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Piano Concerto - Forum pianoforte

Frank

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Tutto postato da Frank

  1. Ciao Luca Forse oggi ci sono troppi miti e poca fede...non dico che "in cosa" deve essere univoco, ma di miti forse ce ne sono veramete troppi
  2. L'ho notato, ma non potevo fare differentemente Scherzi a parte, per il discorso Sequencer, forse per rendere più credibili le esecuzioni forse dovresti procurarti anche dei buoni VST.
  3. Era una cosa che non avevo scritto ma che avevo notato...visto che ci aveva già pensato Faria non ho insistito. Forse ne valeva la pensa lavorare di lima intorno al quarto minuto e adattare quella parte come coda... un' idea come un altra
  4. Se hai finale, sai che puoi anche nasconderli...per cui usarli senza visualizzarli durante la stampa?
  5. Non mi prende l'allegato Ci riprovo domani con calma, comunque è un testo che se interessa posso recuperare velocemente (spero) in pdf...io ce l'ho anche cartaceo e tentavo appunto di allegare una scansione dell'indice.
  6. Commento al brano di Bianca. Volutamente non ho guardato la partitura per evitare di sentirmi dire che è stata scritta per sequencer, così come la posso sentire la voglio commentare. L’ho ascoltato alcune volte ed è connotabile come brano ciclico, nonostante la prima sezione è relativamente contratta rispetto alle altre, non c’è un vero senso di sproporzione anche se soffro un po’ intorno al quarto minuto, mi sembra che si tiri un po’ a campare. Nonostante ciò, ci sono altri punti interessanti che gli fanno perdonare una quindicina di secondi di stanca. Per cui lo trovo ascoltabile e gradevole. Ci sento musicalità e le caratteristiche stilistiche che ti appassionano e gli spunti tematici sono molto evidenti, sviluppati ed elaborati. Vista la discussione appena pregressa aggiungo che gli spunti tematici in qualche modo sono stati ricavati dal tema dato, anche certe texture sono evidentemente prese dal tema… però si poteva dare maggiore evidenza di questo scegliendo in qualche punto strategico del brano un frangente dove esplicitare meglio questa “provenienza”. Penso che la mia posizione sia chiara sull’argomento, ho disquisito con altri dichiarando molta apertura…ritengo carino confermare, anche con una concomitanza di caratteristiche, a chi non consce il tema dato che lo stesso è stata base di partenza; magari non solo a livello teorico…ma neanche propriamente di ascolto; intendo: se il materiale da qualche parte viene citato/dichiarato/parzialmente (in modo esplicito) “richiamato” la sostanza non sarebbe molto diversa ma sarebbe più evidente il lavoro elaborativo….un paio di esempi: -banalmente seppur trasposto lo stesso movimento del basso poteva arrivare da qualche parte -oppure si poteva prevedere la costruzione di un frammento significativo della melodia -si poteva ritagliare una nuova melodia dal materiale di partenza -prendere lo schema ritmico…ma tutto o una buona parte - diminuzione/aggravamento fanno sempre bella figura (anche moto retrogrado/inverso di elementi significativi melodici, anche se sono i più difficili da percepire ad orecchio ) -etc. Dato che volutamente non ho guardato la partitura, spero che Bianca mi dica che in effetti è così ma non ho colto ad orecchio Sicuramente positiva come sensazione
  7. A parte che ritengo di mettere il necessario, proprio questa frase non fa coppia con la considerazione …per cui togliendo, nella tua ottica, sarei maggiormente in linea con le aspettative … che obiezione è? Veramente non l’ho capita e in realtà la questione è ben diversa. Scrivi Premesso che il tema di Grieg non è migliorabile, gli tocchi una nota e l’hai rovinato. Una melodia è solo lontanamente un contesto…tanto meno lo è una triade di chiusura che può essere nel suo sviluppo arricchita passando da settime, none, undicesime, etc. Per cui il buon Geppino non si è discostato per niente dal tema, semplicemente lo ha condotto con la sua cifra armonica. Il tema di questo laboratorio è proprio l’opposto di quello di Grieg, dici povero? Io risponderei volentieri alla domanda di Faria, ma non lo farò…non vorrei influenzare nessuno, per me ci sono diversi ambiti di miglioramento. E devo dire che uno dei vantaggi di non conoscere l’autore del brano è proprio quello di valutarlo per quello che è senza pregiudizi (prima o poi doveva capitare anche a me ) . Nonostante conoscessi gli autori dei temi proposti in passato, riscontrai un problema sul soggetto della fuga 2012 (nella sua risposta), su Rachmaninoff (nonostante sapessi fosse suo) si trattava di utilizzare un primo rivolto al posto del fondamentale e in questo alcune cosucce… E per finire Io sono molto aperto sulla questione, il frammento proposto può essere anche la fine di uno sviluppo. Per cui per me può arrivare all’inizio, a metà o alla fine di un brano. Non è che il dopo di un certo materiale vale di più di quello che arriva prima Per me uno può anche suonarsi il tema, catturare l’audio e fare un elaborazione audio. Dove sta scritto che non sarebbe uno sviluppo? Per tornare al brano di Bianca, che adesso devo ascoltare per forza, altrimenti come si fa a discuterne … dalle tue parole mi sembra ne più ne meno un elaborazione che poteva fare il buon Wagner. Io non ho tutta questa esigenza di sentire per intero il tema e come mamma l’ha fatto. Nella mia (e di Ale, ovvio) fuga di quest anno i 2 soggetti e CS sono tali perché esisteva un soggetto dato…altrimenti la nostra fuga libera sarebbe stata diversa. Il soggetto dato non si sente, ma tutta la fuga (e pure il corale) dipende da quello. E' un discorso che può avere valore Per cui, non è il fatto che un frammento si senta o meno a determinare la parentela ad un certo materiale di partenza. Il fatto che un compositore sia stato veramente libero e che invece si sia posto responsabilmente nei confronti del materiale dato. Chiedo a Bianca, quando sarà tornata dalle vacanze, di esplicitare le correlazioni fra tema ed elaborato…sono certo che se io proponessi un elaborazione audio, qualcuno avrebbe necessità di un supporto e altri che fossero più sgamati di musica elettronica ci metterebbero 2 secondi ascoltando l’ eventuale elaborazione ad individuare i termini di sviluppo.
  8. Ottimo! Complimenti vivissimi
  9. Anche io...se eravamo in chat di sicuro era notte fonda
  10. E chi ha detto che ho aggiunto? Modificare significa tante cose
  11. Sulla questione Jazz ne avevamo parlato in passato in chat (non so se ricordi?) e gli elementi erano gli stessi toccati da molti nel topic
  12. Scala, mi stavo ponendo le stesse domande in quanto mi è venuta la voglia di iscrivermi al biennio di musica elettronica...ma ho anche domande un po' più burocratiche che farò in altre sezioni
  13. Personalmente parlando io farò diverse modifiche a questo tema e chi sa quando lo farò sentire nel mio brano . La motivazione è semplice, mi era capitato di modificare un paio di note a Rachmaninoff ma su questo ci vedo diversi limiti. Ho iniziato con un paio di cambi, ma migliorato un punto sentivo l’esigenza di ritoccarne un altro che dopo risultava più debole e miglioria dopo miglioria alla fine sono rimasti degli elementi…per completezza, soprattutto nella prima parte. Per dirla con altre parole, sto facendo sintesi e risintesi del tema stesso. Per cui non biasimo Bianca ma a prescindere, mi sembra perfettamente in linea con quello che dovrebbe accadere quando un compositore un po’ scafato si trova dinanzi ad un materiale dato. Se il brano è stato ricavato dal materiale di partenza, per me è accettabile…anche perché il citare per intero tutto il materiale è uno dei modi ma dipende molto dalle tecniche di elaborazione che poi si vogliono mettere in campo. La decontestualizzazione ad esempio è un'altra strada…io non ho avuto ancora modo di guardare l’elaborato di Bianca, ma se il brano parte su quelle 2 battute e ci sono riprese del materiale…perché il brano non dovrebbe essere ricavato dal tema dato? Non è che il rapporto Materiale/Elaborazione/Elaborato è 1 a 1
  14. Ben ritrovato Pasquale, ho letto molto dei tuoi vecchi post
  15. Io avevo dato qui http://www.pianoconcerto.it/forum/index.php?/topic/1529-auguri-di-compleanno/page__st__40 Ma un bis non si nega a nessuno
  16. Frank

    Ciao a tutti

    Ben venuto Zeus75
  17. A parte quotare GILDA , quoto soprattutto Chopin
  18. Io ci sto lavorando, ma arriverò con un bel po' di ritardo...ma arriverò
  19. Predispongo il topic per raccogliere gli elaborati. Qui per i commenti: http://www.pianoconcerto.it/forum/index.php?/topic/2079-laboratorio-pianoforte-2013/
  20. TOUCH DESIGNER WORKSHOP 16-21 settembre 2013 @ Teatro San Fedele ,Via Hoepli 3/B Milano Docente: Andrew QuinnAssistente: Pierluigi Vienna https://www.facebook.com/TouchDesignerCourseSanFedele https://vimeo.com/63468698 Touch Designer è un software che permette l'interazione di sistemi audio video e luciutilizzato da anni ormai per video audioreattivi, light shows, proiezioni, installazioni interattive, video mapping e design di ambienti. Permette di comunicare con tutti i software più importanti di produzione audio-video quali Max, Live, Processing, Arduino, etc e di pilotare sistemi hardware come dimmer luci, anche tramite l'uso di controller esterni. La conoscenza di softwares come Photoshop, After effects, o programmi 3d come 3Dstudio o Maya è un vantaggio ma non è indispensabile Il workshop è suddiviso in due livelli, per un prezzo complessivo di euro 400, ci sono anche convenzioni per alloggi a buon prezzo nelle vicinanze del teatro,maggiori info negli allegati. Andrew Quinn è un artista australiano esperto in grafica digitale e musicista residente a Milano. Ha curato gli effetti digitali di film quali “The Matrix” e “Tomb Raider”, “Nirvana” e “Vajont”. Negli ultimi anni si dedica a video-installazioni per ambienti multischermo e immersivi e alla grafica digitale interattiva per produzioni di spettacoli di danza e musica contemporanea. Nel 2011 ha fatto sound reactive visuals per la serie Koine per Pomeriggi Musicali, Teatro dal Verme Milano e nel 2012 per la Biennale della Musica a Venezia. Ha dato lezioni alla NABA, Milano, Quasar Instituto di Design, Roma e al Australian Film School, Sydney. Pierluigi Vienna è un docente di chitarra e compositore esperto in musica elettronica che si dedica negli ultimi anni a studi sull'interazione audio video e installazioni interattive. Dopo l'esperienza Ondaquadra ha partecipato a festivals come Szieget e Sunsplash con sets audiovideo. Allievo di Andrew Quinn, nel 2013 ha curato i live visuals per gli spettacoli "Verdi crossings" , prodotto dal conservatorio di Milano e "Live improvisation" prodotto dal comune di Ameno. Altri link per conoscere meglio le potenzialità di touch designer http://www.derivative.ca/https://vimeo.com/groups/touchdesigner
  21. Un nuovo soggetto che era piaciuto a molti, cromatico fiorito ... giusto per metterci davanti ad un'altra difficoltà. Organico: libero Numero voci: libero Prima pubblicazione 15/05/2014 Partecipanti: nessuna limitazione, chiunque abbia voglia di cimentarsi
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