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Piano Concerto - Forum pianoforte

pianoexpert

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Tutto postato da pianoexpert

  1. pianoexpert

    Nuages

    Molto piacevole. Complimenti
  2. Caro Giacomo, possiedo un raro disco del compianto Grande Dino Ciani, inciso grazie ad una registrazione di un amico che si recò a casa sua per ascoltarlo.Suonò gli studi di Chopin tutti di seguito, non privi di errori, ma con grande "passione" e personalità. Anche la chiarezza non è delle migliori, ma secondo me quel disco è un prezioso esempio di grande Musica. Quindi quello che dici, secondo me, è giusto. Questa è la strada da percorrere. Non dare spettacolo delle giuste note, ma presentare innanzi tutto la Musica. Poi, certo, perfezionare il più possibile la "dizione".Tu lo hai fatto e lo stai facendo. Mi è piaciuto molto come hai fraseggiato e come hai sottolineato la linea melodica dello studio che rischia di scomparire e/o passare in secondo piano rispetto agli arpeggi di note ribattute in ottava che durano per tutto il pezzo. Inoltre hai gestito bene la "fatica" che questo tipo di passaggio ripetitivo può generare. Si sente che sai ben usare le muscolature compartecipanti e ben misurare lo spostamento lungo tutta la tastiera. Hai ben trovato i giusti "punti di riposo" per poi "ripartire". Bene. Qualche nota "sporca"non mi ha dato fastidio. Ho invece molto apprezzato le tue parole e l'umile percorso che stai facendo per perfezionare questo studio e credo non solo. Complimenti
  3. Benvenuto Marrock. Il tarlo non sopravvive se lo strumento viene suonato. I piccoli buchi possono essere tappati e preventivamente conviene con una siringa disinfettarli con un antitarlo. Può non essere una soluzione definitiva, ma è efficace...e a volte anche risolutiva. Considera che quando c'è il buchino, il tarlo è uscito all'esterno! Ma attraverso alcuni di questi piccoli fori, si può raggiungere qualche larva rimasta all'interno. Buon lavoro
  4. Sono d'accordo con James. Il 443 è un po' alto, ma se è stabilizzato è meglio lasciarlo come è. L'intervento di intonazione, si sa, è intervento delicato e deve essere eseguito da un esperto. In questo caso sconsiglierei di "abbassare" troppo il tono dei martelli bensì praticare una leggera intonazione ricreando anche il cuscinetto del pianissimo. Battere sempre i martelli degli acuti e verificare. Tale intonazione durerà sino alla prossima intonazione, ma compiuta, così, in modo "leggero" non comprometterà la timbrica generale dello strumento. E' anche fondamentale e obbligatorio accordare preventivamente lo strumento e controllare la perfetta regolazione. E' importantissimo!
  5. Se ne va un Grande interprete. Lo ho ascoltato molto e condiviso le sue scelte come interprete. E' stato per tutti noi un grande punto di riferimento del pianismo.
  6. Soprattutto cerca di valorizzare molto le note "in evidenza" del canto della mano sinistra. E' molto bello e prezioso che vengano messe in evidenza con grande eloquenza. Buono studio
  7. In genere sì! Conviene seguire la divisione che impegna meno mentalmente e che quindi "appare" chiara e facile". Buon lavoro. Il preludio non è comunque " facile"
  8. Stai, secondo me, enunciando dei principi che denotano un cimentarsi in una tecnica superiore. Alcuni passaggi di arpeggi in posizione "lata" sono molto difficili se pensati "una nota dopo l'altra". Diventano eseguibili con na certa "fluidità " e "facilità" se si pensano invece come "accordi sciolti" cercando di pensare ed essere sulla posizione dei "gruppi di note. Imparare a spostarsi con una certa abilità e sicurezza sulle "posizioni", facilita l'esecuzione e l'esclusione di inutili movimenti del polso denota che stai spostando la mano senza "accavallamenti". Questo è stato già da me illustrato in un tutorial quando ho affrontato la differenza "pollice sotto- pollice sopra" ovvero non passare "sopra e sotto il pollice", ma "a fianco".
  9. Sì, potrebbero rompersi alcune corde....o nessuna. Del resto si dovrebbe portare di colpo almeno mezzo tono sopra per non dover accordare più volte. Dipende dallo stato delle corde e dall'età dello strumento. Se è tanti anni che è a 436, si è formata una "piega di livellamento" che, se è unita a parti corrose dalla ruggine, può creare un indebolimento della corda e unaumento della possibilità di rottura. Quindi vai cauto! Accorda, eventualmente, in presenza di condizioni non favorevoli, recupera il 440 in almeno due o tre accordature e una di stabilizzazione. Dopo un mese verifica lo stato di diapason e di accordatura. Buon lavoro.
  10. La ghigliottina non va bene. Tagliandoli di piatto, il taglio non è mai netto e il feltro si può deformare. Ci vuole uno speciale sagomatore. Preferirei i pezzi già tagliati, anche se non sempre si trovano di diverse misure. Inoltre nei fiocchetti dei medi e degli acuti ci vorrebbe una piccola cucitura al centro. Questo da' una forma al "fiocchetto" stesso che calando non ha impatto rumoroso con la corda e smorza meglio.
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