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Piano Concerto - Forum pianoforte

Ciao A Tutti


biopresto
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Ciao a tutti,

sono Paolo, abito a Pianoro (BO) e suono da sempre il trombone (a livello amatoriale), strimpello chitarra e tromba e recentemente mi sono messo a studiacchiare anche il pianoforte, strumento meraviglioso che mi dispiace di non aver affrontato prima (ho 43 anni).

 

Ho due bambini di 8 e 10 anni che studiano pianoforte da un paio di anni, e ho appena preso un kawai un po' datato ma in condizioni abbastanza buone perché il suono del piano vero è tutta un'altra cosa rispetto alle tastiere pesate.

 

Non mi esercito moltissimo (purtroppo il logorio della vita moderna mi... logora), ma comunque devo dire che i miei condomini sono molto pazienti.

 

Domanda: ai miei figli piace la msica e hanno un buonissimo orecchio, però mi trovo spesso quasi a costringerli a studiare il pianoforte.

Secondo voi devo lasciarli fare e rassegnarmi anche ad una eventuale disfatta didattica?

Io non credo, penso che alla loro età se li lasciassi fare passerebbero tutto il giorno davanti alla TV senza nemmeno fare i compiti.

Io mi sono posto l'obiettivo di insistere ancora fino alle scuole medie, e poi se vorranno smettere smetteranno, oppure passeranno a qualche altro strumento (dato che in casa non mancano). Voi che ne pensate?

 

Ciao!

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Domanda: ai miei figli piace la msica e hanno un buonissimo orecchio, però mi trovo spesso quasi a costringerli a studiare il pianoforte.

Secondo voi devo lasciarli fare e rassegnarmi anche ad una eventuale disfatta didattica?

Io non credo, penso che alla loro età se li lasciassi fare passerebbero tutto il giorno davanti alla TV senza nemmeno fare i compiti.

Io mi sono posto l'obiettivo di insistere ancora fino alle scuole medie, e poi se vorranno smettere smetteranno, oppure passeranno a qualche altro strumento (dato che in casa non mancano). Voi che ne pensate?

 

Difficile dare un suggerimento, le costrizioni non sono mai belle...anche se nelle migliori intenzioni.

Fagli ascotlare tanta buona musica, questo potrebbe essere da stimolo...anche incisioni di quello che pensi possano essere in grado già di suonare; a volte pensare di suonare una cosa con le proprie mani che si sente nel "disco" aiuta tantissimo.

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Guest Pianoaccordatore

Benvenuto tra noi.

 

Credo che "forzare" un bambino in qualunque ambito, produca un'effetto contrario.

La Musica è un bene infinito per tutti noi, grandi e piccoli.

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Ringrazio per i commenti.

Forse mi sono espresso in maniera troppo sintetica per essere ben compresa.

Se chiedo ai miei figli se gli piace il pianoforte e la musica dicono di sì. Li ho portati in un negozio di strumenti musicali e quando si sono seduti al piano per fare due note con pianoforti veri hanno fatto una faccia che diceva tutto secondo me. Sono convinto che amino la musica, come loro padre del resto.

Ascoltiamo molta musica in casa (dalla classica al jazz fino ai Led Zeppelin). Loro canticchiano continuamente canzoncine e motivetti di ogni tipo, dal jingle televisivo allo Zecchino d'Oro fino al Così parlò Zarathustra di Strauss.

Però sono dannatamente indisciplinati (e questo vale anche per i compiti di scuola dove vanno benissimo ma senza uno dei genitori che gli urla nelle orecchie di darsi una mossa passerebbero le giornate a fare altro).

Lo so, sono bambini e hanno bisogno di giocare, e credetemi che del tempo per i giocare ne hanno. Abbiamo fatto la scelta di non mandarli al tempo pieno proprio per seguirli meglio e per evitare di trattarli come dei pacchi da spedire a destra e a manca.

Il problema è che di questi tempi l'equilibrio tra la forzatura da una parte ed il cazzeggio totale (passatemi il termine) dall'altra è molto arduo.

Mi spiego meglio: quando ero bambino io la TV iniziava alle 17 ed i programmi erano noiosissimi. Noi avevamo tempo di annoiarci e questo ci dava alche l'opportunità di appassionarci davvero a qualche cosa.

Ora gli stimoli dalla società la scuola e tutto il resto sono infiniti e di ogni tipo. Per qualunque dubbio abbiamo Internet (grazie a cui vi scrivo). Il pianoforte è per loro solo uno di questi. Vorrei che potessero piano piano comprendere che ci vuole anche un minimo di disciplina per raggiumgere dei risultati. Quando dico che li "costringo" non significa certo che li frusto, ma che devo impormi in maniera un po' troppo forte per farli studiare. La grande (10 anni) sta cominciando piano piano ad essere un po' più autonoma e disciplinata, ma ha ancora bisgno di qualche urlaccio ogni tanto.

Ecco, è un equilibrio molto delicato. Forse dovrei trovare il modo di trasformare il pianoforte in un gioco? Smettere di spendere dei soldi per mandarli a lezione? ... Smettere di mettermi dei problemi?

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Il problema è delicato. Se io fossi un bambino di oggi, mi sentirei giustamente attratto da mille stimoli e distratto da moltissime attrazioni affascinanti. Inutile elencarle. Credo che mai come oggi , sia necessaria una grande motivazione per studiare seriamente la Musica. Dico "seriamente", perché poi si può anche e sempre avvicinare la garande Arte con leggerezza e a livello di gioco. Saper suonare "un po'" uno strumento è piacevole e ricreativo...purché il tempo dedicato all'apprendimento non sia costrittivo, per l'allievo, più di tanto. C'è poi un momento in cui bisogna avere il coraggio di decidere se seguire un serio corso e andare verso esami e titoli o continuare a dilettarsi. Bisogna anche avrere la fortuna di incontrare un insegnante preparato sia mulicalmente che culturalmente , che abbia le idee chiare didatticamente e che infonda la piacevolezza della Musica.

 

Anche a me è capitato più di una volta di avere un allievo che non voleva fare neanche lo stretto necessario perché si sentiva costretto. Ne sono capitati altri che apprendevano con grande facilità e dedicavano con piacere il loro tempo alla Musica. A volte conviene lasciare andare le cose come devono andare.

 

Quando ero ragazzo, il pianoforte era un grande compagno, ora, come giustamente dici, può essere una cosa come tutte le altre. E' vero che dobbiamo lottare per far capire le differenze, ma a volte siamo spiazzati dalla voracità del consumismo. Con altre parole lo hai detto anche tu.

 

Allora cosa fare? Tu stai facendo il possibile e sei straordinario nel non far perdere nessuna occasione per far conoscere ai tuoi figli la grandezza della Musica. Complimenti. Dovrebbero fare così la Scuola, i Mass- Media ecc....Si pensi che l'unico canale sulla Musica appartiene a Sky ....e si paga a parte!!!!!! Del Teatro neanche si parla!!!!! Insomma ci ripetiamo a dire: "Una vergogna"...però si vendono molti telefonini e ora, noi, grazie alla tecnologia, ci parliamo e ci scriviamo in tempo reale. Oggi chiunque suona "per Elisa" e si mette su You tube, tutti scrivono prima o poi un libro e molti si esibiscono senza valutare che cosa hanno da dire artisticamente. C'è molta confusione e rischiamo di non trovare più i "principi" delle cose. Ho sentito dire da un Compositore contemporaneo, durante una conferenza, che per noi è difficilissimo e quasi impossibile saper come deve essere eseguita un'opera di Mozart. Non la penso così. Credo che ci siano sempre meno musicisti che si dedichino alla ricerca a all'approfondimento che porta alla comprensione di quelle opere, questo sì. Ma vedere lontana e impossibile la soluzione o una possibile "interpretazione" è triste.

 

Comunque troppe parole. Ti ringraziamo per aver posto sul tappeto un tema che è di molti e che si mostra interessante...lo puoi ben vedere dalle risposte.

In bocca al lupo per i tuoi ragazzi e speriamo che la scintilla si accenda veramente dentro di loro.

 

Ciao Paolo

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  • 1 month later...

Ciao a tutti , mi chiamo luigi daniele .

Suono da anni il piano e nonostante la mia età continuo .

Trovo sempre il tempo anche se il lavoro assorbe tanto .

Oltre che suonare in pubblico mi ritaglio il tempo per studiare sempre nuove cose sul piano .

Io penso che i figli vadano lasciate liberi nelle loro scelte .

appunto dobbiamo lasciare che in loro scocchi quella scintilla che li rende innammorati della musica come di ogni cosa nella vita .

Se non la sentono dentor di loro i risultati son poveri e stentanti , o quanto meno sono risultati tecnicamente validi ma sono esecuzioni senza cuore che non raggiungono il cuore di chi ascolta .

Solo una cosa posso raccontarvi , conoscevo un amico Architetto . Non aveva mai suonato ci frequentavamo da nni per lavoro .

Un giorno essendo insieme prima di andare in un cantiere , gli chiesi se aveva pazienza di aspettarmi un attimo , o se voleva farmi compagnia.

Dovevo acquistare una chitarra da regalare ad un nupotino .

Entro con me in un bel negozio con un bel assortimento di strumenti .

In particolare vi erano tante chitarre acustiche ed elettriche .

Mentre io avevo acquistato la chitarra , ero alla cassa nel voltarmi lo vidi che accarezzava estasiato il manico di una chitarra .

Uscendo un pò per la fretta un pò perchè dovevamo andare a lavoro non accennai alla cosa , mi aveva colpito però il suo modo di guardare la chitarra.

Di sera spesso uscivamo anche insieme. Però dopo quella sera ogni tanto mi dava buca ed era misterioso .

Era un amico pieno di risorse e gli piaceva spesso la compagnia femminile , frequentava parecchie amiche .

Pensai tra me forse ha una amica che stavolta , finalmente lo ha stregato ........................

In effetti era stato stregato .

Continuavamo a lavorare insieme , ma io con discrezione evitavo di chiedere dei suoi impegni e della sua segretezza.

Lo vedevo sempre però un tantino insofferente sul lavoro . La cosa destò in me curiosità ma nulla chiesi.

Era oramai passato un anno o giù di lì , ed io non facevo più caso alla cosa .

Lo davo per felicemente fidanzato . Mi aspettavo che da un momento all'altro me la presentasse ....................

Ero veramente felice per lui .

Un giorno andammo a presentare della documentazione in un ufficio e tra le carte scivolarono via dei maniscritti di musica .

Incuriosito gli dissi e questi ......................

Lui nulla , nulla lascia stare . Me lo disse come il gatto che vuole celare i suoi bisogni................

Presi da impegni di lavoro non dissi nulla , anzi me ne dimenticai.

Tornai a casa ed ero al piano ...........mi ricordai di quei manoscritti e pensai ma domani devo chiedere a Biagio devo chiedergli e poi perchè li ha celati .

Forse erano della fidanzata ?

La mattina dopo andai a lavoro con l'intento di esaudire la mia curiosità .

Lui mi disse , bene visto che mi hai scoperto , allora stasera vieni a casa ti devo far vedere una cosa . ( io pensai eccolo ora mi presenta la fidanzata ) .

Andai la sera a casa sua . Non vi erano nessuno eravamo solo noi . Notai con la coda dell'occhio che nello studio vi era una chitarra classica una meravigliosa chitarra ed un leggio . Pensai sarà della fidanzata .............forse quando viene da lui gli fà ascoltare qualcosa.

Non chiesi , lui molto cordialmente mi offrì un aperitivo , anzi no una birra , si si .

Dopo un pò mi disse ora ti faccio vedere , però non criticarmi , sono ancora alle prime armi ...............

Ma..............ma di cosa ?

Si avviò verso lo studio , mi fece cenno vieni . Lo segui si incamminò verso la chitarra , mi disse ti piace ? Certo è bella , ma come mai la tieni qui ?

Fu un attimo , dopo averla presa tra le mani iniziò a suonarla .

Rimasi a bocca aperta .

Ma non mi avevi mai detto nulla .

Allora mi confidò che da quando entrammo in quel negozio si era innammorato dello strumento aveva inziato a prendere lezioni di chitarra e stava pensando seriamente ad un percorso artistico . Rimasi a bocca aperta , era anche già evoluta la sua mano sullo strumento .

In capo a poco tempo abbandonò la professione , si iscrisse in avanzata età al conservatorio .

Ogni tanto suonavamo insieme , faceva progressi .

Oggi suoniamo ogni tanto , tra un suo impegno e l'altro , è diventato un ottimo chitarrista jazz . Ha una scuola con tanti allievi .

Per professione oggi vive di chitarra e di musica .

Ha abbandonato la professione da architetto , a dimenticavo ha sposato anche una violincellista .

Lasciate dunque che il seme della musica si insinui nel cuore delle persone .

Ogni atto coercitivo o di induzione se non accompagnato dalla passione , non genere nulla di costruttivo .

Scusate se son stato prolisso , ma è la mia esperienza in merito che mi emoziona sempre .

Un abbraccio luigi daniele

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Biopresto, lascia perdere i tuoi comprensibili urlacci ogni tanto, sii sempre affettuoso con i tuoi figli, più che ascoltare musica in casa porta i tuoi figli a qualche concerto, ad ascoltare musica dal vivo, ad esempio concerti di musica da camera, e lascia che la loro magia li conquisti facendoli appassionare allo studio della musica.

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Ringrazio tutti per i commenti e le storie, che comprendo e apprezzo.

Tuttavia ritengo che in tutti questi commenti vi sia una certa dose di idealismo romantico della musica, e che ci si concentri solo sui casi positivi.

Non siamo tutti artisti nati ma credo che abbiamo tutti il diritto/doere ad una formazione musicale, non necessariamente per diventare musicisti ma per essere persone più complete, perché la musica fa bene alla mente suonata e ascoltata a tutti i liveli.

Come non tutti diventiamo scrittori ma dobbiamo studiare Leopardi o Manzoni per crescere e maturare, allo stesso modo ritengo che una formazione musicale, anche leggermente coatta come nel mio caso, sia importante. La scuola dell'obbligo è estremamente carente su questo, e io compenso privatamente.

Ho notato che insistendo piano piano gli urlacci diventano sempre più rari, e i bambini maturando e vedendo i risultati suonano con meno resistenze.

Per conto mio conosco molti musicisti che ringraziano ancora i genitori di averli obbligati a studiare: in particolare uno di questi amici studiava pianoforte più o meno costretto dai genitori: crescendo si è appassionato al sassofono e si è diplomanto, ma riconosce che ha fatto questo con facilità e con la musicalità che lo studio giovanile del pianoforte gli hanno dato.

Io proseguo su questa strada, cercando di moderare la coercizione, lavorando sui rinforzi positivi più su quelli negativi.

Nel frattempo ho cambiato insegnante perché ritengo che quiella precedente non fosse particolaremnte motivata, trasmetendo questa scarsa motivazione agli studenti. La nuova maestra è una amica di famiglia che riesce ad essere contemporaneamente dolce e severa.

Vi aggiornerò sull'evoluzione delle cose. io per ora non mollo!

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