Jump to content
Piano Concerto - Forum pianoforte

Quale Compositore Precedente Ha Lasciato Il Segno Nell'ottocento Dal Punto Di Vista Musicale?


Exit
 Share

Recommended Posts

Mi interesserebbe conoscere il vostro parere sulla questione in oggetto, secondo voi quale compositore precedente ha lasciato il segno nell'ottocento dal punto di vista muscale?

 

Molti sostengono Beethoven, io vorrei segnalare Mozart...voi che ne dite? In questo non vorrei essere influenzato dalla mia passione per Mozart.

Link to comment
Condividi su altri siti

Questione interessante e intrigante...io voglio citare Bach perchè molti romantici hanno dimostrato grande interesse per il contrappunto e quindi, pensando a Brahms o Mendelssohn (ma anche Schumann), sicuramente si sono rivollti al grande Maestro.

 

Penso anche che l'influenza di Bach sia perdurata nel '900 e perduri ancora oggi, nel ventunesimo secolo :D

 

Fra l'altro abbiamo appena letto, appunto, il topic di Frank sulla break dance ....e certi arrangiamenti del WTK

Link to comment
Condividi su altri siti

Interessante la domanda posta da Exit, ti ringrazio. Provo a rispondere.

 

Sicuramente la poetica romantica è stata molto influenzata dal modello travolgente prodotto dall'opera di Beethoven, che ha segnato veramente una svolta nella concezione estetica, nella poetica e nell'uso degli strumenti musicali (non solo l'orchestra, ma anche il nostro pianoforte). Wagner, ad esempio, ha ritenuto fondamentale il riferimento a Beethoven nella costruzione della sua concezione musicale, che in certo senso rappresenta una grande sintesi dei maggiori temi del romanticismo tedesco.

 

Però, d'altra parte, la figura e l'arte di Mozart sono andati acquistando progressivamente un'aura mitica, che ha portato a vagheggiare il suo modello come un esempio di felicità perduta e ormai irraggiungibile. Mozart come l'icona di quella serenità e di quella gioia di vivere, che i romantici vedevano rappresentata idealmente in una epoca perduta. Al tempo stesso, si evidenziò progressivamente anche l'altra faccia di Mozart, il preromantico, il precursore delle inquietudini e della destabilizzazione (la Sinfonia in sol minore, il Requiem).

 

Un terzo riferimento fondamentale è sicuramente Bach: la grande polifonia, il pensiero profondo, le superbe architetture: da Mendelssohn in poi, passando per Schumann e arrivando nuovamente a Wagner, anche questo è un riferimento fondamentale per i compositori romantici.

Link to comment
Condividi su altri siti

Mi interesserebbe conoscere il vostro parere sulla questione in oggetto, secondo voi quale compositore precedente ha lasciato il segno nell'ottocento dal punto di vista muscale?

Molti sostengono Beethoven, io vorrei segnalare Mozart...voi che ne dite? In questo non vorrei essere influenzato dalla mia passione per Mozart.

 

La domanda da porsi sarebbe, a mio parere, quale compositore non ha lasciato un segno? ;)

Bach, Mozart, Haydn, Beethoven hanno lasciato un segno indelebile sui romantici (ma tra di loro si sono influenzati moltissimo), i quali lo hanno lasciato sui tardoromantici (Brahms, Wagner, Bruckner...), i quali lo hanno lasciato sui post romantici (Mahler etc.), ma poi sono venuti i neoclassici e così via... e, domanda: Bach è nato così? Chi ha avuto un'influenza indelebile su di lui? E, a ritroso, all'infinito... un nome solo non c'è.

Link to comment
Condividi su altri siti

Padre Martini o Bach? :D :D

 

Direi entrambi, e non solo: volevo dire che nulla in musica nasce dal nulla (almeno fino ad una certa epoca del XX secolo, e comunque se ne dovrebbe discutere) e che trovare "il" compositore cui il '900 sia da considerarsi più debitore è un'operazione che ritengo sbagliata. Uno ascolta, per esempio, un CD di Steve Reich e poi mette nel lettore Perotino e... be': si capiscono molte cose! ;)

  • Like 1
Link to comment
Condividi su altri siti

Io darei più credito ai maestri e il buon Salieri fu maestro ad esempio di Beethoven, Schubert, Liszt, Meyerbeer e Hummel; fu un didatta importante è fondò il conservatorio di Vienna. In realtà compose pure decine di opere su commissione e lavori orchestrali. Penso sia lecito pensare, almeno per gli allievi che ha avuto, che abbia esportato ai tedeschi un po’ di cultura strumentale italiana.

 

Per cui secondo me si tratta di influenze nella cultura del tempo, noi abbiamo sicuramente una sensibilità diversa e, soprattutto, ci siamo formati con una storiografia musicale che ha tenuto conto di alcune cose, anziché d'altre.

Link to comment
Condividi su altri siti

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Guest
Rispondi a questa discussione...

×   Incollato come rich text.   Incolla come testo normale invece

  È permesso solo un massimo di 75 emoticon.

×   Il tuo link è stato incorporato automaticamente.   Visualizza come collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato.   Cancella editor

×   Non è possibile incollare direttamente le immagini. Carica o inserisci immagini dall'URL.

Loading...
 Share

×
×
  • Crea nuovo...