AleGozzo Postato Luglio 29, 2012 Report Share Postato Luglio 29, 2012 Però ti trovo in forma. come no, sono anche abbronzato ! nei prossimi giorni rintraccio i tuoi appunti e poi ti faccio vedere io ahah Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
AleGozzo Postato Luglio 29, 2012 Report Share Postato Luglio 29, 2012 Ma anche io avevo fatto una cosa come Ale, poi pensavo fosse troppo base e mi è venuto il sospetto di aver "sbagliato". Praticamente si trattava solo di sviluppare le sigle...no? la prossima volta non farti scrupoli, gli eventuali errori possono essere fonte di comprensione per gli altri in effetti in questa fase si trattava solo di sviluppare le sigle, con 2 semplici accorgimenti: se l'accordo è di 7a maggiore e l'armonizzazione forma col canto un intervallo di semitono, alla 7a magg si sostituisce la 6a; negli accordi con la 6a aggiunta, questa è sempre maggiore. il prossimo passo dovrebbe essere imparare a distinguere tra note cordali, tensioni, note non cordali .... ma qui la parola passa al prof 1 Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
DrJellyfish Postato Luglio 29, 2012 Autore Report Share Postato Luglio 29, 2012 Bravo Ale! Il motivo per cui (almeno per ora) non ho spostato la discussione nella sezione dei seminari è proprio perché mi piace che ci sia questo scambio di informazioni, piuttosto che un vero e proprio corso... Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Frank Postato Luglio 30, 2012 Report Share Postato Luglio 30, 2012 Prossimi passi? Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
DrJellyfish Postato Luglio 30, 2012 Autore Report Share Postato Luglio 30, 2012 Se nessuno ha incontrato difficoltà (l'unica eccezione era quella segnalata da Ale: evitare il semitono tra le due voci superiori), potremmo lanciarci sulle tensioni armoniche... Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
DrJellyfish Postato Luglio 30, 2012 Autore Report Share Postato Luglio 30, 2012 Qui il discorso si complica un po' e non mi dispiacerebbe la complicità di Frank, Ale e chi volesse contribuire. La stessa definizione di tensione varia lievemente da un testo all'altro, per cui cercherò di riassumere quello che nella mia ottica è il concetto generale. Onde evitare perplessità, anticipo che la mia linea è quella di partire da concetti estremamente semplici (e di conseguenza a volte un po' riduttivi) per poi via via passare a soluzioni più complesse. Per lo stesso motivo all'inizio mi occupo solo dell'ambito tonale per poi approdare ad altri sistemi armonici. Le tensioni Sono note affini alle note cordali in quanto estensioni dell'accordo (9, 11 13) o alterazioni di note cordali (b5, #5). Si armonizzano comunque con l'accordo siglato. Non alterano sostanzialmente la funzione armonica dell'accordo, casomai la definiscono più nel dettaglio. Esse variano in base al tipo di accordo (e, a volte, al contesto armonico). accordo tensioni possibili ∆ 9M, 11aum, 13M (6M) -7 9M, 11G 7 9m, 9M, 9aum, 11aum, 5dim, 5aum, 13m, 13M Ø 9M, 11G O 9M, 11G, 13M, 7M (generalmente le tensioni sui diminuiti non si numerano e si trovano un tono sopra ogni nota cordale) I più smaliziati avranno notato che ho omesso alcune delle tensioni possibili; per ora mi limito a quelle che non generano ambiguità e che, nell'applicazione, non necessitano di un'analisi troppo approfondita. La casistica è talmente ampia che ritengo più pratico esaminare tutte le possibili variabili via via che si presentano e limitare gli schemi di base a formule abbastanza semplici, dirette e facili da memorizzare. Come abbiamo visto in precedenza gli accordi ∆ e -∆ possono essere sostituiti da 6 e -6, senza incidere significativamente sulla loro funzione. Quindi avremo ancora: 6 9M, #11 -6 9M Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
DrJellyfish Postato Luglio 30, 2012 Autore Report Share Postato Luglio 30, 2012 Prima di procedere, vorrei sapere se ci sono dubbi o se ritenete necessari dei chiarimenti. ;-) Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Martina Postato Luglio 30, 2012 Report Share Postato Luglio 30, 2012 Prima di procedere, vorrei sapere se ci sono dubbi o se ritenete necessari dei chiarimenti. ;-) Mi sentirei più confidente se arrivasse un esempio pratico, ad esempio, antecedendo una G a "∆ 9M, 11aum, 13M (6M)", stiamo dicendo. G B F# Ab C# E (6M=13M) Giusto? Se così fosse, io mi aspetto che le tennioni siano al di fuori di queste 6 note, considerando un accordo di G∆ 9M, 11aum, 13M. Lo chiedo, perchè sembra invece che, tolta terza e quinta che volutamente non ho messo, le altre note stesse dell'accordo siano tensioni. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
AleGozzo Postato Luglio 30, 2012 Report Share Postato Luglio 30, 2012 Come abbiamo visto in precedenza gli accordi ∆ e -∆ possono essere sostituiti da 6 e -6, senza incidere significativamente sulla loro funzione. Quindi avremo ancora: 6 9M, #11 -6 9M oops questo non l'ho capito cioè sul "7+" (come hai fatto a scrivere il delta?) puoi avere la T13, ok, ma anche la Tb6 ? non confligge con la 5a ? e nel "minore con 7+" quali sarebbero quindi le tensioni complessive ? Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
AleGozzo Postato Luglio 30, 2012 Report Share Postato Luglio 30, 2012 Martina, qui c'è uno specchietto che mi sembra molto chiaro: http://www.pianosolo.it/2010/09/20/le-tensioni/ ci sono alcune marginali differenze rispetto allo schema di Jellyfish, ma penso che possa esserti utile per capire il meccanismo. sperando di non avere introdotto invece un elemento di confusione chiedo al Dr., rispetto a queste differenze: - considerare un tensione la 7a maggiore nell'accordo di "7+" mi pare un po' estremo .... - nel "-7" come la vedi la Tb9 ? - e nel "semidim." la Tb13 ? Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
DrJellyfish Postato Luglio 30, 2012 Autore Report Share Postato Luglio 30, 2012 Mi sentirei più confidente se arrivasse un esempio pratico, ad esempio, antecedendo una G a "∆ 9M, 11aum, 13M (6M)", stiamo dicendo. G B F# Ab C# E (6M=13M) Perché Lab? E' una nona maggiore. In teoria nell'accordo sarebbe contemplata anche la quinta quindi, in una disposizione per terze: G, B, D, F#, A, C#, E. In effetti in questi casi spesso la quinta si omette per evitare attriti con la #11, ma dipende anche dalla disposizione. Se così fosse, io mi aspetto che le tennioni siano al di fuori di queste 6 note, considerando un accordo di G∆ 9M, 11aum, 13M. Lo chiedo, perchè sembra invece che, tolta terza e quinta che volutamente non ho messo, le altre note stesse dell'accordo siano tensioni. In questo caso direi che la stessa sigla è comprensiva delle tensioni, che rimangono tali anche se sono incluse nel siglato. Per note cordali generalmente si intendono le note base dell'accordo, quelle senza le quali esso perde l'identità funzionale, quindi in linea di massima* F, 3, 5, 7. *Possono fare eccezione accordi come un 7sus4, ma ne parlerei più avanti. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
DrJellyfish Postato Luglio 30, 2012 Autore Report Share Postato Luglio 30, 2012 cioè sul "7+" (come hai fatto a scrivere il delta?) puoi avere la T13, ok, ma anche la Tb6 ? non confligge con la 5a ? non mi fa impazzire questo 7+ , mi dell'antica "settima aumentata"... al limite maj7 o M7; ad ogni modo, la Tb6 in questo caso (e soprattutto nel -7) viene talvolta omessa non tanto perché collida con la 5a (con qualche trucchetto di disposizione ne usciresti pulito), quanto perché può creare ambiguità nella funzione dell'accordo. Poi ti dico**. e nel "minore con 7+" quali sarebbero quindi le tensioni complessive ? 9M, 11G (che ho volutamente ignorato), 13M Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
DrJellyfish Postato Luglio 30, 2012 Autore Report Share Postato Luglio 30, 2012 Martina, qui c'è uno specchietto che mi sembra molto chiaro: http://www.pianosolo...20/le-tensioni/ ci sono alcune marginali differenze rispetto allo schema di Jellyfish, ma penso che possa esserti utile per capire il meccanismo. sperando di non avere introdotto invece un elemento di confusione chiedo al Dr., rispetto a queste differenze: ach! avevo appena detto che quelli più smaliziati avrebbero subodorato qualcosa... La differenza dei due schemi è la dimostrazione del fatto che coesistano diverse scuole di pensiero. L'ideale sarebbe leggere i vari punti di vista e formarsene uno proprio. - considerare un tensione la 7a maggiore nell'accordo di "7+" mi pare un po' estremo .... - nel "-7" come la vedi la Tb9 ? - e nel "semidim." la Tb13 ? Qui mi riallaccio alla tua perplessità riguardo gli accordi di 6. Bill Russo astutamente bypassa il problema considerando le semplici triadi maggiore e minore: in tal modo può trattare sia la 7M che la 6M come tensioni e interscambiarle a suo piacimento. Di fatto la settima maggiore può tranquillamente essere sostituita dalla sesta su un maggiore, senza incidere sulla funzione dell'accordo, cosa che non può avvenire, per esempio, su un accordo di settima di dominante in cui la settima deve essere percettibile, ragion per cui la sesta (13) si somma all'accordo. Nel -7 la Tb9 la vedo maluccio, diverso è per la Tb13 sul Ø. Questa è sì una tensione possibile, ma ho scelto di trattarla più avanti. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
DrJellyfish Postato Luglio 30, 2012 Autore Report Share Postato Luglio 30, 2012 ** il "poi ti dico" si riferiva a un discorso più spinoso, che si dovrebbe chiarire nel momento in cui si parlerà delle note non cordali. In realtà qualsiasi nota potrebbe essere considerata una tensione: nessuno ci vieta di scrivere un brano in cui per tutta la durata di un C∆ (ah, a proposito, prova alt+H...) suoniamo un Re#, e di siglare l'accordo C∆(#9), è anche figo... fatto sta che se all'esame di ammissione a un biennio di arrangiamento trovi su C∆ un Re# di passaggio e lo armonizzi così rischi di riportartelo a casa... Diciamo che alcune note, anche contemplate in certi casi come tensioni, vanno trattate con una consapevolezza che uno studente alle prime armi potrebbe non avere. Per questo ho cercato di usare degli schemi che contemplino quelle che a volte gli americani chiamano "mechanical voicings", che consentono di armonizzare a colpo sicuro, meccanicamente appunto, senza correre rischi, anche senza l'ausilio del pianoforte. Certo all'inizio si rinuncia a un po' di avventura... Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Martina Postato Luglio 30, 2012 Report Share Postato Luglio 30, 2012 Perché Lab? ...ops, una svista In teoria nell'accordo sarebbe contemplata anche la quinta quindi, in una disposizione per terze: G, B, D, F#, A, C#, E. In effetti in questi casi spesso la quinta si omette per evitare attriti con la #11, ma dipende anche dalla disposizione. Di solito la tengo solo se alterata, altrimenti è la prima che sacrifico In questo caso direi che la stessa sigla è comprensiva delle tensioni Ok, tutto quello che è fuori dagli accordi di settima non è cordale. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
DrJellyfish Postato Luglio 30, 2012 Autore Report Share Postato Luglio 30, 2012 @ Ale. Sei il solito guastafeste , adesso qualcuno leggendo questi post "vedrà li ufi"... Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
AleGozzo Postato Luglio 30, 2012 Report Share Postato Luglio 30, 2012 ∆∆∆∆∆∆∆∆∆∆∆∆∆∆∆∆∆∆∆∆∆∆∆∆∆∆∆∆∆ ∆ il 7+ è un retaggio dell'esperienza coi canzonieri da spiaggia .... cmq iniziare con un approccio "meccanico" mi sembra ottimo, in fondo è lo stesso principio con cui si approccia la composizione classica. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
AleGozzo Postato Luglio 30, 2012 Report Share Postato Luglio 30, 2012 Ho fatto uno schemino delle tensioni secondo le tue indicazioni, butta un occhio che se qualcosa non va lo cambio al volo Schema Delle Tensioni - Livello base.pdf .... e qui l'analisi di confirmation (come vedrai sono in dubbio se interpretare la tensione enarmonicamente, batt 5) CONFIRMATION ANALISI.pdf 'iao Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
DrJellyfish Postato Luglio 30, 2012 Autore Report Share Postato Luglio 30, 2012 Il senso è quello, poi appunto si tratterà di decidere se trattare (arbitrariamente) alcune note cordali o tensioni con note non-cordali. Ma come lo scopriremo nelle prossime puntate. Stay tuned! :D Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
DrJellyfish Postato Luglio 31, 2012 Autore Report Share Postato Luglio 31, 2012 Giusto per sentire anche un'altra campana, ecco cosa riporta il libro "Modern Jazz Voicings" di Ted Pease e Ken Pullig. Le tensioni (Modern Jazz Voicings).pdf Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
AleGozzo Postato Luglio 31, 2012 Report Share Postato Luglio 31, 2012 be' non mi sembra ci siano differenze, semmai mi pare di intuire che a seconda di come si presenta la tensione (in battere che risolve su nota cordale / lunga o breve / seguita da un salto / etc) possano essere privilegiate armonizzazioni diverse. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
DrJellyfish Postato Luglio 31, 2012 Autore Report Share Postato Luglio 31, 2012 Armonizzazione delle tensioni. Nell'armonizzazione a 4 parti, l'aggiunta di una tensione comporta necessariamente l'eliminazione (o l'alterazione) di una nota cordale. L'obiettivo in questo caso sarà quello di arricchire l'accordo senza che esso perda le caratteristiche che ne definiscono la funzione armonica. Le note che è più semplice sostituire sono la fondamentale (che si presume che venga comunque evidenziata dalla ritmica) e la quinta giusta, che non incide significativamente sulla funzione armonica (per esempio, la quinta diminuita del Ø è una nota decisamente importante). La regoletta consiste nell'eliminazione della nota cordale sottostante la tensione: 9, b9, #9 sostituiscono la fondamentale 13, b13 sostituiscono la quinta (giusta) 11 sostituisce la terza minore (ma c'è qualche soluzione alternativa) b5, #5 comportano l'alterazione della quinta. Un po' particolare il discorso relativo alla T#11; questa infatti comporterebbe l'eliminazione della terza maggiore, ma l'identità dell'accordo potrebbe risentirne. Una possibilità è quella di eliminare la quinta o di giocare sulla disposizione dell'accordo (a parti late). Comunque rimane un caso abbastanza delicato, non a caso nella maggior parte dei libri di arrangiamento troviamo rari esempi di armonizzazione della #11 su un ∆ ... Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
DrJellyfish Postato Luglio 31, 2012 Autore Report Share Postato Luglio 31, 2012 Anzi, se trovate degli esempi di quest'ultima armonizzazione, vi sarei grato se me li segnalaste. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
DrJellyfish Postato Luglio 31, 2012 Autore Report Share Postato Luglio 31, 2012 Qualche esempio. Tensioni melodiche.pdf Noterete che l'aggiunta della tensione ha modificato parzialmente il siglato. Sarebbe buona norma infatti in questi casi indicare nel siglato tutte le modifiche applicate all'accordo, per agevolare il lavoro della ritmica e del solista. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
DrJellyfish Postato Luglio 31, 2012 Autore Report Share Postato Luglio 31, 2012 P.S. si vede molto che non ho voglia di andare al mare? Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
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