Jump to content
Piano Concerto - Forum pianoforte

Composizione


DanelePiano
 Share

Recommended Posts

salve a tutti......innanzitutto ho visto ke nn c'è una sezione riguardo la composizione quindi suggerirei di aggiungerla............volevo sapere cosa bisogna conoscere per fare una composizione in stile classico...e se per comporre bisogna stare vicino al piano o no....vorrei fare una composizione spero qlkn possa darmi qlk consiglio...........grz1000!!!

Link to comment
Condividi su altri siti

Nella discussione Musica c'è il forum Armonia, forse dovrei rinominarlo Armonia e Composizione per togliere ogni dubbio. Ti rispondo e sposto la tua ben accolta discussione nella giusta sezione...

 

Dunque, cosa bisogna conoscere per comporre. Necessario è senz'altro la conoscenza dell'armonia classica. Non so se hai già fatto l'esame di armonia biennale al conservatorio. Quell'esame ti da alcune indicazioni, o meglio ti corregge dagli errori armonici che si commettono comunemente quando si scrive musica; correzioni che si basano su linee melodiche (orizzontali) che devono rispettare alcuni intervalli concessi e linee armoniche (verticali) che devono rispettare i giusti rapporti armonici degli accordi. Errori a parte è il buon gusto e la linea poetica dell'artista a suggerire una composizione in stile classico.

Per comporre non è necessario stare vicino al piano tanto è vero che gli esami di composizione ivi incluse anche il biennio di armonia complementare per pianisti e strumentisti non prevedono l'uso del pianoforte proprio perché si presume che un musicista che ha studiato le regole di composizione non abbia bisogno del pianoforte. Ovviamente disporre di un pianoforte aiuta quindi nessuno ti impedisce di "testare" all'orecchio quello che hai scritto.

 

Per ultimo, per comporre si può procedere in modo tradizionale con carta pentagrammata e penna, tuttavia al giorno d'oggi la tecnologia ci mette a disposizione diversi strumenti per ridurre drasticamente i tempi ed avere un risultato da subito udibile, stiamo appunto facendo alcune lezioni su uno di questi software nello specifico di Logic 9. Se hai seguito almeno uno dei nostri tutorials video, l'intro di ogni video ha un sottofondo musicale del celeberrimo Clair de lune di Debussy; quella sigla è stata appunto creata con questo strumento registrando un pianoforte virtuale e successivamente aggiungendo gli archi, non previsti da Debussy, il tutto in appena 5 minuti di orologio. Questo tanto per darti un'idea della potenzialità di questi software. Se ti interessa comporre dunque ti consiglio di seguire i nostri tutorial su come utilizzare questi programmi. Mediamente riusciamo a creare un tutorial a settimana, un po come le raccolte in edicola...

 

Per qualsiasi altra domanda siamo qui !

Un saluto,

Link to comment
Condividi su altri siti

E' vero me ne ero accorto xò solo dp aver già pubblicato la discussione.

 

Cmq sn un privatista ke studia da 2 anni e spera di entrare cm interno al conservatorio di napoli....nonostante i soli 2 anni la mia insegnante e altri anke altri esperti "hanno detto" ke ho imparato molto velocemente per avere solo 2 anni di studio.

 

Non ho fatto la domanda alla mia insegnante perchè credo ke possa pensare ke se mi dedico anke a altre cose fuori dal programma nn faccio bene le cose del suo programma.

Conosco gli accordi le scale (magg, min arm e mel) di tutte le tonalità e cn quali intervalli si formano e ho una buona lettura musicale....nn ho fatto l'esame di armonia...ma la passione nn vuole ke io aspetti il diploma per iniziare a comporre :huh: .

 

Cmq la domanda è.....cosa intendi per linee melodiche orizzontali e linee armoniche verticali?

 

Non ho ancora seguito i tutorial sui vostri programmi ma presto lo farò ;)

....intanto comincio a procurarmi il programma....

byebye e grz 1000!!!

Link to comment
Condividi su altri siti

Non ho fatto la domanda alla mia insegnante perchè credo ke possa pensare ke se mi dedico anke a altre cose fuori dal programma nn faccio bene le cose del suo programma.

Conosco gli accordi le scale (magg, min arm e mel) di tutte le tonalità e cn quali intervalli si formano e ho una buona lettura musicale....nn ho fatto l'esame di armonia...ma la passione nn vuole ke io aspetti il diploma per iniziare a comporre :huh: .

 

Cmq la domanda è.....cosa intendi per linee melodiche orizzontali e linee armoniche verticali?

 

Non ho ancora seguito i tutorial sui vostri programmi ma presto lo farò ;)

....intanto comincio a procurarmi il programma....

byebye e grz 1000!!!

 

Beh, conoscere le scali maggiori e minori armoniche e melodiche non è assolutamente sufficiente per comporre. Ci sono molti libri di armonia su cui puoi apprendere le nozioni fondamentali per la composizione o meglio per evitare i classici errori armonici e melodici che si commettono tuttavia anche questo non farà di te un compositore. Se vuoi potrò consigliarti sui libri da studiare. In ogni caso, specialmente per lo studio del biennio di composizione i libri non bastano, devi per forza di cose essere affiancato da un maestro di composizione che ti corregga i bassi e ti spieghi le strategie adatte alle varie situazioni che si creano quando si armonizza un basso. Il rischio di comporre a "gusto" dell'orecchio è che si faccia una melodia orecchiabile ma dal punto di vista formale totalmente scorretta. Per questo motivo il tutto passerebbe inosservato agli inesperti ma non agli esperti... Non a caso se il diploma in composizione richiede 10 anni di preparazione una motivazione ci sarà. Quindi se sei interessato alla composizione il mio consiglio è di dedicarti prima al pianoforte cercando di portare a termine i tuoi studi nel minor tempo possibile e poi magari iscriverti al corso di composizione. Non so se all'interno dei conservatori sia possibile seguire le due strade in parallelo dovresti chiedere direttamente al conservatorio. Tutto questo non è per scoraggiarti, è solo per dirti che se vuoi comporre musica leggera o pop come quella che senti ogni giorno nella radio non c'è di certo bisogno di diventare compositore ma se l'interesse è quello di comporre brani classici, beh allora penso proprio che dovresti iscriverti al corso di composizione.

 

Per linea armonica e linea melodica intendo questo:

 

armonizzazione.jpg

 

Come vedi nel pentagramma che spetta al basso è rappresentata la voce maschile di basso, alcuni utilizzano sia il basso che il tenore alla chiave di basso ma è perfettamente analogo. Mentre alla chiave di violino abbiamo il tenore e le due voci femminili Contralto e Soprano. Una linea armonica è costituita da un accordo dunque dall'unione delle note di ciascuna delle voci, in questo caso quattro. Dunque ogni accordo costituisce una linea armonica (Verticale). Possiamo però seguire anche l'andamento delle singole voci. Prendendo ad esempio il soprano (La voce estrema), vediamo che si muove in questo modo: Sol# - Do - Si beq - DO. Questo moto orizzontale o linea orizzontale costituisce la linea melodica del Soprano.

Esistono regole sull'andamento della linea melodica, ovvero intervalli permessi e non permessi, come esistono regole per la linea armonica. Lo studio dell'armonia complementare tratta appunto queste regole per non farti incorrere negli errori armonici (linea verticale) e melodici (linea orizzontale), ovviamente ci sono molti altri argomenti come la modulazione a toni vicini e lontani e le varie metodologie per la modulazione, le progressioni, le pregressioni con imitazioni o progressioni imitate e tanti altri argomenti che contribuiscono a darti una preparazione base per poter affrontare in modo approfondito il vasto campo della composizione.

 

Spesso si pensa che la musica sia cosa semplice. Sono sette note ! Che ci vuole ? In realtà la musica presenta moltissime sfaccettature ognuna delle quali richiede mesi o anni per poter essere compresa e riutilizzata.

 

Per quanto riguarda il software se usi un pc windows dubito fortemente che riuscirai ad ottenere il software che utilizziamo per la tua piattaforma dal momento che è solo per MAC OSx, in ogni caso puoi prendere un software analogo come Cubase per Windows ad esempio che non si discosta molto, eccetto per alcune funzioni dall'utilizzo di Logic.

 

In ogni modo spero di esserti stato utile, per qualsiasi ulteriore domanda mi trovi qui,

 

Un saluto,

Link to comment
Condividi su altri siti

  • 2 months later...

Ciao Simone, ho letto ciò che scrivi a proposito della composizione, ma non avendola studiata faccio fatica sia a seguire le tue spiegazioni sia ad immaginare anche minimamente cosa in realtà sia l'armonia. Ignorantemente ho sempre pensato che nella composizione di una opera l'autore sia uno che si lascia guidare dal suo gusto musicale, dalla sua immaginazione, componendo più o meno in maniera istintuale, invece, se ho capito bene, non è così, perchè in realtà la musica ha delle regole precise, come la grammatica quindi. Quello che io semplicisticamente immagino della composizione, una composizione quindi senza regole, istintiva, vale solo per la musica leggera (anche per il jazz, suppongo), vero? Dove ciò che conta è comporre un motivo gradevole all'orecchio, come quando si fischietta un motivetto a caso, evitando, guidati dall'orecchio, di usare una nota che stona con le altre (l'orecchio capisce immediatamente se una nota stona con le altre, ma mentre l'orecchio non sa il perchè quella nota non si armonizza con le altre, le leggi dell'armonia sanno invece capire e spiegare il perchè ciò accade, vero?). Quindi i grandi musicisti del passato, anzi i grandi compositori (Chopin, Mozart, Beethoven ecc), oltre ad essere ottimi suonatori erano anche esperti di armonia, delle sue regole, come del resto uno scrittore di libri, ad esempio di romanzi, può scrivere solo se conosce le regole della grammatica, giusto? Oppure questi grandi compositori qualche libertà qualche volta se la sono presa? Inoltre, mi chiedo, l'armonia è sempre stata così, come è conosciuta oggi, oppure, come ad esempio col passare del tempo cambiano le lingue parlate dagli uomini anche l'armonia cambia? Cosa è in realtà la musica? In India ad esempio usano scale differenti dalle nostre: differentemente dalle nostre 12 note loro usano anche quarti di tono, almeno per quel poco che ne so io. Scusami Simone, fantasticando da perfetto ignorante che sono io, mi sono perso e ti ho fatto perciò domande sciocche facendoti perdere tempo prezioso a rispondermi.

Link to comment
Condividi su altri siti

E' un argomento vastissimo quello che getti sul "tappeto"

 

Proverò a dire qualcosa.

 

Non tutta la Musica è tonale e governata dalle regole dell'armonia. C'è una coerenza che fa della Musica, come della Pittura o della Danza una credibile Arte, degna di grande interesse. Proprio tu hai proposto musica contemporanea dove tutti i riferimenti tonali e non solo si sono distrutti. Eppure rientra e viene considerata Musica. Il fatto che per noi sia difficile riconoscerla come tale è un'altra cosa. Se passiamo davanti alla Pietà di Michelangelo non possiamoi far a meno di gridare " al Capolavoro". Arriva a tutti noi. Non è così per un quadro di Magritte.

 

Certo che l'Armonia ha una storia, un'evoluzione. Dapprima il contrappunto (punctum contra punctum- cioè nota conro nota) ha imperato e noi conosciamo bene quel nostro grande amico che si chiama J. Sebastian Bach, che "pensava" direttamente in termini polifonici. Mentre si chiudeva a chiave dentro alla sua stanza, cercando di non farsi distrarre dalla confusione che creavano i suoi numerosi figli, gettava sul pentagramma direttamente la sua musica polifonica, la sua geometria interiore, che doveva semplicemente scrivere. L'armonia cresceva come, dice Massimo Mila, la grazia della fanciulla che perde l'ngenuità dell'infanzia, ma che ancora non possiede la seduzione della donna. Culminerà nel romanticismo e nel tardo romanticismo, con la sua massima ricchezza. Poi la caduta delle monarchie....e del sistema tonale. L'indeterminazione e la libertà del "modello"

 

Sicuramente ogni compositore sentiva e sente dentro di sé la propria musica. Ciò, però, non vuol dire che diventi composizione. Rubinstein diceva che sentiva una musica suonare dentro di sé da quando si svegliava al mattino sino alla sera, quando andava a dormire. Eppure non è stato Compositore.

 

Mozart scriveva di getto. Beethoven limava un quartetto per due anni. Schubert scriveva una sinfonia in tre giorni. E' interessante vedere qualche manoscritto, per vedere le cancellazioni e le modifiche.

 

Naturalmente l'armonia tonale ha delle regole, ma i Grandi le hanno sapientemente trasgredite, rendendo l'errore un "gustosa pietanza" Vivaldi era molto indisciplinato, ma la sua musica è meravigliosa. Che diredel "freddo" delle "quinte vuote "della Boheme di Puccini e degli unisoni strazianti dell'ultima pagina dopo la morte di Mimì? Naturalmente: "impara la regola e dimentica" come disse Verdi......ma bisogna saperlo fare. Nella marcia trionfale dell'Aida, ad un tratto senza "dolci modulazioni" ripete il tema trasponendo improvvisamente la tonalità di base in una tonalità lontana.....quella giusta. Ogni altra soluzione non funziona, ma quasta ci evoca fantasticamente il senso del Trionfo di Radames.

 

Armonia e composizione, mondo meraviglioso e sconfinato.

Link to comment
Condividi su altri siti

Caro Paolo,

io non sono esperto di questo campo, o "tappeto" come in maniera molto più simpatica ti esprimi tu, tuttavia è affascinante parlarne, d'altronde stiamo parlando tra amici del mondo in cui viviamo, anzi del mondo in cui Dio ci ha messo a vivere. Stiamo parlando dei rumori o suoni (di cui le note sono la loro espressione "musicale"), dei colori, dei disegni di quel "tappeto" che Dio ha messo sotto i nostri piedi, non per sfruttarlo (come infatti dice chiaramente anche la Bibbia), ma per prendercene cura, quindi per "organizzarlo", usando un termine più adatto a noi musicisti (scusa se anche io, semplice aspirante, mi definisco già "musicista": tra il dire e il fare...), ecco quindi che studiare armonia, come avete fatto voi, come fanno tutti gli studenti di musica, è fondamentale, perchè farlo rende l'uomo capace di nuotare in questo mondo altrimenti ignoto, in questo universo di "rumori", cioè suoni, cioè note: toni, semitoni, quarti di tono ecc. Come il pittore disegna il mondo che è fuori di sè, come faceva ad esempio Michelangelo, o dentro di sè (come ad esempio faceva Paul Klee), raffigurando immagini esistenti in universi onirici, "reali" seppure immaginari, così il musicista, con il suo sesto senso, o sesto orecchio, o sesta antenna, può captare suoni e organizzarli in melodie "celestiali", come ha fatto Bach (bella, Paolo, nel tuo post, la rappresentazione di Bach che si barrica in camera per "insonorizzarsi" dalla caciara dei suoi numerosi pargoli), oppure prendere quei suoni, quei "rumori", riproggammandoli, riorganizzandoli in modo diverso (come il pittore che dipingeva il mondo che è dentro la sua testa, mi immagino ad esempio John Cage al posto di Bach, invece di chiudere la porta, prendere il suo registratore, registrare le voci chiassose di quei diavoletti dei suoi figli, e poi sì, solo poi, chiudersi la porta dietro alle spalle, e lavorare su quei rumori per farne una composizione). Il musicista del resto chi è se non l'abile mago, alchimista, organizzatore e riprogrammatore, dei rumori, dei suoni, delle note? Uno che si muove però in un universo armonico, con regole precise, che devono perciò essere conosciute, studiate, affinchè abbia la libertà di trasgredirele, divenendo così a pieno titolo creatore (leggasi in queto caso "compositore") al pari di Dio che ha creato l'uomo a sua immagine e somiglianza.

Link to comment
Condividi su altri siti

Mi trovo perfettamente d'accordo con Paolo, come si sa le regole spesso devono essere trasgredite, ma attenzione ! Questo non vuol dire che i compositori non le conoscessero. In alcuni caso l'errore armonico può anche starci ! Mi ricordo ad esempio l'eccezione di Bach nella cadenza dove si commetteva un errore di successione di quinte per moto retto se non sbaglio. Oppure Debussy che in tonalità minore evitava volutamente di alterare il settimo grado (sensibile) per non dover risolvere sulla tonica, Debussy specialmente era un autore a cui l'armonia classica stava un po' "stretta". Certe libertà si prendono perché ciò che governa i grandi è il loro gusto musicale. Se il diploma di composizione è di 10 anni è perché rappresenta argomentazioni molto vaste... Noi pianisti facciamo il biennio (Armonia complementare biennale, questo è il nome del nostro esame) figurati quelli che fanno tutti e 10 gli anni. Studiano orchestrazione e la cosa comincia a farsi veramente complessa ! Ho giocato una volta con l'orchestrazione per comporre un tema di una rappresentazione teatrale. E' postato qui sul forum nella discussione "Perché comporre...", da perderci la testa...

Link to comment
Condividi su altri siti

Guest
Questa discussione è chiusa.
 Share

×
×
  • Crea nuovo...