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Piano Concerto - Forum pianoforte

Pollini E La Musica Barocca


Ettore
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Avete visto Pollini ieri sera da Fazio? Cosa ne pensate dell'affermazione che la musica barocco, oggigiorno, è musica commerciale?

:wacko:

 

Io non l'ho visto, ma sei sicuro che ha detto così? Non avrà detto che, oggi, la musica commerciale ha per il pubblico lo stesso ruolo che, a suo tempo, aveva la musica barocca? Provo a immaginare eh! ;)

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http://www.youtube.com/watch?v=sPJ9Y43V460

Circa da minuto 8.00 si parla di musica da rendere "popolare". Subito dopo, la famosa opinione di Pollini "contro" la musica come intrattenimento (che non condivido). E qui dice che capita con la musica barocca, o con la musica leggera, di metterla come sottofondo e di non stare molto attenti.

 

Ecco, non tutto quello che dicono i grandi strumentisti è condivisibile

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premettendo che NON ha detto che la musica barocca è commerciale, io comunque non sono d'accordo con l'idea che la musica debba essere ascoltata solo nella modalità "super-attenzione-speculativa". Men che meno sono d'accordo con l'espressione "musica leggera", anche se non so quanto Pollini l'abbia usato in maniera consapevole, e con l'idea che la funzione di intrattenimento della musica sia una cattiva funzione.

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Secondo me si riallacciava a quanto detto poco prima: e cioè che la musica è un linguaggio che, a differenza di quanto si dice, non è affatto universale. Muta a seconda dei tempi e dei contesti culturali. Certi generi sono facili da comprendere per l'orecchio dell'uomo "di strada" occidentale, non particolarmente appassionato, né curioso dal punto di vista culturale, perché rispondono ai "canoni linguistici musicali" a cui noi tutti siamo stati impostati fin dalla nascita. "Parlano la nostra lingua". Chi non sente necessità di oltrepassare un ascolto di "puro intrattenimento" (privandosi, ad avviso più che condivisibile di Pollini, della vera bellezza e profondità dell'esperienza musicale) non è disposto a compiere alcuno sforzo per comprendere liguaggi diversi e tende quindi ad apprezzare ed ascoltare esclusivamente la musica che riesce a capire.

In questo senso è innegabile che certa (e sottolineo certa) musica barocca (in particolare della c.d. "scuola italiana") ha sin dalle sue intenzioni delle analogie con la musica c.d. "leggera" di oggi. Vuole farsi orecchiare, vuole semplicemente stupire e divertire il pubblico.Non è un caso che gli italiani abbiano avuto tanto successo nella società del '700.

Tutt'altre pretese avevano, che so, i preludi non misurati di Louis Couperin, l'arte della fuga di Bach e la c.d. musica contemporanea del '900.

D'altra parte ci sarà un motivo se ancora oggi per fare pubblicità alle automobili si usano le 4 stagioni di Vivaldi e non certo un pezzo di Luigi Nono.

Poi Pollini pensa che la musica "facile" sia tutta da buttare, e quì ognuno la pensa come vuole (se per questo, del resto, anche il "suo" Chopin è molto "facile").

Io penso che sarebbe un grave delitto culturale bollare Vivaldi come un semplice "sottofondo" sonoro da intrattenimento e lo stesso vale per certa (e sottolineo certa) musica c.d. "popolare" di oggi.

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Pollini tende a "nobilitare" la musica ponendola al centro dell'attenzione,per lui il sottofondo,la compagnia,il compiere gesti abituali del corso della vita in compagnia di una musichetta sui cui canticchiare probabilmente è poco concepibile. Certo,questo modo di intendere si scontra con molti generi musicali(musica cinematografica in cima) dove per quanto importante,la musica non è la prima attrice. Probabilmente non sento di sposare la Tesi del Maestro,la musica a mio avviso può anche essere intrattenimento,ma è pur vero che un richiamo ad un ascolto attento e distaccato,soprattutto sui grandi autori,è fondamentale per coglierne le sfumature,le strutture, e per onorare il sacrificio "gratutito" del compositore.

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Sono d'accordo con tutto ciò che hai detto, tranne che con questo:

[...] se per questo, del resto, anche il "suo" Chopin è molto "facile" [...]

 

Vuoi dire che lui suona Chopin in modo banale (il che già sarebbe discutibile) o che Chopin è un compositore "facile" (il che sarebbe un'eresia)?

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Vuoi dire che lui suona Chopin in modo banale (il che già sarebbe discutibile) o che Chopin è un compositore "facile"(il che sarebbe un'eresia)?

 

Non so, ma facile tra virgolette non mi viene scontato sostituirlo con banale, effettivamente la frase di Pestatasti è un po' sibillina :)

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Non so, ma facile tra virgolette non mi viene scontato sostituirlo con banale, effettivamente la frase di Pestatasti è un po' sibillina :)

 

Infatti ho chiesto spiegazioni ;) "facile" ha numerosi significati, ovvero:

1 Che si può eseguire senza complicazioni, che non comporta problemi - SIN agevole, comodo

2 Che si può capire senza difficoltà - SIN semplice: libro f.; ovvio e banale

per citare solo i primi due. Si presta ad equivoci e mi sembra che stiamo tutti cercando di spaccare il capello in quattro (anche perché ne vale la pena). :)

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Forse andrebbe anche affrontato il problema dell'accettazione tacita della "mercificazione", cioè che Pollini è da Fazio per far promozione discografica (e su questo non ci piove).

Però questa in se non è la cosa vergognosa, lo è di più il fatto che per farlo ci si debba piegare allo stile Fazio; qualcuno dirà che lo stile Fazio è l'unico possibile oggi per interloquire col pubblico televisivo. Appunto!

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Ho sentito spesso snobbare la musica barocca da questi blasonati personaggi della musica classica, esprimendo giudizi abbastanza "ignoranti".

 

Scusa, ma quella frase è rivolta all'uso "consumistico", "intrattenitivo" che si fa della musica in situazioni del tutto scorrelate: sale d'attesa, aeroporti, supermercati.

 

Più di una volta mi è capitato di beccare le quattro stagioni dal denista, mai ho avuto il piacere di pregustare la sofferenza a ritmo di Stravinskij. Ecco, questo è ciò a cui si riferiva Pollini, questo il degrado dell'attenzione di ascolto.

 

Poi se ci vuole tanto a capire che non è un'offesa alla musica barocca, ma all'uso che se ne fa, allora mi tiro indietro.

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bho.....pollini ha detto una banalita'. La musica come catalizzatore di emozioni va contemplata in religioso silenzio. Nessuno si scandalizzerebbe se dicessi che hegel non puo' essere letto, e sopratutto compreso, in metropolitana. Fabio volo lo potete leggere in treno... senza perderci nulla.

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bho.....pollini ha detto una banalita'. La musica come catalizzatore di emozioni va contemplata in religioso silenzio. Nessuno si scandalizzerebbe se dicessi che hegel non puo' essere letto, e sopratutto compreso, in metropolitana. Fabio volo lo potete leggere in treno... senza perderci nulla.

 

Questa invece è una sciocchezza, scusami se mi permetto: la lettura non ha bisogno dell'udito, la musica sì. Un dettaglio da non sottovalutare...

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Ma va figurati...hai ragione! non avevo considerato che nelle bibblioteche c'e' scritto: "fate rumore tanto non disturbate nessuno"

 

Concordo, alla fine il compositore quando scrive presente (o dovrebbe presentire) quello che mette su carta.

 

In generale trovo che sia bello "vedere" la musica ma soprattutto sentirla. ma forse questo rientra non nella sfera della comprensione (oggetto del contendere) ma della godibilità...

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A proposito del classicismo, leggo da un famoso libro di storia della musica:

 

"La nuova concezione di MUSICA e delle opere musicali:

• La musica strumentale comincia ad essere una forma d’arte che agisce sui sentimenti e non solo una forma di intrattenimento."

 

Prima del classicismo non c'era il barocco?

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Sono d'accordo con tutto ciò che hai detto, tranne che con questo:

 

 

Vuoi dire che lui suona Chopin in modo banale (il che già sarebbe discutibile) o che Chopin è un compositore "facile" (il che sarebbe un'eresia)?

Per "facile" intendo (scusate la tautologia) più facilmente comprensibile in base ai canoni linguistici musicali propri della nostra cultura e quindi più godibile per l'uomo "di strada". Non intendevo riferirmi alla difficoltà tecnico-pianistica, né implicare alcun giudizio di disvalore sulla bellezza o originalità dell'opera di Chopin.

Certo è una generalizzazione, ogni singola opera fa storia a sé: un conto è il valzer in si bemolle o il notturno in mi bemolle, un conto sono gli studi per il metodo dei metodi, la sonata in si, le mazurche... Volevo solo dire che il linguaggio musicale che usa Chopin non è difficile da ascoltare e da capire anche per chi non ha particolare cultura musicale (ad esempio ho un'amica che adora Biagio Antoniacci, detesta la "musica classica" e, tuttavia, si è commossa quando le ho fatto sentire la quarta ballata di Chopin ed in macchina tiene il CD dei notturni suonati da Pollini!).

Non volevo dire che per questo Chopin sia banale. Al contrario volevo mettere in evidenza la contraddizione del pensiero di Pollini quando da una parte snobba la musica che ricorre al linguaggi tradizionali (8'50 circa) mentre le opere di Chopin usano quello stesso linguaggio.

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