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Piano Concerto - Forum pianoforte

pianoexpert

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Tutto postato da pianoexpert

  1. Una ragazza di Mosca che si interessa a Totò!!!!!Grande Irina!!!!!
  2. Bisogna controllare l'affondo dei tasti. Quando scarseggia secondo le misure della Casa è difficile realizzare l'escursione tra piano e forte. Devi anche controllare gli attriti e la regolazione. Il vuoto dipende da una non giusta regolazione. La segnature della martelliera è normale dopo qualche anno. Bisogna prima regolare, accordare e intonare. Poi passare a controllare i perni di centro. Bisogna vedere se lo strumento è stato un un luogo umido. Fammi sapere
  3. Gilda, ho tralasciato un ipotesi: se sono state sostituite crede dei bassi, potrebbero essere non girate adeguatamente e risultare "sorde". Se così si può tentare di allentarle e girarle nel senso dell'avvolgimento. In genere tornano a "suonare"
  4. Attenzione: Rasatura ora NO. "Appretto"...cioè impregnante NO. Cambiando le corde, probabilmente non sono state ben centrate rispetto ai "solchi" dei martelli. Allora forse, dico forse, il martello batte nella sua parte più morbida e siccome, mi sembra di capire, la martelliera è molto solcata. Rasarla comporta un rischio, se il lavoro no è fatto a dovere: cioè conservando la forma dei martelli ( più arrotondato nei bassi e più a punta negli acuti). Arrotondare la mertelliera negli acuti significa UCCIDERLA. Apparentemente e momentaneamente il suono migliora, ma presto il "Punto di battuta" diverrà sempre più simile ad un segmento, generando armonici dissonanti. Altro inconveniente è che si modifica il punto di battuta. Non ricordo se si tratta, nel tuo caso di un verticale o di una coda. Nel primo, un martello rasato batte più in basso ( avendo più corsa nel caso del coda invece, iil punto di battuta si avvicina di più al capotasto. Altro inconveniente si modifica tutta la "geometria della meccanica". Altro inconveniente: il suono, anche procedendo all'intonazione, diviene più "legnoso". Infatti l'apice del martello ha meno polpa e si avvicina di più all'anima in legno. Ultima(nel coda) si modifica la pesatura della tastiera.Tieni duro e poi procedi alla sostituzione delle teste dei martelli completi o non degli stiletti. ATTENZIONE: Martelli dello stesso tipo, lunghezza e foratura. ESIGERE la restituzione dei vecchi. Ultimo suggerimento: nel caso in cui si decida di spostare il punto di battuta, avere cura di segnare sul tavolaccio ( coda) il vecchio punto di battuta dei martelli originali. Inoltre appuntare, prima della rasatura l'esatta lunghezza dei martelli dei bassi e degli acuti e delle distanze delle rispettive forature rispetto all'apice dei martelli.Fammi sapere
  5. Devo dire "simpaticamente" che siete tutti attenti alle mie metafore e alla mia colorita terminologia! Mi fa piacere e mi fa capire che molti di voi mi leggono e mi seguono e che molti concetti e convinzioni "arrivano". Grazie
  6. Ma no..è la stessa cosa. Quella prontezza che tu reclami dipende da molti fattori messi insieme e dalla giusta "geometria" della meccanica che è rapida e "agevole" se assemblata e regolata rispettando il progetto della Casa costruttrice. Ecco che quando si vanno a sostituire alcune parti, specie la martelliera, questa deve essere identica nella forma e nel peso. Bisogna sempre pretendere la restituzione della vecchia, per non cancellare traccia dell'identità del Pianoforte ( lo ripeto sempre...ma non mi stancherò mai di ripeterlo). Nel caso del tuo pianoforte così datato, presumo che la martelliera dovesse essere abbastanza leggera. Ciò influisce un poco sull'inerzia della meccanica ( per il verticale) , moltissimo nel caso della coda. Quindi anche la forma, la massa, influisce, anche se poco nel verticale, sulla "rapidità della meccanica e della tastiera.
  7. Grazie anche a nome mio. Anche per quello che mi riguarda, si può fare di meglio. Dopo il 6 a Montecompatri, suoneremo il 14 febbraio, sabato a Roma di nuovo. Cercheremo ancora di affinare e limare alcune cose. E' sempre così per tutti: L'esperienza del concerto come quella di palcoscenico per il Teatro fa crescere più di cento prove a casa. C'è qualcosa in più che fornisce l'esperienza dell'esibizione dal vivo. Anche la sala di incisione, però, ti mette di fronte ad alcune scelte rigorose che formeranno un documento sonoro che deve "reggere" nel tempo. Di converso il concerto offre all'Artista un atmosfera magica di comunicazione col pubblico che rende l'interpretazione ancora più "contagiosa". Grazie per averci seguito
  8. Terzo tempo dell'Appassionata. Allegro "ma non troppo". Finale "presto".3.mp3
  9. caro Giax, mi sembra di vedere che è stata montata una magnifica martelliera....ma il resto non è stato curato. Per quello che riguarda il problema, credo che tu debba far controllare sia i perni di centro della meccanica, che la regolazione. Il montante di scappamento deve poter andare sotto la noia del martello senza impedimenti ( che potrebbero essere attriti opp. regolazione dei piloti troppo alta). Sarebbe anche necessario verificare la forza delle molle che, mi sembra, in questo modello, siano frontali, invece che ad aspirale. Queste aiutano il montante stesso a raggiungere la giusta posizione anche in un veloce ribattuto. Vedo sporcizia e ruggine...e macchie di umidità passata. Bisognerebbe dare anche una pulita e una restaurata alla parte bassa della meccanica e restituire ad essa la dignità di "accogliere"una così bella martelliera. Spero di esserti stato utile.Fammi sapere
  10. Mi correggo...... Ero già intervenuto ... Come diceva Totò' abbundanzia abbuntandum......
  11. Intervengo solo ora perché già conosco questa esecuzione di Simone.I miei complimenti pubblici! Bravo!
  12. Grazie Marta.non sono a casa. Stasera penso di postarlo.
  13. Bene. Vedo che sei su di una buona strada. Ognuno ha una tecnica di intonazione. se il suono è chiaro nel pianissimo e rotondo nel forte, l'intonazione è stata fatta bene. A volte conviene stirare di nuovo gli acuti per dare nitidezza al punto di battuta. Ma vedo che sei molto attento e stai percorrendo il giusto sentiero.Saluti
  14. Come non vi rispondo più!!! Ho avuto il server bloccato! Io vi ringrazio molto per i complimenti. Grazie zenigata, grazie Irina85!!!! Spero vi piaccia anche il terzo tempo che posterò tra breve!!! Grazie
  15. Grazie Andry, di aver pubblicato queste foto. Il tuo pianoforte verticale è bellissimo e grazie di avermi affidato questo strumento e di aver partecipato con me alla messa a punto. Sai quanto tengo alla restituzione soprattutto dei martelli, dopo un restauro. La relazione è importante perché rimanga traccia nella storia dello strumento, di ciò che è stato eseguito durante il restauro. Visiterò ancora il tuo strumento e vedremo insieme di quello che ancora ha bisogno. Lo suoneremo anche, alla fine.A presto Paolo
  16. Simone ha già ben argomentato questa discussione su di un concetto molto complesso. Ogni diverso metodo, secondo me, può andar bene per soggetti diversi. Il Maestro lo ritengo fondamentale. Non vorrei dire molte parole, ma per la mia esperienza fatta da studente e da Musicista, penso che soprattutto sia necessario capire cosa ci sia "dietro " alla Musica. Forse la cosa propedeutica migliore è prima ascoltare molto e ascoltare i Grandi. Oggi è molto facile...basta aprire you tube e possiamo ascoltare sia il bambino principiante "tanto bravo a papa'" o il grande Rubinstein, o Lang Lang. Tutti i grandi pianisti e direttori raccontano di aver assistito a concerti e aver desiderato di essere sul podio o seduti allo strumento o di imbracciare un violino. Sicuramente ciò che ci suggerisce la Musica è il metodo migliore. Ed allora sarà il "buon" Maestro che saprà far osservare all'allievo come rendere e realizzare. Come rendere l'esecuzione efficace , giusta e piacevole all'ascolto. Come rendere le frasi intellegibili e come vestire il tutto con il "buon gusto". Insomma troverà Lui la strada per "formare" questo o quell'Allievo , anche a seconda delle sue capacità, dei suoi talenti, dei suoi limiti. Dai primi pezzi del Beyer sino alla scelta dei repertori all'Allievo più congeniali il Maestro può essere presente, se L'Allievo lo vorrà. Ognuno di noi, poi, può essere a volte Maestro , ma anche Allievo, perché non si finisce di imparare. Ognuno di noi può essere "mai Maestro" e/o "mai Allievo". Dipende anche da come si manifesta il nostro Ego.Confucio dice: "Quando l'Allievo è pronto, il Maestro appare". Ognuno interpreti questa grande frase a modo suo. Ora quando "confezioniamo " un metodo per tutti non possiamo aspettarci grandi risultati. La Callas diceva che nel Vaccaj, libro per iniziati al canto su testi di Metastasio, c'è tutto quello che un cantante deve saper fare. Bene. Ma come deve essere cantato? Un buon libro ci può dare una piccola luce, ma un buon Maestro ci illumina. Io non ho mai seguito il metodo Suzuki e quindi non voglio dimostrarmi contrario per partito preso. Ma credo che possa solo fornire alcuni rudimenti e formule da ripetere. Certo può essere un buon inizio, ma non esauriente. Ho visto anche altri metodi a "livelli" basati su esecuzione soltanto di pezzi contemporanei. Io credo valga la pena anche studiare i grandi Classici. Ci insegnano molto. Questo senza nulla togliere alla cultura della Musica contemporanea, di diverso approccio. Insomma ...alla fine ho parlato troppo e forse vorrei dire ancora molto. Mi fermo qui.
  17. Secondo movimento dell'Appassionata.Concerto dal vivo.E' un tema con variazioni. Dal punto di vista tecnico c'è da ascoltare con attenzione l'ultima variazione eseguita con la tecnica del jeu perlée ovvero con caduta libera delle dita col loro peso, sufficientemente per permettere al montante di scappamento di lanciale con dolcezza il martello contro la corda. Con un tocco misurato si raggiunge un suono proprio "perlato" o anche detto "sur l'escapement" Posterò anche il terzo tempo " Allegro ma non troppo" Invito anche all'ascolto delle estampes di Debussy alle quali tengo molto Grazie di ascoltarmi 2.mp3
  18. Allora ecco Beethoven. Il primo tempo della sonata op. 57 "Appassionata" registrata diversi anni fa dal vivo in un mio concerto a Pisa. http://www.pianoconcerto.it/condivisione/appassionata_paolo.mp3
  19. Grazie . Allora posterò anche Beethoven.
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