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Piano Concerto - Forum pianoforte

Compositori o studenti di composizione?


Elfo
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Non necessariamente le due cose, alla fine, poi coincidono o coincideranno: è auspicabile ma non è detto.

 

Come si fa a stabilire quando uno è diventato compositore? O viceversa è restato allievo? O ancora diversamente, non è mai stato allievo…e combinazioni varie.

 

Grazie

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domanda da 1000000 di dollari ...

 

azzardo una risposta sintetica ...

 

il compositore ha assimilato tutto quello che ha studiato ed è andato oltre ...

 

volendo definire "oltre" :

trovare un suo personale stile

usare la tecnica senza farlo vedere

trasgredire le regole studiate senza dare nell'occhio.

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Mi piace il tuo intervento RStrauss, c'è solo un limite...parli di:

 

> ha assimilato tutto quello che ha studiato

direi, che ci sarebbe da studiare

 

> trasgredire le regole studiate senza dare nell'occhio.

Non so a quali regole ti riferisci, se di buon gusto o altro, ma i codici sono aperti da quasi un secolo, per cui viene difficile dire "Hai trasgredito le regole", subito dopo uno ti controdomanda: "Quali"?

 

Aggiugnerei solo una cosa volendo definire "oltre", direi che uno dovrebbe essere riconoscibile per cui lo stile può diventare un tramite e non il fine

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Mi piace il tuo intervento RStrauss, c'è solo un limite...parli di:

> ha assimilato tutto quello che ha studiato

direi, che ci sarebbe da studiare

volevo essere sintetico, ma è giusto quello che dici. per "tutto quello che ha studiato" intendevo il ciclo di studi che normalmente si fa, che è quello che ti da tutte le basi tecniche da cui partire.

Faccio un esempio stupido : si studiano tutti gli strumenti tra i quali la tuba e l'ottavino. Dubito che esista un libro che ti consiglia di mettere assieme questi due strumenti e farli suonare a distanza di 4 ottave, ma se a te serve per un perticolare passaggio nessuno ti impedisce di farlo.

sono d'accordo con te che non si finisce mai di studiare, ma lo studio che fai "poi" è diverso da quello che fai imparando.

 

> trasgredire le regole studiate senza dare nell'occhio.

Non so a quali regole ti riferisci, se di buon gusto o altro, ma i codici sono aperti da quasi un secolo, per cui viene difficile dire "Hai trasgredito le regole", subito dopo uno ti controdomanda: "Quali"?

e tu rispondi : le regole abbondano nei libri che si studiano a scuola ... a scuola (ripeti).

 

Aggiugnerei solo una cosa volendo definire "oltre", direi che uno dovrebbe essere riconoscibile per cui lo stile può diventare un tramite e non il fine

secondo me entrambe le cose ci devono essere ...

 

per sintetizzare alla Frank :

io sento la necessità di trovare un mio stile che però sia riconoscibile.

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Come ho sentito dire di recente in tv da un critico d'arte (rispetto agli artisti contemporanei), uno può considerarsi un artista a tutti gli effetti (o, nel nostro caso, un compositore) quando un gruppo abbastanza grande di persone lo riconosce come tale.

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Come ho sentito dire di recente in tv da un critico d'arte (rispetto agli artisti contemporanei), uno può considerarsi un artista a tutti gli effetti (o, nel nostro caso, un compositore) quando un gruppo abbastanza grande di persone lo riconosce come tale.

l'affermazione fa un pò acqua ...

 

ora lancio la bomba ...

 

anche Allevi è considerato un artista ... :wacko:

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ma Allevi è un artista. Fa cose che non ti piacciono (e che non mi piacciono), ma lo fa per lavoro, lo fa secondo ispirazione e lo fa con un seguito.

Ricordiamoci sempre che, anche nel caso di Allevi, i nostri gusti non sono "i" gusti

non sto parlando di gusti, quelli non si discutono ... e noi addetti ai lavori dobbiamo distinguere il gusto personale

da una valutazione tecnica ... quindi se a te non piace (come a me) io nè sono felice, ma per la nostra discussione è

del tutto irrilevante ... sto parlando di qualità della musica che nel caso di Allevi non abbonda.

e non parlo per sentito dire, parlo con cognizione, avendo reperito tantissimi dei suoi brani per pianfoorte e avendoli suonati

più volte, proprio per essere sicuro di quello che dico.

Tanto fumo e quasi nulla di arrosto, buono per le giovani generazioni dalla bocca buona per qualsiasi cosa suoni "alternativo".

nel caso di Allevi non si parla di musica ma di marketing ad altissimo livello.

Il suo staff ... vendere un prodotto scadente alle masse e farci un sacco di soldi. ... quelli si che sono dei veri professionisti nel loro lavoro.

 

Personaggio costruito ad hoc per sembrare il classico stereotipato artista pazzoide, che ha addirittura avuto il coraggio di dire che

ha concepito non so quale dei suoi brani in bagno ... e si vede ...

Personaggio che ha fatto finta di dirigere un'orchestra, infatti ad un occhio esperto non sarà sicuramente sfuggito che il vero direttore

era il violino di spalla

Personaggio che si è definito il nuovo Mozart ... ma dai .. per piacere ...

 

Se c'era una definizione di artista questa non lo è proprio.

Thallo mi deludi ... da te non mi aspettavo questa difesa dei ricciolino !

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Tutto quello che dici non tocca la definizione di Allevi come compositore. Nella definizione di compositore non ci sta l'onestà con cui componi o l'indipendenza della produzione. Un compositore è uno che compone musica con intento artistico (intento, non risultati, perché se no dovremmo escludere tutti i cattivi compositori) e che viene riconosciuto come tale da un gruppo di persone. Non mi muovo di un millimetro da questa definizione :-) al massimo aggiungo, ma non tolgo

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quando un gruppo abbastanza grande di persone lo riconosce come tale.

 

Sarebbe carino dare delle linee guida per definire "abbastanza" grande...io ho amici compositori, molto bravi, che amano avere un pubblico selezionato che generalmente non supera le centinaia di persone ma che non si perdono neanche un suo evento...cosa dicono a tal proposito questi critici?

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Ripenso alla mia definizione e vedo se Allevi rientra. Si

 

> questione di credibilità

Se non fosse credibile, nel suo genere, non venderebbe. Il suo genere è fatto per vendere...per cui è credibile.

 

Aggiungo, credibilità fatta anche da riconoscibilità:

 

Nel bene o nel male è riconoscibile.

 

E' un compositore.

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Sarebbe carino dare delle linee guida per definire "abbastanza" grande...io ho amici compositori, molto bravi, che amano avere un pubblico selezionato che generalmente non supera le centinaia di persone ma che non si perdono neanche un suo evento...cosa dicono a tal proposito questi critici?

Ricollegandomi anche a thallo ... quello di cui dubito fortemente è la composizione del gruppo di persone ... sono d'accordo con ttw ...

100 persone con una certa competenza musicale contano molto più di 100000 presi dal pubblico di Allevi (per citarne 1 a caso!).

Certo si potrebbe obiettare "qual'è il grado di cultura musicale per essere definiti competenti?" ... e qui non la finiamo più ... senza scendere in particolari, potrei azzardare una definizione

di definire persona competente : chi riesce a distinguere buona musica da cattiva musica, chi riesce a riconoscere una buona interpretazione piuttosto che una cattiva, chi è in grado di

esprimere un'opinione circostanziata sulle affermazioni che fa in materia ... tutto questo però ad una condizione a mio avviso irrinunciabile : non farsi condizionare dal gusto personale.

 

Personalmente io opteri per i 100 competenti ...

 

P.S. questo sarebbe un buon argomento da sottoporre ai compositori sotto forma di sondaggio.

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... sto parlando di qualità della musica che nel caso di Allevi non abbonda.

 

In relatà manca nel 90% dela musica pop, ma c'è sempre un eccellente 10%

 

Del resto oggi come oggi, ci sono capre anche fra chi compone con approccio più classico...

 

Penso che la domanda di Elfo prescinda dai risultati...forse...

 

Chi comprerebbe CD pieni di bassi...armonizzati?

 

Et. etc.

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Personalmente io opteri per i 100 competenti ...

 

Io farei una specifica, 100 competenti INTELLIGENTI, altrimenti meglio 1.000.000 di incapaci. Ti dirò anche perchè. se i 100 competenti sono monocolore e non vanno al di la di un palmo dal loro naso, considereranno valida la tua musica solo se attinente al loro credo.

 

Ogni riferimento è puramente casuale...

 

... riconoscere modernità oggi è più difficile di quello che sembra; c'è una schiera di competenti al quale piace sentire dagli strumenti solo rutti e scoregge.

Tu dirai, ma questi non sono competenti …

 

… e chi lo stabilirebbe?

 

Terreno minato e domande senza risposta, gli assoluti in musica non esistono … si può stabilire se una cosa è veramente ed oggettivamente valida solo se il codice fosse comune; per cui solo se un lavoro è tonale ... ci possono essere tutti i presupposti per una valutazione di questo tipo ... ma sappiamo tutti che la tonalità da sola non basta per essere credibili veramente e fino in fondo....

 

Per il resto… nessuno può avere la risposta in tasca, anche se ognuno ha le proprie idee....più o meno condivisibili.

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Io farei una specifica, 100 competenti INTELLIGENTI, altrimenti meglio 1.000.000 di incapaci. Ti dirò anche perchè. se i 100 competenti sono monocolore e non vanno al di la di un palmo dal loro naso, considereranno valida la tua musica solo se attinente al loro credo.

Ogni riferimento è puramente casuale...

su questo sono d'accordo ... dovevo specificare, ma si capisce che era quello che intendevo ... nel senso che un competente monocolore come lo intendi tu, per me non è competente di nulla è

solamente un tecnico che sicuramente conoscerà la differenza tra una quinta e una sesta, ma finisce li.

tanto per citare ... ho trovato una persona che avrebbe dovuto essere "competente" che ha contestato le trombe che vanno per quinte all'inizio del 2° atto della Boheme ... che è evidentemente un

espediente di Puccini per avere un certo tipo di suono.

Questo io non lo considero competente.

 

 

... riconoscere modernità oggi è più difficile di quello che sembra; c'è una schiera di competenti al quale piace sentire dagli strumenti solo rutti e scoregge.

Tu dirai, ma questi non sono competenti …

 

… e chi lo stabilirebbe?

 

Terreno minato e domande senza risposta, gli assoluti in musica non esistono … si può stabilire se una cosa è veramente ed oggettivamente valida solo se il codice fosse comune; per cui solo se un lavoro è tonale ... ci possono essere tutti i presupposti per una valutazione di questo tipo ... ma sappiamo tutti che la tonalità da sola non basta per essere credibili veramente e fino in fondo....

 

Per il resto… nessuno può avere la risposta in tasca, anche se ognuno ha le proprie idee....più o meno condivisibili.

Infatti quando dicevo "azzardare" ero ben consapevole di quello che dici tu.

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ma tutti questi discorsi hanno a che fare col valore, con la bravura. Un compositore è un compositore anche se è un cattivo compositore :) sforziamoci di dare definizioni onnicomprensive, sforziamoci di dare una definizione che prenda in considerazione anche i cattivi compositori, i compositori truffaldini, i compositori vivi, i compositori morti, i compositori pop etc etc

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ma tutti questi discorsi hanno a che fare col valore, con la bravura. Un compositore è un compositore anche se è un cattivo compositore :) sforziamoci di dare definizioni onnicomprensive, sforziamoci di dare una definizione che prenda in considerazione anche i cattivi compositori, i compositori truffaldini, i compositori vivi, i compositori morti, i compositori pop etc etc

io presupponevo comunque una valutazione tecnica di un compositore ... messa così può anche andare.

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  • 1 year later...

Per gli esami studenti di composizione,

nella vita e nei propri lavori Compositori.

 

E' ovvio che se devi preparare un esame ti devi conformare ma è solo una prova non la tua carriera compositiva.

Ok, ma se uno studia composizione al di la degli esami e del conservatorio? Non può essere già compositore da subito, solo perchè si è nell'ambito della "vita" extra scolastica...no?

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Ovvio che si.

A mio avviso la cosa più importante per chi scrive musica è adattarsi agli stili, ai generi e alle prove se si parla di scuola.

Tener conto di chi ascolterà la tua musica è un'altra cosa importante.

Poi alla fine l'esercizio scolastico è solo una "palestra", non penso che Bartok abbia studiato il proprio stile sul Piston :D

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