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Piano Concerto - Forum pianoforte

Concerto In Vista... Molti Dubbi:)


Pianist
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Schubert è tutto troppo forte e il timbro è molto duro.

Sia Schubert sia Chopin sono troppo sporchi e privi di controllo.

Scusa la franchezza.

Forse sei stato anche troppo franco. Ci sono modi e modi di dire le cose. Mi sembra un ragazzo molto giovane pianisticamente parlando oltre che anagraficamente ed è facile capire fischi per fiaschi, buttarsi giù e magari anche mollare tutto per un commento del genere (Ho visto dei casi). Ritengo che sia più giusto dire su cosa lavorare e come migliorarsi piuttosto che dire cosa non va', lo ritengo atteggiamento da "sterile criticone"; è una piccola sfumatura che fa la differenza. Oltretutto ci troviamo in un saggio non in un concorso. I saggi di fine anno si sa come sono, si lavora un paio di settimane su qualcosa da portare e si suona davanti ad un pubblico che il più delle volte non è esperto, non è richiesta la preparazione come quella di un concorso pianistico. Oltretutto mi sembra ben motivato e se c'è la passione questo è tutto quello che conta... Scusa anche la mia di franchezza.

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Forse sei stato anche troppo franco. Ci sono modi e modi di dire le cose. [...]

Scusa anche la mia di franchezza.

Sì, hai ragione. Ma ho visto troppi ragazzi - cui i loro insegnanti non dicono la verità - proseguire convinti di fare le cose al meglio. So benissimo di aver detto le cose in modo drastico (ci mancherebbe), ma mi sembra un ragazzo al 5./6. anno, e se non si rende conto che ci sono certe (molte) cose da sistemare è perché nessuno gliel'ha detto (o non gliel'ha detto nel modo giusto). Se leggerà il messaggio spero abbia voglia di sentire i motivi per cui ho scritto quelle tre righe e in quel modo. Io sono dispostissimo a spiegarglieli.

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Bravo Daniele. Volevo dire alcune cose proprio su Chopin. Il preludio, relativamente facile, mette alla prova il giovane pianista nel comprendere il "rubato" chopiniano. Tu a modo tuo lo hai reso abbastanza bene, però si avvertono degli "sbandamenti" improvvisi. Che vuol dire?

Richiamo il concetto che nella libertà del rubato o semplicemente nella libertà del tempo, è opportuno tener conto del leggero rallentamento o velocizzazione del ritmo base ( unità di tempo o di suddivisione) e non semplicemente "delle note". Operando nel primo caso, non si avvertiranno "sbandamenti improvvisi" perché l'ascoltatore sarà "giudato" dalle leggere "perturbazioni" del tempo in modo "frenato".

Una buona metafora è pensare di frenare in auto scalando la marcia invece che buttare il piede sul freno. Un pilota che usa molto il freno non farà sentire i suoi passeggeri al sicuro. Mentre invece, modificando "i rapporti" del motore entrerà con gradualità e sicurezza in condizioni diverse di velocità...quasi senza farsi accorgere delle grandi o piccole variazioni. Comunque bravo. Prova a riflettere e mettere in pratica questo concetto e dimmi che ne pensi. Prova a pensare , quando rallenti, ad un rallentamento del tempo base e poi prova poi a rallentare a piacere pensando di rallentare le singole note che stai suonando. Apprezzane la differenza. Ciao

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Sì, hai ragione. Ma ho visto troppi ragazzi - cui i loro insegnanti non dicono la verità - proseguire convinti di fare le cose al meglio. So benissimo di aver detto le cose in modo drastico (ci mancherebbe), ma mi sembra un ragazzo al 5./6. anno, e se non si rende conto che ci sono certe (molte) cose da sistemare è perché nessuno gliel'ha detto (o non gliel'ha detto nel modo giusto). Se leggerà il messaggio spero abbia voglia di sentire i motivi per cui ho scritto quelle tre righe e in quel modo. Io sono dispostissimo a spiegarglieli.

 

Ecco, questo al contrario, mi sembra un ottimo intervento :)

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Quanto sono utili le metafore! =) ti fanno capire cose che altrimenti in modo teorico non ci arriveresti immediatamente..Grazie Paolo!

quindi se non ho capito male quando devo eseguire un "rubato" è come se mentalmente devo preparare il tempo a quel rubato, lo devo "mentalizzare" e preparare allo stesso modo di come quando guidando mi preparo a frenare (magari perchè sono al semaforo) scalando le marce e non arrivando con lo stesso andamento e poi frenar di botto...devo tenere in mente questa possibile distinzione tra un rallentamento nel tempo e un rallentamento delle note singole. dico bene? se non è stato già fatto nelle video lezioni (che sto seguendo un pò per volta), sarebbe bellissimo avere una dimostrazione pratica di quanto spiegato...

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Va bene. qui si potrebbe citare la famosa metafora di Paderewsky ( forse non di Listz, come dice Baremboim in un filmato....credo proprio Paderewsky....ma poi ha poca importanza) .

Un allievo gli chiese cosa fosse il "rubato" . Allora il Maestro (...chiunque fosse.....) invitò il giovane ad uscire ed osservare le cime degli alberi. Vedi, -gli disse- come il vento fa ondeggiare la cima dell'albero...che comunque ritorna sempre nella sua posizione. Aggiunbendo- ma il tronco, comunque è ben fermo.

Voleva dire, con questa metafora romantica, che il ritmo base non deve essere alterato, cioè dobbiamo, all'ascolto, non avvertire una alterazione del tempo base. Il rubato...."trattiene e recupera" se vogliamo noi inventare una definizione. Naturalmente non bisogna scervellarsi. Col tempo e con la pratica si imparerà questa "dizione" che diverrà naturale, un naturale modo di espressione. L'ascolto dei Grandi ci aiuta. Rubinstein era Maestro in questo. Sapeva ben scegliere quando marcare il rubato chopiniano e quando essere nel rigore assoluto. Le due fondamentali caratteristiche della musica di Chopin sono infatti ( come dice Cortot, nel suo libro "Alcuni aspetti di Chopin") il "rubato" e la "vena classicheggiante". Il tempo in Chopin è molto più rigoroso che in Mozart ( anche se questa mia affermazione potrebbe creare scandalo!). E' una leggenda metopolitana ( si usa dire così...vero?) quella che attribuisce ai Classici il rigore del tempo e ai Romantici Il "tempo a piacere". Queste favolette sono sulla bocca di molti Maestri e Maestre che suggeriscono ai propri allievi di suonare Mozart inespressivo e senza pedale...per salvarsi dal rischio di renderlo "romantico" e di suonare Chopin con inutili rallentamenti di cattivo gusto alla chiusa delle frasi.

Quindi suggerisco di praticare il "rubato" senza "lasciarsi andare". Essere sempre vigili al tempo base e....al buon gusto.

 

Come al solito...sono io che mi sono lasciato andare...e ho parlato troppo!

 

P.S. Naturalmente sono disponibile a fare esempi e forse ne parlerò in un Tutorial. Grazie di avermi suggerito questo spunto.

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  • 1 month later...
  • 3 years later...

Ho letto velocemente l'articolo e come diceva il direttore d'orchestra Herbert von Karajan, coloro che hanno raggiunto tutti i propri obiettivi, probabilmente li avevano impostati troppo bassi. Il perfezionismo può essere anche un motore...non ho mai conosciuto Musicisti veramente soddisfatti dei loro -seppur pregievoli - risultati.

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