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Piano Concerto - Forum pianoforte

L'organo A Canne


pasquale
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Viste le richieste del forum e la gentile concessione di questo spazio da parte delgi amministratori, vorrei qui iniziare una discussione sull'organo a canne.

E' una materia molto vasta e questo strumento è così complesso e migliaia sono state le sue varizioni nel corso dei secoli e le varie scuole nazionali ed organare che non so da dove cominciare.

 

Vorrei affrontare qui innanzitutto una discussione tecnica sullo strumento, una macchina complessa e meravigliosa, spaziando da come esso è formato fino a dettami meramente tecnici.

 

Come vogliamo procedere? Avete richieste particolari?

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Guest Gennarino

Ammazza quanto è complessa la tecnica dell'organo e come sono articolate le conoscenze dell'organaro!

Uno potrebbe pernsare ingenuamente che solo l'organista sia un diavolo con mani e piedi velocissimi e precisi, ma una prima lettura dei fondamenti dell'organo fanno apparire lo strumento come un miracolo di fisica (non solo acustica), ingegneria, idraulica e meccanica.

Ha ragione Pasquale quando dice: "da dove comincio ?"

Insomma, io credo che un buon approccio sarebbe fare un ripasso di acustica di base degli strumenti aerofoni, per poi illustrare le componenti dello strumento e le (principali) innovazioni tecniche; poi passerei ad illustrare le principali caratteristiche musicali dello strumento e l'utilizzo dello stesso da parte dei suoi grandi autori.

 

Io, ad esempio, penso sarebbe interessante illustrare le differenze fra canne ad ancia, canne ad anima e diafoniche e le caratteristciche diverse delle canne cilindriche, coniche o a pianta rettangolare. Un'altra cosa interessante sarebbe capire se alcuni timbri derivano direttamente dalle caratteristiche della singola canna o sono il frutto della miscelazione di un insieme di canne. Ancora, mi vengono in mente i battimenti e gli effetti acustici ottenibili: non so se siano usati o si utilizzino variatori del flusso d'aria per fare i vibrati. Le domande continuerebbero, ma credo sia il caso che ci fermiamo qui!

 

Per andare ai compositori, quali le epoche migliori ? E i Compositori più grandi fra quelli non già famosi?

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Allora, partiamo dal presupposto che io arrivo dove so. Oltre c'è l'ignoranza.

 

Partiamo dalle componenti piu conosciute ed importanti dello strumento, ossia le canne. ne esistono due tipi: canne a anima e canne ad ancia. Di queste poi ne esistono varie famiglie che vedremo in seguito.

 

Le canne labiali.

Sono le piu conosciute ai più, anche perche si riconoscono nella mostra dello strumento ( la facciata degli organi dove queste possono esssere suonanti o solo decorative). Possone essere costruite in metallo o in legno a seconda del timbro che si deve ottenere.

 

cannelabiali.gif

 

La canna labiale è costituita da tre componenti: inferiormente si trova il piede, di forma conica, che ha la funzione di

dirigere il getto d'aria dal foro di inresso fino alla bocca, cioè il taglio che corre orizzontale in una sezione appiattita del tubo stesso.

Tra le due parti si trova alloggiata l'anima: un disco metallico che ha la funzione di convogliare il getto di aria verso la parte anteriore della canna in corrispondenza del labbro inferiore della bocca. L'altezza del corpo determina la frequenza di oscillazione della colonna d'aria, perciò l'altezza della nota emessa.

 

È utile introdurre a questo punto una breve descrizione dei fenomeni fisici che presiedono alla formazione del suono. Dalla fessura della bocca esce una lama di

vento che in parte si disperde nell'ambiente e in parte rientra nella canna dal labbro superiore. Si viene a creare all'interno del tubo una sovrapressione che genera un treno di onde che sale lungo il tubo e nello stesso tempo impedisce al vento proveniente dal piede di entrare nel corpo della canna. Alla sommità il fronte delle onde cede energia all'ambiente sotto forma di onde sferiche di compressione, quindi viene "riflesso" verso la parte inferiore della canna dove si genera una onda sferica di depressione e il ciclo ricomincia.

L'impulso iniziale, a causa di questi due smorzamenti si estinguerebbe dopo alcuni cicli se il vento non venisse fornito con continuità.

l'aria che enrtra allora fornisce nuova potenza all'onda modificandola ed amplificandola fino a

raggiungere una condizione di equilibrio.

In queste condizioni la canna ha raggiunto il regime di suono stazionario ovvero di risonanza.

Per raggiungere queste condizioni è necessario un certo numero di cicli che costituiscono il cosiddetto transitorio d'attacco ( fattore importantissimo perche determina il timbro della canna, insieme ad altri fattori)

 

Come per tutti gli strumenti musicali, anche per le canne non si generano mai suoni puri, la cui legge è perfettamente sinusoidale ma suoni risultanti dalla somma di più armonici. Ci ritorneremo poi.

 

Le famiglie principali delle canne ad anima sono le seguenti:

- canne di taglio (così chiamato il diametro del tubo) largo, ossia con suono rotondo, luminoso (Flauti, Bordoni);

- canne di taglio medio, ossia con suono pastoso, robusto (Principale, il classico suono del'organo);

- canne di taglio stretto, ossia con suono mordente (Violie, archi in genere).

 

Queste fondamentali differenze unite al materiale utilizzato e a tecniche costruttive, alla geometria della canna e alla tecnica di intonazione determinano in linea di massima il timbro del registro. ( si chiama così una fila di canne corrispondenti alle note della tastiera con un determinato timbro).

 

Le canne labiali possono essere anche tappate ( o semitappate vedremo) ottenendo ciò che in Fisica si chiama "tubo chiuso". Sono la sottofamiglia dei "Bordoni"

L'intera potenza acustica esce dalla bocca e il ciclo oscillatorio risulta raddoppiato, poiché l'onda di compressione viene riflessa a causa appunto dell'occlusione.

Ne consegue che i tubi chiusi danno un suono all'ottava bassa rispetto alla loro lunghezza reale e non possono emettere armonici di ordine pari.

 

La lunghezza delle canne si esprime in piedi. Una canna da 8 piedi ad esempio corrisponde al suono reale e denota il tipo di registro. Se ad esempio ho un registro di Principale 8 piedi significa che la canna piu alta misura 2 metri e mezzo ( circa) e tutte le altre andranno in maniera proprorzionale a diventare sempre piu piccole. Una canna da 16 piedi suonerà all'ottava bassa mentre una canna da 4 piedi all'ottava superiore, 2 piedi a due ottave sopra ecc...

 

Attenzione perche insieme al decrescere delle altezze decresce anche il diametro per rimanere nei rapporti tipici di quel tipo di registro in modo particolare calcolato in base appunto al timbro e all'intonazione dell'intero registro che vogliamo ottenere.

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Interessantissimo. Sarebbe interessante anche illustrare il metodo con il quale viene generata l'aria. Immagino che gli organi moderni abbiano un compressore elettrico posizionato a distanza per produrre aria compressa. Ma ricordo, che in antichità esistevano organi attivi e passivi. Entrambi avevano un mantice per generare aria ma in un caso era lo stesso organista che premeva sul mantice per generare aria, nel secondo caso, una seconda persona aveva questo compito. Immagino inoltre che l'aria debba avere un certa pressione (non troppo bassa e non troppo alta) per generare il giusto suono. Qual'è ad esempio la pressione esatta di funzionamento di un organo a canne ? E' la stessa pressione per ogni sezione di canna, oppure sono le stesse canne ad avere un ugello che ne regola la giusta pressione a seconda della sua grandezza ? Quali sono le leggi fisiche che determinano la scelta della sezione della canna, dello spessore della lamiera (nel caso di canne di acciaio) e della lunghezza della canna ? Una sezione di lamiera diversa (per l'organo a canne in metallo) produce un timbro diverso oppure è indifferente lo spessore ?

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Guest Gennarino

Pasquale,

ottima introduzione!

 

Un paio di domande veloci.

 

1. Se non ho frainteso, il timbro di una canna labiale dipende, oltre che dalle dimensioni e dal fatto che c'è un transiente di attacco e uno di fine, ma anche dalla tecnica costruttiva chiusa/aperta. Mi spiego meglio: se la canna chiusa suona un'ottava più bassa dell'aperta di stessa lunghezza, viene da pensare che una aperta e una chiusa lunga la metà abbiano (circa) la stessa fondamentale. Contemporaneamente, però, la chiusa emette solo armonici dispari (come un clarinetto) e quindi di timbro apparirà diversa, anche a parità di transienti. Corretto ?

 

2. Dici che il timbro varia fra legno e metallo. Mi spieghi meglio? Intendi dire che la canna evoca armonici differenti? Ti riferisci a transienti diversi? O a diversa presenza di inarmonici?

 

Interessante anche la domanda di TheSimon sullo spessore della lamiera della canna, perché da un lato c'è la legge di Helmotz e dall'altra il concetto del risuonatore! A priori, io non saprei quale possa essere la risposta!!!!

 

Grazie e attendo con ansia la tua illustrazione delle canne ad ancia!

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Salve!

Forse arrivo un po' in ritardo, ma non importa. Pasquale, mi associo a Gennarino: ottima introduzione!!

Come forse ricordi, ho già detto di avere mio padrino amante dell'organo e amante di quello che è lo strumento in sé, motivo per cui si occupa anche di piccole riparazioni all'organo che c'è in chiesa dove vado io (Un V20 Mascioni, azienda di Cuvio, in provincia di Varese; l'organo è del 1970, ed è il 949° costruito dalla ditta. Se ti interessa posso procurare altre informazioni)

In ogni caso molto interessante la spiegazione e, visto che si capisce che sei appassionato e te ne intendi, approfitto per porre un mio dubbio a riguardo: ho sentito dire dei diversi sistemi di collegamento dalla console alle canne: elettrico, meccanico, ad aria, e anche a fibra ottica... Cosa significa esattamente?

Grazie mille e ancora complimenti!

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Accipicchia che interesse! Scusate ma ho scelto un periodo nero per cominciare questo argomento. Ho un po di problemi che mi portano via molto tempo, ma cercherò di essere piu presente.

 

Le domande sono tante e su certi argomenti mi ero prefissato di arrivarci gradualmente ( tipo le trasmissioni o il sisetema di gestione e distribuzione dell'aria) perche alcuni argomenti sarebbero di difficle comprensione se non anticipati da alcune nozioni.

 

Innanzitutto proseguo la descrizione delle canne ad ancia per completare la descrizione delll'apparato fonico. poi passeremo alla meccanica dello strumento.

 

Per poter imitare alcuni fiati dell’orchestra come gli ottoni (tromba, corni) o i legni (oboe, clarinetto, fagotto) l’organaria fa uso di canne ove la produzione del suono è affidata all’oscillazione di una linguetta di ottone detta ancia. Come nelle canne ad anima, il vento entra attraverso il piede, entro cui è celato il meccanismo formato da un canale di ottone di solito con sezione a "U", che porta la lingua d’ottone che costituisce l’ancia vera e propria.

 

cannaancia.jpg

 

 

L'ancia è leggermente curvata in fase di riposo per permettere un passaggio semiaperto per l’aria che provvede all’impulso iniziale di energia e dunque alla formazione del suono.

 

Come si vede in foto la lingua è poi fissata nella sua oscillazione da una gruccia di regolazione che ha il compito del'accordatura.

 

noceconcettolegnoconanc.jpg

 

 

Variando infatti la sua posizione è come se di fatto si accorciasse o si allungasse la parte vibrante della linguetta. Tutti questi componenti sono infine fissati alla testa al di sopra della quale viene montata la tuba di svariate forme, a seconda dello strumento che si desidera imitare.

Si possono dividere in alcune famiglie:

 

- canne a tuba cilindrica di taglio stretto;

- canne a tuba cilindrica di taglio largo;

- canne a tuba conica con sezione crescente verso l’estremità aperta;

- canne a tuba a camino e con altre forme.

 

All’immissione dell’aria, la lingua apre e chiude periodicamente il passaggio dell’aria immettendo nella tuba soprastante una rapida serie di impulsi che generano le onde di pressione.

La frequenza è logicamente dipendente dalla vibrazione della lingua, dunque la lunghezza della tuba può essere variata entro certi limiti senza un’apprezzabile variazione della frequenza della nota emessa. Al limite l’ancia può suonare da sola, ma si otterrebbero suoni aspri e sgradevoli ( delle pernacchie per dirla tutta....)

E' lo stesso sistema delle trobette di carnevale, fateci caso.

La differenza sostanziale infatti tra queste canne e quelle labiali è proprio come nel gioco che consiste nel soffiare tra due foglie tenute parallele con la produzione di un sibilo di grande potenza (ancia) oppure come a sono i sibili che si odono quando il vento si frange contro ostacoli o pareti; in questo caso il meccanismo fisico si avvicina maggiormente alle canne labiali.

 

Riguardo al modo di costruire la parte meccanica dell’ancia, bisogna accennare che ve ne sono due tipi: ad ancia battente e ad ancia libera.

Nel primo caso la linguetta batte sugli orli del canaletto d'ottone senza entrarvi, nel secondo invece vi entra liberamente senza toccare gli orli, prolungando in tal modo l’oscillazione all’interno.

La tuba superiore ha dunque la funzione principale di provvedere alla formazione del timbro e all’amplificazione del suono e pertanto gli organari si sono ingegnati nello sfruttare le caratteristiche geometriche e dimensionali per ottenere i più svariati effetti.

Ogni artigiano nell'antichità sviluppava pertanto proprie soluzioni che in un certo senso hanno portato a una "babele" di parametri: registri di pari nome e di pari suono sono stati realizzati in modo diverso e con le misure che ciascun costruttore riteneva soddisfacenti, anche se attualmente i registri ad ancia si sono maggiormente standardizzati per lo studio scientifico compiuto a partire dal secolo scorso.

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In questo video potete vedere, im maniera molto sommaria :lol: , il processo di costruzione delle canne labiali.

 

 

 

 

In un crogiuolo si porta a fusione la lega metallica costituita da staglo e piombo, in percentuali variabili a seconda del tipo canna o di registro che dobbiamo ottenere, dopo di che si " getta" la lastra su un letto di sabbia, o tela o marmo ( anche qui in base alle caratteristiche che dovrà avere il risuonatore). La lastra ottenuta viene piallata per renderla uniforme e coperta con una particolare vernice protettiva del metallo che servirà anche per le successive fasi di saldatura. Tagliati dalla lastra i pezzi che costituiranno la canna ( piede, anima, corpo) questi verranno sagomati e saldati tra loro asportando la vernice dai bordi in modo che lo stagno di saldatura attacchi solo lì. La canna è finita ma attenzione, non suonerà!

 

In questo video c'è un'anomalia perche di solito le canne vengono costruite senza bocca o con solo un'accenno. Sarà l'intonatore, a strumento finito, e dove esso sarà collocato ad aprire le bocche cominciando quella delicata fase tecnico-artistica che è "l'intonazione". Egli intrverrà su OGNI singola canna con numerose regolazioni per farla parlare nel modo giusto a seconda del timbro, del volume, dei transitori d'attacco e soprattutto delle carattristiche sonore dell'ambiente (non dimentichiamo che ogni organo è costruito per un determinato ambiente che ne formerà la naturale cassa acustica).

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Inizio a rispondere ai singoli

 

Interessantissimo. Sarebbe interessante anche illustrare il metodo con il quale viene generata l'aria. Immagino che gli organi moderni abbiano un compressore elettrico posizionato a distanza per produrre aria compressa. Ma ricordo, che in antichità esistevano organi attivi e passivi. Entrambi avevano un mantice per generare aria ma in un caso era lo stesso organista che premeva sul mantice per generare aria, nel secondo caso, una seconda persona aveva questo compito. Immagino inoltre che l'aria debba avere un certa pressione (non troppo bassa e non troppo alta) per generare il giusto suono. Qual'è ad esempio la pressione esatta di funzionamento di un organo a canne ? E' la stessa pressione per ogni sezione di canna, oppure sono le stesse canne ad avere un ugello che ne regola la giusta pressione a seconda della sua grandezza ? Quali sono le leggi fisiche che determinano la scelta della sezione della canna, dello spessore della lamiera (nel caso di canne di acciaio) e della lunghezza della canna ? Una sezione di lamiera diversa (per l'organo a canne in metallo) produce un timbro diverso oppure è indifferente lo spessore ?

 

Per la distrubuzione dell'aria e delle sue caratteristiche illustrero tuutto insieme dopo.

 

Lo spessore della lamiera, come lo chiami tu, che si chiama lastra ed è di lega stagno-piombo ( ma in passato si è usato anche rame e addirittura cartone) determina sicuramente una maggiore " qualità" del suono e ne caratterizza sicuramente il timbro, come per il tipo di materiale. In che modo non lo so..... :lol: ma mi riservo di sentire un cannifonista per farmi dare delucidazioni prima di dire scemenze!! :)

 

Per rispondere anche a Gennarino le differenze fondamentali tra una canna in legno ed una in metallo è che quelle il legno solitamente hanno un timbro piu dolce, vengono impiegate per timbri più flautati. Solitamente la canne maggiori vengono anche costruite in legno ( sono nello strumento e non si vedono) per questioni di costi e peso verso le analoghe in metallo. Sarà bravura dell'intonatore mascherare il passaggio tra un materiale e l'altro.

 

C'è da dire che la materia è molto complessa. La stessa identica canna messa in mano a due intonatori diversi suonerà in maniera diversa.

 

Salve!

Forse arrivo un po' in ritardo, ma non importa. Pasquale, mi associo a Gennarino: ottima introduzione!!

Come forse ricordi, ho già detto di avere mio padrino amante dell'organo e amante di quello che è lo strumento in sé, motivo per cui si occupa anche di piccole riparazioni all'organo che c'è in chiesa dove vado io (Un V20 Mascioni, azienda di Cuvio, in provincia di Varese; l'organo è del 1970, ed è il 949° costruito dalla ditta. Se ti interessa posso procurare altre informazioni)

In ogni caso molto interessante la spiegazione e, visto che si capisce che sei appassionato e te ne intendi, approfitto per porre un mio dubbio a riguardo: ho sentito dire dei diversi sistemi di collegamento dalla console alle canne: elettrico, meccanico, ad aria, e anche a fibra ottica... Cosa significa esattamente?

Grazie mille e ancora complimenti!

 

Mascioni è una delle piu grandi case italiane, costruttrice di strumenti di grande pregio. Agli inizi di ottobre sarò da loro in fabbrica a Varese.

 

La storia della trasmissione è lunga e articolata, si va dalla meccanica pura alla pneumatica con i vari sistemi, elettrica, elettronica e computerizzata. ci arriveremo.

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Guest Gennarino

Pasquale,

 

il video che hai pubblicato è in realtà una discreta e impressionante Playlist!

 

Me ne sono vista una gran parte ierisera e sono rimasto impressionato per il processo costruttivo che è un vero e proprio artigianato di elevatissimo valore.

La visione dell'artefice delle canne che nel procedimento di messa a punto le smussa poco alla volta per accordarle evidenzia la delicatezza di un lavoro che si perde nella notte dei tempi e che difficilmente si immaginerebbe!

 

Di nuovo complimenti per il contributo conoscitivo che stai dando e FORZA TUTTA AVANTI !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

 

A presto

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INCREDIBILE!!!!!

 

 

Non avevo mai visto la nascita di una canna d'Organo.

 

Una delle più nobili Arti, la defnirei. Ascoltare il "respiro della Musica" che si leva religiosamente nell'aria, crea una emozione unica. Quest'aria magica accarezza le pareti forgiate dal fuoco e dalla mano dell'uomo: Non nella viata....ma nell'Arte L'Uomo sa compiere Miracoli! Grazie

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Passiamo ad unaltra componente dell'organo.

 

Il SOMIERE

 

Il Somiere è la componente più importante dell'organo. Al suo interno sono contenuti tutti i meccanismi adatti per fare in modo che suonino le canne giuste dei registri desiderati.

 

Esso è la base su cui vengono appoggiate le canne. In pratica, grosso modo, si tratta di un grande cassone in legno, le cui dimensioni variano a seconda del numero dei registri e del numero di tasti delle tastiere. Il suo nome la dice tutta. Esso sopporta il peso di tutta la fonica - nei grandi organi parecchi quintali - e la sua costruzione deve essere robusta ma al tempo stesso altamente precisa.

Sulla tavola superiore di questo cassone sono praticati tanti fori quante sono le canne e questi fori mettono in collegamento la base delle canne (piede) con l'interno del somiere.

 

som4s.jpg

 

 

Prendiamo per esempio un somiere semplice per un organo a tre registri. Sappiamo che se un organo ha tre registri ed una tastiera di 61 note, le canne da porre sul somiere saranno 183 (61x3).

Di solito tutte le canne appartenenti ad un registro vengono poste in fila, una di seguito all'altra, solitamente in serie ascendente (o discendente a seconda del tipo di somiere). L'interno del somiere è sigillato e viene riempito dall'aria prodotta dai mantici, dimodochè le sole aperture attraverso cui tale aria può fuoriuscire sono i fori superiori che lo collegano alle canne.

Stanti così le cose, succederebbe che, azionando il mantice, tutte le canne poste sul somiere suonerebbero contemporaneamente. Poichè questo è esattamente quello che non deve succedere, si sono studiati diversi dispositivi meccanici (ed in seguito pneumatici, elettrici ed elettronici), per fare in modo di "distribuire" l'aria nel modo voluto dall'organista. In pratica occorre che, anche con i mantici in funzione, nessuna canna suoni se l'organista non apre un registro e preme un tasto.

 

Dico subito che esistono molti tipi di somiere ( a canali per tasto o per registro, a vento o a tiro) ma saranno oggetto di eventuali approfondimenti. Parleremo della versione piu classica a canali per tasto per capire il suo funzionamento base.

 

Il Somiere a Canali per Tasto è composto, come abbiamo già detto, di un cassone in legno, ermetico, che viene riempito con l'aria prodotta dai mantici. Come possiamo vedere nell'illustrazione della Vista Frontale.

 

socatafr.jpg

 

 

Nella parte interna superiore il somiere viene suddiviso in tanti canali quante sono le note della tastiera (se la tastiera ha 61 note, ci saranno 61 canali all'interno del somiere). Questi canali sono anch'essi tutti sigillati ma possiedono ciascuno (vedi illustrazione Vista Laterale) un'apertura verso l'interno del somiere stesso, apertura che è chiusa da una valvola. Questa valvola ( chiamata ventilabro) viene azionata dai tasti della tastiera.

 

 

socatala.jpg

 

 

In questo modo l'aria che viene immessa nel somiere dai mantici non può entrare all'interno dei canali fino a quando non viene premuto un tasto. Quando questo avviene, l'aria 8 evidenziata in colore giallo) entra nel canale corrispondente alla nota e di qui passa nelle canne ad esso collegate. A questo punto, l'inconveniente è che suonano tutte le canne corrispondenti a quella nota di tutti i registri (se abbiamo tre registri e premiamo il primo Do della tastiera, suoneranno tutte le canne del primo Do di tutti e tre i registri).

Ora bisogna introdurre un meccanismo che serva a far suonare solo le canne dei registri che desideriamo effettivamente far suonare.

Per ottenere questo risultato sono stati realizzati nel tempo due diversi tipi di meccanismo che, a seconda del loro tipo di funzionamento, hanno dato il nome ai due tipi di somiere meccanico che possiamo trovare: il "Somiere a Tiro" ed il "Somiere a Vento".

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Per ovviare all'inconveniete che tutte le canne suonino contemporaneamente quando il canale del tasto corrispondente si apra si sono escogitati nel tempo due sistemi meccanici. Vedremo prima il più antico, che risale addirittura all'epoca romana e che, nella sua semplicità, è veramente efficacissimo e molto funzionale. I somieri a canali per tasto dotati di questo sistema di "frazionamento" delle file di canne dei vari registri prendono il nome di "Somieri a Tiro".Ma vediamone il funzionamento in particolare.

Nell' immagine animata presentiamo un somiere a canali per tasto dotato del dispositivo " a tiro".

 

somtiro.gif

 

Come si può vedere, viene semplicemente aggiunta all'interno del somiere, in corrispondenza longitudinale alle diverse file di canne dei registri, un'asse di legno che presenta tanti fori quante sono le canne corrispondenti alla fila di canne dello stesso registro.

Un'estremità di questa asse fuoriesce lateralmente e termina in un pomello o manetta che può essere azionato dall'organista. In posizione di riposo (registro chiuso) i fori dell'asse risultano spostati rispetto ai fori che mettono in comunicazione il somiere con le canne e, quindi, impediscono il passaggio dell'aria. Quando l'organista "tira" (di qui il nome di Somiere a Tiro) il pomello o la manetta, i fori vanno a coincidere e l'aria può passare dal somiere alle canne corrispondenti, sempre a condizione che vengano premuti i tasti corrispondenti, altrimenti tutto tace.

In questo modo si ottiene, abbastanza semplicemente, lo scopo di far suonare solo le canne dei registri desiderati.

 

E' ovvio ed intuitivo che occorrono tante assi quanti sono i registri presenti sul somiere e che le stesse devono essere sistemate in modo da poter scorrere agevolmente all'interno di appositi alloggiamenti senza peraltro lasciar passare aria sia verso l'interno che verso l'esterno del somiere stesso.

 

A questo proposito nella figura che segue è visibile un somiere con una parte della coperta rimossa ( si chiama così la parte superiore che fa da tappo sotto la quale scorrono le stecche) con visibili sulla sinistra due stecche scorrevoli.

 

 

jardine035.jpg

 

 

Circa i comandi dei registri (i pomelli o le manette), la soluzione di "tirarli" direttamente sul somiere è possibile solo nei piccoli antichi organi positivi o portativi. Negli organi "normali", le assi scorrevoli del somiere sono collegate ai comandi dei registri presenti in consolle tramite leve e tiranti che riescono a trasmettere il movimento a distanza.

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Come abbiamo visto, il principio di funzionamento era basato sul fatto che il somiere era suddiviso al suo interno in tanti canali quante sono le note della tastiera

 

Questo tipo di somiere, abbiamo detto, è il più classico e affonda le sue origini nella notte dei tempi dell'arte organaria ed ancora oggi, con le dovute migliorie, è quello che meglio si presta ad un utilizzo per strumenti con trasmissione meccanica o mista.

Nella metà del 1700, specie con l'ingrandimento degli strumenti, si iniziò ad adottare un nuovo tipo di somiere che fu in seguito adottato dagli organari europei dell'ottocento dove ha avuto il suo bum con la denominazione "Somiere a Pistoni", poichè il metodo per trasmettere alle canne il movimento dei tasti era costituito da tanti piccoli pistoni posti all'interno del somiere ed azionati da una barra di metallo collegata alla catenaciatura di trasmissione dalla tastiera, il cui movimento faceva si che questi piccoli "tappi" chiudessero ed aprissero i fori che mettevano in collegamento il somiere con le canne.

 

pistoni.gif

 

Il principio base che contraddistingue il Somiere a Canali per Registro è opposto a quello su cui è basato il Somiere a Canali per Tasto.

Infatti il somiere, al suo interno, non è più suddiviso in tanti canali quanti sono i tasti della tastiera, bensì in tanti canali quanti sono i registri dell'organo.

Ogni canale è collegato direttamente ai mantici di alimentazione generali o particolari (in questo modo è possibile alimentare diversi registri con pressioni d'aria differenti) ed i comandi dei registri in consolle non azionano più stecche e sbarre che attraversano il somiere, bensì semplicemente le valvole che permettono all'aria di entrare nel canale su cui sono poste le canne del registro corrispondente.

In questo modo i vari registri attingono l'aria necessaria ognuno per conto suo e senza creare gli scompensi che nel somiere a canali per tasto derivavano dal fatto che tutti i registri attingevano l'aria da un comparto comune.

Ovviamente, con questo "ribaltamento" di filosofia costruttiva, i vecchi metodi per trasmettere alle canne il movimento dei tasti non funzionavano più e si dovettero escogitare metodi nuovi. Il primo di questi metodi fu il già citato "Somiere a Pistoni", che venne utilizzato per far funzionare il somiere a canali per registro su organi con trasmissione meccanica. Il funzionamento è schematizzato nella figura sopra (molto elementare è...)

Premendo il tasto si mette in movimento la barretta all'interno del somiere su cui sono fissati i vari "pistoni", i quali, scostandosi, aprono i fori di comunicazione tra i vari canali dei registri del somiere e le canne soprastanti. Ovviamente, suonano solo le canne collegate ai canali dei registri "aperti", cioè del canale entro cui è stata fatta entrare l'aria.

 

Bisogna dire, a questo punto, che il Somiere a Canali per Registro si dimostrò subito molto più duttile del suo predecessore, poichè riusciva ad adattarsi bene ai vari tipi di trasmissione. Infatti, con l'avvento successivo nell'ottocneto della trasmissione pneumatica ( che vedremo poi) , fu abbastanza semplice ed agevole modificare il modo attraverso cui si trasmetteva il movimento dei tasti alle canne.

 

Se non ci avete capito niente è normale ( non è un concetto facile) e sono tutto vostro.......

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Guest Gennarino

Pasquale,

 

le Tue spiegazioni sono davvero un esempio di chiarezza estremo.

 

Mi rimangono (PER ADESSO!) solo un paio di curiosità, che riguardano tutte quest'aria che viene pompata.

1) Che cosa succede quando nessun tasto è premuto e l'aria si accumula? Come viene smaltita, per garantire che una nota dopo una pausa suoni come la stessa preceduta da altre?

2) Come si garantisce che non passi aria nelle intercapedini fra i canali e le stecche? E come si concilia la tenuta stagna con gli attriti che si generano?

3) L'attacco di una nota dipende dalla velocità con cui si preme il tasto ? In generale, se vuoi, la mia domanda è : Come controlli il volume ?

 

Grazie e a presto

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  • 2 months later...
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Sono più di cinquant'anni che suono l'organo, e non ho mai visto una presentazione così chiara istruttiva, intelligente.

Bellissimo il video relativo alla fabbricazione delle canne, con sottofondo musicale del corale " Nun Heiden Heiland " BWV 659, che adoro.

Due anni or sono, sono stato in contatto con i tecnici della casa organaria Mascioni per due settimane in occasione della manutenzione/restauro dell' organo della mia parrocchia. Circa millenovecento canne smontate, ripulite, rimontate, riaccordate.

Che spettacolo! Anche persone apparentemente disinteressate alla musica sono rimaste a bocca aperta.

 

Complimenti a Pasquale e a questo forum per questi squarci sul mondo semisconosciuto del vasto e complesso mondo musicale.

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