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Piano Concerto - Forum pianoforte

per gli esperti: pratica e requisiti per prendere il diploma di pianoforte


pianistamaggiorenneDi38
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Ok oggi me ne approfitto di tutti voi ;)

 

Da (principalmente) autodidatta, non so come funziona nei conservatori in Italia, mi dareste dei chiarimenti?

 

quanti anni ci vogliono?

 

quante ore, in media, si deve praticare al giorno ? (parlo di una media.....almeno qualcosa che voi ritenete non sia al di sotto dell'accettabile,

so bene che 6 ore sono meglio di due, ma quante ore pensate sia al di sotto dei limiti dell'accettabile per prendere il diploma? )

 

quanti pezzi bisogna saper suonare, e di quali tipi ? (sonate? interi concerti? non so....)

 

quanti 'studi' (tipo Czerny, ecc) bisogna imparare?

 

quale sarebbe il livello di difficolta' per l'ultimo anno, e quale sarebbe un esempio di un pezzo che rispecchierebbe tale livello?

 

Parlo di avere un'idea, magari e' difficile dare indicazioni precise.

Il pianista diplomato che ho in mente sarebbe un tipico pianista che e' competente e ha una tecnica solida, non uno che e' un genio o che pratica 10 ore al giorno.

 

In genere e' sempre migliore, come pianista, il pianista-pianista che pratica la stessa quantita' di ore del pianista-compositore?

 

E infine: chi di voi ha superato il suo stesso record per pratica giornaliera?

 

grazie a tutti per le interessanti delucidazioni ! :)

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quanti anni ci vogliono?

5 di Liceo + 3 di triennio + 3 di bienio

oppure

5 di preaccademici + 3 di triennio + 3 di bienio

 

quante ore, in media, si deve praticare al giorno ? (parlo di una media.....almeno qualcosa che voi ritenete non sia al di sotto dell'accettabile,

so bene che 6 ore sono meglio di due, ma quante ore pensate sia al di sotto dei limiti dell'accettabile per prendere il diploma? )

Il diploma non esiste più, o meglio, non esiste quello tradizionale (i classici 10 anni) ma esistono diplomi di primo e secondo livello.

Premesso questo, tutto dipende dalle proprie capacità...non quantificabile a priori

 

quanti pezzi bisogna saper suonare, e di quali tipi ? (sonate? interi concerti? non so....)

quanti 'studi' (tipo Czerny, ecc) bisogna imparare?

quale sarebbe il livello di difficolta' per l'ultimo anno, e quale sarebbe un esempio di un pezzo che rispecchierebbe tale livello?

 

Parlo di avere un'idea, magari e' difficile dare indicazioni precise.

Su alcuni siti (tipo il conservatorio di Milano) i programmi sono pubblici, per cui si può essere precisissimi. Il problema è che ogni conservatorio ha i suoi programmi, per cui poi dovresti chiedere in segreteria per essere certo.

 

Il pianista diplomato che ho in mente sarebbe un tipico pianista che e' competente e ha una tecnica solida, non uno che e' un genio o che pratica 10 ore al giorno.

In genere e' sempre migliore, come pianista, il pianista-pianista che pratica la stessa quantita' di ore del pianista-compositore?

Merita un topic ad hoc ;)

 

E infine: chi di voi ha superato il suo stesso record per pratica giornaliera?

All'ottavo (vecchio ordinamento) ci passavo pure 15 ore al giorno..

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Marta, sei una persona molto precisa e Musicista attenta, e credo anche molto capace...però devo dissentire su un punto: credo che non sia proficuo studiate 15 ore al giorno. Tu diarai- " ma questo che dice!!??". Credo che il controllo mentale sia fondamentale e dopo una mezzora bisogna interrompere per non rischiare di cadere in un "automatico addestramento", ....mentre il cervello riposa. Come ben dici, queste argomentazioni meritano un topic a parte. Credo di aver scritto più di qualcosa in merito. Non si può risolvere in quattro parole. Rifacciamoci allora ai Grandi Insegnanti come Nehaus, Leimer, Casella ecc. che consigliavano di lavorare circa 4 ore al massimo, divise in otto mezzore!!!!! La giornata è finita e vale la pena,poi, di prendere un po' d'aria. Sembrerebbe un discorso superficiale.In un corso di perfezionamento, molti anni fa purtroppo :( , ascoltavo un grande Maestro polacco che diceva all'Allieva che non riusciva a suonare un passaggio con sicurezza: " ..io passato davanti sua stanza mentre Lei provava...io sentito per mezzora ta-ta-ta, ta-tà- ta, ta-ta-ta ( si riferiva al salto inizale di accordo dello studio "rivoluzione" di Chopin)..io pensato forse meglio passeggiata. Lei prende o non prende. Lei deve pensare di prendere e allora prende. Lei ora non raccoglie molto suo studio...infatti una volta prende e due no. Lei fare passeggiata e riflettere." L'Allieva indignata lasciò la lezione piangendo, ma, miracolosamente, il giorno dopo aveva superato l'insicurezza. Forse aveva"fatto passeggiata" e aveva riflettuto. Si vedeva da come gestiva il salto pericoloso di quella battuta e come "pensava " di "prendere" quelle note. Mestro soddisfatto. Forse, quel giorno, quella pianista aveva imparato molto. Si trattava di corsi di perfezionamento preparatori alla selezione della Chopin Competition.

P.S. L'esempio non vuole essere un riferimento al tuo metodo di studio che sarà e sarà stato sicuramente "solido", piuttosto una risposta e un monito per il nostro amico "pianistamaggiorenne". Ricordo comunque di aver studiato molto anche io all'ottavo, che si articolava con un ampio programma.( vecchio ordinamento)

Un saluto

paolo

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Marta, sei una persona molto precisa e Musicista attenta, e credo anche molto capace

Ringrazio per le belle parole

 

...però devo dissentire su un punto: credo che non sia proficuo studiate 15 ore al giorno. Tu diarai- " ma questo che dice!!??". Credo che il controllo mentale sia fondamentale e dopo una mezzora bisogna interrompere per non rischiare di cadere in un "automatico addestramento", ....mentre il cervello riposa.

Ma concordo, si parlava di record...eppoi avevo 17 anni, ero resistente, mi divertivo come una pazza. Ci sono ragazzi che oggi passano 15 ore al giorno davanti alla play station...ok? Io avevo altri divertimenti e un ottavo da portare a casa, capitava prima degli esami di darci dentro con il ripasso e le dovute pause. Di sicuro non capitava tutti i giorni, eh ;)

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link utili presi dal sito di Milano

 

Nuovo percorso

Eventuale Liceo

http://www.consmilan...=liceo_musicale

Preaccademici

http://www.consmilan...ndex.php?id=656

Triennio

http://www.consmilan..._PIANOFORTE.pdf

Biennio

http://www.consmilan...RTE_BIENNIO.pdf

 

Confrontabile con il vecchio programma di studi che Marta stessa aveva postato qui:

http://www.pianoconc...604-una-domanda

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grazie a tutti, tutto molto interessante. Paolo, si' capisco cosa dici, infatti il mio post, sotto sotto, si ricollega a molte altre cose specifiche, come il dilemma pratica 'piu' ore, pratica scadente' o 'meno ore e pratica efficiente' ,e naturalmente non mi riferisco a Marta, ma a un allievo che ha problemi di pratica inefficiente. Marta, quello che hai scritto, che 15 ore al giorno ti 'divertivi come una pazza', mi ha colpito molto, infatti ho letto qualcosa sul perche' alcune persone imparano piu' in fretta, e credo sia molto importante fare di tutto per fare della pratica una cosa il piu' piacevole possibile, senno' succede che associamo mentalmente la pratica a una sensazione sgradevole, che e' quello che alla fine fa praticare di meno o nulla. Penso che e' quello che hai fatto tu, e questo fatto gioca molto su 'chi ce la fa' e 'chi non ce la fa'. Per 'chi ce la fa' intendo semplicemente avere una padronanza efficiente dello strumento, non parlo di fama o reddito o posizione sociale. PS. hai qualche tuo video in giro? sono curioso ;)

 

Paolo, incredibilmente, il tipo di pratica che hai menzionato, di 4 ore al giorno diviso in mezz'ore, e' quello che ho progettato anche io da un paio di mesi, ma finora non ce l'ho fatta a praticare piu' di 2 ore e mezza , purtroppo a quest'eta' (come dice il mio nick, ho 38 anni) non e' piu' come da ragazzini, passa tutta la giornata come un lampo. Meno male che non sono sposato e non ho figli (anche se non sto certo dicendo sia una brutta cosa essere sposati e avere figli, solo che se avessi famiglia ovviamente il piano me lo potrei pressoche' scordare)

 

Czerny, nelle sue lettere, scrive che 'ti sorprenderai nel sapere che in un giorno, si puo' fare molto, se non si perde il tempo' e lui consiglia infatti 3 ore al giorno, se si pratica bene.

 

Questo punto sul 'praticare bene' non solo 'praticare il piu' tempo possibile' e' una cosa per cui apriro' un altro post, penso ci siano parecchi dettagli, ad esempio scrivere una lista di tutto quello che si deve fare nelle prossime ore, e praticare lentamente e con il metronomo , invece di balzare sullo sgabello e mettersi a 'suonare'

 

Chopin, grazie dei link, molto interessante, oggi mi guardo tutto ;)

 

grazie a tutti

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Puoi vedere i miei video sulla sonata di Mozart, magari solo per vedere come mi rapporto allo strumento. Faccio degli esempi e suono delle frasi, spiegando come potrebbe essere affrontato il pezzo tecnicamente e musicalmente. ( Devo ancora registrare il terzo tempo...appena avrò tempo a disposizione con l'aiuto di Simone, che è più impegnato di me,lo farò).

Per Marta: mi piace sapere di questo tuo divertimento sullo strumento, che spero sussista tuttora. Hai ragione è raro giocare a 15 anni con uno strumento musicale con tanto entusiasmo! Complimenti!!

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Potrebbe essere una buona idea. Forse si potrebbero fare con la collaborazione di un mio amico ,a me molto vicino!! Vedremo se ci sarà spazio, ..tempo...e disponibilità. Parlo degli studi op. 10 di Chopin. Opera fondamentale. Gli studi di Chopin sono, inoltre, dei fantastici pezzi musicali e sarebbe interessante, al di là dell'individuare i fondamentali gesti pianistici necessari al superamento delle difficoltà, parlare della forma,dei tempi, del ritmo,del fraseggio, della diteggiatura ecc...

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Sei tu!!!!Poiché mi hai anticipato che stai preparando tutta l'op. 10 di Chopin......sarebbe interessante fare alcune esemplificazioni e parlarne insieme, confrontandoci, in video. Troverei interessante non una completa esecuzione bensì esempi di significativi passaggi e relativi commenti e suggerimenti di approccio. Tutto ciò, facendo riferimento ai gesti fondamentali di base della tecnica. Che ne dici?Vedremmo, naturalmente, se ne avremo il tempo, sempre che tu sia d'accordo.

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Manteniamo la calma... ;) Ho detto che sto preparando tutta l'op. 10 non ho detto di averla terminata :D . Per il momento ne ho la metà: n. 1, 3, 8, 9, 10, 12.

L'idea sarebbe di fare tutta l'op. 10 per poi passare all'op. 25. Il problema è che gli sforzi diventano esponenziali perché gli studi di Chopin come li lasci un attimo devi rimetterti lì a riguardarti i vari passaggi. Era un po' che non suonavo più il n. 12, l'ho risuonato qualche giorno fa ed ho dovuto rimetterlo sotto per riportarlo a metronomo di Chopin e pulizia delle note. Praticamente ogni volta che si studia uno nuovo bisogna comunque ripassare anche tutti quelli precedenti, ecco perché dico che la fatica è esponenziale. Non credo che riuscirò a finire tutta l'op. 10 a breve perché devo finire quest'anno con l'università. Sto spingendo per terminare gli esami a fine giugno/primi di luglio per poi scrivere la tesi. Se per il momento vi accontentate di questi sei numeri per me va bene non c'è problema. Magari quando avrò finito gli altri dell'op. 10 si potrebbe fare un altro con i restanti e poi magari altri di quelli dell'op. 25. (Tutto dipende dal tempo che ora purtroppo non ho). Oltretutto prima di questi video dobbiamo finire anche quelli che aveva incominciato Paolo con la K. 330 in Do Maggiore di Mozart. (Terzo tempo). Insomma c'è da fare, parecchia roba... Ma prima o poi abbiamo sempre accontentato tutti.

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È ti pare poco ? Io ne ho fatti due dell'op. 10, non ho dita lunghissime e per me è stata veramente una lotta, anche studiando tantissimo non credo di poterlo mai portare a velocità di esecuzione o comunque per un concorso o un concerto. Devo fare continuamente salti, specialmente per il n. 9 dove la sinistra è terribile in quanto ad estensione. Sfido chiunque abbia mani piccole a portarlo in velocità, cosa impossibile dovendo continuamente saltare. L'altro che ho fatto è il numero 3. Apparentemente semplice a livello di note secondo me ha una difficoltà sulla cantabilità notevole. In sostanza comunque gli studi di Chopin credo siano una parte del repertorio pianistico che non può essere goduta da chi non è stato fortunato in quanto a dimensioni di mano o di dote naturale che dir si voglia. Realizzare dei video per vederne qualcuno sarebbe una bellissima iniziativa che in pochi hanno fatto. Soprattutto come approccio allo studio. Voglio dire che su youtube ci sono una mare di video su come si suona Per Elisa o comunque brani di difficoltà tecnica molto limitata. Nessuno o pochissimi si misurano in imprese del genere ecco cosa fa la differenza dei professionisti dai venditori di fumo, proprio perché la difficoltà tecnica taglia fuori tutti i ciarlatani. Al di là dell'utilità verso gli utenti del forum ritengo che anche gli autori del video sarebbero positivamente premiati per essersi diversificati come professionisti dai saltimbanchi che copiosi popolano la piattaforma di youtube.

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Considerando che c'è chi ha fatto tutta l'op 10 e tutta l'op 25 mi sembra poco sì ! :D

Sto a 1/4 del lavoro. Ma completerò anche io la maratona...

Comunque sì, alcuni numeri effettivamente sono un po' proibitivi per chi ha una mano piccola, ma volendo si fanno lo stesso. E' anche vero poi che non è necessario portare ad un concorso per forza il numero 9 o il numero 11, si può selezionare portando ad esempio un numero 2, 5, insomma numeri molto agevoli per ciò che concerne le dimensioni di mano. Gli altri magari non si portano al metronomo di Chopin ma penso che si riesca comunque a farli.

Per i video comunque appena avremo qualche giornata libera cercheremo di portarci un pochino avanti e metteremo in coda anche questi visto che sembra abbiano destato interesse ed anzi è praticamente stato richiesto.

Riferendomi a YouTube, mi permetto di dissentire in parte (salvo eccezioni) da quello che hai detto. Un brano con difficoltà tecnica bassa non è detto che non nasconda altre insidie. Difficoltà a parte secondo me la professionalità deriva da tante altre sfaccettature che riguardano il modo in cui vengono dette le cose, la facilità di espressione di diterminati argomenti, la padronanza del campo di studi sul quale si va argomentando e la fruibilità al pubblico al quale è rivolto. Ci sono modi e modi di parlare di Per Elisa su YouTube, uno di questi potrebbe essere parlare storicamente della Bagatella, analizzare battuta per battuta e contestualizzare in modo "prosaico" se vogliamo, le linee melodiche. Ecco che anche un brano apparentemente semplice come Per Elisa acquista un certo fascino ed una certa difficoltà vista nell'ambito professionale. Poi per carità su youtube tutti utilizzano il primo tempo della sonata op. 27 (Al chiaro di Luna) di Beethoven e Per Elisa per realizzare visualizzazione (l'ho fatto anche io), ma questa è un'altra cosa. :lol:

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Va be' ma sei a metà op. 10 che non è per niente male. Magari ci stessi io, e poi con quei numeri ! 1, 8, 9 e 10 io posso anche dimenticarmeli. A differenza tua io non credo che si suonino lo stesso se non si ha una bella mano grande, perché io ho una mano piccola e so bene cosa vuol dire. Personalmente non credo a chi, con la manina di fata come la mia, viene a raccontarmi di essere in grado di suonare quei numeri alle velocità suggerite da Chopin ed infatti ti assicuro che pianoforte alla mano, erano solo balle per darsi un tono. Stare con la mano spalancata per tutto lo studio è veramente faticoso, al punto che se pure si riuscisse a portare i salti in velocità e lo studio a metronomo di Chopin come dici te, ci si dovrebbe fermare dopo la prima pagina per evitare una tendinite. Le cose fatte con eccessivo sforzo non fanno mai bene ed io risento di grossi problemi quando sforzo eccessivamente e tengo posture innaturali quindi io non ci credo che mani piccole possano fare con successo questo tipo di repertorio ed in moto particolare quei 4 studi che fai tu.

Io non parlavo di livelli quando discutevo su Per Elisa, cerca di capirmi, so bene che la professionalità è determinata dal livello e da tutto quello che hai scritto, però se si scrive Per Elisa su youtube esce fuori di tutto. Ci sono alcuni di cui non mi spiego come facciano a mettere in linea certi video, altri che spiegano come si suonano le musiche da discoteca con il pianoforte, altri che fanno tutorial su come si suona il tema dei pirati dei Caraibi. Certamente anche in queste cose si riconosce il professionista. Un piccolo esempio.

 

http://www.youtube.com/watch?v=n4JD-3-UAzM

 

Non metto i non professionisti per avere un minimo di rispetto ma basta che vai su youtube e cerchi He's a pirate piano, ed esce di tutto.

 

Se hai messo Per Elisa e la sonata al chiaro di luna sul tuo canale per aumentare le visite sono sicura che l'hai fatto con uno scopo ben preciso e sono allo stesso modo convinta che il livello di esecuzione non sarà quello di molti altri youtuber, molti dei quali fanno veramente pena. Fare un video che parli in modo professionale degli studi di Chopin è argomento che taglia matematicamente e screma subito tutta questa fetta di utenti. Voglio dire che gli studi di Chopin non solo li suona chi fa il pianista di professione ma il pianista di professione che sia anche bravo.

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Concordo sul fatto che l'integrale degli studi di Chopin non è per tutti, o meglio, dovrebbe essere per tutti ... i professionisti. Ma sappiamo bene che non è sempre così.

 

Ogni studio ti pone davanti a difficoltà tecniche ed espressive sempre diverse, dare giustizia a tutta quella musica è impresa importante.

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@Lory

Oddio, per fortuna il problema della mano piccola non ce l'ho quindi non posso risponderti perché non saprei se effettivamente riscontrerei quei problemi con una mano piccola, ma soprattutto, cosa grave non posso controbattere; dovresti parlarne con chi ha riscontrato i tuoi stessi problemi nello studio di quest'opera. La logica mi suggerisce comunque che gli studi di Chopin, per chi ha una mano piccola, si possano fare come supporto tecnico (che non è poco) anche se non destinati ad un pubblico o ad un concorso.

 

@Marta

Non esageriamo, concordo che gli Studi di Chopin debbano passare per le mani dei professionisti ma da qui a realizzare addirittura un integrale il passo è lungo. Anche le sonate di Mozart sono molto importanti ma ci sono moltissimi pianisti di professione che sono passati per Mozart studiando le sonate più significative, o semplicemente quelle che solleticavano maggiormente il loro estro, senza fare l'integrale, che in pochi hanno fatto. Allo stesso modo ci sono tantissimi pianisti molto in gamba che hanno suonato qualche studio di Chopin senza passare per un integrale, anche questi non sono in molti. Nel caso degli studi di Chopin a differenza di quelli di Mozart, ecco qui credo sia il caso che ogni pianista li conosca uno per uno, gli abbia dato una letta anche veloce, tanto per avere un piccolo lume nel cervello che gli faccia intuire la tecnica alla base di un particolare studio.

Riassumendo dunque credo che un pianista che si ritiene un musicista prima di essere pianista, e professionista, debba per forza di cose conoscere gli studi di Chopin e studiarne almeno i più significativi. Non penso sia vero il contrario però, ovvero che non si possa considerare pianista professionista chi non passa per gli studi di Chopin, proprio perché come affermavo possono verificarsi dei casi dove anatomicamente non è possibile portare a compimento studi di questo genere. Ma questo non significa nulla, ci saranno altri generi "più ravvicinati" in cui quel pianista potrà dare il meglio di sé. Questo tanto per riportare un ragionamento che avevo fatto in un altro post e che per coerenza ripeto in questo.

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