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Piano Concerto - Forum pianoforte

Laboratorio Musica Corale 2012


Frank
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Intanto ringrazio Rstrauss per la sua attenzione, onestamente concordo e non concordo nel suo parere non tanto perchè lui non sia libero di fare gli appunti che ritiene necessari, ma perchè in alcuni punti è conflittuale e mi riferisco all'ultima parte riassuntiva.

 

Sulle segnalazioni puntuali provo a rispondere, anzi mi scuso se mi sono lasciato attendere ma ero via :D

 

Ci risiamo con la stesura della partitura :

- mancano del tutto le dinamiche

- mancano le legature per il coro

- manca un'indicazione di tempo a meno che tu non voglia fare come Bach.

Potrebbe essere un idea :). A me piace lasciare libertà all'interprete. Un alternativa poteva essere una melodia è un siglato?

 

Ci vuole un coro di quelli tosti per eseguire questo brano. Non ci sono cose ineseguibili, ma i coristi dovranno sputare pallini per arrivare in fondo.

I registri vengono sfruttati in tutta la loro estensione e se questo è posititvo da una parte, dall'altra pone problemi di economia di energie vocali, nel senso

che a metà brano il coro sarà già un pò stanco. consiglio quindi a chi volesse cimentarsi almeno 30/35 coristi.

In particolare a batt. 30 ai S. la frase che parte dal la sulla vocale 'i' risulterà molto disagevole e pericolosa.

A me risulta che i cori moderni eseguono cose pazzesche e penso che difficilmente si stancherebbero con un mio branetto di pochi secondi e con intervalli e figurazioni ritmiche nel limite dell'umano.

 

non ci sono proprio degli errori grossi, ma spesso le sillabe sono messe un pochino male :

 

batt. 11 C. la sillaba 're' si allunga anche su due crome ribattute, impossibile da cantare. Era meglio legare.

batt. 15 B. se volevi il vocalizzo la nota doveva essere di 2/4 legati. Così com'è scritto è brutto e difficile sopratutto nel registro alto dei bassi.

batt. 22 B. l'accento della parola 'ge-ni-tò-rem' è sbagliato. Doveva cadere sulla prima nota della batt. 23

batt. 26 C. T. E B. l'accento sarebbe 'po-sté-ri-us' che cade su tempo debole.

 

A 11 è una svista, ovviamente quei 2 re sono un re da un quarto

A 15, idem ... maledetto programma di editing. Quella pausa non esiste!

A 22, se ti riferisci al basso, la sincope non è lo spostamento dell'accento forte su quello debole?

A 26 idem, il tenore sincopa, il basso vocalizza su "e", il soprano sul battere tace, il contralto è in chiusura, di sicuro avrà un diminuendo ... non sbraiterà il rius prima di una pausa e su un ribattuto. Tutto evidenzierà il sincopato del tenore che trovo gestibile e mi permette di non alterare i vincoli formali.

 

 

In pratica il brano è composto da due esposizioni di fuga :

batt. 1 - 16 e 17-32 con un mini stretto alla fine basato sul primo tema.

Che possa piacere o meno, non ci siamo. I due temi solo esposti senza un minimo di sviluppo sembrano messi li e poi abbandonati.

A me sembra che:

- la seconda sezione sia in contrappunto quadrulo, che è uno sviluppo ;)

- la prima sezione, che è ascrivibile ad una fuga di esposizione, non ha mai visto sviluppi alle sue origini ... ed io a quella mi sono rifatto; tanto più che anch'essa viene rivoltata nel finale

 

 

Il fatto di avere controsoggetto e parti accessorie che nel secondo partono subito non ti salva dalla sensazione che questo pezzo sia un

incompiuto o semplicemente scritto in fretta.

Ad un orecchio allenato non sfuggono le 4 volte del tema 1 e le altre 4 del tema 2 e poi di nuovo il tema 1, sempre uguali senza nessuna variazione o sviluppo.

No scusa, il canone all'ottava la buttiamo via perchè il tema si presenta 4 volte senza sviluppo? No, scusa, ma il canone cos'è?

 

 

Nemmeno la diversità dei due temi salva il brano : potevano benissimo stare assieme, ma senza una risposta o sviluppo sembrano appiccicati con la colla.

Una risposta? Ma è una fuga o una romanza?

 

Il tema 1 se usato a dovere poteva essere proprio bello e magari con il 2 in doppio canone sarebbe stato proprio interessante.

Due doppi canoni è un altro schema formale, il mio tema poteva diventare qualsiasi altra cosa (scalabilità del materiale)... ma è una fuga di esposizione.

Non so se conosci Pachelbell, prova a dare una scorsa alle sue fughe di esposizione ... vedrai che non c'è quello che tu indichi.

 

Concludendo ribadisco che sono alla prima esperienza con il coro, però mi sono documentato molto prima di cimentarmi ... di sicuro non ho proposto cose fuori dal mondo.

Poi qualcosa da limare c'è sempre ... ma il brano non mi sembra proprio da buttare

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Potrebbe essere un idea :). A me piace lasciare libertà all'interprete. Un alternativa poteva essere una melodia è un siglato?

rischi che l'interprete vada fuori da quello che tu ti prefiggevi, ma se accetti il rischio va bene.

 

A me risulta che i cori moderni eseguono cose pazzesche e penso che difficilmente si stancherebbero con un mio branetto di pochi secondi e con intervalli e figurazioni ritmiche nel limite dell'umano.

Parlo di un coro di dilettanti. E' chiaro che con i professionisti la cosa è diversa.

 

- la seconda sezione sia in contrappunto quadruplo, che è uno sviluppo ;)

Il contrappunto io non lo vedo proprio come uno sviluppo ... è semplicemente contrappunto, lo sviluppo è un'altra cosa.

 

- la prima sezione, che è ascrivibile ad una fuga di esposizione, non ha mai visto sviluppi alle sue origini ... ed io a quella mi sono rifatto; tanto più che anch'essa viene rivoltata nel finale

benissimo, ma allora se doveva essere solo esposizione allora doveva fermarsi a batt 17 e chiudere.

 

No scusa, il canone all'ottava la buttiamo via perchè il tema si presenta 4 volte senza sviluppo? No, scusa, ma il canone cos'è?

Una risposta? Ma è una fuga o una romanza?

in ogni caso è un brano monotematico, certo con contrappunto e aggiungendo una voce in canone arricchisci il brano, ma resta pur sempre un brano con una

sola idea musicale, cosa che io considero troppo poco.

Non importa che tipo di brano sia, ma la forma da te scelta secondo me aveva bisogno di un pò di più respiro, un piccolo episodio di collegamento ecc.

 

Due doppi canoni è un altro schema formale, il mio tema poteva diventare qualsiasi altra cosa (scalabilità del materiale)... ma è una fuga di esposizione.

Non so se conosci Pachelbell, prova a dare una scorsa alle sue fughe di esposizione ... vedrai che non c'è quello che tu indichi.

Nè ho studiata qualcuna da giovane e confermo che questo tipo di brani non mi soddisfa.

 

Concludendo ribadisco che sono alla prima esperienza con il coro, però mi sono documentato molto prima di cimentarmi ... di sicuro non ho proposto cose fuori dal mondo.

Poi qualcosa da limare c'è sempre ... ma il brano non mi sembra proprio da buttare

Non è da buttare, semplicemente hai usato una forma un pò particolare, che in realtà non si percepisce in quanto c'è la seconda sezione che rimescola le carte, cosa che a livello corale non rende benissimo sopratutto per la mancanza di riferimenti che normalmente un coro necessita : il ritorno di un tema,

un momento di tranquillità, un tema contrastante distinto, un episodio di collegamento che gli faccia capire che qualcosa sta cambiando ecc.

 

comunque se questa è la tua base di partenza non c'è male.

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Vorrei spendere due paroline per OscarP.

 

Mi sembra che ti abbiano dato degli ottimi suggerimenti anche se non biasimo il buon RStrauss. Nel senso che...

 

Ok Pachelbel, ma le fughe di esposizione non sono fatte di sola esposizone...nel senso che hanno uno sviluppo di tipo espositivo. Le entrate partivano dal registro centrale e si allontanavano progressivamente sino a toccare i registri estremi, intervallando le esposizioni del soggetto (non all'ottava e basta) da piccoli episodi, piccoli circoli delle quinte ma se pur in modo embrionale erano un fatto.

 

Il contrappunto quadruplo è una tecnica per creare materiale che deve essere usato nella composizione .. una cosa che nel tuo caso non avviene.

 

Io considero il tuo brano un A B CODA (su A), il tema iniziale è carino e il materiale armonico è ricco...effettivamente con dei buoni approfondimenti può diventare un ottimo brano.

 

Per RStrauss invece

>Nè ho studiata qualcuna da giovane e confermo che questo tipo di brani non mi soddisfa."

Questa mi sembra una considerazione di gusto ;)

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Mi piace molto il commento di Geppino sul brano di Faria, vorrei solo far presente che ...

 

> Il secondo tema, basato sulla scala esatonale a toni interi,

> è un po' banalotto e impersonale, anche in questo secondo me risiede quella

>sensazione di "scolasticità" che qualcuno ha avvertito.

 

... sullo stesso materiale Bach ci ha scritto una cantata è Berg il 25% di un concerto ;)

Il problema secondo me è proprio nella conduzione, sicuramente solo quell'elemento è troppo poco...infatti ai due compositori che ho citato non è bastato il solo frammento di scala :)

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