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Piano Concerto - Forum pianoforte

Rachmaninov Preludio in Si m Op.32 n.10


SammyChopin
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Salve a tutti, in questi giorni mi è capitato tra le mani una registrazione di Ashkenazy di questo preludio, di cui me ne sono subito innamorato. Così ho trovato su internet la partitura, ma, come in quasi tutti i brani di Rachmaninov, il pedale non è inserito. Allora, in breve, chiedo a voi, che sarete sicuramente più esperti di me nel campo del pedale di risonanza, come utilizzarlo. GRAZIE IN ANTICIPO.

 

P.S.= penso che ci sia anche il pedale del piano, possibile?

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prima di tutto ti consiglio di sentiri anche Richter

 

e Berman

 

non fossilizzarti su una sola esecuzione

 

mmm pedale 1 corda io non lo metterei personalmente.... e il pedale di risonanza a ogni cambio di armonia... ma rispetta i fraseggi prima di tutto il pedale è l'ultima cosa

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Concordo con Antares, uno dei primissimi parametri da tenere in considerazione è l'armonia e cioè quando c'è un cambio d'accordo.

In realtà poi si può usare ad esempio per ammorbidire delle note, creare delle regioni armoniche, molto dipende anche dall'estetica della composiizone e del proprio senso estetico...insomma, da come intendiamo l'interpretazione di quel brano stesso :)

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  • 3 weeks later...

Non avevo mai sentito questo preludio di Rachmaninov. Non trovo altre parole che descriverlo come meraviglioso !!

Domani mi metterò subito al lavoro per studiarlo. E' qualcosa di sensazionale... Struggenza allo stato puro, malinconico, sentito. Ho la pelle d'oca ogni volta che lo sento e l'ho già ascoltato ad occhi chiusi almeno 20 volte...

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Ho ufficialmente cominciato a studiare questo preludio... A livello di lettura non mi sembra che presenti nulla di difficile, salvo alcuni punti. Trovo molto complesso invece il fraseggio e far uscire bene il canto. Per SammyChopin che aveva intenzione di studiarlo, consiglio lo studio frase per frase a mani separate facendo molta attenzione alle parti cantate. Una volta famigliarizzato con il canto mettere insieme le due mani e trovare l'equilibrio giusto per poi proseguire con la frase successiva.

Anche la diteggiatura mi sembra abbastanza obbligata, ci sono continui salti di posizione delle due mani, tipico di Rachmaninov, anche in questo caso muoversi per tempo sulla nuova posizione.

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Io credo che Rachmaninoff sia (ingiustamente) troppo sopravvalutato.

Questo preludio non vale assolutamente niente!

 

Io penso che ne puoi parlare perchè la storia gli ha già dato le sue ragioni :)...pensa di quanti altri suoi coevi potresti dirlo...ma non puoi perchè il tempo ha già eroso le loro opere.

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Questo preludio non vale assolutamente niente!

 

Generalmente quando vengono espressi pareri così perentori su nomi che hanno fatto la storia della musica si possono verificare due situazioni in due contesti completamente separati, entrambi comunque spinti da invidia. La prima è da parte di un pianista che non riesce a suonare quello che un compositore scrive perché non si hanno capacità tecnico-interpretative per sostenere la realizzazione di quel brano, ergo, più facile dire: "quel brano fa schifo", e si passa avanti. La seconda è dalla parte del compositore che non riuscirebbe neanche a scrivere un accordo come quelli scritti da Rach e spinto da invidia commenta con disprezzo un lavoro che è entrato nelle pagine della storia. Ci sarebbe una terza opzione che ha più un carattere personale ma che in generale non viene espressa con questa enfasi; per questo motivo mi sono sentito di esprimere la mia opinione dal momento che il tuo intervento non ha avuto tatto e non è stato spinto da un'opinione personale ma, al contrario, è una frase gettata lì sembra quasi con rabbia tipica dell'atteggiamento del troll sui forum i quali esordiscono con illazioni del genere solo per creare disordine e tensione all'interno di un gruppo.

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Questa è l'unica riga che Massimo Mila, nella sua "Breve storia della Musica" dedica a Rachmaninov:

...,sul macchinoso virtuosismo pianistico di Rachmaninoff (1873-1943).

 

Ah, ok. Se lo dice Mila....

 

Quindi non è una tua valutazione ... è di Mila. La tua idea qual'è?

 

Vedi, finchè si tratta di gusti...ognuno può dire di tutto, quando lo si mette sull'oggettivo, un minimo bisogna argomentare...anche se ti chiami Mila.

 

Chi sa cosa avrà scritto di Liszt....

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