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Piano Concerto - Forum pianoforte

cromatismo

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Tutto postato da cromatismo

  1. Mi sono improvvisamente accorto che nel tema del Valzer n. 2 di Shostakovic (quello di "Eyes Wide Shut", per intenderci) ci sono due chiare citazioni dalla Traviata di Verdi ("Amami Alfredo" e il Brindisi). Che ne dite? Dmitri Shostakovich - Waltz No. 2
  2. Concordo con Piccinesco, sicuramente tuo figlio partirebbe a studiare composizione da ottime premesse. Quello che manca secondo me nel brano è un' unitarietà stilistica fra i tre movimenti. Appaiono come 3 brevi brani staccati con grammatiche diverse, ma non è un male, è solo questione di esperienza che a 11 anni ovviamente non può esserci, tanto più che probabilmente non è seguito da un compositore visto che studia pianoforte e clarinetto. Secondo me ha una bella vena melodica che è udibile soprattutto nel primo movimento, quello probabilmente più ispirato.
  3. Io ragionerei anche sul diapason, praticamente nel tempo sono di accordatura ci siamo praticamente trasportati i brani di un semitono sopra...per cui penso che come dice Zazzà, nel temperamento equabile...un semitono praticamente non cambia nulla. Certo, se parliamo di trasposizioni oltre il tono effettivamente alcune cose possono cambiare; ma un discorso generale non è mai funzionale, in effetti Zazzà però parlava del pianoforte solo, semplificazione che facilita il discorso. Mi viene anche in mente che ad esempio molti Lieder di Schubert, per esigenze legati alle estensioni dei cantanti, venivano e vengono trasportati...senza nulla perdere e guadagnare dall'operazione di trasporto stessa.
  4. La musica perduta dell'antica Grecia http://www.treccani.it/magazine/piazza_enciclopedia_magazine/cultura/La_musica_perduta_dell_antica_Grecia.html#.VEeQE7oLzw8.facebook Articolo molto interessante. Stimola alla riflessione su quella che poteva essere la "fonosfera" degli antichi Greci, cioè in quali suoni e "rumori" potessero essere immersi. La meditazione può valere in generale per tutte le epoche passate più o meno remote. Credo che il riverbero più interessante sia quello d'immaginare la diversa percezione emotiva che poteva scatenare un suono o una serie di suoni, rispetto a come potremmo percepire oggi quegli stessi suoni, intervalli, melodie a livello emozionale. Nel susseguirsi delle epoche l'associazione della sensibilità emozionale certamente si è modificata, in linea con lo svilupparsi dei sistemi musicali. Questo è avvenuto probabilmente (come afferma il grande Storico e Critico d'Arte Federico Zeri), anche nell'Arte figurativa: nella percezione dei colori. Gli antichi Romani ad esempio nominavano i colori rosso, verde, giallo ecc, ai nostri occhi queste definizioni rapportate a quei colori non troverebbero più reale corrispondenza. Le emozioni umane sono sempre le stesse, col tempo variano i fattori che recepiamo per scatenarle.
  5. Luca, era velato, ma era un accenno all'accordatura
  6. Sulla falsa riga di quanto scrive TheSimon (magari amplificando rende ancora di più), è come se un'aspirante compositore mi chiedesse: quando sarà possibile scrivere un brano della fattura della nona sinfonia di Beethoven? La risposta, seppur cruda, potrebbe essere anche mai. Questo non vuol dire che uno non ci debba provare, ma inizierei a meditare sulla genialità dell’interprete, argomento poco frequentato (ci si riferisce spesso ai compositori in questi termini) che fanno di Pollini … Pollini. Anche uno studente dell’ottavo può suonare alcuni studi di Chopin, ma l’integrale degli studi non se la possono permettere molti professionisti, figuriamoci qualche studente. La cosa sarebbe maggiormente amplificata su opere tipo Totentanz di Liszt, ma senza andare lontano, qualcuno pensa che ad esempio le variazioni Goldberg di Bach siano da meno? In effetti servono grandi artisti, interpreti geniali, per dirci veramente tanto su queste opere. Ecco, a schiacciare i tasti forse può arrivarci un numero maggiore di soggetti. Ovviamente questo è solo il mio parere, ma a volte bisogna essere realisti. Ci sono opere che possono permettersele solo i grandi. Poi per divertimento tutto si può fare. Su questo piano, un percorso di studi, più o meno canonico, può bastare. Chiaro Pianothor, non ti conosco e non ti ho mai sentito all'opera. Mai dire mai nella vita. Per cui continua a lottare per il tuo sogno, mai mollare
  7. Anche a me ha chiesto un cambio password, la motivazione diceva che era tanto tempo che non lo facevo...ci sfido, proabilmente prima non era previsto. Comunque tutto ok dopo il cambio.
  8. Nei quartetti sono già presenti, per cui inizio '900
  9. Cosa dura è, per un artista, liberarsi dallo "Spirito dei tempi". <<Ho composto un Concertino per pianoforte e strumenti a fiato, un pezzo allegro, tipo musica leggera, volutamente senz'anima, come prescriveva la moda di allora nella figura di Strobel, direttore della sezione musicale della radio di Baden-Baden. Era richiesto un look da frigida disumanità, che indirettamente contestava non solo la musica sentimentale di Beethoven e dei romantici, ma anche interpreti metafisici della statura di Furtwängler -come se loro fossero i colpevoli del dilemma tedesco. Al contrario, la musica francese di compositori come Poulenc, Milhaud e Satie era osannata e noi tedeschi venivamo incoraggiati a imitarla. Comunque, anche questa tendenza si esaurì nel 1948, quando il compositore francese René Leibowitz arrivò a Darmstadt introducendoci alla teoria seriale di Schönberg e facendoci ascoltare i primi lavori di Messiaen>> (H. W. Henze, "Canti di viaggio". Ed. Il Saggiatore) Hans Werner Henze: Concertino per pianoforte e fiati con percussioni (1947)
  10. Non so se serve ancora perchè non ho notato interventi dell'autore del topic, magari può servire anche ad altri. Giusto per sfizio mi andrei a vedere anche Threni di Stravinskij e la Nona Sinfonia di Vaughan Williams, presentarono un "a solo" più lungo di qualunque altro scritto per gli ottoni prima della Quinta di Caikovskij. Visto che non conosco la finalità del tuo pezzo, un altro esempio puoi trovarlo in Respighi, i cui filicorni nei Pini di Roma servono semplicemente a suggerire i suoni dell'esercito romano. Un effetto memorabile lo puoi ascoltare anche all'inizio della terza parte della Damnation de Faust dove viene usato come strumento "quasi naturale", attento a prendere le incisioni giuste in quanto spesso la cornetta viene rimpiazzata dalla tromba. Considera che il Filicorno soprano è sempre stato un po' sfortunato ed utilizzato assegnandogli parti caricaturali...ovvio, mi riferisco alla sua storia. Inoltre si fonde poco con il suono di altri strumenti pe cui il rischio è che possa stufare. Che minutaggio avevi in mente?
  11. Per fortuna, altrimenti una partitura di Beethoven varrebbe come quella dell'ultimo studentello di composizione.
  12. Io penso che tu non sappia leggere (almeno l'italiano. Giusto per inciso io leggo in 4 lingue diverse, per cui la buona notizia è che Dio c'è, ma rilassati, non sei tu) in quanto scrivevo: In generale Che centra Clementi? Per di più che lo trovo un compositore interessante. Comunque hai deciso di restare nel tuo brodo di giuggiole (hai letto parreri diversi dal tuo, non sei solo al mondo), per cui in bocca al lupo.
  13. Fra l'altro un termine di moda ...oggi. Qualsiasi artista, tramite le proprie opere, riflette la relatà in cui vive. Il classicismo è legato a "fenomeni" storici e situazioni non più attuali. Si può reinterpretare qualsiasi cosa del passato, ma non replciarla ...pari pari. Poi ricostruzioni storiche ed esercizi di stile se ne fanno.
  14. Come ti è stato già suggerito, probabilmente può venirti utile seguire un corso di composizione. Il pezzo per pf è una delle prime cose che si affronta, compresi i differenti moduli pianisti. Se sei portato per il contrappunto vedrai che non sarà complciato inserire delle linee contrappuntistiche all'interno dell'accompagnamento...come facevano tutti (compreso Mozart, dipende dall'opera, vedi il numero di catalogo, e la finalità dell'opera stessa; presente lo stile galante e i suoi scopi?).
  15. Oggi no ma ai loro tempo si . Tu sei un compositore che scrive oggi, è come se Bach avesse scritto come Perotinos giustificandosi dicendo che erano eseguiti. Sono 2 cose diverse. Chi l'ha detto? Onestamente mi sembra che fai troppa confusione fra gli aspetti interpretativi e quelli compositivi. In generale se uno suona bene non è detto che scriva bene altrettando e viceversa. Tornando al prima, Faria diceva "sintassi poco attuale di Clementi" non tanto rispetto a Mozart ma rispetto ad un compositore che scrive nel 2014 Le beghe fra Mozart e Clementi (amesso che ce ne siano) sono un altro capitolo.
  16. Sono i corsi che venivano chiamati "sperimentali" ... prima delle AFAM, ma c'è ancora qualche iscritto. Se ti sembrano poco esagerate 36 ... pensa quelli che invece dovevano scriverla in 18 . Ora dico, nei nuovi corsi accademici (o pre accademici)...dove salta fuori la cifra del compositore? Praticamente uno si diploma e non sa neanche se da solo saprà mai scrivere una fuga da solo , non dico decente, ma allmeno valutata "decente" da una commissione (si spera di musicisti).
  17. Fa parte del mestiere Cristian, non so se tu hai una prova da 18 o da 36 ore ... ma i tempi moderni impongono certe performance anche nella scrittura, non dico l'oggi per il domani...ma si ha sempre troppo poco tempo. Per cui ben venga che già in sede d'esame uno abbia i minuti contati. Considera che 36 ore sono un'esagerosità...18 ore sono risicatissime
  18. A parte che non mi riferivo a questi brani ma in generale posso dirti (Thallo) che scrivere per coro è diverso che scrivere per solisti...lo stesso vale pe l'orchestra, lo stesso vale per la banda. Una sezione è una cosa, un solista è un altra. Per cui il compositore lo deve sapere è non può pretendere un coro di Pavarotti. Se lo fa (la carta è gentile, si può fare tutto)...può rischiare di cambiare mestiere. Ma restando più in generale (che era la mia idea iniziale prendendo spunto da una tua affermazione), volevo solo dire che le responsabilità sono sempre del direttore e mai del coro, se il brano richiede un coro stellare...il direttore deve saper dire no se non lo dirige...sempre farei i conti con la maeria prima. Tutto qui.
  19. No, è colpa del Direttore che non sa quando un brano non può funzionare o peggio ancora ...scritto coi piedi
  20. ...e questa?...tastiera umana https://www.facebook.com/photo.php?v=164592803744703
  21. Bell'idea https://www.facebook.com/photo.php?v=10201929043849729
  22. Per affinare la conoscenza degli argomenti trattati da Zarlino bisognerebbe passare anche da L. Zacconi: Prattica di musica (Parte prima, 1592 e Parte seconda, 1622) ... è' indicato anche per gli esecutori
  23. Si presenta molto meglio...ma mancano tutte le indicazioni di tempo, Bianca, ma non era stato già suggerito?
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