cromatismo Postato Marzo 5, 2015 Report Share Postato Marzo 5, 2015 Era un grandissimo compositore, peccato che da questa e pochissime altre sue esperienze non abbia intuito il valore insostituibile della melodia nel concetto di "musica". Avrebbe avuto la forza e la capacità di rivoluzionare l'avanguardia, ma, forse, non ne ha avuto il coraggio. Pazienza. In ogni caso, paradossalmente, questa è la "sua" composizione più eseguita, le altre, ahimè, stanno sparendo dal repertorio. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
micamahler Postato Marzo 5, 2015 Report Share Postato Marzo 5, 2015 Ora arriverà Thallo e scriverà : definisci melodia A me il tuo post sembra fortemente personale. O hai qualche argomento diciamo più concreto? Che ne so, ti basi sulle incisioni, sulle esecuzioni e hai riscontrato che c'è una prevalenza di brani contenenti la "melodia", qualche sondaggio in merito ? Non voglio sembrare polemico eh, sono curioso di sapere su che cosa si basa il tuo punto di vista! Ciao 1 Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
cromatismo Postato Marzo 5, 2015 Autore Report Share Postato Marzo 5, 2015 Mah,,,se un musicista non sa cos'è una melodia è messo veramente male. Può arrivare chi vuole a chiederlo ma la sostanza non cambia. Qui non si parla di connotazione, per me una melodia può essere pure microtanale... ... fin qui c'è ben poco da interpretare. Mi sembra più interessante un eventuale riferimento alla statistica (perdonami, ma il sondaggio mi sa di "opininismo"). Di fatto non mi sono basato su una statistiaca collettiva ma personalmente parlando mi imbatto sempre meno in cartelloni o programmi da concerto dove le opere di Berio vengono proposte.Il brano che ho proposto invece spesso capita di trovarlo come fissa nel repertorio di diversi interpreti e volendo, ascoltarlo live e non solo traimte youtube di turno. Per me la forza (in questo brano e pochi altri) sta anche nel non aver rinunciato alla melodia...che detto fuori dai denti (sento già le vocine sotto sentenziare) non si intende solo tonalità! Ok!? Più che altro tu MicaMahler, nell'ultimo anno quanti concerti con brani di Berio hai ascoltato? Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Gerardo Postato Marzo 5, 2015 Report Share Postato Marzo 5, 2015 In effetti conosco molti brani di Maderna, ma di fatto non me ne ho memoria musicale...cioè, ricordo i titoli e le varie analisi, ma la musica? Grazie Cromatismo per questo spunto di riflessione. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Zazza Postato Marzo 5, 2015 Report Share Postato Marzo 5, 2015 Io mi sento abbastanza un verme, sono diventato quasi un topo da youtube...per cui non faccio testo. Intendo che se avrò sentito 2 concerti nell'ultimo anno è tanto.... Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Natan Postato Marzo 5, 2015 Report Share Postato Marzo 5, 2015 Era un grandissimo compositore, peccato che da questa e pochissime altre sue esperienze non abbia intuito il valore insostituibile della melodia nel concetto di "musica". Avrebbe avuto la forza e la capacità di rivoluzionare l'avanguardia, ma, forse, non ne ha avuto il coraggio. Pazienza. In ogni caso, paradossalmente, questa è la "sua" composizione più eseguita, le altre, ahimè, stanno sparendo dal repertorio. Ma anche uno che ha dominato nel mondo della musica in Italia imponendo carriere ed esecuzioni e piazzando i suoi lavori in ogni dove. Non possiamo dimenticarlo. Il potere che certa gente ha avuto non l'hanno mai avuto Bach, Mozart e Beethoven. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Xenakis Postato Marzo 5, 2015 Report Share Postato Marzo 5, 2015 Però è anche vero che se non ci fosse stata una possente operazione di marketing (forse la prima in senso moderno) con grandi invenstimenti di soldi, presenza di anchor-men eccetera, oggi Bach forse non lo suonerebbe nessuno. Dunque anche la musica di Bach ha beneficiato del vile danaro e della potenza dei magnati. Inoltre, se proprio grazie a questa impresa della nascente industria musicale l'attenzione del pubblico non si fosse rivolta al passato (cosa assolutamente anormale dal punto di vista culturale) oggi nemmeno sentiremmo la musica di Mozart e Beethoven. Dunque bisogna rendersi conto che la storia della fortuna musicale passa comunque da chi muove i soldi. Poi è ovvio che i soldi non bastano... Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Natan Postato Marzo 5, 2015 Report Share Postato Marzo 5, 2015 Beh che nessuno oggi suonerebbe Bach, Mozart e Beethoven mi sembra fantascienza. Bach è morto povero e sua moglie visse di stenti dopo la sua morte. Berio è morto miliardario. Il paragone calzante sarebbe quello con alcuni compositori ricchi e famosi nella storia che poi sono stati considerati dei minori, vedi Salieri. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Xenakis Postato Marzo 5, 2015 Report Share Postato Marzo 5, 2015 Non posso che ripetere quanto detto sopra. Tra l'altro per i documenti in proposito (parlo del fatto che fino al 1830 la musica di 25 anni prima veniva considerata "antica" e quindi non interessante e proponibile in concerto) consiglio l'iluminante libro "The Great Transformation of Musical Taste, Concert Programming from Haydn to Brahms" di William Weber. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
micamahler Postato Marzo 5, 2015 Report Share Postato Marzo 5, 2015 Guarda, se posso dire, io ho sentito dal vivo in questi ultimi anni qualche sequenza, Sinfonia, Ein drucke, Requies. Sinfonia se non erro l'ho sentita due volte, mentre le folk songs le ho sentite una sola volta! A questo punto entro anche io nella statistica ( che ho chiamato sondaggio ma quello era il senso) . Quest'anno ( 2014) sinceramente non ricordo, ma di sicuro non le Folk songs! Per il resto, continuano a sembrarmi considerazioni personali, legittime ma personali Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
rstrauss Postato Marzo 5, 2015 Report Share Postato Marzo 5, 2015 Ascoltiamo l'inizio del 2° tempo del concerto per pianoforte n. 21 k 462 di Mozart : fa-do-la-fa-do-sib-la-sol-fa-re#-mi ... più o meno tutti lo riconoscerebbero ... come l'inizio della 5^ di Beethoven o le famosissime do-sol-do-mi-mib di R. Strauss in Also Sprach Zarathustra ... Certo se se composizioni di Berio avessero avuto questa notorietà probabilmente avremmo ricordato anche le sue melodie tanto quanto queste tre. Più che di melodia, io parlerei di riconoscibilità di un tema musicale. Per restare un ambito '900 ricordo alcuni brani per pianoforte di Ildebrando Pizzetti analizzati in una masterclass di interpretazione ... il docente diceva che nonostante fosse farcita da 100 altre cose la melodia c'era ... non immediata come Mozart, ma c'era ... bastava solamente trovarla ! Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
danielescarpetti Postato Marzo 5, 2015 Report Share Postato Marzo 5, 2015 Qui poi qui e anche qui un po' pure qui caspita, pure qui e qui ... ci sono anche i folk songs in effetti ...ma anche! in realtà potrei andare ancora avanti... 2 Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
micamahler Postato Marzo 5, 2015 Report Share Postato Marzo 5, 2015 Fa do la fa do- Sib la sol fa fa# sol ed è k 467! Alla faccia del ricordarci Mozart :D 1 Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
RedScharlach Postato Marzo 5, 2015 Report Share Postato Marzo 5, 2015 La melodia è insostituibile ovviamente ... ma anche la montagna è insostituibile ... ho però imparato a vivere in città, anche se la montagna rimane insostituibile - anche solo come ricordo. Berio ... il brano secondo me più straordinario ed epocale è Laborintus II ... c’è pure un po’di melodia, ogni tanto! E ovviamente Sinfonia, e Coro: anche qui di melodia ce n’è, e c’è armonia, e c’è contrappunto, e tanto altro ... 2 Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
thallo Postato Marzo 5, 2015 Report Share Postato Marzo 5, 2015 Ora arriva Thallo che, come gli capita spesso negli ultimi mesi, è SCONFORTATO dalla piega di alcune discussioni... Per me sono tutte variazioni sul tema della solita crociata contro la musica "contemporanea", che tanto contemporanea ormai non è. In questi giorni sto scrivendo una serie di cose su John Dowland. Non vi dico chi è, così costringerò chi non lo sa a cercare "almeno" su wikipedia. Ora, mi dite perché questo tipo di discussioni non si fanno su Dowland? Perché non aprite un bel thread con scritto "l'uso dell'armonia di Dowland è così banale che, ormai, non lo suona più nessuno in giro"?? Sulla falsariga: quanti di voi hanno ascoltato una messa di Palestrina ... in chiesa? Quanto vengono suonati e cantati gli oratori di Carissimi? E perché, nonostante le cantate di Alessandro Scarlatti siano introvabili in giro, nessuno si erge a giudice supremo mettendo in dubbio la lungimiranza del compositore?? Mi viene un po' da ridere perché poi, nello specifico, Berio è uno dei compositori più suonati e studiati al mondo. Uno che il valore della melodia lo ha sempre avuto ben chiaro in testa... come si fa a scrivere "se un musicista non sa cos'è una melodia è messo veramente male" riferendosi a uno dei compositori più colti dello scorso secolo?!?! Questo non è gusto, è IGNORANZA ammantata di PRESUNZIONE 2 Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
cromatismo Postato Marzo 6, 2015 Autore Report Share Postato Marzo 6, 2015 NO THALLO! Non hai capito molto dl mio thread...hai letto troppo in fretta. "se un musicista non sa cos'è una melodia è messo veramente male" era l'ovvia risposta al ragazzetto MicaMahler ... io parlo esattamente del contrario. Ma si sa ormai, la gente mediamente riesce a leggere solo le prime parole di un testo...figuriamoci una decina di corposi post. Ma quale crociata?! Qui si sottolinea l'importanza del parametro melodia in tutte le sue forme e le sue sfaccettature...fortuna che ho anche espresso chiaramente che non voleva essere un post "neo roamntico" ... ma per favore. Rileggere please. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
thallo Postato Marzo 6, 2015 Report Share Postato Marzo 6, 2015 l'importanza del parametro melodia in tutte le sue forme e le sue sfaccettature?! La realtà è che la domanda di MicaMahler ERA LECITA, ti ha chiesto cosa intendi per melodia e tu non lo hai detto. Hai vagamento accennato alla possibilità che fosse anche microtonale, che applicato all'opera di Berio... Quello di cui forse vorresti parlare, e non fai perché i post in questo thread sono tutto tranne che "corposi", è quello cui ha accennato RStrauss: il TEMATISMO. La MELODIA si può "postulare" in opposizione all'ARMONIA, ma parlare in modo così generico di melodia in una situazione di musica d'avanguardia significa parlare di nulla. E' di tematismo che si dovrebbe parlare, e il tematismo è un problema "caldo" nella poetica di quasi tutti i compositori del '900. Come dire, Micamahler, il "ragazzetto", e Berio sanno che la questione è complessa. Scrivere un titolo arzigogolato come "il non intuire il valore insostituibile della melodia nel concetto di musica" significa, dal mio punto di vista, solo voler fare impressione sugli altri. Non hai spiegato cosa intendi per melodia, non hai spiegato cosa intendi per valore insostituibile, non hai spiegato qual è il concetto di musica (e sfido io, la gente s'ammazza per spiegare il concetto di musica) Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
rstrauss Postato Marzo 6, 2015 Report Share Postato Marzo 6, 2015 Fa do la fa do- Sib la sol fa fa# sol ed è k 467! Alla faccia del ricordarci Mozart :D Andavo a memoria, comunque ci siamo capiti. 1 Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
cromatismo Postato Marzo 6, 2015 Autore Report Share Postato Marzo 6, 2015 l'importanza del parametro melodia in tutte le sue forme e le sue sfaccettature?! La realtà è che la domanda di MicaMahler ERA LECITA, ti ha chiesto cosa intendi per melodia e tu non lo hai detto. Hai vagamento accennato alla possibilità che fosse anche microtonale, che applicato all'opera di Berio... Quello di cui forse vorresti parlare, e non fai perché i post in questo thread sono tutto tranne che "corposi", è quello cui ha accennato RStrauss: il TEMATISMO. La MELODIA si può "postulare" in opposizione all'ARMONIA, ma parlare in modo così generico di melodia in una situazione di musica d'avanguardia significa parlare di nulla. E' di tematismo che si dovrebbe parlare, e il tematismo è un problema "caldo" nella poetica di quasi tutti i compositori del '900. Come dire, Micamahler, il "ragazzetto", e Berio sanno che la questione è complessa. Scrivere un titolo arzigogolato come "il non intuire il valore insostituibile della melodia nel concetto di musica" significa, dal mio punto di vista, solo voler fare impressione sugli altri. Non hai spiegato cosa intendi per melodia, non hai spiegato cosa intendi per valore insostituibile, non hai spiegato qual è il concetto di musica (e sfido io, la gente s'ammazza per spiegare il concetto di musica) ...non ho detto nulla ma sei riuscito a capire che era una crociata....un po' contraddittorio. no? Comunque sia i mi riferisco all'aspetto percettivo, quanto arriva all'ascoltatore del parametro melodia. Ci può essere a livello di costrutti base, ma se capita che venga polverizzata o eclissata al punto che l'ascoltatore non la percepisca più...ecco che il parametro decade e secondo me siamo alla soglia deve accenderci un campanello d'allarme. Come facevo già notare Berio è uno dei più ricchi da questo punto di vista (in riferimento ai suoi coevi)...mi domandavo perchè alcune sue opere sono entrate più velocemente di altre nel repertorio. Una risposta per me resta sempre la più "percettibile presenza della melodia" ... che ovviamente non basta ma li sembra l'unica differenza fra le composizioni più diffuse e quelle meno di questo medesimo compositore. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
rstrauss Postato Marzo 6, 2015 Report Share Postato Marzo 6, 2015 ...non ho detto nulla ma sei riuscito a capire che era una crociata....un po' contraddittorio. no? Comunque sia i mi riferisco all'aspetto percettivo, quanto arriva all'ascoltatore del parametro melodia. Ci può essere a livello di costrutti base, ma se capita che venga polverizzata o eclissata al punto che l'ascoltatore non la percepisca più...ecco che il parametro decade e secondo me siamo alla soglia deve accenderci un campanello d'allarme. E se fosse un problema di esecuzione/interpretazione ? ricordate cosa diceva Lualdi nel libro "L'Arte di dirigere l'orchestra" proprio in merito alla riconoscibilità di una melodia ? Se non ve lo ricordate o non lo avete mai saputo, leggetevi questo libro. 1 Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
cromatismo Postato Marzo 6, 2015 Autore Report Share Postato Marzo 6, 2015 La melodia è insostituibile ovviamente ... ma anche la montagna è insostituibile ... ho però imparato a vivere in città, anche se la montagna rimane insostituibile - anche solo come ricordo. Berio ... il brano secondo me più straordinario ed epocale è Laborintus II ... c’è pure un po’di melodia, ogni tanto! E ovviamente Sinfonia, e Coro: anche qui di melodia ce n’è, e c’è armonia, e c’è contrappunto, e tanto altro ... I paragoni zoppicano sempre ....montagna in relazione al vivere a ben poche relazioni a melodia in relazione alla musica (se vuole sopravvivere). Come sto cercando di dire, citi le opere con tanta melodia...sai di quante opere è fatto il catalogo di Berio? Ecco. Comunque sia condividuo il tuo intervento Red e mi sembra in sostanza simile al mio, e senza diventare matti, basta che diate un occhiata ad una paginetta di wiki: Opere di Luciano Berio Concerti Concertino per clarinetto, viola, arpa, celesta e archi (1949) Serenata per flauto e 14 strumenti (1957) Concerto per due pianoforti e orchestra (1973) Points on the Curve to Find per pianoforte e piccola orchestra (1974) Il ritorno degli Snovidenia per violoncello e piccola orchestra (1977) Corale per violino ed orchestra (1981) Voci (Folk songs II) per viola e orchestra (1984) Echoing Curves per pianoforte e orchestra (1988) Alternatim per clarinetto, viola e orchestra (1997) SOLO per trombone e orchestra (1999) Musica orchestrale Nones (1954) Allelujah I (1956) Divertimento (1957) (Scritto con Bruno Maderna) Allelujah II (1958) Tempi concertanti (1959) Allez Hop (1959 - 1968) Bewegung (1971 - 1984) Still (1973) Eindrücke (1974) Encore (1978 - 1981) Entrata (1980) Requies (1984) Formazioni (1987) Festum (1989) Continuo (1989 - 1991) Compass (1994) Ekphrasis - continuo II (1996) Sequenze Sequenza I per Flauto (1958), dedicata a Severino Gazzelloni Sequenza II per arpa (1963) Sequenza III per voce femminile (1965 - 1966), dedicata a Cathy Berberian Sequenza IV per pianoforte (1965 - 1966) Sequenza V per trombone (1966), dedicata a Benny Sluchin, ispirata da Grock Sequenza VI per viola (1967) Sequenza VII per oboe (1969), dedicata a Heinz Holliger Sequenza VII b per sassofono soprano, dedicata a Claude Delangle Sequenza VIII per violino (1976 - 1977) Sequenza IX per clarinetto (1980) Sequenza IXb per sassofono contralto (1981), dedicata a Claude Delangle Sequenza X per tromba e risonanze di pianoforte (1984), dedicata a Ernest Fleischmann e scritta per Thomas Stevens Sequenza XI per chitarra (1987 - 1988), dedicata a Eliot Fisk Sequenza XII per fagotto (1995), dedicata a Pascal Gallois Sequenza XIII per fisarmonica "Chanson" (1995 - 1996), scritta per Teodoro Anzellotti e dedicata a Gianni Coscia Sequenza XIV per violoncello (2002) Chemins Chemins I per arpa e orchestra (1964) Chemins II per viola e nove strumenti (1967) Chemins IIb per piccola orchestra (1969) Chemins IIc per clarinetto basso e piccola orchestra (1972) Chemins III per viola, nove strumenti ed orchestra (1968) Chemins IV per oboe e 11 strumenti ad arco (1975) Chemins IV b per sassofono soprano e 11 strumenti ad arco Chemins V per chitarra e piccola orchestra (1992) Kol - Od (Chemins VI), per tromba e ensemble (1996) - dedicato a Gabriele Cassone Recit (Chemins VII) per sassofono contralto e orchestra (1996) Musica da camera Divertimento per violino, viola e violoncello (1946) Tre pezzi per 3 clarinetti (1947) Quartetto per strumenti a fiato (1950) Due pezzi per violino e pianoforte (1951) Opus no. Zoo per voce recitante e quintetto a fiati (1951 - 1971) Quartetto per quartetto d'archi (1955) Différences per 5 strumenti e nastro magnetico (1959) Sincronie per quartetto d'archi (1964) Gesti per flauto dolce (1966) Autre fois: berceuse canonique pour Igor Stravinskij per flauto, clarinetto e arpa (1971) Linea per 2 pianoforti, marimba e vibrafono (1973) Musica leggera per flauto, viola e violoncello (1974) Les mots sont allés... "recitativo" per violoncello solo (1978) Duetti per 2 violini (1983) Lied per clarinetto solo (1983) Call per 2 trombe, corno, trombone e tuba(1985) Terre chaleureuse per quintetto a fiati (1985) Naturale per viola, percussioni e nastro magnetico (1985) Gute Nacht per tromba (1986) Ricorrenze per quintetto a fiati (1987) Notturno per quartetto d'archi (1993) Glosse per quartetto d'archi (1997) Korót per 8 violoncelli (1998) Altra voce per flauto contralto, mezzosoprano e live electronics (1999) Musica per strumenti a tastiera Petite suite per pianoforte (1947) Cinque variazioni per pianoforte (1953 - 1966) Rounds per pianoforte o clavicembalo (1965) Memory per pianoforte elettrico e clavicembalo (1970 - 1973) Fa-Si per organo (1975) Six Encores per pianoforte (1990); comprende: Brin (1990), Leaf (1990), Wasserklavier (1965), Erdenklavier (1969), Luftklavier (1985) e Feuerklavier (1989) Sonata per pianoforte (2001) Musica vocale Magnificat per 2 soprani, coro e orchestra (1949) El mar la mar per 2 soprani e 5 strumenti (1950) El mar la mar, versione per soprano, mezzosoprano e 7 strumenti (1969) Quattro canzoni popolari per voce femminile e pianoforte (1952) Chamber Music. testo di James Joyce, per voce femminile, clarinetto, arpa e violoncello (1953) Circles per voce femminile, arpa e 2 percussionisti (1960) Epifanie per voce femminile e orchestra (1961 - 1965) Questo vuol dire che per 3 voci femminili, coro e nastro magnetico (1968) Sinfonia per 8 voci e orchestra (1968) Agnus per 2 soprani, 3 clarinetti e organo (1971) Bewegung II per baritono e orchestra (1971) Ora per soprano, mezzosoprano, flauto, corno inglese, coro e orchestra (1971) Calmo - in memoriam Bruno Maderna per mezzosoprano e 22 strumenti (1974) Cries of London per 6 voci (1974) a-ronne, testo di Edoardo Sanguineti, per 8 voci (1975) Coro, testo di Pablo Neruda, per coro e orchestra (1976 - 1977) Ofanìm per due gruppi orchestrali, coro di bambini, voce femminile e live electronics (1988 - 1997) Canticum novissimi testamenti per 8 voci, 4 clarinetti e 4 sassofoni (1989) Rage and Outrage per voci e orchestra (1993) Hör per coro e orchestra (1995) Altra voce per mezzosoprano, flauto contralto e live electronics (1999) E si fussi pisci elaborazione di canto popolare per coro misto (2002) Stanze per baritono, coro e orchestra (2003) Musica elettronica Mimusique n. 1 (1953) Ritratto di città, in collaborazione con Bruno Maderna (1954) Mutazioni (1955) Perspectives (1957) Thema (Omaggio a Joyce) (1958) Momenti (1960) Visage (1961) Chants parallèles (1975) Musica teatrale Laborintus II, testo di Edoardo Sanguineti (1965) Passaggio, testo del compositore e di Edoardo Sanguineti (1963) Recital I (for Cathy) (1972) Opere Opera, libretto del compositore (1970 - 1977) La vera storia, libretto di Italo Calvino (1981) Un re in ascolto, libretto di Italo Calvino (1984) Outis, libretto del compositore e di Dario Del Corno (1996) Cronaca del luogo, libretto di Talia Pecker Berio azione musicale (1999) nel Kleines Festspielhaus di Salisburgo con Hildegard Behrens Per cui non capisco cosa c'è da discutere (parlo di MicaMahler o Thallo) a me e tanto da approvare a Red (sempre MicaMahler o Thallo) - che mi è pure simpatico - ...che sostanzialmente sta dicendo le stesse cose? Fra l'altro non ho scritto la sua eventuale definizione di Melodia...perchè? Perchè è ovvia, chi studia composizione penso la sappia bene ... tanto più se scrive quitidianamente (giusto per precisare)... e in effetti dice come me che è essenziale (come un sacco di altre cose, ovvio...non mi riferisco al canta Napoli, ovviamente) ... e sta a vedere che il titolo del topic è pure giusto. Quali sono i grandi interpreti che hanno tutte queste opere in repertorio? Dove posso sentire nei prossimi mesi la discografia live di Berio? Ci scommettiamo che se ci fossero i mezzi, senza uscire dall'Italia, nel giro di 6 mesi mi ascolto l'opera omnia live i Beethoven? Che differenza passa fra le poche opere citate nel Thread e il catalogo? Per cui cerchiamo di capirci. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
micamahler Postato Marzo 6, 2015 Report Share Postato Marzo 6, 2015 1) Red non sta dicendo le tue stesse cose, a meno che tu veda nella sua frase " la melodia è insostituibile " uno specchio di ciò che hai detto tu, ma dubito che sia così perchè tu mi sembri aver detto altro. 2) io non capisco dove ho approvato quello che ha detto lui ( dici " approvare a red , mi riferisco a Micamahler e a Thallo ") , ti riferisci forse ai like? se così fosse, in ogni caso, io non gli ho dato nessun like quindi forse hai letto male. Comunque approvo ciò che ha detto. 3) dici che non capisci che cosa ci sia da discutere ma allora, scusami, perchè hai aperto questo thread? Volevi scrivere il tuo punto di vista e che tutti dicessimo Sì è così hai ragione? In un forum si discute, non capisco che cosa ci sia di male 4) parli di interpreti e repertorio, sicuramente allora il mondo era un altro ma mi piacerebbe sapere quanti, 20 anni dopo la morte di Bach, Mozart, Beethoven o chi altro conoscevano interamente il loro repertorio. O ne eseguivano grande parte. E poi, tornando alla musica moderna-contemporanea, penso o spero che tu sappia quanta fatica stia facendo per restare a galla per mille tipi differenti di ragioni che non possono essere ridotte semplicemente a " non c'è la melodia ". Poi è ovvio che se vuoi ascoltare Beethoven lo trovi dappertutto, Orlando di Lasso invece no, ma cos'è, non ha la melodia? 5) Infine : tu ti basi su un criterio circa quantitativo dicendo, eseguono di più i Folk songs al posto di, che ne so, Rendering. Bene, mi piacerebbe vedere quanti suonano più spesso gli ultimi quartetti di Beethoven piuttosto che l'op.59 . Perchè se suonano di più l'op.59 e meno l'altra allora vorrà dire che valgono di meno? (speriamo non dipenda dalla melodia! ) 1 Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
RedScharlach Postato Marzo 6, 2015 Report Share Postato Marzo 6, 2015 I paragoni zoppicano sempre ....montagna in relazione al vivere a ben poche relazioni a melodia in relazione alla musica (se vuole sopravvivere). Probabile. In ogni caso, sono convinto che nella musica - come nella vita - tante cose sono irrinunciabili: ma non si può avere tutto contemporaneamente. Ora avrò la melodia, ma magari mancherà qualcos'altro, ora avrò un ritmo irresistibile, ma senza melodia, ora avrò una massa di suono devastante, ma senza melodia e senza ritmo ... e allora? Non è che una musica esclude l'altra. Non è che se di una musica preferisco la melodia sono costretto a rinunciare a un'altra musica di cui amo il ritmo ... Le musiche convivono. Per quanto riguarda la programmazione concertistica, beh sono d'accordo con Thallo. Quello che mi manda in bestia non è che Berio è poco programmato, o che di lui si programmano le Folk Songs più di altri brani meno melodici (e comunque Berio è più programmato del 95% dei compositori della sua generazione). Quello che mi manda in bestia è la pressoché totale impossibilità di ascoltare la musica di Josquin, che in termini assoluti - e non sto scherzando - è un compositore della stessa levatura di Bach e di Beethoven. Come mai? Perché Josquin non è melodico? Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
thallo Postato Marzo 7, 2015 Report Share Postato Marzo 7, 2015 Josquin non aveva intuito il valore insostituibile della melodia nel concetto di musica. E infatti "Il grillo è buon cantore" è la sua composizione più eseguita. Io non ho mai conosciuto un musicista che c'avesse in repertorio tutti i mottetti di Josquin... Comunque, agli occhi di un cantante le ragioni del successo delle Folk Songs sono ovvie: sono pezzi FACILI, soprattutto se confrontati con gli altri pezzi solistici di Berio; di mezzosoprani in grado di cantarli ce ne sono MILIONI; sono arie da concerto, e la mole di soldi presente nel mondo della musica vocale è incredibilmente maggiore rispetto a quella della musica strumentale; hanno un organico piccolo, quindi metterle in cartellone costa relativamente poco, e più o meno riempiono una serata, visto che sono un ciclo, cosa rara nel repertorio contemporaneo; sono semplici da ascoltare, il che non dipende SOLO dalla melodia ma da molti altri elementi, che sono così ovvi, soprattutto per un compositore, che mi sembra inutili elencarli... No, perché la vera domanda è: qual è secondo voi la cosa più interessante dei Folk Songs di Berio? Perché se per voi sono belli perché c'è la melodia, mi stupisco che non siate andati ad ascoltare gli originali di quelle canzoni. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
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