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Mieczysław Horszowski plays Chopin Impromtu No 1 op 29
maestrosfredda replied to ttw's topic in Musica Classica
Straordinario! Morì nel 1993 all'età di 101 anni! Dimostrazione di quanto insegnava la Levi Montalcini, sulla possibilità di essere pienamente vitali e creativi anche in età avanzatissima. -
Benvenuto Claudio. Con duemila euro dovrai evidentemente rivolgerti al mercato dell'usato. Se riesci a trovare un Yamaha o un Kawai sei fortunato. Altrimenti, l'unica possibilità di valutazione sta nella prova dello strumento: dovresti avere la possibilità di provare prima di scegliere. Per essere sicuro, devi provare tutti i tasti e cercare di capire innanzitutto se c'è omogeneità di suono e di risposta al tocco. In secondo luogo, valuta se la tastiera ti sembra di pesantezza adeguata alle tue aspettative e se il suono complessivamente ti soddisfa. Sicuramente a Brescia trovi qualche negozio dove vendono strumenti usati.
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Benvenuto Gennaro e complimenti per la tua passione musicale
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Grazie Terenzio, ottima iniziativa. Aveva contatti culturali con Gounod la mia bisnonna Flora Piccoli Mancini (figlia del ministro e giurista Pasquale Stanislao Mancini), poetessa e musicista, animatrice di un salotto musicale. Abbiamo anche rievocato questo salotto in un concerto (eseguito a Napoli, Vicenza, Rovereto) nel quale ovviamente sono state cantate Romanze da camera rare di Gounod
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Anche io conosco il testo di Bent-Drabkin, "Analisi musicale", edizione italiana a cura di Claudio Annibaldi, ed. EDT 1991, che dedica all'analisi schenkeriana le pp.100-105 e 137-144.
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Béla Bartók a settant'anni dalla sua scomparsa
maestrosfredda replied to danielescarpetti's topic in Musica Classica
Grazie Daniele per questa iniziativa su un grande compositore del Novecento che attualmente mi sembra un po' dimenticato. Grazie anche a Terenzio per l'informazione utile sulla numerazione. Mi pare si possa supporre che queste varie riprese dal numero 1 siano come "nuovi inizi" della attività conpositiva. -
Nicola Sfredda. Musica e fede nell'opera di Mendelssohn
maestrosfredda replied to Rotore's topic in Musica Classica
Vi ringrazio, avete colto bene il mio intento! -
Un video che può darti qualche indicazione (in inglese, ma molto facile da capire, anche per gli esempi che fa):
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Sono d'accordo con entrambi; aggiungo solo che Pavarotti aveva un orecchio formidabile (altro che "aritmico"!), cosa che gli permetteva di imparare le parti con facilità, anche senza una accurata analisi dello spartito. Ha cantato con i maggiori direttori del suo tempo; può darsi che a qualcuno non sia piaciuto, ma senza dubbio con molti di loro ha realizzato produzioni e registrazioni memorabili. A me era molto simpatico (lo ho anche conosciuto di persona), però effettivamente negli ultimi anni ha assecondato forse troppo questo gusto un po' "kitsch", vòlto ad assecondare un pubblico vasto e non acculturato: forse per questo ha suscitato alcune reazioni negative. Ma i suoi meriti artistici restano indiscutibili, secondo me.
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Benvenuto e complimenti. Anche io ho origini teramane (Pineto).
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Anche io ho notato l'ascesa rapidissima di questo direttore (dirige anche in Arena a Verona). Il problema però è molto antico: la professione di direttore d'orchestra ai piani alti del sistema musicale è una questione di potere. Rimane ottimo il libro di Norman Lebrecht, "Il mito del maestro. I grandi direttori d'orchestra e le loro lotte per il potere" (Longanesi 1992): è scritto da un giornalista inglese, arguto ed informato, che comincia la sua storia da Hans von Bülow nella seconda metà dell'Ottocento.
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Sono assolutamente d'accordo con Pianoexpert. E' importante conoscere e fare esperienza dei meccanismi fondamentali della tecnica pianistica, ma questo non signifca passare ore quotidiane per svolgere esercizi avulsi da un contesto musicale. Quindi il mio suggerimento è: individuare i meccanismi fondamentali, farne esperienza sullo strumento e poi riconoscerli e applicarli sulle pagine musicali.
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Mi piace questo tipo di direttore ... hmmm...
maestrosfredda replied to Annuccia's topic in Direzione
L'arte non è solo puro spirito... -
Sono d'accordo con Thallo. Si potrebbe dire: "la musica prima delle parole". Mi viene in mente certa musica di Stravinsky, ma anche, andando indietro nel tempo, la grande tradizione contrappuntistica strumentale, che spingeva Casella ad associare direttamente certe fughe del "Clavicembalo" al repertorio mottettistico "sacro". Aggiungo la mia preferenza per il termine tedesco "geistliche Musik", che si potrebbe tradurre "musica spirituale", intendendo con ciò l'intenzione del compositore, prima ancora che l'esplicito riferimento al testo.
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Benvenuto Ettore. Mi sembra ottimo l'accostamento pianoforte-coro: la tua musicalità si nutre da due fonti altrettanto importanti e complementari.
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Soltanto un nome, due date e una piccola croce, di oro puro
maestrosfredda replied to Salomon's topic in Musica Classica
Le ragioni affettive sono quelle esposte molto bene da Terenzio. Siccome Venezia è stata una città importante nella carriera musicale di Stravinsky, senza dubbio può esserci anche un aspetto di "diplomazia" nella scelta, ma non certo determinante per una situazione di questo genere... Certo l'autore del tuo testo è molto implicito nelle sue affermazioni! Mi sembra importante la parte conclusiva del tuo quesito: "soltanto un nome, due date e una piccola croce, di oro puro", cosa significa? Secondo me significa l'essenzialità di un messaggio che vuole ricondursi alla sua radice spirituale, come è tipico delle ultime opere del compositore, ma anche di lavori precedenti, come ad es. la Sinfonia di Salmi, nella quale l'Alleluia rinuncia alle tradizionali effusioni di letizia per limitarsi ad un assorto e interiore lirismo. Nel libro di Roman Vlad su Stravinsky, che ti consiglio di leggere (ed. Einaudi, 1958 e 1973), si legge che il rito funebre fu celebrato "nella basilica dei Santi Giovanni e Paolo dall'archimandrita armeno Malissianos, alla presenza di un vescovo cattolico e di ministri di culto evangelici e anglicani, quasi a simbolo dell'universalità spirituale che la sua arte aveva posto in essere". -
Ciao Lapushka, pianista che canta: fatto raro e perciò prezioso!
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a proposito di diteggiatura e problemi annessi
maestrosfredda replied to pianosolo's topic in Diteggiature e problemi
A me sembra che il passaggio (è la battuta 20, al minuto 0:41 del video) sia risolto alternando seste e quarte nella mano destra e affidando alla sinistra le note mancanti. Indubbiamente una soluzione efficace. -
Sono pienamente d'accordo con Lory: la sua risposta è molto precisa e corretta. E' evidente che l'esperienza e il "mestiere" del grande pianista può anche avergli dato occasione per enfatizzare certi movimenti, al fine di fare "spettacolo" ( e si noti la presenza di quattro dame nella prima fila del pubblico...), però la vera natura del gesto è assolutamente tecnica e mi pare che il video sia veramente esemplare in questo senso.
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Complimenti, Andrea; la tua passione è ammirevole e in questo forum credo tu possa trovare molte informazioni utili.
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Di Dutilleux ho suonato un pezzo per flauto e pianoforte (Sonatine) che trovo molto bello:
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Nell'Ottocento, oltre a Bizet e Gounod, occorre ricordare almeno Jules Massenet e Camille Saint-Saens, quest'ultimo interessante anche per il repertorio pianistico. Nel Novecento, oltre a Debussy e Ravel, vanno ricordati Francis Poulenc, Darius Milhaud e Arthur Honegger (quest'ultimo era svizzero di origine). E poi Olivier Messiaen. Nel secondo dopoguerra è stato molto importante Pierre Boulez. La storia della musica francese è però molto antica e trova grandi espressioni fin dal Medioevo. Nel periodo barocco occorre ricordare almeno Lully (di origine italiana), Couperin e Rameau.