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Piano Concerto - Forum pianoforte

Beethoven - Prime 8 Battute Dalla Sonata Op 13.


Piccinesco
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Sono di parola, ho provato.

 

Beethoven Adagio cantabile dalla Sonata op 13:

 

Tonalità: Lab maggiore

 

Battuta n° 1 - 1° quarto sul I grado di lab maggiore, secondo quarto IV in terzo rivolto.

 

Battuta n° 2 - 1° quarto, risolvuzione del re sul III grado di lab ), III in primo rivolo, nel secondo quarto VII in primo rivolto con il re al canto come nota di passaggio ( ma è possibile intenderla come 7a che risolve sul do nella 3a battuta ).

 

Battuta n° 3 - ancora I di lab nel primo quarto con passaggio discendente sul VII nella seconda metà, VI di lab con alterazione del si nella seconda metà del 2° quarto, in questo caso VI dato in 2° rivolto ( domanda, il lab finale di questa battuta, anche se è una suddivisione di secondo grado e arriva non preparata, nononstante viene ripetuta 2 volte intermezzata dal re bequadro, posso intenderlo come 7a che risolve sul sol a battuta 4? ).

 

Battuta n° 4 - Risoluzione del fa sul mi, V grado con durata di 2/4 con il mi al canto che diviene bequadro.

 

Battuta n° 5 - IV grado al basso, fa al canto, è un IV 4_3, ecco qui il fa non risolve sul mib, nel secondo quarto c'è un IV 4_2, è lecito pensare ad uno scambio di voci dal canto al "tenore" oppure il fa non risolve e basta?Continuo, allora, il do seguito dal reb biscrome sono note di passaggio, per cui il reb che risolve a battuta 6 è logicmente quello al basso.

 

Battuta n° 6 - III 6 nel primo quarto, il la bequadro è temporaneo e il mib in un certo senso è preparato, ma non penso abbia funzione di 7a ( oltretutto non risolve in seguito ), posso pensare ad un "breve" pedale di mib m l' accordo è sul VI di lab.

 

Battuta n° 7 - II grado ( sib_reb_fa ) nel primo quarto, "pedale" di reb al "tenore", penso che nel secondo quarto sia più plausibile avere un V grado, facendo riferimento al sib ed al sol del canto ( 2a e 4a semicroma discendente ), anzichè del do e del lab, non posso avere ( seppur sul tempo forte e nell' ultima semicroma ) un V 6_4, nella battuta successiva c'è il I grado, almeno al basso, l' armonia sembra un pò "incartata".In questo modo ho II_V.

 

Battuta n° 8 - "tralasciando" il secondo quarto in cui l' armonia è sul I di lab, nel primo quarto il discorso è un pò impicciato, vediamo, il lab al basso confermerebbe l' armonia sul I grado, il mib al "tenore" è nota dell' accordo, ma reb al "tenore" e sol_sib al canto no, e manca la 3a ( do )come posso interpretare quella semiminima al canto?Provo, il re è nota di appoggio al mib del "tenore", il sol_sib doppia appoggiature sul successiva lab.Vero che tutte e tre queste note formano la triade diminuita sul VII di lab, con il reb che comunque risolve sul do, ma a mano che non si parli di accordo di 11a sul I di lab ( solo perchè il reb risolve, ma attenzione, il sol sale anzichè scendere al fa, manca la 3a, ), oppure una 9a sul VII di lab, il reb risolve sul do e ok, ma il lab rimane al suo posto, ho provato queste due opzioni ma mi sembrano molto azzardate, non posso permettermi di affermare che una delle due è giusta o meno, per me sono appoggiature, ma è un tentativo.

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Scusa, ma un'analisi scritta così è molto complicata da leggere (troppe parole!), dovresti riscriverla in modo che si legga in meno di sei ore :P

I - V24 | I6 - V56 | ecc... e magari usando sempre il grado fondamentale e le cifre per i rivolti, sennò non si capisce nulla (opinione personale, ma so che ci sono due sQuole di pensiero).

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Va bene, eccola, ma non c' era tutto questo spazio per scrivere i gradi e le numerazioni sotto, per cui ho fatto in questo modo, sopra ci sono i gradi seguiti dalle numerazioni così come li ho descritti nel testo, sotto i gradi reali ( per esempio se sopra ho un I_VIi 6, sotto avrò un I_V ).

Lo sapevo che non inserendo la partitura sarei incorso in ammenda, eccola dunque.

Quel V_VII_V da battuta 4 a fine battuta 5 non penso sia corretto, comunque sopra ho scritto le ragioni.

Attenzione, nella seconda metà di battuta 3 ho indicato un VI 6_4, ho spiegato perchè quel lab potrebbe essere una 7a

che risolve poi nella battuta successiva, però dato che non mi sono mai trovato davanti un VI grado con la 7a, ho ipotizzato,

sapendo che potrebbe quasi al 100% essere un' errata interpretazione, domanda, quel lab"ribattuto" ( tra virgolette, prima che mi

date fuoco ) diviso solo da quel re bequadro può considerarsi preparato?

Non è posto sul tempo forte del secondo quarto ( 2a e 4a semicroma ), comunque azzardo, potrebbe essere una 7a.

Partitura analisi op 13 Beethoven.pdf

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Va bene, eccola, ma non c' era tutto questo spazio per scrivere i gradi e le numerazioni sotto (...)

 

Scusa, io non voglio essere noioso, ma non si fa così. Quello che tu hai fatto è mischiare due sistemi di analisi (per di più in maniera molto approssimativa). Devi scegliere. Ma non si può dover "imparare" un sistema di analisi per leggere la tua analisi, capisci? Né vedo la ragione per inventarsene uno così complicato quando c'è un sistema ben chiaro e, soprattutto, molto utile e intelligibile.

 

La numerazione degli accordi sta SOTTO alla musica. E per numerazione si intende 1) numero romano per definire IL GRADO FONDAMENTALE, 2) numeri arabi per definire IL RIVOLTO. Che il re bemolle sia il quarto grado di la bemolle maggiore non serve che lo dica tu: si sa. Quindi la seconda armonia è V24. Senza ulteriori indicazioni.

 

SOPRA si indica, eventualmente fosse necessario, LA REGIONE TONALE in cui ti trovi, se ad esempio a seguito di una modulazione ti trovi, che so, nella regione della SOTTODOMINANTE, allora si indica "IV___________" e sempre e solo SOTTO si indicherà la numerazione relativa alla regione in cui ti trovi (quindi se il pezzo è in do maggiore - per semplificare - ma ti trovi nella regione della sottodominante, automaticamente il DO non sarà più I grado, bensì V - relativamente a fa maggiore, ovvero la sottodominante).

 

Tutto il resto complica le cose e ciò che tu hai scritto non è chiaro (due numeri romani per definire ogni accordo... non esiste).

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Scusate ma io non voglio essere noioso ne petulante: quando ho iniziato a fare gli esercizi mi è stato consigliato (all'inizio non in seguito) di indicare sotto i gradi e la numerazione (nella prima battuta I_IV 4_2) e in un terzo rigo sotto quello del basso i gradi reali ( I_V), il metodo usato oggi non è una prassi, ho scritto apposta che ho dovuto fare così perchè non c'era ulteriore spazio sotto e dai.Avrei scritto solo i gradi e le numerazioni(appunto I_IV 4_2 perchè è sottinteso che è un V, altri fanno il contrario I_V 4_2 perchè come basso dato melodicamente c'è il IV grado, ma armonicamente è un V in terzo rivolto), specificandolo non è mia intenzione fare delle lezioni(l'ho mai detto?), ma visto che mi è stato chiesto di scrivere gradi reali e gradi armonici l'ho fatto, mi immagino cosa sarebbe successo se non avessi detto che per motivi di spazio(che è evidente) avevo posto la numerazione sopra il rigo.Scrivo un testo ed è lungo(in 10 minuti lo leggo), poi il resto(motivato), a un certo punto basta.

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Ulteriore precisazione, e spero che serva altrimenti posso anche ammazzarmi a spiegare, ma non servirebbe.Il consiglio datomi per indicare i gradi e la numerazione mi è stato dato per semplificare l'identificazione dell' armonia, questo logicamente non esclude che il metodo per cui davanti alla numerazione si mette il grado reale dell'armonia sia quello di norma usato.L'altro "metodo"è per semplificare e nel fare gli esercizi non ho riscontrato problemi, ancora adesso scrivo in questo modo, anzi per me è anche più intuitivo.

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Quelli sotto sono i gradi reali dell'armonia(potevo evitare di inserirli), quelli sopra i gradi melodici con la numerazione, spiego anche perchè sono(per me)più intuitivi scritti così: prendi il reb sul secondo quasto della prima battuta, è chiaro visionando le note usate che si tratta di un terzo rivolto del V grado(non dico il nome del grado altrimenti becco un altro cicchetto), per cui mib_sol_sib_reb, usando IV 4_2 faccio questo calcolo(con il tempo diventa automatico e insomma basta vedere la numerazione senza fare addizioni), melodicamente sono sul IV grado, partendo da esso e salendo di una seconda maggiore arrivo a mib, così ho automaticamente la fondamentale e la settima dell'accordo, "tutto qui", è un altro modo di fare(che non esclude l'altro, preciso ancora)per semplificare la lettura, che a me non risulta ostica.

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Come vuoi.

 

PS: con la storia che "è sottinteso che è un quinto grado" prendi un bell'abbaglio, perché con quella filosofia si potrebbe tranquillamente evitare di scriverci sotto, visto che devi comunque leggere l'accordo per sapere che cos'è. Comunque pazienza. Fai come preferisci e buon lavoro allora. (Tra parentesi, è 2_4, non 4_2: si numera sempre dall'intervallo più piccolo).

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è 2_4, non 4_2: si numera sempre dall'intervallo più piccolo

 

Efficace Carlos il tuo modo di descriverlo, sostanzialmente con un criterio “matematico” riesci a comprendere quello “musicale”.

 

Sostanzialmente l’armonia si legge dalla nota più grave a quella più acuta che automaticamente fa rientrare lo sviluppo cifrato verticale (e quindi la sua rappresentazione grafica) dal numero più piccolo a quello più grande.

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Ti propongo la mia versione

 

Battuta 1: I V24

Battuta 2: I6 V56

Battuta 3: I VI

Battuta 4: V Interessante il mi bequadro cromatico su mib del basso

Battuta 5: VII34 V24

Battuta 6: I V/II

Battuta 7: II V

Battuta 8: V (notare sincope armonica) V24

Battuta 9: I6 V6

Battuta 10: I

 

Penso sia relativamente corretta, spero di non aver scritto nella fretta "castronerie" ...

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Non ho ancora guardato l'analisi di Oracolo, ma per Piccinesco... ecco un esempio di sintesi dove al volo ci si capisce. Se c'è qualcosa che non quadra, inesorabilmente qualcuno lo farà presente ... perchè non c'è niente da interpretare...o è "giusto" o "sbagliato".

 

Se ci fossero più chiavi di lettura (spesso capita)... emergerrà :)

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Sostanzialmente l’armonia si legge dalla nota più grave a quella più acuta che automaticamente fa rientrare lo sviluppo cifrato verticale (e quindi la sua rappresentazione grafica) dal numero più piccolo a quello più grande.

 

Sì, certamente, ma se ci si limita a dire che "l’armonia si legge dalla nota più grave a quella più acuta" qualcuno può essere tratto in inganno, perché quella settima di dominante con la settima al basso, in questo caso, è scritta reb/mib/sol/sib e quindi la numerazione del rivolto (246) corrisponde effettivamente alla disposizione sul pentagramma dell'accordo stesso. Ma se, per ipotesi, fosse stata scritta reb/sol/sib/mib? Cosa potrebbe scrivere chi non sappia che l'accordo va riportato (solo ai fini della numerazione, chiaramente) alla sua posizione più stretta? Salterebbe fuori V469 :o dove il 9 è evidentemente il 2 maggiorato di un'ottava. Comunque, visto che mentre scrivo posta Marzapane, ne riprendo volentieri un'affermazione: «non c'è niente da interpretare... o è "giusto" o "sbagliato"», fermo restando che in presenza di passaggi armonici complessi possono esserci, come anche lui riconosce, diverse chiavi di lettura, ma il primo e inevitabile passo è essere chiari e inequivocabili nell'esposizione.

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Sono concorde Carlos, per questo definivo efficace il tuo suggerimento. Per spiegare la stessa cosa musicalmente, servono forse più parole; "ricalcando" il tuo secondo esempio bisognerebbe differenziare fra un'effettiva nona (appunto 9) ed un abbaglio, cioè 2 che per errore diventa 9.

 

Se “tu che fai l’analisi” riesci a trasformare 9 in 2 (perchè sai che non sei di fronte effettivamente ad una nona) hai usato il principio "musicale" o tecnico armonico ... in caso contrario, potresti scrivere una nona … 2 ... :wacko:

 

Resto dell'idea che la tua indicazione è ottima ed efficace proprio perchè esclude il ragionamento sull'armonia ma che ne è fondamentale pre-requisito, cioè i numeri VERI ti sono già chiari ;)

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Battuta 1: I V24

Battuta 2: I6 V56

Battuta 3: I VI

Battuta 4: V Interessante il mi bequadro cromatico su mib del basso

Battuta 5: VII34 V24

Battuta 6: I V/II

Battuta 7: II V

Battuta 8: V (notare sincope armonica) V24

Battuta 9: I6 V6

Battuta 10: I

 

Ok! Solo un paio di annotazioni

 

b.3: I - V36 - VI - DD34

b.6: I36 - DD7

b.8: I

 

A b.3 mi sembra che abbiamo quattro armonie per battuta anziché due.

A b.6 il I è in primo rivolto (pignoleria).

Non capisco il riferimento alle bb.8-10: l'esempio è di otto battute, e all'ottava battuta abbiamo un I con appoggiature di 4 7 e 9.

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Anche se piace a Thallo, fatemi capire perchè ;)

 

b.6: I36 - DD7

Se non mi correggi battuta 7, dove indico un II...perchè la tonicizzazione sarebbe del V?

 

b.8: I

Non ho capito

 

Non capisco il riferimento alle bb.8-10: l'esempio è di otto battute, e all'ottava battuta abbiamo un I con appoggiature di 4 7 e 9.

Più che altro perchè Piccinesco ne aveva analizzate 10 ... e sono arrivato dove è arrivato lui.

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Anche se piace a Thallo, fatemi capire perchè ;)

 

A b.6 l'errore è mio! Dopo il I in primo rivolto non c'è la dominante della dominante, bensì la dominante del II, come avevi correttamente indicato nella tua analisi. Quindi:

b.6: I36 - (D)II

A b.8, come si evince dal basso, arriviamo regolarmente sul I, senza sincope armonica: Sib Sol e Reb sono appoggiature di Lab e Do.

 

A questo punto, se ne ha voglia, e se tutto è chiaro, proporrei a Piccinesco di proseguire! Le bb. 9-16 dovrebbero essere abbastanza facili :)

Potrebbe arrivare fino a b.28 (le ultime quattro battute potrebbero creare qualche difficoltà).

 

Segui il metodo di Oracolo: uno schema ordinato, senza fronzoli, senza dubbi. Una sola scelta. Eventuali alternative o perplessità le puoi scrivere dopo, ma è meglio se scegli una singola interpretazione, a rischio di sbagliare.

 

(Proposta: si potrebbe creare una sezione intitolata "I compiti di Piccinesco" :) ... dai, sto scherzando! non te la prendere!!!)

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