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Piano Concerto - Forum pianoforte

pianoexpert

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Tutto postato da pianoexpert

  1. Caro Niki, ci sentiremo in questi giorni e ci vedremo presto, se vorrai. Così dibatteremo molti aspetti del pianoforte, strumento amato da entrambi. Con l'occasione ricordo a tutti gli iscritti che la mia visita e l'esame dei problemi del pianoforte sono gratuiti( al netto di piccole spese di viaggio per destinazioni fuori città di Roma)
  2. questo problema dipende quasi certamente da eccesso di attriti. La meccanica ha bisogno di revisione da parte di persona esperta. Quasi sempre viene presa in considerazione la sostituzione dei perni e il controllo generale degli attriti ( rullini, talloni dei cavalletti). Solo dopo si può procedere ad una valutazione reale del peso di abbassamento e di quello di ritorno dei tasti per procedere con regolazione generale e altre valutazioni.
  3. Benvenuta tra noi. La tua Anima vuole la Musica. Bentornata a nome della Musica....
  4. Sono infatti macchie e dovrebbero essere superficiali. Comunque mi trovo d'accordo con Giovanni , che bisogna intervenire con cautela o meglio per niente. Fai una prova su una piccola parte, se va via subito continua sulle altre, altrimenti non insistere
  5. Certamente . Bisogna usare una punta specifica e pulire anche lo stiletto dalla colla. Lo stiletto deve essere circa due mm più corto della misura calcolata a secco.
  6. la rimozione deve avvenire usando esclusivamente paglietta di acciaio finissima. Nessun altro sistema. Poi soffiare i residui che cadono sulla tavola di risonanza. La ruggine denota che lo strumento è stato esposto all'umidità. Umidità che certamente non è stata provocata dall'ambiente di una abitazione. Devi controllare anche l'efficienza di tutte le parti della meccanica. Controllare anche l'integrità della tavola di risonanza ( fessurazioni e/o rigonfiamenti)
  7. Benvenuto e mi associo a SImone! Meno male che ti hanno regalato una tastiera! Vivi con gioia anche il Beyer!!!!! A poco a poco lo lascerai e ti avvicinerai presto ai grandi Autori
  8. Simone mi ha preceduto. Grazie. Naturalmente bisogna controllare bene tutta la meccanica e verificare gli attriti. Penso di aver fatto un Tutorial sull'argomento. Assolutamente non bisogna usare lubrificanti!!!!!! Bisogna invece esaminarlo attentamente e valutare se bisogna sostituire i perni della meccanica. E' l'unica soluzione. Ovviamente i perni devono essere leggermente maggiorati e i fori guarniti devono essere alesati con alesatori dritti, pena la scarsa "fermezza dei pezzi meccanici( stiletto, cavalletto, montante di scappamento). Ammesso che sia questa la ragione, va in seguito ricontrollata la pesatura della tastiera e altri eventuali parti che producono attriti tra loro. Rivalutando il giusto peso di abbassamento e di ritorno si può, su qualche modello, ancora intervenire con altre procedure di equilibratura. E' assolutamente contro il buon senso controbilanciare la tastiera prima di aver eliminato gli eccessivi attriti. Comunque il pianoforte va esaminato da vicino e vanno fatte opportune misurazioni smontando qualche pezzo a campione.
  9. Ci vuole un tecnico bravo che sappia sostituire con competenza i perni di centro. Se il negozio ce l'ha allora OK. Ci vuole esperienza per fare questo lavoro e far "rivivere" la meccanica. Le parti meccaniche dette forcole hanno un perno calibrato al centesimo di millimetro. Quando l'umidità eccessiva interviene sui legni, i fori guarniti in cachemire che alloggiano questi perni si stringono e tutti questi veri e propri "snodi" della meccanica perdono di scorrevolezza. Il risultato finale alla tastiera è la durezza e la pessima risposta dei tasti alle sollecitazioni del pianista. Non basta sostituire i perni, ma bisogna intervenire alesando , con speciali alesatori NON CONICI, i fori che ospiteranno nuovi perni di misura maggiorata. Questa fase di rettifica è cosa delicata perché bisogna raggiungere un attrito intorno ai 5-7 gr. senza che i pezzi "ballino" durante le sollecitazioni che devono sopportare. DIfferentemente non si fa altro che accorciare la vita della meccanica. Non posso in questa sede quantificare il costo, perchè il tecnico deve vedere lo strumento. Una perplessità è che queste condizioni della meccanica dichiarano che il pianoforte è stato in luogo umido per molto tempo. E le corde? C'è ruggine? I martelli sono buoni? Ecc....
  10. Bene Auguri e Benvenuto tra noi
  11. Certamente dipende dai perni della meccanica. L'umidità crea questo problema. Bisogna smontare sia i martelli che i cavalletti e maggiorare i perni delle forcole , alesando leggermente i fori guarniti in Chachemire. E' un lavoro delicato e occorre avere degli speciali alesatori NON CONICI ma DRITTI che rastremano i fori di un centesimo o due , tanto da cambiare il perno. Se c'è ruggine di umidità ne ha presa parecchia! Il lavoro può ridonare nuova vita allo strumento, ma se fatto male, può definitivamente rovinare le guarnizioni dei fori. E' necessario far intervenire un tecnico di esperienza! P.S. Il problema, all'occhio esterno, può presentarsi anche parziale, ma il lavoro deve essere eseguito su TUTTI i perni per avere una uniformità di attrito ( 3-6- gr per le forcole dei martelli e 4-9- gr. per le forcole dei cavalletti. I montanti di scappamento, liberati della molla, devono cadere dolcemente sotto il loro peso)ATTENZIONE: non usare lubrificanti che potrebbero peggiorare il problema. La spesa dipende dal tipo di lavoro e ogni tecnico sa valutare il tempo necessario per l'intervento
  12. Pianoforti così datati possono nascondere dei problemi strutturali che un privato difficilmente riesce a vedere. Un tecnico di fiducia deve assistere l'acquisto. A volte anche un importante restauro non crea valore aggiunto allo strumento e a volte non riesce a renderlo efficiente per studiare bene. Tutto da valutare, ma da vicino
  13. Sul G2 ci ho fatto un concerto! Qualcosa è postato anche sulla sez Audio. Puoi ascoltare
  14. I martelli sono stati già rasati e malamente ( specie negli acuti mai così arrotondati) inoltre disallineati e già molto segnati. Il suono dovrebbe essere "legnoso" e con poca escursione tra il forte e il piano, cioè poco espressivo. Anche le altre parti, credo, saranno usurate e bisogna vedere di persona che situazione c'é( sicuramente anche le corde devono essere sostituite). Ammesso che il pianoforte abbia una buona sonorità, si interviene con un restauro serio, affidato ad un tecnico specializzato e soprattutto disinteressato. Ricordarsi di non gettare mai via le parti sostituite. Nel caso della martelliera, questa non deve essere rimossa e deve essere sostituto lo stiletto con tutta la noce e forcola, così da far rimanere integra e incollata la vecchia. E' IMPORTANTE!!!!!!. Quindi dipende dal prezzo di vendita e dalla valutazione della qualità dello strumento. P.S. Bisogna anche verificare se ci siano spaccature nella struttura e se lo strumento tiene l'accordatura
  15. ..se il pianoforte non è nuovo!!!! ma ha poca importanza. Ti prego però di postare queste richieste nelle apposite sezioni del Forum. Fammi sapere. La serie G è un po' meno "eccellente" della serie C. C3 e C5 ottimi
  16. Non si può dire a distanza. Guarda il mio video tutorial sull'acquisto di un pianoforte usato ( viaggio all'interno del pianoforte). La tastiera mi pare buona
  17. Benvenuto Michele.....porti un cognome illustre!!!!
  18. E' un tempo semplice che si batte come il 6 /8 lento (quando si batte in 6- le prime tre al centro e poi le altre come il 4, cioè 4 -5 -6) In questo caso si può battere 4 + 3 Quello che non lo rende un tempo composto è il fatto che non esista una figura "composta" che rappresenti l'unità di tempo. il tempo composto di un ero e 50 non esiste perchè non esiste un valore monetario da €1,50. Ecco perché si chiama composto...perchè è composto da una moneta da un euro piu' una da 50 cent. Cosi' l'unita di tempo composto è, per es., in quarto più un punto e si divide in tre suddivisioni. Come potrebbe essere composto un 7? E' evidente che per praticità, se veloce, i tempi si raggruppano 3 a 3+1, ma se lento se ne battono 7 Nel dirigere, bisogna vedere di fronte a quale situazione ci si trova. Quando comparse la Sagra della primavera di Stawinsky, i direttori si trovarono in seria difficoltà, per i continui cambiamenti di tempo pari e dispari che dilatavano e sorpresa le frasi e non ti nascondo che uno dei miei Maestri, peraltro allievo di Celibidache, mi raccontava che ognuno, alla fine, trovava una personale soluzione semplificativa del gesto, purchè fosse efficace verso gli orchestrali. Non sono comunque un compositore. Chiedo conferma e conforto all'amico Frank che ci può dare la sua illuminata idea in proposito.
  19. Devi fare una messa a punto generale . Regolazione generale, accordatura e intonazione dei martelli
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