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Piano Concerto - Forum pianoforte

Cosa Manca?


Stellina
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Interessanti contributi, alla ricetta aggiugnerei progressività nell'insegnamento. Non si può basare la propria didattica puntando al fatto che gli allievi sono dei fenomeni e fanno passi da gigante e sono pure convinto che il maestro viene fuori proprio dove serve e non dove deve o banalmente deve solo siglare un titolo o valutare una performance o idea altrui che sia (che magari spetta ad un critico).

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io ho sempre apprezzato i maestri che a quelle domande lì (cosa fare e come farlo) avessero svariate risposte. Anche perchè non c'è un solo modo per fare le cose e ci sono infinite cose da fare...

 

Mi piace come risposta, però il maestro del mio maestro diceva sempre (almeno così mi raccontava) che c'è sempre la soluzione "principe", la soluzione mediocre e quella scadente...essendo una nozione di seconda mano e che ho ricevuto in gioventù mi sono sempre (poi) chiesto se la soluzione "principe" fosse solo una o meno.

O meglio, la mia riposta è "solo una per ognuno", per cui sono tante. Perà, dato che il maestro è uno, può forse dare sono una migliore soluzione ... che ne dite voi?

 

Spero renda anche se sembra ingarbugliata la faccenda :)

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Ogni Maestro insegna semplicemente quello che sa fare..o almeno dovrebbe. Non credo esista una "metodologia". Il Maestro che osserva l'allievo e trae dall'osservazione i difetti da correggere e i suggerimenti da dare, credo, sia un buon Maestro. Un buon Maestro è anche quello che accetta i suoi limiti e quelli dell'Allievo, non impedendogli di suonare in pubblico ( magari scegliendo un repertorio adatto al livello raggiunto). Un Buon Maestro è colui che, con umiltà, ma con determinazione, afferma le proprie convinzioni e le ripete, creando dei capisaldi, quelle "poche regole, ma sane" che si dovrebbero con prevalenza seguire in tutti i percorsi di acquisizione delle conoscenze. Un buon Maestro è anche quello che sa suggerire all'Allievo alcune composizioni classiche e contemporanee che potrebbero essergli congeniali. Un Buon Maestro e quello che non porta " l'acqua a 80 gradi e poi spegne il fuoco" bensì insiste affinché "l'acqua bolla". Un buon Maestro è quello, (credo....questa parola sottintendetela sempre, una volta per tutte) che suggerisce all'Allievo anche uno "stile di vita" e un modo per studiare. Un buon Maestro è quello che sa stimolare energicamente l'Allievo, ma che è pronto a consolare qualche sua delusione.Un Buon Maestro è quello che sa rivedere le sue posizioni e i suoi errori. Un buon Maestro deve essere anche un amico. Un buon Maestro deve infondere la "gioia della Musica" ( come suggerisce l'omonimo libro di Leonard Bernestein!) . Un buon Maestro è quello che sa aspettare il consumarsi delle esperienze dell'Allievo. Credo ( questa volta lo ripeto) che ci siano molti differenti buoni Maestri.

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Esempio:

Allievo "rispettabile maestro, come scrivo un tema di sonata?"

Maestro "idiota di un allievo, posso solo parlarti della forma, non della sostanza. E la stessa forma è variabile e adattabile. In aggiunta alle centinaia di possibili forme di un tema di sonata, direi che ci sono centinaia di possibili forme di sonata e infinite possibilità melodiche. Quindi, piuttosto che indicarti la strada maestra, tu cammina, e io ti cazzierò quando sbagli" :-)

 

Ma per composizione è troppo facile... per strumento la cosa è più particolare...

Allievo "rispettabile maestro, qui che diteggiatura metto?"

Maestro "questa qua. E' l'unica possibile, l'unica credibile, e secondo i dettami fisiologici della nostra scuola l'unica compatibile con la struttura della mano umana"

Allievo "grazie mille rispettabile maestro. Ora... quale delle 300 interpretazioni pubblicate in CD di questo pezzo è quella giusta?"

Maestro "Beh, io non ascolto CD, e non dovresti farlo neppure tu, la musica si studia sugli spartiti (N.d.A. e questa stupidaggine me l'hanno ripetuta decine di volte pure a me...)".

 

Per quanto alcuni maestri considerino la possibilità che esista UNA sola soluzione ad alcuni specifici problemi (e magari hanno ragione), ci sono problemi musicali che non hanno una sola soluzione. Sono scelte, e un maestro educa anche alle scelte.

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quali sono da un lato le molte soluzioni o dall'altro l'unica soluzione per scrivere un CS di un S di una fuga?

Intato se oltre al soggetto è dato anche un vincolo stilistico, il campo è talmente ristretto che si può parlare di "miglior" controsoggetto. Capita che compositori imporatnti (uno a caso Bach) abbiano preso non solo il soggetto, ma anche il controsoggetto, di compositori precedenti...sarà solo un omaggio, o credevano in quella "migliore" versione?

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sta a vedere di che risposta parliamo e di che domanda :) l'idea che ci sia una via maestra è tipica dell'insegnamento tecnico. Ma quello musicale?

Vero, ma la tecnica è al servizio della musica e non fine a se stessa, per cui se in un frangente quella è la migliore soluzione tecnica, la composizione ne beneficierà anche a livello musicale.

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