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Piano Concerto - Forum pianoforte

pianoexpert

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Tutto postato da pianoexpert

  1. Io opterei per il C3. Se efficiente, è un ottimo pianoforte.
  2. Non si può dire a distanza. Il pianoforte, ho detto molte volte, va esaminato da vicino. I quarti di coda anche con più attenzione. Fallo esaminare da un bravo tecnico
  3. Si deve vedere da caso a caso. Non metto in dubbio che la rifeltratura sia venuta bene, ma su un kawai è opportuno scegliere una martelliera per kawai. In genere si ricorre a questa soluzione quando ci si trova di fronte a martelli particolari, l'anima dei quali è difficile riprodurre opp. se bisogna rispettare alcuni pesi e masse particolari ecc.. Si deve vedere da caso a caso
  4. In realtà la resistenza allo scappamento è più evidente o a volte eccessivo nelle meccanica con molla di richiamo alla forcola. Questi strumenti montano martelliere più pesanti, anche se risultano piombati di meno. La molla sostiene il cavalletto e lo spinge in alto...ma ciò non modifica il rapporto tra montante di scappamento e peso del martello che, molte volte è eccessivo, aumentando comunque l'attrito radente del rullino sul montante stesso. Ciò provoca anche una pressione eccessiva sul rullino creando a breve uno "scalino". E il problema aumenta. L'ideale sarebbe eliminare le molle, raffinando le code dei martelli e alcuni stiletti o , dove indispensabile, sostituire la martelliera. Quindi piombare naturalmente rispettando il buon rapporto tra peso di abbassamento e peso di ritorno. Inoltre, le molle di richiamo alla forcola dei cavalletti, non in tutti i pianoforti sono applicate fino all'ultimo acuto. Cosicchè costringe a piombare maggiormente, di colpo, i tasti appena la stessa "scompare". Niente di più innaturale.
  5. Mi permetto di dire che non si lasciano le code non sagomate!!!!! Assolutamente!!! Si' , si può rifeltrare ma solo in casi particolari.
  6. Allora. La corda vibra dal capotasto alla punta conficcata nel ponticello. Il tecnico di fabbrica a volte non conficca perfettamente il perno al centro del taglio! Allora per quale lunghezza vibra la corda? Una volta vibra dal capotasto al perno del ponticello ....ma contemporaneamente vibra dal capotasto al taglio del ponticello. Così si crea un antagonismo tra le due lunghezze che vibrando assieme creano falsi battimenti...come se fossero due corde di diversa lunghezza che non raggiungono l'unisono. Se il taglio del onticello è più avanti tel perno allora la discordanza si può correggere. In caso contrario..no!
  7. Quello che dici è tutto giusto. Guarda anche un mio video totorial che, mi sembra, ho fatto sulle regolazioni personalizzate
  8. Certo dal video si capisce poco. Bisogna vedere la timbrica e se tiene l'accordatura ecc.. Il Bechstein, anche d'Epoca, è un bello strumento. Lo conosco bene. Ho avuto anche due code di quel genere. Bisogna vedere lo stato dei martelli e delle corde soprattutto e esaminarlo nel suo insieme. Prendendolo ad un basso costo si può pensare di renderelo magnifico. Tutto da vedere
  9. la mia richiesta era per vedere la posizione dei perni del ponticello rispetto alla centratura del taglio. A volte i doppi battimenti vengono originati dal fatto che i perni vengono conficcati non proprio al centro del taglio così da generare due lunghezze diverse della stessa corda ( dall'aggraffe al perno e dall'aggraffe al taglio del legno)
  10. Secondo me i martelli sono tutti in mogano....magari il pianista ha richiesto maggior peso...oppure era stata piombata troppo la tastiera. Tutto contro il buon senso. Tutta la dinamica si altera. La tastiera non deve essere piombata troppo. Gira anche la credenza che bisogna avere una tastiera appesantita per studiare meglio. " così quando si trova un pianoforte che è "duro" non abbiamo problemi". Niente di più falso. Non serve a niente cercare di far muscoli, anzi, con una tastiera con un peso di abbassamento falsato cambia tutta la propriocettività dei movimenti e dei micro movimenti e molti problemi tecnici sono irrisolti. Provare per credere. Giusto abbassamento e giusto ritorno!
  11. Certamente! Perché aumentare le masse per poi aiutarle con una molla?????? I piombini sono stati aggiunti contro ogni buon senso! Il Mogano è più leggero.
  12. Secondo me, ma non vedo bene, quei cavalletti hanno la molla di richiamo alla forcola! Di quale piombo parli?
  13. Ricco di interessi!!!! Benvenuto Luca...dalla città di Ferrara che adoro!!!!
  14. Ma forse, da quello che mi dici, devi aspettare ancora un po' per dare il quinto anno. Bach e' forse la parte più difficile del programma. Mandami un video. Non è credo un fatto di "tecnica". Forse hai accelerato troppo i programmi di studio? Come vanno gli Studi, la sonata e il pezzo romantico? Un buon sistema è studiare veloce con fermata sulla unità di tempo. Ho scritto diversi post a riguardo. Si tratta solo di cercarli. Per le invenzioni bisogna rendersi conto delle voci separate. E stabilire una buona diteggiatura ( soprattutto nelle parti in cui le due mani si dividono la voce)
  15. Marca a me sconosciuta. Bisogna verificare di persona lo stato della cordiera e della tavola di risonanza. poi bisogna eventualmente, sempre che ne valga la pena, procedere ad un restauro totale della meccanica ( sostituzione martelli, smorzatoi, perni di centro ecc...)e forse anche delle corde (sostituzione). Difficile quantificare un costo del restauro. Naturalmente il risultato del restauro deve costituire un valore aggiunto allo strumento che, al momento, è molto basso.
  16. Grazie di seguirci. Benvenuto
  17. Altro che 2500€ . Una martelliera pre-intonata Steinway costa più di 5000 Euro!!!! E poi bisogna installarla e rifinirla. ....Ma c'è, appunto, un lavoro dietro. Come già detto in un mio tutorial, il martello deve avere un suo comportamento per produrre un bel suono. Innanzi tutto la giusta compressione all'origine. Poi una giusta "ricetta" di impregnante. Poi una competente intonazione che restituisce le zone espanse e lascia quelle più compresse potenziate dall'impregnante. Risultato :un potenziamento del forte fino ad ottenere un buon pianissimo, con una buona gamma di "mezzetinte". Col tempo la martelliera si segna e va rivista l'intonazione...ma senza alterarne quella originaria. Tutto qua....o meglio...non è poco. In ultimo c'è quello che il pianista si aspetta e quello che lo strumento "può" dare.
  18. Mai sentito! Dico sempre che è meglio un buon verticale che un cattivo coda. Il pianoforte a coda non sempre è un passo avanti. Se ha dei problemi, vanno esaminati ed eliminati...ma soprattutto individuati al momento dell'acquisto. Nel coda c'è un preciso rapporto tra peso di abbassamento e peso di ritorno dei tasti, valori che, se giusti, rendono la meccanica agile e superiore al verticale. Anche la lunghezza dei tasti unfluisce sulla prestazione. Un quarto di coda non avrà mai grandi performances e il suono sara' sacrificato. A volte è da preferire un ottimo Spumante ad un cattivo Champagne. Quindi attenzione Guarda il mio video tutorial sull'acquisto di un pianoforte usato.
  19. Bisogna affidarsi ad un buon tecnico personale e , soprattutto,fidato, che esamini i problemi. La maggior parte dell'usato ha dei problemi o è stato manipolato senza, alla fine, sapere cosa sia stato fatto e come. I problemi che riscontri devono essere esaminati. 1)Accordatura: bisogna vedere la tenuta delle caviglie e lo stato delle corde. Inoltre valutare se lo strumento è più basso di diapason e quanto 2)I tasti non salgono: Può dipendere dalla pigrizia di tutta la meccanica perché i perni delle forcole hanno troppo attrito e impediscono il giusto movimento delle parti 3)I martelli: bisogna vedere lo stato e la vetustà. Se la martelliera è stata rasata o troppo indurita, va sostituita con una veramente simile in misura e grandezza e foratura 4)Il tasto non suona: vedi punto due. Guarda il mio video tutorial sull'acquisto di un pianoforte usato
  20. La tecnica, anzi direi l'esercizio costrittivo, delle note legate si è rivelata un fallimento. Eppure ne sono stati promotori Pozzoli e addirittura Listz. Ogni forma che costringe a contrarre i muscoli piccoli e grandi è contro ogni buon senso. L'energia che via via l'allievo acquisirà nel corso degli studi sarà generata dall'imparare a mettere i muscoli fuori tensione e a "combinare " gli aiuti ai piccoli muscoli da parte dei grandi muscoli. Non si può spiegare solo a parole. La crescita tecnica non sta nell'addestramento muscolare, ma nel capire come il nostro ricco apparato muscolare possa essere sfruttato al meglio. Ogni formula tecnica va affrontata con consapevolezza e con pazienza, senza pretendere, in brevissimo tempo, di ottenere una grande abilità. Tutto ciò che genera stanchezza è errato. Consiglio di leggere ( come un romanzo...senza farsene una "fissa"9 il meraviglioso libro di Sandor " come si suona il pianoforte" Ed. economica BUR ( credo).
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