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Piano Concerto - Forum pianoforte

cromatismo

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Tutto postato da cromatismo

  1. L'arte espansa (La Quadriennale di Roma) Roma, Villa Carpegna, 18 febbraio 2016. Conversazione "l'arte espansa" dal libro di Mario Perniola, intervengono, oltre all'autore, Christian Caliandro, Caterina Di Rienzo, Antonio Gnoli, Antonio Grulli, Adriana Polveroni, Marco Tonelli. Introduce Umberto Croppi, modera Giovanna dalla Chiesa Che ve ne pare?
  2. Qualche info su obiettivi, requisiti, prove d'ammissione e programmi di studio http://www.consmilano.it/it/didattica/corsi-triennio?cm_ca=7 Ammissione 1. Esecuzione di un Preludio e Fuga dal "Clavicembalo ben temperato" di J. S. Bach; 2. Esecuzione di due studi di tecnica diversa; 3. Esecuzione di una Sonata di L.van Beethoven, escluse le Sonate op. 49 n. 1 e 2, op. 79; 4. Esecuzione di un brano a scelta del Candidato fino a Debussy escluso; 5. Esecuzione di un brano a scelta del Candidato da Debussy in poi; 6. Una prova di lettura a prima vista; 7. Esecuzione di un brano assegnato dalla Commissione, previo studio di tre ore in aula.
  3. Scusate se mi intromentto, ma non gli basta fare l'ammissione al triennio?
  4. In effetti tutti tipicamente fischiettano sotto la doccia brani come questo Perchè 23.393 visualizzazioni se non è fischiettabile? Il discorso di costui falla di brutto
  5. Per spaziare un po', informati su Early music, il centro più attivo in Italia è Urbino...non sei lontanissimo
  6. ... come del resto neanche Charles Gounod ha aggiunto nulla. Bach basta e avanza
  7. Anche accordi ipotetici, per affinità di terze, etc.
  8. Parole sagge di una persona intelligente oltre che grandissimo pianista, così deve essere un maestro e sono felice di avere avuto maestri simili nella umiltà.
  9. Per il terzo grado se ne era discusso qui www.pianoconcerto.it/forum/index.php?/topic/1753-il-terzo-grado/
  10. Dai un occhiata a www.pianoconcerto.it/forum/index.php?/topic/3330-la-cifratura-ideale-degli-accordi
  11. A proposito della suddivisione che intravedi, potrebbe venirti comodo De la Motte (vedi il suo manuale di armonia) secondo il quale: Area di tonica: I o VI Area di sottodominante: IV o II Area di dominante: VII o V Il problema di questo approccio è la classificazione del III; mi sembra che Frank approcciasse in modo leggermente differente ma riuscendo a classificare meglio questo accordo.
  12. Per me le parole sono superflue per far amare un qualsiasi brano di musica...non sono certo che un bel discorsetto cambi la sostanza di una cosa. Nessuno può far miglio dell'orecchio. Da un lato mi piace il proposito di scrivere una guida d'ascolto accessibile ai più...senza barbosi dettagli, ma dall'altro non sono convinto che una fuga di Bach piaccia di più solo perchè qualcuno è stato più bravo di un altro perchè non ha parlato di contrappunto e invece ha parlato di specchi ... etc. Non so se ho reso l'idea ....
  13. Non vorrei accanirmi, ma anche VI II V è una tipica sintassi tonale....il barocco ne è pregno.
  14. Non saprei, a me sembra proprio che II V I è l'essenza della tonalità è questo vale per tutti i brani che sono stati scritti da quando è nata a quanto è morta. Ci sono migliaia di brani scritti in 2 secoli di musica su II V I ... ed è tutta musica tonale. La modalità - vedi sia quella rinascimentale sia quella novecentesca (che nasce più dalla tradizione e il folcrore popolare) - non fa uso di cadenze toanali. Al massimo possiamo dire che la tonalità è compresa nella modalità perchè da li proviene, ma quella sintassi è l'incarnazione della tonalità, la sua essenza.
  15. Certo...magari ti scrive anche qualche nota.... Te lo chiedevo perchè pensavo fosse un brano d'autore. Essendo inedito la cosa si semplifica, nel senso che hai la libertà di riscrivere quelle parti che per forza di cose non funzionano per via del cambio dei pesi dell'orchestra. Per cui io ci vedo una riduzione/riscrittura delle parti che non possono funzionare con 17 archi al posto di 40 (tanto per dire). Per il resto penso che nessuno in queste condizioni ti possa dare la soluzione... solo tu puoi sapere se funzionerà.
  16. Tipica grafia da musica leggera...è solo un canovaccio delle parti fondamentali e caratteristiche della canzone. Puoi anche prendere la melodia e svilupapre le sigle degli accordi indicati.
  17. Umberto Eco - 40 regole per parlare bene l'italiano http://www.italianalingua.it/index.php?page=umberto-eco-40-regole-per-parlare-bene-l-italiano Geniale!
  18. I paragoni zoppicano sempre ....montagna in relazione al vivere a ben poche relazioni a melodia in relazione alla musica (se vuole sopravvivere). Come sto cercando di dire, citi le opere con tanta melodia...sai di quante opere è fatto il catalogo di Berio? Ecco. Comunque sia condividuo il tuo intervento Red e mi sembra in sostanza simile al mio, e senza diventare matti, basta che diate un occhiata ad una paginetta di wiki: Opere di Luciano Berio Concerti Concertino per clarinetto, viola, arpa, celesta e archi (1949) Serenata per flauto e 14 strumenti (1957) Concerto per due pianoforti e orchestra (1973) Points on the Curve to Find per pianoforte e piccola orchestra (1974) Il ritorno degli Snovidenia per violoncello e piccola orchestra (1977) Corale per violino ed orchestra (1981) Voci (Folk songs II) per viola e orchestra (1984) Echoing Curves per pianoforte e orchestra (1988) Alternatim per clarinetto, viola e orchestra (1997) SOLO per trombone e orchestra (1999) Musica orchestrale Nones (1954) Allelujah I (1956) Divertimento (1957) (Scritto con Bruno Maderna) Allelujah II (1958) Tempi concertanti (1959) Allez Hop (1959 - 1968) Bewegung (1971 - 1984) Still (1973) Eindrücke (1974) Encore (1978 - 1981) Entrata (1980) Requies (1984) Formazioni (1987) Festum (1989) Continuo (1989 - 1991) Compass (1994) Ekphrasis - continuo II (1996) Sequenze Sequenza I per Flauto (1958), dedicata a Severino Gazzelloni Sequenza II per arpa (1963) Sequenza III per voce femminile (1965 - 1966), dedicata a Cathy Berberian Sequenza IV per pianoforte (1965 - 1966) Sequenza V per trombone (1966), dedicata a Benny Sluchin, ispirata da Grock Sequenza VI per viola (1967) Sequenza VII per oboe (1969), dedicata a Heinz Holliger Sequenza VII b per sassofono soprano, dedicata a Claude Delangle Sequenza VIII per violino (1976 - 1977) Sequenza IX per clarinetto (1980) Sequenza IXb per sassofono contralto (1981), dedicata a Claude Delangle Sequenza X per tromba e risonanze di pianoforte (1984), dedicata a Ernest Fleischmann e scritta per Thomas Stevens Sequenza XI per chitarra (1987 - 1988), dedicata a Eliot Fisk Sequenza XII per fagotto (1995), dedicata a Pascal Gallois Sequenza XIII per fisarmonica "Chanson" (1995 - 1996), scritta per Teodoro Anzellotti e dedicata a Gianni Coscia Sequenza XIV per violoncello (2002) Chemins Chemins I per arpa e orchestra (1964) Chemins II per viola e nove strumenti (1967) Chemins IIb per piccola orchestra (1969) Chemins IIc per clarinetto basso e piccola orchestra (1972) Chemins III per viola, nove strumenti ed orchestra (1968) Chemins IV per oboe e 11 strumenti ad arco (1975) Chemins IV b per sassofono soprano e 11 strumenti ad arco Chemins V per chitarra e piccola orchestra (1992) Kol - Od (Chemins VI), per tromba e ensemble (1996) - dedicato a Gabriele Cassone Recit (Chemins VII) per sassofono contralto e orchestra (1996) Musica da camera Divertimento per violino, viola e violoncello (1946) Tre pezzi per 3 clarinetti (1947) Quartetto per strumenti a fiato (1950) Due pezzi per violino e pianoforte (1951) Opus no. Zoo per voce recitante e quintetto a fiati (1951 - 1971) Quartetto per quartetto d'archi (1955) Différences per 5 strumenti e nastro magnetico (1959) Sincronie per quartetto d'archi (1964) Gesti per flauto dolce (1966) Autre fois: berceuse canonique pour Igor Stravinskij per flauto, clarinetto e arpa (1971) Linea per 2 pianoforti, marimba e vibrafono (1973) Musica leggera per flauto, viola e violoncello (1974) Les mots sont allés... "recitativo" per violoncello solo (1978) Duetti per 2 violini (1983) Lied per clarinetto solo (1983) Call per 2 trombe, corno, trombone e tuba(1985) Terre chaleureuse per quintetto a fiati (1985) Naturale per viola, percussioni e nastro magnetico (1985) Gute Nacht per tromba (1986) Ricorrenze per quintetto a fiati (1987) Notturno per quartetto d'archi (1993) Glosse per quartetto d'archi (1997) Korót per 8 violoncelli (1998) Altra voce per flauto contralto, mezzosoprano e live electronics (1999) Musica per strumenti a tastiera Petite suite per pianoforte (1947) Cinque variazioni per pianoforte (1953 - 1966) Rounds per pianoforte o clavicembalo (1965) Memory per pianoforte elettrico e clavicembalo (1970 - 1973) Fa-Si per organo (1975) Six Encores per pianoforte (1990); comprende: Brin (1990), Leaf (1990), Wasserklavier (1965), Erdenklavier (1969), Luftklavier (1985) e Feuerklavier (1989) Sonata per pianoforte (2001) Musica vocale Magnificat per 2 soprani, coro e orchestra (1949) El mar la mar per 2 soprani e 5 strumenti (1950) El mar la mar, versione per soprano, mezzosoprano e 7 strumenti (1969) Quattro canzoni popolari per voce femminile e pianoforte (1952) Chamber Music. testo di James Joyce, per voce femminile, clarinetto, arpa e violoncello (1953) Circles per voce femminile, arpa e 2 percussionisti (1960) Epifanie per voce femminile e orchestra (1961 - 1965) Questo vuol dire che per 3 voci femminili, coro e nastro magnetico (1968) Sinfonia per 8 voci e orchestra (1968) Agnus per 2 soprani, 3 clarinetti e organo (1971) Bewegung II per baritono e orchestra (1971) Ora per soprano, mezzosoprano, flauto, corno inglese, coro e orchestra (1971) Calmo - in memoriam Bruno Maderna per mezzosoprano e 22 strumenti (1974) Cries of London per 6 voci (1974) a-ronne, testo di Edoardo Sanguineti, per 8 voci (1975) Coro, testo di Pablo Neruda, per coro e orchestra (1976 - 1977) Ofanìm per due gruppi orchestrali, coro di bambini, voce femminile e live electronics (1988 - 1997) Canticum novissimi testamenti per 8 voci, 4 clarinetti e 4 sassofoni (1989) Rage and Outrage per voci e orchestra (1993) Hör per coro e orchestra (1995) Altra voce per mezzosoprano, flauto contralto e live electronics (1999) E si fussi pisci elaborazione di canto popolare per coro misto (2002) Stanze per baritono, coro e orchestra (2003) Musica elettronica Mimusique n. 1 (1953) Ritratto di città, in collaborazione con Bruno Maderna (1954) Mutazioni (1955) Perspectives (1957) Thema (Omaggio a Joyce) (1958) Momenti (1960) Visage (1961) Chants parallèles (1975) Musica teatrale Laborintus II, testo di Edoardo Sanguineti (1965) Passaggio, testo del compositore e di Edoardo Sanguineti (1963) Recital I (for Cathy) (1972) Opere Opera, libretto del compositore (1970 - 1977) La vera storia, libretto di Italo Calvino (1981) Un re in ascolto, libretto di Italo Calvino (1984) Outis, libretto del compositore e di Dario Del Corno (1996) Cronaca del luogo, libretto di Talia Pecker Berio azione musicale (1999) nel Kleines Festspielhaus di Salisburgo con Hildegard Behrens Per cui non capisco cosa c'è da discutere (parlo di MicaMahler o Thallo) a me e tanto da approvare a Red (sempre MicaMahler o Thallo) - che mi è pure simpatico - ...che sostanzialmente sta dicendo le stesse cose? Fra l'altro non ho scritto la sua eventuale definizione di Melodia...perchè? Perchè è ovvia, chi studia composizione penso la sappia bene ... tanto più se scrive quitidianamente (giusto per precisare)... e in effetti dice come me che è essenziale (come un sacco di altre cose, ovvio...non mi riferisco al canta Napoli, ovviamente) ... e sta a vedere che il titolo del topic è pure giusto. Quali sono i grandi interpreti che hanno tutte queste opere in repertorio? Dove posso sentire nei prossimi mesi la discografia live di Berio? Ci scommettiamo che se ci fossero i mezzi, senza uscire dall'Italia, nel giro di 6 mesi mi ascolto l'opera omnia live i Beethoven? Che differenza passa fra le poche opere citate nel Thread e il catalogo? Per cui cerchiamo di capirci.
  19. ...non ho detto nulla ma sei riuscito a capire che era una crociata....un po' contraddittorio. no? Comunque sia i mi riferisco all'aspetto percettivo, quanto arriva all'ascoltatore del parametro melodia. Ci può essere a livello di costrutti base, ma se capita che venga polverizzata o eclissata al punto che l'ascoltatore non la percepisca più...ecco che il parametro decade e secondo me siamo alla soglia deve accenderci un campanello d'allarme. Come facevo già notare Berio è uno dei più ricchi da questo punto di vista (in riferimento ai suoi coevi)...mi domandavo perchè alcune sue opere sono entrate più velocemente di altre nel repertorio. Una risposta per me resta sempre la più "percettibile presenza della melodia" ... che ovviamente non basta ma li sembra l'unica differenza fra le composizioni più diffuse e quelle meno di questo medesimo compositore.
  20. NO THALLO! Non hai capito molto dl mio thread...hai letto troppo in fretta. "se un musicista non sa cos'è una melodia è messo veramente male" era l'ovvia risposta al ragazzetto MicaMahler ... io parlo esattamente del contrario. Ma si sa ormai, la gente mediamente riesce a leggere solo le prime parole di un testo...figuriamoci una decina di corposi post. Ma quale crociata?! Qui si sottolinea l'importanza del parametro melodia in tutte le sue forme e le sue sfaccettature...fortuna che ho anche espresso chiaramente che non voleva essere un post "neo roamntico" ... ma per favore. Rileggere please.
  21. Mah,,,se un musicista non sa cos'è una melodia è messo veramente male. Può arrivare chi vuole a chiederlo ma la sostanza non cambia. Qui non si parla di connotazione, per me una melodia può essere pure microtanale... ... fin qui c'è ben poco da interpretare. Mi sembra più interessante un eventuale riferimento alla statistica (perdonami, ma il sondaggio mi sa di "opininismo"). Di fatto non mi sono basato su una statistiaca collettiva ma personalmente parlando mi imbatto sempre meno in cartelloni o programmi da concerto dove le opere di Berio vengono proposte.Il brano che ho proposto invece spesso capita di trovarlo come fissa nel repertorio di diversi interpreti e volendo, ascoltarlo live e non solo traimte youtube di turno. Per me la forza (in questo brano e pochi altri) sta anche nel non aver rinunciato alla melodia...che detto fuori dai denti (sento già le vocine sotto sentenziare) non si intende solo tonalità! Ok!? Più che altro tu MicaMahler, nell'ultimo anno quanti concerti con brani di Berio hai ascoltato?
  22. Era un grandissimo compositore, peccato che da questa e pochissime altre sue esperienze non abbia intuito il valore insostituibile della melodia nel concetto di "musica". Avrebbe avuto la forza e la capacità di rivoluzionare l'avanguardia, ma, forse, non ne ha avuto il coraggio. Pazienza. In ogni caso, paradossalmente, questa è la "sua" composizione più eseguita, le altre, ahimè, stanno sparendo dal repertorio.
  23. Beethoven a tredici anni. In quell'epoca il piccolo Ludwig studiava già circa da tre anni con Christian Neefe, una figura essenziale per il suo sviluppo artistico grazie soprattutto alla sua devozione verso l'allora dimenticato Johann Sebastian Bach che seppe trasmettere al proprio allievo. In quegli anni viveva ancora Maria Van Beethoven, l'adorata madre di Ludwig (con tutta probabilità la prima ed originale sua "Amata Immortale"), che in una frase profetica scritta nei suoi appunti aveva riassunto la vita a venire di suo figlio: "Senza sofferenza non c'è lotta, senza lotta non c'è vittoria, senza vittoria non c'è corona.". E' per me incredibile riscoprire pagine scritte da Beethoven in quell'epoca, chiaramente già improntate verso il fascino per la "Variazione" che avrebbe poi condizionato tutta la sua futura arte compositiva, fascino probabilmente radicato nel giovane compositore grazie agli studi bachiani cui era stato sottoposto da Neefe e durante i quali aveva imparato il concetto di "invenzione", in cui una singola idea musicale prende e cambia forma durante un intero brano. Le variazioni Dressler sono un chiaro esempio di come il piccolo Ludwig, sebbene ancora immaturo compositivamente, possedesse l'innato dono (esacerbato anche dal suo immenso talento nell'improvvisazione) del saper sviluppare qualsiasi tipo d'idea in modo originale ed intenso. A tal proposito come considerate le così poco eseguite Sonate Elettorali? Le trovo fondamentali per delineare i tratti caratteristici della sua produzione a venire.
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