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Piano Concerto - Forum pianoforte

La Sonata "a Kreutzer"


zadra
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Spero la sezione sia giusta, in caso contrario spostatemi pure il topic. :)

Trovo affascinante questa sonata ma la conosco da poco tempo. Ne ho ascoltate diverse versioni in rete, ma ancora manca nella mia collezione di CD. Non potendo avere la versione dei miei sogni (che sarebbe Milstein/Backhaus, se questi due musicisti avessero mai suonato insieme), secondo voi qual'è la coppia violinista/pianista migliore, tenendo conto anche della qualità del suono? Insomma, se doveste consigliarmi un'incisione in particolare, quale sarebbe?

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Non conosco quelle suggerite da Stradivari ma trovo riuscito il duo Pavel Berman/Vardan Mamikonian, formalmente impeccabile, molto espressivi. Fra l'altro i due viaggiano bene insieme, puoi notarlo ad esempio nei frangenti dove il timbro fa la dfferenza e il violino (vedi i vibrati) viene valorizzato dal tocco preciso (anche asciutto ma calzante) del pianista.

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difetti di questa sonata

Beethoven? Difetti? :)

 

Vorrei citare la simpatica storia della “Bridgetower Sonata”, perchè questo fu uno dei battesimi di questo brano...poi, complice l'alcool, una donna e la ripicca di Beethoven, diventò “Sonata a Kreutzer” :D

 

Il bello fu che Kreutzer non eseguì mai il brano... secondo lui era troppo difficile :(

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Beethoven? Difetti? :)

 

Ahaha... Anch'io penso che Beethoven non abbia difetti, ma c'è sempre chi ne trova anche nei mostri sacri ;) (su un forum americano ho letto cose innominabili sulla presunta mediocrità di Vivaldi per esempio).

Che la sonata fosse stata scritta per Bridgetower lo sapevo, ma non mi era chiaro perché Kreutzer non l'avesse mai eseguita :D

 

@Dino... Grazie, ho letto l'articolo proprio ieri ma mi interessa avere anche le opinioni dei frequentatori del forum. ^^

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Che dire Zadra, il fatto che uno capisca tecnicamente quello che ci ha messo dentro Beethoven lo porta ad adorare la sua musica...non biasimo Xenakis quando dice "difetti"?

 

Penso che per un addetto ai lavori sia difficile non dare a Cesare ciò che è di Cesare...e di conseguenza rispondere "Mi piace". Ma non so quanto valga il parere di gusto, alla fine se non piacesse Beethoven (intendo anche in generale)... non sarebbe proprio un suo problema ;)

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Se nel frattempo qualcuno volesse divagare sul perché, percome e pregi e difetti di questa sonata

Salvato Beethoven :D

 

Giusto. Comunque si può sempre dare un parere sulle varie esecuzioni, no? Sapere perché preferite una o l'altra.

Io ho dato, in realtà ce ne sono tantissime, forse troppe. Il punto è farsi un'idea propria a prescindere dai (più o meno) grandi interpreti...che vanno ascoltati ma poi "dimenticati", altrimenti uno diventa matto e rischia di fare la brutta copia di chi che sia.

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Ciao a tutti! Avete visto che la nostra sezione beethoveniana ha messo la freccia ed ha già superato diverse altre sezioni? Bene bene....

Caro Xenakis, parli di Bridgetower e Kreutzer; prima di dare per vere le notizie, come sempre vediamo i fatti: Ferdinand Ries lo scrive in Notizien, pagina 82 (nota colta in visu dal Thayer-Riemann, II, pagina 396) racconta di aver ricopiato la mattina stessa del concerto, di buonissima ora, la parte di violino del primo tempo dallo spartito manoscritto (dove poi la parte del pianoforte era soltanto « notata qua e là ») ; per quel che concerne l’Andante, Bridgetower fu costretto a leggerlo sullo spartito medesimo, non essendovi stato il tempo materiale di copiarlo.Non riusciamo a credere troppo a quanto ha riferito poi il Bridgetower, in una nota apposta all’esemplare della Sonata da lui posseduto, che Beethoven avrebbe accolto con una calorosa esplosione di gioia la cadenza in arpeggi da lui improvvisata sulla ottava battuta del primo Presto, a somiglianza di quella del pianoforte alla battuta 18. Non sappiamo se il bizzarro violinista si sia permesso anche altri arbitrii, più o meno di buon gusto. Ma è ben da credere che Beethoven abbia poi riveduto la Sonata prima di licenziarla alla stampa e introdotto eventualmente in essa gli emendamenti e le modificazioni che ad un più ponderato esame critico fossero apparsi necessari dopo quella prima esecuzione affrettata, in cui non c’era stato il tempo — e forse neppure la volontà precisa — di fissare la musica sulla carta in ogni suo particolare. Secondo una notizia che risale egualmente al Bridgetower, Beethoven avrebbe in principio pensato di dedicargli la Sonata; ma poi, in seguito ad uno screzio sorto fra loro « per causa d’una ragazza », la cosa sarebbe andata in fumo e la dedica trasferita a Rudolph Kreutzer. Bridgetower era un pallista nato e calzato; questa è l' unica fonte che abbiamo circa questa questione, e viene dall' unico interessato: quindi non dico che è falsa: non è attendibile. Bella è invece la nota in una lettera di Czerny: "Bridgetower era un mulatto e suonava in modo stravagante. Durante l' esecuzione della sonata si rideva di lui" ma io le fonti: Thayer-Riemann II, pagina 395. Il Bridge deve averla suonata almeno 4 volte, a metà maggio 1803. Però, dal momento che vedo sui quaderni Kessler e Wielhorsky (ottobre 1802) Beethoven avevà già abbozzato il tutto senza conoscere il signor Bridgetower nè avere re-incontrato il signor Kreutzer (B. lo aveva già conosciuto nel 1798 al tempo dell' abboccamento di Bernadotte). Secondo elemento: l' unico elemento che ci viene del giudizio di Kreutzer è Berlioz, che molti anni dopo, riferendo il giudizio del Kreutzer che la Sonata era « outrageusement inintelligible » aggiungeva che questo rispecchiava l’opinione del novantanove per cento dei musicisti di Parigi dell’epoca (cioè, approssimativamente, intorno al 1830). In realtà Berlioz, da buon beethoveniano, confuta l' opinione comune dei suoi colleghi francesi. Fenomenale: Kreutzer muore nel 1831 a Ginevra, Berlioz pubblica l' articolo nel 1832.... Che ne dite? Kreutzer nella colombaia, non può ribattere e Berlioz difende il suo idolo. Ancora anedottica, ottocentesca e stantia, che deve essere confutata parola per parola. Ma ce la faremo ragazzi, ce la faremo!!!

 

PS: Kreutzer la suonò, la sonata: Chantavoine, Beethoven, pagina 123 e Héctor Berlioz, preposta al Voyage musical en Allemagne et en Italie, études sur Beethoven, Gluck et Weber, mélanges et nouvelles, Paris 1844)

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No no per carità non voglio esser sembrato scortese! Io ho fatto sempre il massimo per non turbare nessuno nella vita! Se ció é stato, ti prego di perdonarmi; tu hai riportato le tue notizie correttamente, sono loro che sono parzialmente apocrife. Anzi sono aneddoti che anche io non vado a vedere da molto tempo! Proprio adesso sto guardando proprio gli abbozzi della sonata sul Wiehlorsky... Ammetto che in tanti anni non li ho mai analizzati a fondo. E' un buon viatico per una novità sul mio sito. Le domande, anche quelle che possono sembrarvi banali, sono la vita di questa sezione; non voglio intervenire troppo o inibirvi! Mi raccomando ragazzi. Qua siamo tutti sullo stesso livello! Un abbraccio a tutti.

 

 

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Berlioz ... riferendo il giudizio del Kreutzer che la Sonata era « outrageusement inintelligible » aggiungeva che questo rispecchiava l’opinione del novantanove per cento dei musicisti di Parigi dell’epoca (cioè, approssimativamente, intorno al 1830).

 

Si sa che ne pensavano nel resto d'Europa? Quando ha iniziato a cambiare l'opinione dei musicisti in merito? C'è stato qualcuno in particolare che ha aiutato a rivalutare questa specifica sonata?

...Troppe domande?

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  • 11 months later...

A proposito di Harold Bauer, solo due righe per dire che il suo nome è legato al nome di Beethoven non solo per le sue esecuzioni ma anche perché fondò nel 1918 a New York la “Beethoven Association”, il cui scopo era di diffondere in America la musica del musicista tedesco (e non solo). Attraverso i diversi concerti, Bauer potè raccoglierei i fondi necessari per questo scopo e per questo merito ricevette la cittadinanza Americana nel 1924 (Bauer era nato in vicino a Londra nel 1873).

Un altro importante evento di Bauer e della Beethoven Association è stata la pubblicazione in lingua inglese della biografia di Beethoven di A. W. Thayer nel 1921 e che fu stampata fino al 1934 e il supplemento scritto da Sonneck e la pubblicazione nel 1927 delle lettere di Beethoven in America. La biografia di Thayer, nonostante fosse Americano, fu pubblicata in lingua tedesca in tre volumi nel 1866, 1872 e 1879. Fu poi completata sempre in lingua tedesca da Deiters e Riemann agli inizi del XX secolo e solo nel 1921 riveduta e tradotta in inglese da Krehbiel, amico di Thayer e pubblicata dalla Beethoven Association.

Purtroppo la Beethoven Association fu dissolta nel 1948 , solo qualche anno prima della morte di Bauer che avvenne nel 1951.

 

Approfitto per farvi i miei auguri di Buone Feste e Buon Anno.

 

Luigi

 

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