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Piano Concerto - Forum pianoforte

Lo Strumento Piu' "veloce"


GianBurrasca
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Credo anch'io, ma sarebbe il caso di ascoltare il parere di Carlos che è direttore d'orchestra e conosce le caratteristiche tecniche della maggior parte degli strumenti. Gli archi non credo perché hanno un certo tempo di attacco ed una volta che suonano devono comunque fare i conti con il movimento dell'arco (muovere il braccio e le dita non è agevole come muovere le sole dita). Anche i fiati, potrebbero, ma siamo sempre alle solite con i tempi di attacco. Mmmmmm mi sa proprio che è il pianoforte. Aspettiamo anche il parere degli altri...

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Ciao, sono nuovo.

Vorrei sapere secondo voi quali sono gli strumenti più veloci e in quale registro. Un passaggio velocissimo a chi lo assegnereste durante l'orchestrazione?

Grazie a chi mi aiuterà

 

Gli strumenti veloci sono più d'uno, ma dipende da com'è scritto il passaggio veloce (arpeggi, scale, salti...) perché ci sono strumenti che sono pazzeschi in alcuni di questi disegni, altri meno... Ad esempio, un disegno ad arpeggi suona benissimo sul clarinetto (in quasi tutte le tonalità, anche se ce n'è qualcuna scomoda), meno sul flauto, dove invece suonano molto bene i disegni ricchi di scale (anche sul clarinetto, a dire il vero). Meno veloci sono oboe e, soprattutto, fagotto. Però, ti ripeto, si dovrebbe sapere come è scritto il passaggio, anche perché sto tralasciando, volutamente, gli archi, che meriterebbero un capitoletto a parte ;)

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Anche la chitarra può essere velocissima, negli arpeggi (può farne alcuni che divengono meno agevoli, se non impossibili alle stessa velocità, sul pianoforte); e, nel jazz, possono essere agilissimi strumenti che non sono ritenuti tali nella musica classica, come la tromba... Insomma, come hanno già detto altri, dipende tutto da cosa si deve fare e dalla frase da eseguire.

Per gli strumenti a fiato, penso si possa dire comunque che la famiglia media o acuta delle ance semplici sia la più agile nella maggioranza delle situazioni.

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(anche sul clarinetto, a dire il vero). Meno veloci sono oboe e, soprattutto, fagotto.

 

Se intendi dire che il fagotto sia più agile anche dell'oboe, ciò mi sorprende; avevo letto infatti che, dato lo spostamento d'aria maggiore all'interno dello strumento, il fagotto perderebbe di agilità nei registri più bassi (soprattutto in frasi legate e discendenti, mentre conserverebbe una certa agilità sullo staccato e quando si sale); invece, credevo che l'oboe restasse egualmente agile su tutto il registro, e con un'emissione comunque piena, forse ad eccezione delle prime due note sugli staccati rapidi.

 

Purtroppo, non frequentando orchestre, non ho avuto modo di sperimentare realmente queste informazioni, che davo per acquisite.

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Premesso che nei miei ragionamenti mi ero perso un sacco di possibilità (grazie per le preziose indicazioni)...parliamo di passaggi tipo i seguenti:

 

 

92 all'ottavo (parliamo di 6/8), trentaduesimi:

- ottava centrale: arpeggi e arpeggi spezzati misti a scale ascendenti

- sol2 do#4, note a salti

- fa#3 fa#1, note a salti

 

A parte pf...che non dovrebbe avere problemi?

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Premesso che nei miei ragionamenti mi ero perso un sacco di possibilità (grazie per le preziose indicazioni)...parliamo di passaggi tipo i seguenti:

 

 

92 all'ottavo (parliamo di 6/8), trentaduesimi:

- ottava centrale: arpeggi e arpeggi spezzati misti a scale ascendenti

- sol2 do#4, note a salti

- fa#3 fa#1, note a salti

 

A parte pf...che non dovrebbe avere problemi?

 

Per prima cosa bisogna fare i conti con estensioni e registri degli strumenti ... quindi a parte le tastiere pianoforte/cembalo/celesta/organo o arpa per le scale e arpeggi il clarinetto direi che nel complesso è il migliore, mentre per le altre 2 tessiture :

 

- sol2 do#4 : fagotto o cello. Ipotizzo che nel registro basso però la velocità indicata è pericolosa più che altro per precisione del suono sopratutto per il cello.

- fa#3 fa#1 : come sopra.

 

Gli altri strumenti che suonano in questo registro non hanno l'agilità necessaria per poter eseguire un passaggio come questo.

Certo i compositori studiano sui libri e li in generale ti dicono che quel tipo di passaggio in quel registro per quello strumento si può eseguire, ma, spostandolo solo di mezzo tono e non conoscendo la tecnica dello strumento, il passaggio potrebbe richiedere uno spostamento della mano sulle chiavi e pertanto potrebbe risultare troppo difficile o ineseguibile.

La cosa migliore sarebbe conoscere qualche strumentista e fargli vedere il passaggio che vuoi scrivere.

 

Diverso il discorso per gli archi ... le variabili aumentano a causa delle articolazioni dell'arco ... quindi io direi di limitarci ai fiati ... per ora. <_<

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Se intendi dire che il fagotto sia più agile anche dell'oboe, ciò mi sorprende

 

Infatti ho scritto esattamente il contrario ;) «Meno veloci [del flauto e del clarinetto, ndr] sono l'oboe e, soprattutto [ergo: meno veloce, ndr], il fagotto».

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Per rispondere al titolo del topic lo dico con una battuta (ma nenache tanto) ... i suoni elettronici :D

 

Nel rispondere al post tipo quello di GianBurrasca mi viene da dire, dipende...soprattutto nei passaggi di grande estensione.

Dipende perchè non si è capito se vuole affidare la parte a uno o più strumenti che magari dialogano o si scambiano le parti (poi quale? Troppo generiche le indicazioni date) e se sono accettabili, nel contesto da lui "realizzato" (o quasi), soluzioni tipo un bel puntellato alla Webern, che dopo alcune sue opere inevitabilmente ci piace molto.

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A parità di condizioni (comodità di registro, comodità del passaggio, comodità dei meccanismi di produzione del suono, ecc...) sono più veloci gli strumenti monofonici, perchè con un unico movimento si possono emettere due suoni, uno nel movimento di attacco e uno nel movimento di rilascio, cioè in pratica un suono quando si preme un tasto e un altro suono quando lo si rilascia senza dover necessariamente premerne un altro; è molto comodo ad esempio eseguire un trillo in questo modo, cosa che non avviene per esempio nel pianoforte, in cui per suonare due note bisogna fare due movimenti. In fondo basta provare con una tastiera elettronica con un suono mono- rispetto a un suono polifonico, si noterà che con lo strumento mono si è molto più "veloci".

In effetti anche gli archi suonati in legato, con un'unica arcata, rientrano nel tipo di descrizione che ho fatto sopra.

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A parità di condizioni (comodità di registro, comodità del passaggio, comodità dei meccanismi di produzione del suono, ecc...) sono più veloci gli strumenti monofonici, perchè con un unico movimento si possono emettere due suoni, uno nel movimento di attacco e uno nel movimento di rilascio, cioè in pratica un suono quando si preme un tasto e un altro suono quando lo si rilascia senza dover necessariamente premerne un altro; è molto comodo ad esempio eseguire un trillo in questo modo, cosa che non avviene per esempio nel pianoforte, in cui per suonare due note bisogna fare due movimenti.

 

Come si fa a valutare la «parità di condizioni» tra un basso tuba e un pianoforte? :lol:

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Beh, ho scritto tra parentesi quali sono alcune delle condizioni da valutare....

 

Sì sì, le ho viste, ma mi sembrano comunque non indicative, perché lette così vorrebbero significare che in un registro comodo e in presenza di un passaggio comodo e ben strumentato, il basso tuba è più veloce del pianoforte. E, sia tu sia io, sappiamo che non è così... ;)

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Sì sì, le ho viste, ma mi sembrano comunque non indicative, perché lette così vorrebbero significare che in un registro comodo e in presenza di un passaggio comodo e ben strumentato, il basso tuba è più veloce del pianoforte. E, sia tu sia io, sappiamo che non è così... ;)

 

E invece no, perchè tra i vari parametri c'è anche il meccanismo di produzione del suono, che in un basso tuba è sicuramente meno immediato che in un pianoforte. E cmq, a conferma di ciò che dico, tutti gli strumentisti a fiato sanno che è più agevole un trillo ottenuto azionando un solo pistone rispetto a uno per ottenere il quale bisogna azionare alternativamente due pistoni. Proviamo a far fare un trillo a un sax soprano e a un pianoforte, vediamo chi "va più veloce...."

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E invece no, perchè tra i vari parametri c'è anche il meccanismo di produzione del suono, che in un basso tuba è sicuramente meno immediato che in un pianoforte.

 

Esattamente: quindi la tua risposta è una non-risposta ^_^ , perché tra gli strumenti monofonici c'è da fare un bel po' di distinguo e il dubbio di chi ha formulato la domanda resta. Inoltre gli è stato chiesto quale tipo di passaggio dovesse scrivere e il trillo è solo una delle miriadi di possibilità e degli esempi che si possano fare. Tra l'altro il pianoforte è da considerarsi del tutto eccezionale come "strumento d'orchestra" e il trillo uno degli elementi meno probanti della velocità di questo strumento, che resta in ogni caso uno degli strumenti più veloci.

 

E cmq, a conferma di ciò che dico, tutti gli strumentisti a fiato sanno che è più agevole un trillo ottenuto azionando un solo pistone rispetto a uno per ottenere il quale bisogna azionare alternativamente due pistoni. Proviamo a far fare un trillo a un sax soprano e a un pianoforte, vediamo chi "va più veloce...."

 

Questo è evidente, mentre non lo è (perché non c'è) l'equivalenza pistoni = tasti del pianoforte (e tu nel tuo primo intervento hai parlato di quello), perché i pistoni non hanno il doppio scappamento, ma i tasti del pianoforte sì B). E nemmeno gli strumenti a fiato che non hanno un meccanismo a pistoni, se per fare il tuo benedetto trillo devono usare due tasti, possono essere veloci come il pianoforte. Ma del trillo hai parlato tu, vorrei ricordartelo, e davvero non capiso perché... -_-

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Ah, la mia è una non risposta...e la tua cos'è? Tu sei buono solo a trovare difetti nelle risposte degli altri, ma non proponi nulla. Abbiamo il grillo parlante qui....

 

Mah, credevo di aver risposto subito (tipo il 1 maggio?), ma forse c'è un altro Carlos che scrive al posto mio... :rolleyes:

Non mi interessa «trovare i difetti», ma generalmente partecipo solo a discussioni delle quali conosco bene l'argomento, quindi se qualcosa non mi convince lo dico. Tutto lì. Lo scopo? Aiutare chi ha fatto la domanda, perché a me non cambia nulla la tua risposta: so esattamente dove e cosa c'è di giusto e sbagliato, ma chi ha chiesto aiuto, probabilmente, no.

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Se GianBurrasca pensava di usare gli archi, è bene che stia attento a quali corde il violoncellista di turno deve impiegare per suoanre il passaggio X o Y. Fra le possibilità può indicare pure corde diverse da quelle naturalmente preposte per un certo scopo, se ritiene che aumentino l'agilità di un passaggio (meglio farselo dire da un violoncellista però :D)

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