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Piano Concerto - Forum pianoforte

Quando musica sacra?


Tenore
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sbaglio o si era già parlato di questa cosa? Non riesco a trovare il topic...

 

Ho l'impressione anche io, e avevo l'impressione di aver risposto qualcosa tipo “se alla musica di "Vissi d'arte" metti le parole di un'Ave Maria diventa musica sacra anche quella...”. Ovviamente ribadisco il concetto... :P

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In passato se n'era parlato ma da un punto di vista diverso, secondo me...o meglio, si era partiti da un altro punto e si è arrivati a questa conclusione.

 

Un bell'esempio può essere quello che è stato forse uno dei primi "esercizi" di semiotica; una messa di Palestrina "Vestiva i colli e le campagne intorno" è diventata "Rostiva i polli e le castagne al forno".

 

Allora cos'è sacro? Il testo o la musica?

Modificato da Frank
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Probabilmente me l'ero persa :)

 

Effettivamente forse la musica da sola è insufficiente per essere "oggettivamente" connotata sacra...l'esempio di cambiare le parole è molto esemplificativo.

 

Fra l'altro mi viene in mente che forse molta musica classificata sacra aveva origine profana e gli veniva "appiccicato" su un testo sacro...

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Io, come spesso, sposto l'attenzione sul generico: cambia molto dal "sacro" a cui ci riferiamo. Probabilmente in altre culture, ed in altri religioni, la situazione non è uguale alla nostra, e non mi stupirei che possano esistere melodie o ensemble musicali "specificamente" sacri e, quindi, riconoscibili come tali a prescindere dal testo.

Detto questo, per le religioni cristiane ad essere sacro è il testo, la parola. MA, e sottolineo ma, nei tempi ci sono "cose musicali" che sono diventate specificamente sacre. Se sentissimo una melodia gregoriana riusciremmo a capirne il valore sacro anche senza capirne il testo. Portando, quindi, all'ipotesi che una "cantillazione" gregoriana applicata ad un testo in latino ma profano potrebbe essere tranquillamente confusa per un pezzo sacro. I rari repertori monodici profani cantati in stile di cantus planus fanno questo effetto... Allo stesso modo, il suono dell'organo e il suono delle campane, o dei tintinnabuli, sono connotati come "sacri", o liturgici

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  • 1 month later...

Io, come spesso, sposto l'attenzione sul generico: cambia molto dal "sacro" a cui ci riferiamo. Probabilmente in altre culture, ed in altri religioni, la situazione non è uguale alla nostra, e non mi stupirei che possano esistere melodie o ensemble musicali "specificamente" sacri e, quindi, riconoscibili come tali a prescindere dal testo.

Detto questo, per le religioni cristiane ad essere sacro è il testo, la parola. MA, e sottolineo ma, nei tempi ci sono "cose musicali" che sono diventate specificamente sacre. Se sentissimo una melodia gregoriana riusciremmo a capirne il valore sacro anche senza capirne il testo. Portando, quindi, all'ipotesi che una "cantillazione" gregoriana applicata ad un testo in latino ma profano potrebbe essere tranquillamente confusa per un pezzo sacro. I rari repertori monodici profani cantati in stile di cantus planus fanno questo effetto... Allo stesso modo, il suono dell'organo e il suono delle campane, o dei tintinnabuli, sono connotati come "sacri", o liturgici

 

Sono d'accordo con Thallo. Si potrebbe dire: "la musica prima delle parole". Mi viene in mente certa musica di Stravinsky, ma anche, andando indietro nel tempo, la grande tradizione contrappuntistica strumentale, che spingeva Casella ad associare direttamente certe fughe del "Clavicembalo" al repertorio mottettistico "sacro".

 

Aggiungo la mia preferenza per il termine tedesco "geistliche Musik", che si potrebbe tradurre "musica spirituale", intendendo con ciò l'intenzione del compositore, prima ancora che l'esplicito riferimento al testo.

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Ottima precisazione. Se non sbaglio nella discussione che facemmo una volta cercammo di distinguere musica sacra da musica liturgica. Le differenziazioni sono ancora più vaste, c'è musica devozionale, musica para-liturgica, musica spirituale, musica meditativa etc etc. La categoria del "sacro" è molto più flessibile di quanto non si creda

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