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Piano Concerto - Forum pianoforte

gian

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Tutto postato da gian

  1. What's on your mind?

  2. gian

    Amelie

    La musica ha un potere straordinario! I brani di questa seducente colonna sonora mi fanno in questi giorni pensare all'armonia di un corpo sano, in buona salute. Penso alle persone che hanno problemi di salute, alla disarmonia che si determina in un corpo malato, ma in fondo cosa è la malattia se non uno strumento musicale un po' scordato che va quindi riaccordato. La musica può aiutare a ritrovare o ad accrescere la tranquillità dando quindi maggiore forza di reagire alla malattia. I medici dovrebbero consigliarla ai malati, ci vorrebbe però un medico che conosca bene la musica e i suoi effetti sulla psiche umana. Della colonna sonora di "Il favoloso mondo di Amelie" mi piace tanto anche il seguente brano. P.S. Grazie Paolo per le tue belle parole, grazie anche agli altri: Pianoconcerto.it è veramente un luogo piacevole fatto di persone affettuose.
  3. gian

    Amelie

    Carissimi amici, da un po' di settimane sono impegnato a mettere a posto una faccenda che richiede tempo, desideravo tuttavia salutarvi visto che è tanto che non ci sentiamo, presto comunque tornerò a frequentare il forum ogni giorno, come ho fatto durante il mio primo mese di iscrizione. Due giorni fa ero in compagnia di un mio amico, ero in macchina con lui, ed egli mi ha fatto ascoltare un CD che non conoscevo, una musica dolcissima che mi ha conquistato immediatamente. L'ho cercata poco fa su Youtube perchè desideravo condividerla con voi, anche se sono certo che voi già la conoscete.
  4. Appunto, Paolo! Queste considerazioni servono per riportare l'attenzione all'inizio della discussione, al tuo primo post, e più precisamente alle poche (ma sufficienti) ore che Richter dedicava giornalmente allo studio: un saggio modo (e saggio metodo di studio) per evitare di inimicarsi i vicini. P.S. Ti ringrazio Paolo per questa tua discussione, è infatti utile e incoraggiante sapere che non è necessario dedicare mezza giornata allo studio: a lungo andare, a pensarci bene, stare troppo tempo al pianoforte (ma il discorso vale per tutte le cose piacevoli) potrebbe stancare non solo i vicini, non solo i familiari che vivono con noi, ma persino noi stessi (se ad esempio ci piace tanto un dolce, e non facciamo altro che nutrirci di esso, tutti i giorni, prima o poi quel dolce ci diventerà insopportabile, giusto?).
  5. Proprio ora mi è capitato di leggere un articolo che non parla del nostro amato pianoforte, ma parla di condominio, del rapporto difficile tra condomini, cioè di chi si infastidisce di un altro condomino, in cui può rientrare il pianoforte, e quindi siamo in tema con il titolo di questa discussione. Il problema secondo me è che stiamo vivendo tempi difficili in cui sempre più persone tendono a perdere la sanità mentale se si arriva a provare fastidio persino per gli odori delle spezie usate in cucina. http://www.unita.it/rubriche/italiarazzismo/la-tolleranza-tra-etnie-passa-anche-dal-condominio-1.311956
  6. Dobbiamo comunque sempre augurarci di non ritrovarci mai vicini intolleranti perchè purtroppo dal punto di vista legale sembra che nella nostra Italia non sia garantito al musicista il diritto di suonare in condominio, stando almeno alla risposta dell'avvocato che ho trovato nel seguente link. Mi chiedo curiosamente cosa preveda la legislazione delle altre nazioni riguardo a gente che suona in condominio. http://www.nienteansia.it/forum/l-avvocato-risponde/suonare-il-pianoforte-in-un-condominio/11647
  7. Filippo, hai scritto una pagina eccellente! Cos'altro si può aggiungere? Il blues è piaciuto sempre anche a me, e tanto: John Lee Hooker (con la sua splendida Epiphone), B.B. King e tutti gli altri padri di questo favoloso genere musicale che nei decenni successivi ha prodotto altri grandi musicisti: i nomi che fai tu. Certo, anche Joe Satriani, wow, fa paura con la sua chitarra. Pink Floyd, ma anche King Crimson, che amo ancora ascoltare. Robert Fripp, Adrian Belew. E anche il metal, non tutti ovviamente, ma ad esempio i Metallica non sono male, però i Led Zeppelin mi piacciono di più, con il loro sound energico, esplosivo, ma pulito, e anche i Deep Purple, vero? La musica, tutta, rock, blues, classica ecc, è una benedizione per tutti noi esseri umani, anzi è una meraviglia, come lo sono i colori, gli odori, i paesaggi, il cielo stellato: tutto è meraviglioso, ovviamente ciò che non danneggia nessuno, e la musica non ha mai danneggiato nessuno (dicono che persino in Paradiso, alla presenza di Dio, c'è musica) e la varietà infinita di generi musicali accontenta tutti. Sì, tutti, tranne pochissime persone che non la sopportano nemmeno come sottofondo: conoscevo una amica, diversi anni fa, che guai ad accendere la radio in sua presenza, nemmeno a bassissimo volume, perchè le venivano le "convulsioni", ma lei stava male, era infatti in cura da uno psicanalista. Anche un mio ex collega di lavoro (ho sempre avuto una radio al lavoro), quando sentiva la musica (per fortuna mia non facevamo sempre lo stesso turno), cominciava ad innervosirsi, da psicopatico proprio: lui non era in cura, ma credo che ne avrebbe avuto bisogno. Ma sì, Filippo, perchè è proprio come dici tu: sono quelli che non amano la musica ad aver bisogno di uno psicologo. La musica è vita, è come l'aria che respiriamo, come il sangue che scorre nelle nostre vene, come l'acqua che ci disseta, come la luce del sole...
  8. Filippo, in ciò che scrivi trovo qualcosa che mi è familiare. Chitarra, pianoforte (ma anche altri strumenti: sax, violino, tromba, batteria, basso, oboe, fagotto, violoncello ecc ecc, tutti affascinanti), soprattutto questi due, chitarra e pianoforte, sono strumenti sui quali mi sento di fare una riflessione, per cercare di capirli, come anche hai provato tu. Da parte mia dico subito che non capisco, cerco di provare a capire, ma è un tentativo inutile. Ci vorrebbe l'aiuto di uno psicologo per capirlo? Ma no, nemmeno lui capirebbe niente! Ma capire cosa? Filippo, io ero un bambino quando ascoltai la musica dei Beatles e ne rimasi sconvolto e molto affascinato da quelle chitarre appese alle spalle di chi le suonava. E poi quel suono, quello straordinario suono, specialmente quando usano il distorsore, che fa rabbrividire la pelle di piacere. E poi Jimi Hendrix e quella sua incredibile Fender stratocaster (lo conosci, vero?). E i Led Zeppelin, Robert Fripp, David Gilmour, wow, tutti dal suono incredibilmente affascinante: quando ascolto un concerto, un disco, la chitarra mi manda in estasi. E quindi ho provato pure io a suonarla, ho persino due fratelli che la suonano, uno ha pure un gruppo con il quale si esibisce da diversi anni. Eppure, Filippo, benchè la chitarra sia lo strumento che mi piace di più ascoltare, suonarla non mi piace, non mi dice niente, dopo mezz'ora mi stanco di suonarla, e sappi che ho una Gibson, quindi non una chitarra così. Ma perchè non mi piace suonare la chitarra visto che è lo strumento che amo di più ascoltare? Non lo so! Bisognerebbe, come ho scritto prima, chiederlo a uno psicologo? E perchè invece, pur prediligendo istintivamente la musica rock, quando devo ascoltare musica preferisco il rock, ma quando devo suonare preferisco la musica classica? Ecco perchè in passato ho studiato il flauto, musica classica ovviamente, ed ora sono rimasto affascinato dal pianoforte, e non vedo l'ora di imparare a suonare Mozart, Beethoven, Chopin ecc. Cosa significa questo? http://www.youtube.com/watch?v=cnFSaqFzSO8
  9. Ciao Filippo, benvenuto anche da parte mia. Anche io mi sono iscritto da pochissimo tempo, ma come ti ha detto Simone, qui siamo tutti giovani. Mi ha fatto piacere leggere della tua già lunga esperienza con la musica. Mi farebbe piacere sapere il motivo per cui oltre alla chitarra hai iniziato ora a desiderare di studiare anche il pianoforte. Il pianoforte è uno strumento straordinario, io ho sempre amato ascoltarlo, però non avevo mai pensato di studiarlo, cosa che ho iniziato a fare solo di recente. Un caro saluto
  10. Ciao Braket, grazie per le tue parole, anche le tue piacevolmente incoraggianti. Finora nessun mio vicino mi ha mai detto nulla, e probabilmente non lo faranno mai, i miei timori di disturbare è più che altro una mia fissazione, una paura immotivata di disturbare, però se smetto di fare solo scale, se evito soprattutto di suonarle per tante ore, e se inizio a suonare anche gradevoli melodie, alla mia portata di studente principiante, come consigliate Paolo e tu, potrei anzi conquistare la simpatia dei miei vicini. Comunque mi sto organizzando diversamente, perchè finora mi sono trovato un po' sfasato. Cioè io ho iniziato a studiare il pianoforte circa tre anni fa e l'ho studiato con un insegnante per un po' di mesi, poi ho avuto dei problemi ed ho dovuto fermarmi di suonare e di studiare restando fermo per un anno, e solo da pochi mesi ho ricominciato a studiare tornando a fare quegli esercizi che il mio vecchio insegnante aveva iniziato a farmi studiare. Nei scorsi mesi ho contattato una scuola civica per continuare gli studi con loro, vista però la vicinanza della chiusura dei corsi per il periodo estivo, mi hanno detto di ricontattarli a settembre per iscrivermi al corso che inizierà a ottobre. Quindi, quando ricomincerò ad ottobre a studiare con la guida di un insegnante, chiederò di farmi studiare contemporaneamente oltre ai consueti esercizi anche i libri che mi avete consigliato tu e Paolo: il Kabalevsky, il Microcosmos di Bartok, "le cinque dita" di Strawinskj, l'album della gioventù di Schumann... Grazie a tutti dell'incoraggiamento, della cortesia e dell'affetto: dice bene Paolo quando scrive che questo forum è una famiglia. Un salutone anche da parte mia!
  11. Benvenuto anche da parte mia, caro Giacomo. Pure io mi sono iscritto a questo sito da pochissimi giorni, e anche io, come te, ho deciso di iscrivermi dopo aver trovato su youtube i piacevolissimi video di cui parli positivamente anche tu: video indubbiamente ben fatti, pensati e presentati da una persona colta, affabile, simpaticissima (e soprattutto umana: qualità rara in questi tempi deprimenti, o "satanici" come dice una mia carissima amica Testimone di Geova) che sa conquistarti immediatamente. Entrando a far parte del forum, accettado l'invito di Paolo, ho immediatamente avuto la conferma di aver fatto una ottima scelta di cui sono certo non resterò mai deluso. Ti auguro, Giacomo, che pure tu possa trovarti bene. E in bocca al lupo per l'esame.
  12. Wow, e questo cos'è! L'ho appena scoperto e non l'ho mica capito. http://www.youtube.com/watch?v=DKSfqBjenvo&feature=fvsr
  13. Beh, complimenti! E' un piacere ascoltarvi. Aspettiamo ora ansiosi altre suonate a quattro mani: avete deciso di viziarci, quindi... aspettiamo.
  14. Certo che qui nel sito siete tutti incoraggianti! In particolare tu, Paolo, con cui mi sono incontrato numerose volte all'interno di questo forum, ed ogni volta a darmi affettuosamente una pacca sulla spalla per tirare su di morale questo "vecchietto" (cioè io) che si sente già quasi arrivato a "chiudere il conto". Ma perchè poi sentirsi già quasi alla fine? A 58 anni? Quando invece c'è gente, come la donna che hai citato tu, Paolo, che addirittura a 90 anni ha iniziato a dipingere! Bisogna credere in se stessi, questa è la formula che consente a chi la pratica di essere vincente. Imporsi questa fiducia deve essere come un mantra su cui tenere perennemente fissa la propria attenzione, e quando una "corda" inizia naturalmente ad allentarsi (secondo le leggi della fisica), bisogna subito accordarla, ed il suono torna ad essere quello giusto (a 440 Hz) . Amici, però, inizio già a ragionare come un musicista, avete notato? Mi sa tanto che la cura funzionerà, del resto ho solo 58 anni, per arrivare quindi a 108 anni bisogna semplicemente "chiudere le zampe". Grazie mille.
  15. Non c'è da scusarti per questi teneri ricordi che hai condiviso con noi, in questa nostra comitiva, in questa compagnia che è Pianoconcerto. Anzi ti ringraziamo per averlo fatto. Anche tu, però, Paolo, a cinque anni già hai cominciato a pensare al pianoforte, come Simone, e come penso la stragrande maggioranza degli studenti di pianoforte (per me invece è stata una fantasia pensata non a 5 anni, leggi bene, ma a 55 anni, due volte "5", oppure 5 moltiplicato per 11, esattamente tre anni fa ). Paolo, leggervi mi porta a una riflessione: naturalmente iniziare a 50 anni a studiare uno strumento difficile come è il pianoforte non può portarci a saper suonare come una persona che inizia adolescente a farlo, ma possiamo sperare di avvicinarci almeno? Avete conoscenza di studenti adulti che sono diventati virtuosi del pianoforte alle soglie della morte? Ma, forse, lo sto pensando solo ora, questa domanda poteva essere il tema di una nuova discussione. Va bene, l'ho fatta qui, ora, perchè a questa riflessione mi ci avete portato proprio tu e Simone leggendovi qui.
  16. Ah sì, eh? E tu, Simone, questa la chiami "na cretinata, ovviamente"! Beh, d'ora in poi non dirò più a nessuno che sto studiando il pianoforte, io che a 58 anni non so mica suonare una musica che tu hai composto addirittura a 11 anni.
  17. gian

    Non So Voi

    Non so voi, ma Pachelbel, Johann Pachelbel, a me scioglie il cuore di commozione con la straordinaria Canon in re maggiore. http://it.wikipedia.org/wiki/Johann_Pachelbel
  18. Caro Paolo, io non sono esperto di questo campo, o "tappeto" come in maniera molto più simpatica ti esprimi tu, tuttavia è affascinante parlarne, d'altronde stiamo parlando tra amici del mondo in cui viviamo, anzi del mondo in cui Dio ci ha messo a vivere. Stiamo parlando dei rumori o suoni (di cui le note sono la loro espressione "musicale"), dei colori, dei disegni di quel "tappeto" che Dio ha messo sotto i nostri piedi, non per sfruttarlo (come infatti dice chiaramente anche la Bibbia), ma per prendercene cura, quindi per "organizzarlo", usando un termine più adatto a noi musicisti (scusa se anche io, semplice aspirante, mi definisco già "musicista": tra il dire e il fare...), ecco quindi che studiare armonia, come avete fatto voi, come fanno tutti gli studenti di musica, è fondamentale, perchè farlo rende l'uomo capace di nuotare in questo mondo altrimenti ignoto, in questo universo di "rumori", cioè suoni, cioè note: toni, semitoni, quarti di tono ecc. Come il pittore disegna il mondo che è fuori di sè, come faceva ad esempio Michelangelo, o dentro di sè (come ad esempio faceva Paul Klee), raffigurando immagini esistenti in universi onirici, "reali" seppure immaginari, così il musicista, con il suo sesto senso, o sesto orecchio, o sesta antenna, può captare suoni e organizzarli in melodie "celestiali", come ha fatto Bach (bella, Paolo, nel tuo post, la rappresentazione di Bach che si barrica in camera per "insonorizzarsi" dalla caciara dei suoi numerosi pargoli), oppure prendere quei suoni, quei "rumori", riproggammandoli, riorganizzandoli in modo diverso (come il pittore che dipingeva il mondo che è dentro la sua testa, mi immagino ad esempio John Cage al posto di Bach, invece di chiudere la porta, prendere il suo registratore, registrare le voci chiassose di quei diavoletti dei suoi figli, e poi sì, solo poi, chiudersi la porta dietro alle spalle, e lavorare su quei rumori per farne una composizione). Il musicista del resto chi è se non l'abile mago, alchimista, organizzatore e riprogrammatore, dei rumori, dei suoni, delle note? Uno che si muove però in un universo armonico, con regole precise, che devono perciò essere conosciute, studiate, affinchè abbia la libertà di trasgredirele, divenendo così a pieno titolo creatore (leggasi in queto caso "compositore") al pari di Dio che ha creato l'uomo a sua immagine e somiglianza.
  19. Ciao Fabio, bello il tuo commento che condivido integralmente. Ti confesso che avevo aperto questa discussione perchè in questa sezione non era ancora stato scritto niente e, visto che non c'era niente, l'ho fatto io, così, giocando un poco, tra il serio e il faceto. Dopo averlo fatto, ho spento il PC, e mi sono messo ad ascoltare un po' di musica: l'Arabesque di Debussy, il Notturno di Chopin, ed infine, la sto ancora ascoltando in sottofondo, il Canone di Pachelbel. Wow, ho brividi di piacere per tutto il corpo, che, con tutto il rispetto per la musica jazz e rock, certamente esse non danno. Quindi, preso da questa estasi, ho riacceso il PC, con piacere ho trovato il tuo commento, ed ho ora replicato. Certo che questo Canone dà certe emozioni che... tutta la musica classica le dà... musica divina che ci coinvolge in maniera totale, ma stasera, ora, proprio il Canone di Pachelbel, sta sciogliendo il mio cuore che... mi fa percepire veramente la grandezza di Dio.
  20. Già, come nasce la musica jazz? E come la si può definire, popolare (come la musica leggera, la musica rock) oppure colta? A sentirli suonare, a chi come me non sa suonare, danno l'impressione di essere straordinari musicisti, come i musicisti di musica classica, ma è realmente così oppure la musica jazz è una musica minore rispetto alla musica classica?
  21. Ciao Simone, ho letto ciò che scrivi a proposito della composizione, ma non avendola studiata faccio fatica sia a seguire le tue spiegazioni sia ad immaginare anche minimamente cosa in realtà sia l'armonia. Ignorantemente ho sempre pensato che nella composizione di una opera l'autore sia uno che si lascia guidare dal suo gusto musicale, dalla sua immaginazione, componendo più o meno in maniera istintuale, invece, se ho capito bene, non è così, perchè in realtà la musica ha delle regole precise, come la grammatica quindi. Quello che io semplicisticamente immagino della composizione, una composizione quindi senza regole, istintiva, vale solo per la musica leggera (anche per il jazz, suppongo), vero? Dove ciò che conta è comporre un motivo gradevole all'orecchio, come quando si fischietta un motivetto a caso, evitando, guidati dall'orecchio, di usare una nota che stona con le altre (l'orecchio capisce immediatamente se una nota stona con le altre, ma mentre l'orecchio non sa il perchè quella nota non si armonizza con le altre, le leggi dell'armonia sanno invece capire e spiegare il perchè ciò accade, vero?). Quindi i grandi musicisti del passato, anzi i grandi compositori (Chopin, Mozart, Beethoven ecc), oltre ad essere ottimi suonatori erano anche esperti di armonia, delle sue regole, come del resto uno scrittore di libri, ad esempio di romanzi, può scrivere solo se conosce le regole della grammatica, giusto? Oppure questi grandi compositori qualche libertà qualche volta se la sono presa? Inoltre, mi chiedo, l'armonia è sempre stata così, come è conosciuta oggi, oppure, come ad esempio col passare del tempo cambiano le lingue parlate dagli uomini anche l'armonia cambia? Cosa è in realtà la musica? In India ad esempio usano scale differenti dalle nostre: differentemente dalle nostre 12 note loro usano anche quarti di tono, almeno per quel poco che ne so io. Scusami Simone, fantasticando da perfetto ignorante che sono io, mi sono perso e ti ho fatto perciò domande sciocche facendoti perdere tempo prezioso a rispondermi.
  22. Auguri anche da parte mia.
  23. Grazie Paolo, sei incoraggiante. Cominciare infatti a suonare subito pezzi musicali (oltre a studiare le scale, il passaggio del pollice e il resto) certamente dà una carica maggiore dando inoltre suppongo piacere ai vicini di casa che ascoltano. Anzi, qualcuno potrebbe forse pensare: "Hey, ma questo giovanotto studente quasi 60enne di pianoforte se la cava benino!". Con buona pace loro e anche mia. Grazie mille Paolo, l'avevo pensato, e continuo a pensarlo, che è stata una benedizione per me iscrivermi al vostro sito, per i consigli preziosi, e l'incoraggiamento, che mi state dando. P.S. Paolo, a proposito della signora che avrebbe preferito un tristo inquilino a un pianista o a un violinista, creandoti suppongo un po' di disagio vista la tua evidente sensibilità, avendoti lei parlato specificatamente di pianisti e violinisti, forse avrebbe gradito, o meglio meritato, non un vicino pianista educato come te, ma un chitarrista o un cantante come questi del video. http://www.youtube.com/watch?v=fWErxVj93zo Oppure questi.
  24. Siccome studio il pianoforte da pochissimo tempo, non so quindi suonare brani piacevoli all'ascolto, solo quelle noiose scale, quei noiosi esercizi (che francamente io non trovo noiosi. Anzi! Sarà forse perchè sono abituato ad ascoltare Cage? ), e siccome suono tre-quattro ore al giorno, ho paura di disturbare. Recentemente sto prendendo l'abitudine di usare la sordina, specialmente quando mi esercito con gli esercizi più difficili, che non vengono perciò sempre bene, o con gli esercizi più "brutti". Dimmi un po' Paolo, tu che sei un tecnico, usare la sordina, a lungo andare potrebbe arrecare danni a una "macchina" talmente complessa come è il pianoforte, danni al suo equilibrio? Mi fa piacere sapere che Richter studiava, e quindi anche suonava, solo tre ore al giorno; è certamente incoraggiante saperlo io che credevo che più ore si studia e meglio è (ti confesso che alcuni giorni ho studiato pure sei-sette ore).
  25. Certo Paolo, l'ho capito subito che qui, in Pianoconcerto, ci sono amici, nel senso di persone oneste e sincere, perciò mi sono iscritto. Sapevo, anzi intuivo, che non mi avreste deluso, ed infatti più vi conosco e più vi stimo e mi affeziono. Grazie di tutto, simpatico ragazzo 61enne, a te e agli altri. P.S. Dimmi la verità, della musica indiana abbiamo già parlato (bene, ovviamente, e mi ha fatto piacere sapere che hai ancora quella cassetta che ti ha regalato il tuo amico, segno che se non l'hai gettata ti è piaciuta veramente), ma è vero che è simpaticissima, tanto tanto tanto, pure la musica di quei "folletti" di John Cage e di Stockhausen? A me piace, sinceramente, ma quando mi è capitato di farla sentire ai miei amici, anche a mia madre, mi hanno tutti guardato come se fossi un marziano, tranne una mia cara amica che mi ha detto, dopo avergliela fatta conoscere, di apprezzarla. Il parere più simpatico è stato quello di mia madre che mi ha detto: "Non si capisce niente". Io le ho risposto: "Come non si capisce niente! Ora ti spiego". Sto ancora cercando le parole per spiegarglielo e appena le trovo glielo dico, perchè non è facile spiegare quella musica. E comunque Cage le piace più di Stockhausen; non male confrontata con la mia ex moglie che non sopportava nemmeno i Beatles, in compenso stravedeva per Julio Iglesias. Che mal di pancia in quel periodo, con tutto il rispetto per Julio Iglesias.
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