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Piano Concerto - Forum pianoforte

pianistamaggiorenneDi38

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Tutto postato da pianistamaggiorenneDi38

  1. non ho letto le risposte scritte dalla mia precedente risposta, perche' senno' chissa' quante discussioni ne uscirebbero, ma volevo solo aggiungere un'altra cosa che credo sia importante: ho scritto quello che ho scritto sui complimenti che mi hanno fatto le persone che ho menzionato prima, ma non volevo dire che sono Gesu' Cristo, non mi illudo in quanto sono sicuro di avere interpretato i complimenti di quelle persone nella maniera corretta: sto andando bene e continuero' ad andare bene SE mi daro' da fare, e di lavoro da fare ce n'e', ma e' anche vero che sono sicuro che almeno una buona meta' l'ho fatto. Non mi illudo, ho ancora molto da imparare, ma e' anche vero che non sopravvaluto nessuno, ne' sottovaluto nessuno, di certo non sottovaluterei mai uno come Clementi e mi viene da ridere pensando che chiunque oggi lo possa fare. E' successa una cosa simile in una discussione su Czerny, quindi mi sa che con me e' un tema ricorrente che e' meglio evitare. Secondo me solo perche' cambiano le tendenze dei compositori, o i gusti del pubblico, non significa proprio nulla, fatto sta che dubito seriamente che ci sia chiunque che abbia fatto una gavetta intensa come quella di un Clementi. Un maestro rimane un maestro, e questo tipo di maestro non era il tipo di 'maestro' che si metteva a ciondolare al piano un'oretta al giorno con tutti i comfort che ci sono oggi, ai tempi di Clementi la vita era molto piu' dura, eppure guarda che cosa hanno combinato, spesso nel corso di pochi anni. Le critiche su uno qualsiasi di questi maestri le accetto solo da un altro, vero maestro, e da nessun altro. Punto. Secondo me anche uno come Stravinsky diceva delle scemenze insensate, tipo quella che disse su Vivaldi.....intanto Vivaldi nacque parecchie generazioni prima e la sua musica se la studio' anche Bach, e oggi chi si compra un disco della musica di Stravinsky? Le Quattro Stagioni sembra vendano molto di piu', ci hanno fatto anche le pizze, Pero' ancora ancora, a Stravinsky la cosa su Vivaldi la condono, almeno lui era Stravinsky. Quindi la conclusione e': non sto cercando di fare il musicista d'avanguardia, ne' mi interessa, sto solo esplorando stili e tendenze che mi piacciono, solo perche' mi piacciono. Tutto qua. Un musicista non ha bisogno di nessuna giustificazione, e di certo non una socio-culturale. Poi non dico nemmeno che Clementi sia attuale.....non lo e', e questo lo sanno tutti, incluso io, ma non significa che solo perche' non e' attuale uno deve per forza ignorarlo. Se e' per questo, la realta' e' che nessuno crea uno stile completamente nuovo....come scrisse Don Sebesky nel suo libro di arrangiamento, uno stile nuovo e' in realta' solo uno stile vecchio con aggiunte delle cose leggermente nuove. A meno che uno non e' Schoenberg o qualcuno cosi', sta di fatto che anche Schoenberg aveva studiato tutto quello che era venuto prima di lui
  2. Piccinesco, guarda, basta, non mi sono nemmeno letto quello che hai scritto, ne' leggero' eventuali future risposte, mi sono stufato di perdere tempo, ieri ho perso ore sgolandomi con una stupida domanda che mi sembrava fosse chiara a semplice a sufficienza, ma sarebbe stato meglio osservare la carta da parati che si scolla dalla parete giorno per giorno senza rancore, addio, la chiusa mentalita' da piccolo studente di conservatorio non fa per me, pensavo qui ci fossero musicisti, qualcuno c'e' ma vedo che molti di voi siete bloccati da una mentalita' zeppa di cazzate ridicole, come la 'confusione sull'interpretazione' (chissa' che cavolo significava? io non sto interpretando nulla, non sono un interprete, sto semplicemente scrivendo musica in uno stile che sto studiando perche' semplicemente mi interessa, mi piace per vari motivi e basta, chi se ne frega se tizio e caio al conservatorio, approvano? A me, proprio nulla). Continuate pure cosi', addio
  3. ah, comunque un paio di ultime cose, Dante: ma che stupidaggini, evidentemente tutto lo studio superficiale che hai fatto non ti ha insegnato che anche tutti i migliori compositori hanno imparato da altri e sono stati inspirati da altri, in seguito aggiungendoci le prorie idee e sviluppandole naturalmente. Molti lavori di Beethoven sono state influenzate sia da quelle di Mozart cha da quelle di Clementi, e ci sono tanti altri esempi di tanti compositori storici. Ma che andate raccontando? Anche Mozart disse che chi pensa che la sua Arte sia venuta a lui facile, si sbaglia completamente, perche' non c'e' UN compositore influente che lui non abbia studiato. Forse tu sei comparabile a Mozart in quanto ti La gestione delle texture è oggetto del corso inferiore di composizione Mi spiego meglio, e per l'ultima volta, poi chiudiamo la cosa: ho gia' scritto pezzi di pianoforte, musicalmente mi soddisfano pienamente (cosa che non potevo dire della mia musica fino a qualche anno fa, perche' mi sono dato da fare) e in gran parte li ho anche improvvisati e al tempo stesso sapevo esattamente cosa stavo facendo. Non ho detto che non so scrivere un pezzo per pianoforte, e Clementi l'ho menzionato per il suo stile nell'accompagnamento del pezzo in questione, ho scelto un esempio facile perche' non volevo complicare le cose nelle mie domande. I miei pezzi sono musicalmente e strutturalmente coerenti e musicali, perche' i miei studi me li sono fatti e ho allenato il mio orecchio in maniere che probabilmente non ti hanno nemmeno insegnato al conservatorio, e ho ricevuto elogi e complimenti sul mio talento anche da persone la quale esperienza e' indubbia: da un compositore e insegnante di composizione, poi un musicologo e insegnante di composizione , e non uno, ma tre concertisti con molta esperienza. Tutti loro sono rimasti davvero sorpresi non solo perche' ho le mie idee ma il fatto che il 90 per cento di quello che so l'ho imparato da solo, e l'ho imparato bene. Nella mia discussione volevo solo sapere se qualcuno ha scritto un libro sul comporre direttamente sul pianoforte, perche' no, visto che sono stati scritti centinaia di libri sul pianoforte per ogni tipo di cosa, dalla tecnica all'improvvisazione, all'accompagnamento ecc. Non ho detto che non sapevo comporre, intendevo dire che voglio creare un accompagnamento piu' classico ma che sia abbastanza imprevedibile e piu' contrappuntistico, appunto una mistura fra armonie in blocco e contrappunto, e mi e' venuto in mente Clementi. Non ho detto che ascolto solo Clementi. Guarda, non so come suoni e componi , spero solo che la tua musica non sia al livello assurdo delle baggianate che dici Il problema che hai e' che hai una mentalita' da conservatorio dove la composizione pianistica e' 'oggetto del corso inferiore di pianoforte'. Ma che stupidaggine ridicola, la composizione pianistica va dalla cucaracha suonata con un dito solo, a tutte le difficilissime composizioni create da menti assurdamente tecniche. Conclusione: la gestione della texture e' oggetto del corso inferiore di composizione, materiale che io gia' conosco bene, e infatti parlavo dei livelli piu' avanzati, non di quelli inferiori. Che perdita di tempo. Grazie per nulla
  4. gia', l'avevo gia' vista ma ti ringrazio lo stesso per segnalarla . A dire il vero, ci avevo gia' pensato ma ora penso non sarebbe una buona idea per me e per tutti, farne parte... il problema e' che molte persone confondono i giudizi tecnici con giudizi soggettivi sullo stile ecc, ed e' una cosa molto comune specialmente con chi insegna, tempo fa ho anche preso delle lezioni private da un compositore, e dopo che mi ha detto che scrivo in una maniera antiquata (sorpresa), ho abbandonato le lezioni. Per cui grazie lo stesso, ma non credo sia una cosa buona perche' chissa' che discussione ne nascerebbe....meglio di no Comunque ti ringrazio lo stesso, Faria Colgo anche l'occasione per ringraziare Frank e Simone, che anche se non conosco personalmente, mi sembrano davvero delle ottime persone, molto democratiche e genuine. Non sto dicendo che gli altri siano miei nemici, no di certo, ognuno ha una sua opinione, ma francamente mi sembra che stiamo tutti perdendo tempo, purtroppo mi serve per la pratica, ho parecchio da recuperare, sto cercando di non scendere mai a meno di 3 ore al giorno, vorrei farne 6 ma con l'internet non ce la faro' mai, quindi devo eliminarlo quasi completamente. Ringrazio di nuovo Frank e Simone e tutti quelli che mi hanno dato consigli positivi. Ciao
  5. ah ecco, quindi devo dedurre che tanti hanno scritto libri di composizione, ma nessuno per il pianoforte, men che meno nello stile di Clementi, perche' non e' attuale, e comunque se vuoi scrivere per il pianoforte o vai in conservatorio o nulla. Be' almeno finalmente ho capito , grazie per i chiarimenti
  6. Chi l'ha detto? Onestamente mi sembra che fai troppa confusione fra gli aspetti interpretativi e quelli compositivi. In generale se uno suona bene non è detto che scriva bene altrettando e viceversa. Ma che stupidaggine. Primo, ci sono molti professionisti che scrivono ancora pezzi ragtime, e gente come me che compra i loro spartiti. Tu sai scrivere ragtime? Secondo, sembra che tu abbia anche la facolta' di decidere che tipo di compositore dovrei essere io, e , niente di meno, anche di cosa avrebbe fatto Bach in un universo parallelo Chi l'ha detto? Te lo dico io, che ho letto biografie scritte da persone autorevoli sia musicalmente che storicamente, di cui tu probabilmente non conosci neppure l'esistenza, visto che non sono state tradotte e visto che probabilmente leggi libri in una sola lingua., a differenza di me. Onestamente mi sembra che fai troppa confusione fra gli aspetti interpretativi e quelli compositivi. In generale se uno suona bene non è detto che scriva bene altrettando e viceversa. Guarda, onestamente, hai la testa piena di sciocchezze , se mi stai dicendo che Clementi non scriveva bene, la tua situazione e' grave, Clementi a 13 anni aveva padroneggiato varie aree specializzate della musica, tra cui l'arte del contrappunto, e scriveva messe con considerevole abilita', e se tutta la storia che ha fatto dopo per te non conta nulla, e' ovvio che il conservatorio ti ha dato alla testa
  7. La gestione delle texture è oggetto del corso inferiore di composizione tu dici? chissa' perche' allora con tutti i libri di composizione che ho ammassato, infatti tutti quelli che ho trovato, tra i quali quelli di Schoenberg, Goetschius e molti altri, in nessuno infatti viene spiegato proprio nulla della texture, ma si incentrano tutti sulla struttura. Forse tu ne possiedi alcuni di cui non sono a conoscenza. Fammi sapere quali che li prendo volentieri anche io. Sul discorso dell'attualità o meno della sintassi di Clementi, ma sarebbe uguale se si parlasse di Bach, Mozart, Beetoven, Brahms, Franck, etc. sono concorde con Faria e non è neanche un parere soggettivo. Guarda, saro' molto onesto: con tutto il rispetto, su questa questione, non me ne frega nulla ne' del tuo parere, ne' di quello di tizio e caio. Secondo me uno che fa scelte in base a parametri ridicoli come l' 'attualita', e' una mente debole, perche' significa che fa musica in base a cose che con la musica infatti non c'entrano nulla....e io questo problema, per fortuna, non ce l'ho. E non e' ignoranza , perche' la storia della musica l'ho studiata anche io, e capisco benissimo la differenza, a livello tecnico-musicale (o 'sintassi' come la chiami tu), tra il periodo Classico e la musica del 20mo secolo o quello che vuoi. Ma la musica e' l'arte del suono, non l'arte dell'attualita'......se e' per questo ci sono gruppi che si specializzano in repertorio rinascimentale, perche' credi che c'e' gente che, io incluso, compra il loro CD, perche' la loro 'sintassi' e' attuale? I musicisti veri non se ne fregano nulla dell'attualita' e tutte queste preoccupazioni inutili.....seguono semplicemente il loro desiderio e la loro tendenza artistica, anche se agli altri sembra strana o fuori luogo....solo perche' tu non capisci perche' io sono attratto dallo stile di Clementi, non significa che hai infatti capito nulla. Se uno e' attratto dallo stile di Franck, o di chicchessia, dovrebbe studiarlo, e se non lo fa per motivi ridicoli come l' 'attualita' ', secondo me dovrebbe dare una bella testata al muro per me non e' importante che cosa e' attuale, non sto cercando di entrare nelle classifiche di vattelappesca, o di piacere a qualcuno; forse il solo motivo per cui sono contento di non essere andato in conservatorio e' proprio quello di non essere stato influenzato da tutta la pomposita', anche se ammetto che mi dispiace di non esserci andato per tutti gli altri motivi che ritengo utilissimi. Grande Clementi, a me piace molto
  8. grazie ma gli argomenti trattati nei libri di dick grove li conosco gia' come le tabelline... inoltre non sto parlando di stili di musica popolare
  9. si' penso che hai trovato la parola giusta, 'texture'. Qual'e' la parola analoga in italiano? 'Tessitura' e' qualcosa che ha a che fare con la voce, una cosa diversa, ma la parola inglese 'texture' definisce quello che voglio dire io, la maniera in cui il pezzo e' 'vestito' In quanto all'attualita' di Clementi, e' solo un'opinione altrui quindi la cosa non mi preoccupa per nulla, semplicemente suono e compongo cio' che mi piace se e' per questo nemmeno Bach o Beethoven o Scott Joplin sono 'attuali' eppure i loro lavori vengono suonati Poi non ho mai capito perche' le sonate di Mozart sono cosi' osannate e quelle di Clementi sono 'antiquate', visto che non pochi hanno detto che Clementi suonava anche meglio di Mozart. Non per togliere nulla a Mozart, per carita', ma il purismo non lo sopporto. E' quella la cosa antiquata. Anche Beethoven disse che di Mozart gli piacevano le sinfonie, non le sonate, e che considerava Clementi un grande maestro.
  10. comunque mi rendo conto che 'nello stile di Clementi' puo' non essere per nulla chiaro.....come 'stile di Clementi' mi riferisco a un tipo di accompagnamento che ad esempio non e' ne' completamente contrappunto, ne' accordi in blocco, ne' arpeggi, ma una via di mezzo, ad esempio si nota nella sonatina n. 36. Mi ha sempre interessato quel tipo di accompagnamento a nota singola ma molto meno prevedibile di altri tipi di accompagnamento. Mi sa che devo riprendere con il contrappunto, cosa che comunque dovevo fare comunque
  11. Non voglio semplicemente mettere un accompagnamento a una melodia, questo lo so gia' fare bene. credo che la composizione abbia ben poco a che fare con l'arrangiamento, avere un buon tema e saperlo armonizzare e saper mettere insieme il tutto in una struttura musicale coerente non significa saper arrangiare...... la composizione riguarda la melodia, l'armonia e la struttura di base. L'arrangiamento consiste in come presenti il tuo pezzo. Puoi avere la stessa melodia, stessa armonia, stessa struttura, e fare 12 versioni completamente diverse del tuo pezzo, anche se sono tutte in stile classico. Ci sono libri che parlano di armonia, contrappunto, orchestrazione, etc.; ho gia' studiato armonia e anche del contrappunto, sebbene con l'ultimo la questione non e' ancora terminata purtroppo temo di non aver compreso appieno il senso di arrangiamento pianistico CLASSICO mah, non so cos'altro dire....
  12. e chi lo dice? se tutte e due fossero terze maggiori, avresti una triade eccedente, non una triade maggiore
  13. gia' bisogna anche dire che la versione su youtube e' solo una vaga idea del pezzo....chissa' come l'avrebbe suonata il compositore stesso? Non credo che dei giganti della musica come Chopin o Liszt si entusiasmassero per poco
  14. Io personalmente cerco di imparare qualcosa dallo stile classico perche' e' il tipo di armonia che ho studiato e capisco. Clementi per me ha uno stile interessante perche' le parti di accompagnamento hanno della polifonia ma non sono del tutto contrappuntistiche. In Mozart o Czerny sembra che l'accompagnamento sia piu' semplice, ad esempio con il basso albertino, che so usare bene e di cui onestamente mi sono stancato Per 'arrangiamento' comunque io non intendo solo una questione di strumentazione, ma anche come usare il concetto di variazione, ad esempio ripetendo un tema cambiando dinamiche, ecc, o anche di cambiare la struttura stessa, ad esempio allungando o accorciando delle frasi. In questo senso, per 'arrangiamento' intendo piu' il significato moderno di esso, che non l'orchestrazione. Quello che hai suggerito, cioe' di esaminare molti arrangiamenti che mi piacciono, non l'ho fatto ancora a sufficienza, ma a pensarci bene hai ragione ma se qualcuno e' a conoscenza di libri ecc che sono stati scritti a proposito, non esitate a farmelo sapere, grazie....mi sembra un po' strano che nessuno l'abbia fatto
  15. indubbiamente e' una questione molto vasta, ma mi chiedevo perche' non si trovano libri su come arrangiare una melodia in stile classico (supponendo che l'arrangiatore naturalmente abbia gia' una buona conoscenza dell'armonia classica e che sappia armonizzare bene una melodia). I libri sull'arrangiamento pianistico che ho sono per la musica leggera. Interessanti ma a volte un po' banali, quello che alla lunga stanca e' che l'arrangiamento e' visto come una serie di 'patterns' da mettere sotto una melodia. Nella musica classica l'arrangiamento si 'fonde' con il tema, quasi come se fosse un arrangiamento particolare creato apposta per quella melodia. Ho cercato in lungo e in largo ma mi sembra strano che siano stati scritti trattati interi di orchestrazione e nulla sull'arrangiamento al piano.
  16. non sono un 'purista' classico (ascolto quasi di tutto) e non so quanti sono a conoscenza di Filtsch, ma di lui Chopin disse che era l'unico pianista in grado di saper davvero interpretare la sua musica. Chopin non era interessato a dare lezioni a ragazzini , e a nessuno piu' di una volta a settimana ( e naturalmente non a chiunque) ma per Filtsch fece volentieri una eccezione: tre lezioni a settimana. Filtsch fu lo studente di Chopin piu' talentuoso. Di lui Liszt disse : ' quando iniziera' a dare concerti in giro, dovro' chiudere la baracca'. Molti altri illustri pianisti e compositori dell'epoca furono unanimamente d'accordo sul talento di Filtsch. Purtroppo mori' a soli 15 anni. http://www.youtube.com/watch?v=hAfhzvuKHE8
  17. da www.pianoconcerto.it/forum/index.php?/topic/3414-armonizzare-un-basso-dato ok capito, infatti era solo per spiegarmi, non certo per dire delle cose che sapevi gia'. Io, studiando sia armonia classica che musica popolare (anzi e' da un po' che mi interesso proprio di quello che hai accennato, cioe' di arrangiare dalle sigle/ linee guida) mi ritrovo un po' in entrambi i mondi. Secondo me comunque il continuismo ha un fascino tutto suo, magari fossi anche io un continuista. A proposito, che tu sappia, conosci qualche libro sull'arrangiamento per pianoforte, che sia di orientamento classico? Ne ho trovati alcuni per organo ma per pianoforte nulla. Grazie
  18. no, a dire il vero il documento non l'ho visto, daro' un'occhiata
  19. Frank, a dire il vero non afferro il concetto del confronto, in quanto il basso figurato non esclude la funzionalita' dell'armonia o la progressione dei gradi fondamentali, e' solo un sistema di 'abbreviazione' creato per accompagnatori esperti nel periodo Barocco, se non sbaglio (non sono un esperto di storia )
  20. ciao Frank, mah da quello che ho studiato io, cioe' vari libri di armonia da noti autori e compositori (Schoenberg, Stewart MacPherson, e C.H. Kitson), raddoppiare la terza (specialmente se e' maggiore) nel basso e' da evitare, perche' nella serie armonica la terza maggiore e' gia' un suono molto cospicuo. Raddoppiarla nel basso non fa che evidenziarla ancora di piu', una cosa quindi superflua e inutile, e dovrebbe essere fatto solo per evitare errori piu' indesiderabili. Questo fatto della 'cospicuita' ' e' lo stesso motivo per la quale non si raddoppia una sensibile o una dissonanza, (che inoltre creerebbero ottave, ecc) Naturalmente nessuno puo' dire che 'non si possa fare', in quanto questa inevitabilita', come scrisse lo stesso Schoenberg, non esiste. Preciso che io non scrivo musica atonale o seriale, anzi ho gusti molto tradizionali, ma non disdegnando nulla e nessuno, credo di avere imparato molto anche da Schoenberg. Ho dato un'occhiata al tuo link, onestamente, secondo me non ha molto senso comparare un sistema all'altro, sono sistemi anche nati da esigenze diverse, ad esempio il basso figurato era usato come una specie di 'notazione abbreviata' per accompagnatori esperti, ma quanti oggi sarebbero in grado di accompagnare, seduta stante, in quella maniera? In quanto allo svuotare, mi riferisco a dei contenitori che uso per la carta straccia
  21. il ragazzino nel video e' passato con 'distinto' e mi sembra che se lo sia meritato, ha suonato bene e con precisione ed e' andato preparato, anche se negli altri test d'orecchio ecc ha barcollato un po'. Il livello 5 ABRSM e' considerato 'intermedio iniziale', il livello 6 'intermedio medio' , il livello 7 'intermedio avanzato' e il livello 8 'avanzato', poi credo ci siano i livelli da diploma. Infatti l'esame livello 8 ho intenzione di farlo anch'io il prossimo anno, credo che costi una settantina di euro, e dura credo 25 minuti circa. Dei libri credo che uno ne puo' fare a meno, il materiale richiesto si trova sui 'syllabus' che sono scaricabili gratuitamente, ma sconsiglio di andare a fare l'esame senza sapere esattamente come funziona.
  22. l'ABRSM e' o troppo sopravvalutato, o troppo sottovalutato. Lo conosco molto bene e ho anche alcuni libri. Non e' male, fa quello che fa: organizza in maniera sistematica una conoscenza musicale professionale, ma molto di base, ma comunque seria, sul sito potete scaricare gratuitamente i 'syllabus' per ogni livello con i pezzi richiesti, ecc. Inoltre i numerosi 'libri' sono troppi, te ne serve uno sulle, scale, uno sugli arpeggi, uno su questo, uno su quello, e per ogni grado. Ogni 'libro' ha si e no 20 pagine. Ma lamentarsi su questi punti ha poco senso: quello e' il sistema, prendere o lasciare. Da autodidatta con esperienza, posso dire che e' meglio seguire l'ABRSM che non avere nessun sistema. Infatti io ho iniziato a darmi davvero da fare sulla pratica qualche anno fa, proprio venendo a conoscenza dell'ABRSM. Poi comunque criticarlo non ha nessun senso, e' come criticare l'invenzione del biglietto del bus. Se ti va bene il bus, sei libero di usarlo, senno' scegli un altro mezzo, sicuramente l'ABRSM non toglie nulla a nessuno, e da quello che ho capito i ricavati vanno anche in beneficenza, per cui credo che i piagnistei siano inutili Ci sono sistemi analoghi all'ABRSM, come la LCM o il sistema Trinity College, comunque. A livello di qualita' alcuni dicono che l'ABRSM sia 'migliore' o sia 'piu' riconosciuto', ma secono me sono cazzate. Alcuni programmi ABRSM arrivano solo al livello 5 , come nel programma piano Jazz, che nel sistema LCM arriva al livello piu' alto, il livello 8, per cui ci sono cose che l'ABRSM non offre per nulla paragonato al LCM. Altre differenze sono ad esempio: nell'ABRSM ti chiederanno di eseguire parecchie scale, nell'LCM o nel Trinity (non ricordo quale dei due) puoi scegliere di eseguire degli studi riconosciuti dai sistemi, invece delle scale. Il problema e' questo: credere che l'ABRSM o gli altri siano un sistema completo di preparazione musicale per chi della musica ne fa la sua vita: non lo sono affatto, e' solo quello che ho detto prima, una preparazione professionale di BASE. Un punto di partenza per chi e' serio sulla musica, null'altro. Pero' secondo me e' qualcosa, e inoltre sono sistemi ben organizzati, su youtube si trovano anche degli esami (in inglese) http://www.youtube.com/watch?v=plA1CQDnins&feature=plcp Poi e' anche ridicolo pretendere dal sistema stesso, ad esempio per sostenere un esame di livello 8, puoi scegliere, chesso', tra delle sonate di Beethoven. C'e' gente che si prepara per il suo esamino per uno o due anni, e poi finisce che tutto quello che sanno fare e' suonare una sonata di Beethoven. Ma non e' certo colpa del sistema in se'. Un musicista che si definisca un aspirante professionista non e' un bambino, e nessuno meglio di lui stesso puo' decidere su quali miglioramenti fare o che percorsi cambiare. Comunque a mio avviso sono tutti sistemi validi, l'ABRSM non e' una cazzatina, se non sai eseguire almeno abbastanza bene tutte le scale che ti chiedono, la lettura a prima vista, i test dell'orecchio, i pezzi ecc, non passi. Secondo me non ha senso ne' sopravvalutarlo ne' sottovalutarlo, e' comunque migliore che se non esistesse, non e' che quelli li' stanno togliendo nulla a nessuno. E' una serie di esami che richiede una preparazione di base ma riconosciuta attentamente dal sistema, ne' piu' ne' meno. Io personalmente non ho nulla in contrario, anzi secondo me' e' bene che ci sia e da musicista lo approvo benissimo, poi se a qualcuno non piace, non e' obbligato a far nulla.
  23. quello che hai detto ha senso sicuramente, ma solo per chi sa quello che stai dicendo....nel caso di rosy credo che debba ripassare bene tutte le regole fondamentali....ci sono cose che non hanno molto senso, ad esempio battuta 1 ,secondo accordo, non e' un III, ma un I in primo rivolto, con la terza raddoppiata nel basso, che tecnicamente e' sbagliato, ecc
  24. e la domanda e' ? il primo 'IV' che appare non e' un IV, e' un ii7 in prima inversione....eccetera...comunque concordo su tutto quello detto da abatefaria
  25. Ora da qualche mese sto studiando la 'scuola di pianoforte acustico e digitale vol 1' di Catarsi, che e' molto piu' difficile dell'op 301, e sto cercando di darci davvero sotto, infatti con il volume 2 si arriva a 4 livelli progressivi non certo scritti per i perditempo , mi ha disorientato gia' dall'inizio sia con la lettura che con la tecnica per via di formule armoniche cromatiche di vario tipo. Ho studiato armonia classica (fino alle piu' comuni formule cromatiche) e modale (quest'ultima come usata nella leggera) e uso tutto con parecchia padronanza anche nella mia musica, quindi non sono certo un pivello, considerato che sono un autodidatta. Insomma, se volete un metodo pianistico SERIO di stili 'crossover', datemi retta non c'e' nulla come il libro citato, ho comprato CATASTE di libri (ho speso quasi mille euro), oltre a una catasta di metodi classici (czerny ecc) inclusi molti metodi di piano pop di didatti internazionali e alcuni sono molto bravi ma secondo me Catarsi non ha diretti concorrenti. L'unica 'pecca' e' che e' il classico 'metodo pratico', con poche esplicazioni, il resto e' tutta musica e non perdersi in chiacchere e darci sotto. Il che di certo e' anche un bene. Considerando che Catarsi ha una preparazione classica, e' una cosa che accetto volentieri.
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