ( Martelli adatti a QUEL pianoforte!!!....ricordarsi di conservare i vecchi e confrontarli nella forma nel peso e nell'esatta foratura!!!!!)
  20. Guarda il mio video Tutorial sull'argomento. Comunque sei in presenza di un buon pianoforte, che messo bene a punto, può dare ottime soddisfazioni!
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