Stellina Postato Settembre 11, 2012 Report Share Postato Settembre 11, 2012 Pensavo e ripensavo alle cose fondamentali che a un buon maestro non dovrebbe mancare. Stringi stringi la lista secondo me è scesa a 2, cosa fare e come fare per realizzare quella determinata cosa. E' semplicistico? Cosa manca? Grazie in anticipo. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
thesimon Postato Settembre 11, 2012 Report Share Postato Settembre 11, 2012 Io direi come fare per realizzare quella determinata cosa, cosa non fare, e viste le moderne generazioni... Pazienza, tanta pazienza.... Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Marta23 Postato Settembre 11, 2012 Report Share Postato Settembre 11, 2012 Mi sono un po' persa, sicuramente deve avere un metodo e deve trasmettere tale metodologia Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
thallo Postato Settembre 12, 2012 Report Share Postato Settembre 12, 2012 io ho sempre apprezzato i maestri che a quelle domande lì (cosa fare e come farlo) avessero svariate risposte. Anche perchè non c'è un solo modo per fare le cose e ci sono infinite cose da fare... Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Frank Postato Settembre 15, 2012 Report Share Postato Settembre 15, 2012 Interessanti contributi, alla ricetta aggiugnerei progressività nell'insegnamento. Non si può basare la propria didattica puntando al fatto che gli allievi sono dei fenomeni e fanno passi da gigante e sono pure convinto che il maestro viene fuori proprio dove serve e non dove deve o banalmente deve solo siglare un titolo o valutare una performance o idea altrui che sia (che magari spetta ad un critico). Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Frank Postato Settembre 15, 2012 Report Share Postato Settembre 15, 2012 io ho sempre apprezzato i maestri che a quelle domande lì (cosa fare e come farlo) avessero svariate risposte. Anche perchè non c'è un solo modo per fare le cose e ci sono infinite cose da fare... Mi piace come risposta, però il maestro del mio maestro diceva sempre (almeno così mi raccontava) che c'è sempre la soluzione "principe", la soluzione mediocre e quella scadente...essendo una nozione di seconda mano e che ho ricevuto in gioventù mi sono sempre (poi) chiesto se la soluzione "principe" fosse solo una o meno. O meglio, la mia riposta è "solo una per ognuno", per cui sono tante. Perà, dato che il maestro è uno, può forse dare sono una migliore soluzione ... che ne dite voi? Spero renda anche se sembra ingarbugliata la faccenda Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
thallo Postato Settembre 15, 2012 Report Share Postato Settembre 15, 2012 sta a vedere di che risposta parliamo e di che domanda l'idea che ci sia una via maestra è tipica dell'insegnamento tecnico. Ma quello musicale? Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
pianoexpert Postato Settembre 15, 2012 Report Share Postato Settembre 15, 2012 Ogni Maestro insegna semplicemente quello che sa fare..o almeno dovrebbe. Non credo esista una "metodologia". Il Maestro che osserva l'allievo e trae dall'osservazione i difetti da correggere e i suggerimenti da dare, credo, sia un buon Maestro. Un buon Maestro è anche quello che accetta i suoi limiti e quelli dell'Allievo, non impedendogli di suonare in pubblico ( magari scegliendo un repertorio adatto al livello raggiunto). Un Buon Maestro è colui che, con umiltà, ma con determinazione, afferma le proprie convinzioni e le ripete, creando dei capisaldi, quelle "poche regole, ma sane" che si dovrebbero con prevalenza seguire in tutti i percorsi di acquisizione delle conoscenze. Un buon Maestro è anche quello che sa suggerire all'Allievo alcune composizioni classiche e contemporanee che potrebbero essergli congeniali. Un Buon Maestro e quello che non porta " l'acqua a 80 gradi e poi spegne il fuoco" bensì insiste affinché "l'acqua bolla". Un buon Maestro è quello, (credo....questa parola sottintendetela sempre, una volta per tutte) che suggerisce all'Allievo anche uno "stile di vita" e un modo per studiare. Un buon Maestro è quello che sa stimolare energicamente l'Allievo, ma che è pronto a consolare qualche sua delusione.Un Buon Maestro è quello che sa rivedere le sue posizioni e i suoi errori. Un buon Maestro deve essere anche un amico. Un buon Maestro deve infondere la "gioia della Musica" ( come suggerisce l'omonimo libro di Leonard Bernestein!) . Un buon Maestro è quello che sa aspettare il consumarsi delle esperienze dell'Allievo. Credo ( questa volta lo ripeto) che ci siano molti differenti buoni Maestri. 2 Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Oracolo Postato Settembre 15, 2012 Report Share Postato Settembre 15, 2012 La discussione sta prendendo un interessante piega l'idea che ci sia una via maestra è tipica dell'insegnamento tecnico. Ma quello musicale? ...ma se la tecnica è al servizio della musicalità...? Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Ratatouille89 Postato Settembre 15, 2012 Report Share Postato Settembre 15, 2012 sta a vedere di che risposta parliamo e di che domanda Magari andare sul pratico aiuta, quali sono da un lato le molte soluzioni o dall'altro l'unica soluzione per scrivere un CS di un S di una fuga? Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
thallo Postato Settembre 15, 2012 Report Share Postato Settembre 15, 2012 Esempio: Allievo "rispettabile maestro, come scrivo un tema di sonata?" Maestro "idiota di un allievo, posso solo parlarti della forma, non della sostanza. E la stessa forma è variabile e adattabile. In aggiunta alle centinaia di possibili forme di un tema di sonata, direi che ci sono centinaia di possibili forme di sonata e infinite possibilità melodiche. Quindi, piuttosto che indicarti la strada maestra, tu cammina, e io ti cazzierò quando sbagli" :-) Ma per composizione è troppo facile... per strumento la cosa è più particolare... Allievo "rispettabile maestro, qui che diteggiatura metto?" Maestro "questa qua. E' l'unica possibile, l'unica credibile, e secondo i dettami fisiologici della nostra scuola l'unica compatibile con la struttura della mano umana" Allievo "grazie mille rispettabile maestro. Ora... quale delle 300 interpretazioni pubblicate in CD di questo pezzo è quella giusta?" Maestro "Beh, io non ascolto CD, e non dovresti farlo neppure tu, la musica si studia sugli spartiti (N.d.A. e questa stupidaggine me l'hanno ripetuta decine di volte pure a me...)". Per quanto alcuni maestri considerino la possibilità che esista UNA sola soluzione ad alcuni specifici problemi (e magari hanno ragione), ci sono problemi musicali che non hanno una sola soluzione. Sono scelte, e un maestro educa anche alle scelte. 1 Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Frank Postato Settembre 18, 2012 Report Share Postato Settembre 18, 2012 quali sono da un lato le molte soluzioni o dall'altro l'unica soluzione per scrivere un CS di un S di una fuga? Intato se oltre al soggetto è dato anche un vincolo stilistico, il campo è talmente ristretto che si può parlare di "miglior" controsoggetto. Capita che compositori imporatnti (uno a caso Bach) abbiano preso non solo il soggetto, ma anche il controsoggetto, di compositori precedenti...sarà solo un omaggio, o credevano in quella "migliore" versione? Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Frank Postato Settembre 18, 2012 Report Share Postato Settembre 18, 2012 sta a vedere di che risposta parliamo e di che domanda l'idea che ci sia una via maestra è tipica dell'insegnamento tecnico. Ma quello musicale? Vero, ma la tecnica è al servizio della musica e non fine a se stessa, per cui se in un frangente quella è la migliore soluzione tecnica, la composizione ne beneficierà anche a livello musicale. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
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